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Lappartient: propongo un Tour per nazioni
Inoltre nascerà un team federale con atleti di ogni specialità
POLITICA | Si torna a parlare di Tour per nazionali e questa volta l’idea arriva dalla “terra madre”, vale a dire dalla Federazione francese. Il presidente David Lappartient parla chiaramente di un «progetto rivoluzionario al quale il caso Armstrong ha dato ancora più forza e attualità».
Il progetto prevede la partecipazione di 25 squadre di 8 corridori, provenienti da tutti i continenti: «Abbiamo bisogno di ritrovare i valori che sono stati la forza del ciclismo, di cambiare scenari».
Lappartient ne ha già parlato agli organizzatori del Tour, i quali per ora non hanno risposto, e al presidente dell’Uci Pat McQuaid. Lappartient ha poi confermato la sua candidatura per la presidenza della UEC e non ha escluso una candidatura anche per la presidenza dell’Uci. «Non mi pongo né a favore né contro McQuaid, ma sono a favore di tutto quanto può servire per migliorare il nostro sport e riportarlo al posto che merita».
Infne un progetto concreto: la creazione di una formazione professionistica sotto l’egida della Federazione francese, una squadra che raggruppi specialisti della strada, del ciclocross, della BMX e della mountain bike.
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Sarebbe una cosa affascinante, però va in un senso completamente opposto a quello che ha preso il ciclismo con il World Tour, non si farà. Accontentiamoci di farlo su Pro Cycling Manager con gli appositi database
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Non si farà,troppi interessi...
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Non vedo come questo possa far "ritrovare i valori che sono stati la forza del ciclismo".
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A me piacerebbe un sacco, mi sto già immaginando tutte le nazionali a mente (

), però so bene che è una splendida utopia. Il Tour è la torta più grande da spartirsi per gli sponsor e rinunciarvi vorrebbe dire praticamente chiudere baracca e burattini....
Non risolverebbe certamente tutti i problemi del ciclismo, però magari toglierebbe qualche interesse di troppo e darebbe un pizzico di nazionalismo, che nello sport in una certa misura è accettabile.
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SONO DOTATO, MA NON SONO ROCCO
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Secondo me si finirebbe per avere molte discussioni come quelle in casa Spagna all'ultimo Mondiale...
Contador,JRO,Valverde nella Spagna,troppi galli in un pollaio ipotizzando lo per quest'anno...
E la Gran Bretagna,di nuovo Cavendish chiuso da Froome e Wiggins?
Oltre alla questione dei soldi la faccenda non sarebbe gradita nemmeno dai singoli corridori...
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Beh ci sarebbero Spagna 1 e Spagna 2, come Francia e Italia...almeno io su pcm facevo così. Sportivamente sarebbe molto interessante...
Comunque al Tour non si può fare, ma in una corsa a tappe di una settimana sarebbe possibile
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Ai tempi in cui il Tour lo correvano le nazionali, parliamo del dopo guerra, diverse nazioni avevano la prima squadra e poi i cadetti, però all'epoca c'erano molte meno nazionali rispetto a quelle che ci sarebbero oggi visto che il ciclismo ora è uno sport globale...
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Il Tour de l'Avenir può essere un esempio, l'anno scorso 20 nazionali più una mista, in tutto 126 corridori. Al Tour dei grandi fai 8 corridori per squadra, magari 5 formazioni continentali per includere chi viene da una nazione del cacchio (oppure delle nazionali con meno posti, un modo si trova), verrebbero squadre poco equilibrate però non è l'organizzazione che deve garantire che le squadre siano tutte forti
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È inattuabile per me,troppo complessa,troppi interessi
E a livello sportivo non credo sarebbe meglio,anche se non mi vanno giù gli inviti che tengono conto solo di squadre francesi o fatti che coi criteri sportivi hanno poco a che vedere
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Il presidente della federazione francese parla di 25 squadre. Ora io non so se si può in questo conto far rientrare due nazionali per i paesi maggiori come accadeva un tempo, però c'è da considerare che ormai ci sono nazioni come USA, Australia e Russia che devono entrare sicuramente e che una volta praticamente non esistevano...
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Appunto Hiko, una volta c'erano solo: Francia, Italia, Belgio, Spagna, Svizzera, Paesi Bassi, Lussemburgo ed il resto delle squadra erano composte dai cadetti più i team minori francesi che rappresentavano le diverse regioni della Francia. Poi sul finire degli anni 50 vennero introdotte Germania Ovest e Gran Bretagna a scapito dei cadetti non francesi...
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Tour, non c'è spazio per le nazionali
Prudhomme: non è questo il futuro
PROFESSIONISTI | Non ci sarà spazio al Tour de France per le nazionali. La proposta del presidente della FFC David Lappartient è stata respinta al mittente. Christiam Prudhomme è stato chiaro: «Lo ripeto, non siamo legati alle squadre con sponsor propi, anche se in Jacques Goddet, che per noi resta un esempio, ha proposto corse con selezioni nazionali. Oggi ci sono squadre che hanno una forte matrice nazionale e che equivalgono a delle nazionali. Quella scelta è stata importante in un determinato periodo storico ma sono convinto che non rappresenti il futuro della nostra corsa».
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