Ciao Andie, mi mancherai
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Dopo aver aiutato Peter Sagan a vincere il Giro di Polonia, Vincenzo Nibali è già con la testa alla Vuelta a España, che partirà il 20 Agosto da Benidorm, durante la quale proverà a togliere lo zero dalla casella corrispondente al numero delle vittorie stagionali. ''Contento di non avere ancora vinto non sono - commenta alla Gazzetta dello Sport - però non sono neppure preoccupato perché non è che stia andando piano''.
Il messinese esterna le prime impressioni sul percorso, sul quale non è andato in ricognizione: ''Il percorso della Vuelta l’ho visto solo sulla cartina e mi sembra duro''. ''A decidere la corsa - spiega il leader della Liquigas-Cannondale - però dovrebbe essere la tripletta nelle Asturie'', che culmina con il temibile arrivo sull'Angliru. Di conseguenza, Nibali è già ben consapevole di doversi avvantaggiare in classifica già prima, ed infatti il giorno cerchiato con il celebre pennarello rosso è quello della crono di Salamanca, dove dovrà cercare di "lasciare indietro gli scalatori''.
Scalatori e avversari che in Spagna non mancheranno, come evidenzia il siciliano: ''Chi per caduta o per altri motivi
non è andato bene al Tour de France, avrà voglia di riscatto: Jurgen Van Den Broeck, Bradley Wiggins, Robert Gesink... In più ci saranno Igor Anton, che è in credito con la fortuna, Denis Menchov, Joaquim Rodriguez che sarà preparatissimo. E non voglio dimenticarmi Michele Scarponi, che verrà in Spagna con tante ambizioni''
C'è anche chi lo critica per il fatto di essersi messo a disposizione di Sagan nei giorni scorsi al Giro di Polonia, ai quali replica dicendo che "questo è lo spirito Liquigas (...) Nella tappa vinta da Martin potevo provare a vincere, ma mi sono sacrificato fino a 3 km dall’arrivo''. Un aiuto che, come sottolinea lo stesso corridore siciliano, lo slovacco saprà ricambiare, aiutando "a sua volta" il compagno.
Come evidenziato sul quotidiano, il Team Liquigas-Cannondale sarà ai nastri di partenza, oltre ai già citati Nibali e Sagan, con Valerio Agnoli, Eros Capecchi, Damiano Caruso, Mauro Da Dalto, Alan Marangoni, Dominik Nerz e Cameron Wurf.
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Ah lo sai che è preparato!
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(08-08-2011, 04:34 PM)Andie88 Ha scritto: Il messinese esterna le prime impressioni sul percorso, sul quale non è andato in ricognizione: ''Il percorso della Vuelta l’ho visto solo sulla cartina e mi sembra duro''.
Cosa molto strana...solitamente è sempre utile visionare sul posto le salite (e le discese...)
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Vorrà dire che non ha avuto il modo di farlo...andare a vedere le tappe richiede almeno una settimana in Spagna e poi è difficile conciliare gli allenamenti con i sopralluoghi. E' un dettaglio che alla fine può incidere, comunque non credo che l'anno scorso fosse andato a vedere le tappe prima
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Se non sbaglio anche lo scorso anno non fece ricognizioni... o no?!
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Infatti pure lo scorso anno non fece alcuna ricognizione...
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L'anno scorso non ne ha fatte perché alla Vuelta non ci doveva neanche andare. Poi il Giro e la lunga preparazione proprio in vista della Vuelta non gli hanno permesso di andarci.
C'è da dire che il livello l'anno scorso era più basso, mentre ora se ne contano almeno 5 di prima fascia (Nibali, Anton, Menchov, Rodriguez, Scarponi) che sicuramente si giocheranno il podio senza contare i 3 reduci dal Tour sulla cui condizione però non mi esprimo..
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Dai Nibali, facci sognare
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da quello che ho visto ieri però non mi pare in gran forma, e la Vuelta inizia subito nella prima settimana dura
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17-08-2011, 01:23 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 17-08-2011, 03:03 PM da Raptor.)
L'unica cosa è che Nibali nn ha una grande squadra, sia Sagan che Agnoli che Capecchi sulle salite dure si staccano, percio negli arrivi in salita sara solo nel finale e questo puo incidere parecchio visto il lavoro di Kreuziger l'anno scorso, per il resto puo vincere, anche perchè rispetto ai grandi favoriti la cronometro è tutta a suo favore.
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Ieri lavorava per Sagan, poi prima della salita finale aveva già speso abbastanza con un paio di scatti (sempre per chiudere, ma sono comunque cose che ti fanno spendere). Poi era un arrivo completamente inadatto a lui. Non mi preoccuperei più di tanto.
Sono d'accordo che mancherà tantissimo Kreuziger, che l'anno scorso è stato fondamentale. La squadra non può aiutarlo più di tanto nelle tappe con arrivo in salita
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Vabbé ci saranno altre squadre che si assumeranno l'incarico in salita, prima tra tutte la Katusha che deve attaccare e non poco..
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Vuelta, Nibali: «Parto per puntare al bis»
Un anno fa Vincenzo Nibali entusiasmava con una prova di forza e carattere che gli valse la conquista della roja. Oggi, a meno di quattro giorni dall’inizio della Vuelta a España, lo “Squalo dello Stretto” è pronto per provare a ripetere una nuova, storica impresa.
«Le ambizioni e le motivazioni sono quelle di un corridore che vuole vincere» afferma Nibali. «Torno in Spagna con ricordi bellissimi. L’anno scorso, salire sul gradino più alto del podio a Madrid fu una soddisfazione enorme, ma anche una grande fatica. Ripetersi sarà ancora più difficile, ma io ho la testa dura e tanta determinazione. Ho al mio fianco una squadra altrettanto convinta e preparata: gli ingredienti per ritentare ci sono tutti».
Punto di partenza per il nuovo assalto di Nibali è stata la preparazione: «Il Giro d’Italia è stata un’esperienza provante. Conclusa quella ho staccato per recuperare, mentre a luglio sono andato in ritiro al Passo San Pellegrino con i compagni per un lavoro specifico in altura. Insieme al nostro preparatore Paolo Slongo ho cercato di ripetere i passi dell’anno scorso: lavori di qualità per migliorare la brillantezza e trovare quei cambi di ritmo fondamentali per le salite spagnole. Il Tour de Pologne e la Tre Valli Varesine sono stati un rientro incoraggiante: le sensazioni sono buone, simili a quelle dell’anno scorso».
Parlando di percorsi, rispetto al 2010 Nibali incontrerà nuove incognite: «Ho corso poco in Spagna e l’anno scorso scoprii giorno dopo giorno i percorsi. In queste settimane ho guardato le schede delle nuove tappe: ci sono tante salite a me sconosciute, percorsi che non ho mai fatto. Non sono tipo da preoccuparmi, comunque. Non sottovaluto nulla, ci mancherebbe, ma non voglio neanche fasciarmi troppo la testa. I miei diesse Scirea e Mariuzzo sanno bene il fatto loro e sapranno darmi utilissimi consigli: anche l’anno scorso fu così…».
Nibali, infine, non dimentica neanche gli avversari: «C’è un lotto di concorrenti molto forte, forse più ampio della scorsa edizione. Un gradino sopra tutti metto gli spagnoli, Anton e Rodriguez in primis: è la corsa di casa e sappiamo bene quanto tengano ad essere protagonisti. Poi ci sono corridori come Menchov e Scarponi, senza dimenticare Wiggings e Van den Broeck. Insomma, gli avversari sono di grande qualità e renderanno la corsa appassionante. Dal canto mio, so che la chiave per vincere è la tranquillità. Non voglio caricarmi di pressioni o sentire l’obbligo di vincere. La squadra, in questo, mi supporta e mi chiede solo di dare il cento per cento. Più o meno ciò che feci l’anno scorso: speriamo che anche il risultato finale sia lo stesso».
tuttobiciweb.it
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Sulla Gazzetta c'è una specie di intervista al preparatore SLongo in cui spiega il programma di allenamento nelle settimane passate. Io ci capisco poco, ma dice che hanno cercato di migliorare lo scatto in salita con ripetute di trenta secondi fuori soglia e sprint di 10-20 secondi con partenza quasi da fermo. Vediamo un po'. E' il mio favorito.
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