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Londra 2012: qualificazioni al giro di boa, bene l'Italia
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Londra 2012: qualificazioni al giro di boa, bene l'Italia
Con la fantastica volata di Marco Aurelio Fontana a Dalby Forest, si è chiuso il primo anno di raccolta punti per la qualificazione olimpica. Con il ranking UCI pubblicato lunedì 23 maggio è terminato il primo periodo, ed ora tutte le nazioni ripartono da zero ed avranno un anno intero (fino al 22 maggio 2012) per raccogliere nuovi punti validi per Londra 2012. Ne avevamo parlato nel dettaglio in gennaio (vedi link), a distanza di qualche mese, andiamo a trarre le prime considerazioni.

Il sogno olimpico azzurro di portare 3 uomini e 2 donne, massimo consentito dai regolamenti, non è poi così utopico. In campo maschile gli atleti da tenere in considerazione erano Fontana, Kerschbaumer, Tiberi, Longo e Corti. Le gare che contano, in termini di punteggio, sono certamente le gare di Coppa del Mondo, anche in considerazione del fatto che i risultati delle gare C1 da poter considerare, sono solo 5 per ogni atleta. E' indubbio che Fontana e Kerschbaumer, rispettivamente con i loro 5° e 3° e 2° e 1° posto, sono gli atleti che stanno alimentando il sogno di portare 3 uomini a Londra.
Ben ha fatto Pallhuber a portare nelle gare di Coppa del Mondo Andrea Tiberi. Purtroppo il piemontese ha raccolto poco, come anche Tony Longo, mentre Umberto Corti, per il quale era nei programmi la partecipazione alla World Cup, ha probabilmente pagato oltre misura la partecipazione alla Cape Epic e la scelta di correre anche nel marathon. La sua vittoria di domenica a Gorizia ci auguriamo sia il segnale di una inversione di rotta, anche se purtroppo la Coppa del Mondo appare per il lombardo ormai compromessa e la partenza nelle retrovie lo penalizzerà.
Grazie però a Fontana e Kerschbaumer, l'Italia è ora 6° nel ranking mondiale (8° a gennaio) ad un passo dal 5° posto che gli permetterebbe di portare 3 azzurri a Londra. Certo, i punti di distacco dalla Germania non sono pochi ma, con Fontana e Kerschbaumer, la volata è lanciata. Da domenica prossima tutti ripartono da zero e ci auguriamo che un altro italiano, qualsiasi esso sia, possa stabilmente raccogliere i punti necessari per colmare il gap con i tedeschi. Pallhuber ha cercato di farlo, in questa prima parte di stagione, con Martino Fruet che purtroppo non ha raccolto molto ma si è inserito stabilmente nei primi 60 nella classifica di Coppa, il che gli permetterà di giocarsi al meglio le proprie cartucce nelle successive tappe.
Da non sottovalutare, infine, i punti in palio nel team relay del prossimo mondiale settembrino a Champery. In palio 200 punti alla nazione vincitrice e con Fontana, Kerschbaumer e Lechner siamo una delle nazioni favorite. Anche per questo Pallhuber sta lavorando con gli junior (ritiri e convocazioni per la Coppa del Mondo), certamente con l'obiettivo di conoscerli a fondo alla ricerca del quarto staffettista che possa dare le migliori garanzie per una gara che potrebbe determinare la nostra qualificazione all'Olimpiade.

In campo femminile abbiamo perso una posizione rispetto a gennaio e siamo ora al 10° posto. Ma qui la situazione è ancora più aperta. Per portare 2 donne a Londra bisogna arrivare almeno ottavi ed i punti che ci dividono dalla Norvegia (8° posto, appunto) sono solo 128. Una manciata, se considerate che Eva Lechner, solo domenica a Dalby Forest, ha raccolto 150 punti. Davvero quindi alla portata la nostra doppia qualificazione, aggiungendo che i punti della staffetta al mondiale vengono sommati anche nel ranking femminile e la Norvegia non ha praticamente storia in questa disciplina.
Anche in questo caso ottima scelta di Pallhuber e Pezzo di portare Serena Calvetti in Coppa del Mondo. Due 8° posti nelle prime due gare in Sud Africa e Inghilterra, hanno portato all'Italia molti punti. Ci è mancata un po' la migliore Judith Pollinger, ma l'altoatesina crediamo abbia tutte le carte in regola per contribuire in questo anno che parte domenica. Stesso discorso vale per Eva Lechner, impegnata nell'inizio di stagione più a seguire i programmi del team che quelli nella mente della Federazione. Crediamo che il valore della Lechner sia davvero troppo grande per non sedersi intorno ad un tavolo con i dirigenti del suo team, e costruire insieme un anno sportivo che possa coniugare le giuste esigenze della squadra con quelle azzurre. In fondo anche per Eva Lechner sarebbe molto importante avere in gara a Londra una compagna.

Come detto, da domenica tutti ripartono da zero e tutti sono nuovamente messi nelle condizioni di dimostrare il proprio valore. Da parte nostra, da appassionati azzurri poco sportivi e molto tifosi, ci auguriamo di ricominciare dalla volata di Marco Aurelio Fontana a Dalby Forest, dalle braccia alzate di Gerhard Kerschbaumer a Pietermaritzburg, e dall'ultimo giro di Eva Lechner a Dalby Forest.
In attesa degli azzurri che vogliano aggregarsi a questo fantastico trio.

solobike.it
 
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