GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Partiamo dalla Madison maschile che, per ora, è l'unica gara che ho visto.
Superlativo Tim Torn Teutenberg, praticamente l'ha vinta da solo. Prova da assoluto fuoriclasse, ne aveva il doppio rispetto a tutti. Pareva di vedere Ben Thomas.
Viviani non capisco perché si ostinino a fargliela fare, non è roba sua in questo momento e insieme a Consonni non funzionano proprio. Sia per caratteristiche tecniche, dato che sono due pistard identici, sia perché è evidente come manchi intesa tra i due (vedere i vari pasticci nei cambi).
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Commenti prime tre giornate.
Scratch femminile
Poco da dire, Wiebes altro livello. Fidanza aveva fatto tutto bene, ma non ha avuto le gambe di 2/3 anni fa. Invece Valente poteva pure tirare dritto quando si era trovata sola in testa a 10 giri dalla fine.
Eliminazione femminile
Wollaston con la gara di chi sa di avere gambe incredibili. Praticamente in coda tutto il tempo, saltava mezzo gruppo con due pedalate. Sorprendenti Gillespie e Acevedo.
Kerini maschile
Ho goduto tantissimo la vittoria di Yamasaki. Hoogland partito da casa sua per non rimanere imbottigliato. Ovviamente scelta tattica sbagliatissima, ma, di fatto, ha costretto Quintero, il primo a rispondergli, a lanciare Yamasaki. Yakovlev ha peccato di mestiere ed è partito da troppo dietro, peccato per lui perché ne aveva tantissima.
Scratch maschile
Dopo due argenti, Kuboki meritava questo iride. Vinto da faina, perché aveva grandi gambe, ma in mezzo a quel disastro che si era venuto a creare contava ancor di più l'acume. Pareva appeso quando Teutenberg e Hobbs lo avevano ripreso, si è pure rialzato, prendendosi il rischio che gli scappassero via gli altri due, ma aveva fatto bene i calcoli e appena il gruppo li ha ripresi ha sparato il colpo vincente. Corsa di Viviani un disastro, non c'ha capito nulla.
Corsa a punti maschile
Gara stupenda, Mora con la classica vittoria da vecchio volpone. Secondo titolo iridato dopo quello conquistato, nel 2016, nello scratch. Ave a lui. Larsen, però, nel finale poteva e doveva fare di più, data la gamba eccelsa che aveva. Invece ha lasciato il grosso dell'inseguimento sulle spalle di uno stoico Heijnen, autore di una prova di rango che gli regala la prima medaglia mondiale e lo mette sulla mappa. La mia paura è che Larsen si fosse pure fatto male i calcoli e credesse di aver vinto. Bel bestione l'austriaco Wafler, ha sbagliato tutto (ci sta, ha 22 anni), ma ha messo in mostra un gran motore.
Inseguimento maschile
Non c'è Ganna che tenga con quel tempo. Milan ha elevato il suo livello rispetto alle passate stagioni e ha battuto un Josh Charlton che promette veramente benissimo. L'inglese, un po' si vede anche per via della tensione che sicuramente lo ha condizionato, non si è ripetuto sui livelli delle qualificazioni, ma Johnny ha fatto il record del mondo, per cui manco il miglior Charlton sarebbe bastato. Fenomeno.
Skippata quella schifezza di velocità a squadre, la velocità femminile causa troppe assenze di peso e l'Omnium che mi fa sempre più schifo. Non ha senso avere 'sta roba che non è altro che la ripetizione di prove che già di per sé assegnano una maglia iridata più la tempo race che è una cloaca di gara e manco la fanno vedere. Omnium e velocità a squadre andrebbero eliminate in toto per lasciare più spazio al torneo dell'inseguimento (cioè fare un vero torneo, no sta roba) e riportare nel programma iridato tandem e mezzo fondo.
Comunque il mondiale in questo periodo non ha proprio senso. Troppe troppe assenze. Thomas, Ganna, Strong, le tedesche della velocità, Andrews e via dicendo. Il Mondiale va fatto in estate alternando velodromi al chiuso con pista in legno a velodromi all'aperto con pista in cemento. Ci vuole VARIETA', non proporre sempre la stessa roba. Invece qua mi fan vedere pure gare identiche tra loro, tipo le due eliminazioni vinte da Wollaston.
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Madison femminile
Un gran casino, ha vinto chi ha corso meglio. italia, 'sto giro, un disastro. Madison pensata male e realizzata peggio, cambi orrendi, Consonni e Guazzini praticamente a ruoli invertiti non hanno fatto mezzo sprint dignitoso.
Corsa a Punti femminile
Wollaston conferma la gamba micidiale di questi Mondiali, ma sbaglia tutto quanto e finisce nel sacco. Vince la più astuta, Julie Leth, la quale, però, ha mostrato anche grandissime gambe sia in occasione del secondo giro guadagnato sia quando ha chiuso su Wollaston nel momento in cui questa aveva provato la sortita solitaria. Bellissima prova di Gillespie, mentre Kopecky ha sofferto un po', dal punto di vista mentale, Wollaston e ha ingranato quando ormai era tardi.
Eliminazione maschile
Bruttissimo spot per il ciclismo su pista tra cadute, errori della giuria e squalifiche assurde. Poco da commentare dal punto di vista tecnico, perché col pastrocchio che è venuto fuori non c'è stato quasi nulla da annotare.
Nel complesso mondiale bruttino, con poche gare memorabili. Salvo giusto la finale dell'inseguimento maschile, la Madison maschile e le due corse a punti. La tante assenze hanno fatto risaltare ancora di più i vari pastrocchi fatti dal punto di vista regolamentare. La velocità, senza surplace, ha davvero poco senso.