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Non c'è fine al peggio: Antonio Di Sante (Gm Cycling) aggredito da un automoblista con un pugno
Dopo un'annata ricca di incidenti con auto nelle quali sono rimasti coinvolti ciclisti, specie in Italia, arriva la ciliegina sulla torta: a Tortoreto Lido, Antonio Di Sante, dilettante dell'Aran Cucine prossimo al passaggio alla continental Gm Cycling Team, è stato aggredito da un automobilista con un violento pugno al naso, dopo aver rischiato la collisione con lo stesso in una rotonda.
L'aggressore, a bordo di un auto dalla grossa cilindrata, è poi fuggito via, lasciando l'atleta col naso copiosamente sanguinante. Trauma al naso e qualche giorno di riposo per Di Sante, ma ben più umiliante è il gesto, ultimo doloroso capitolo di una continua guerra tra automobilisti e ciclisti.
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Non per essere sempre il bastian contrario, ma questa è la sua versione, è difficile credere che lui se ne andasse tranquillo in strada e quello prima gli è quasi finito sopra e poi l'ha picchiato. Di sicuro almeno stava completamente in mezzo e di sicuro ha insultato l'automobilista. Non che abbia fatto bene, ci mancherebbe, completamente fuori di testa, però sembra tipo la testimonianza di Bart contro il signor Burns nella puntata in cui lo investe con l'auto
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Antonio Di Sante aggredito: solidarieta’ da tutto il team
Un uomo e’ sceso dalla macchina e lo ha picchiato dopo che aveva tentato di investirlo: nessuna conseguenza grave
Il GM Cycling Team esprime tutta la propria vicinanza ad Antonio Di Sante, corridore che dalla stagione 2015 vestira’ i colori della squadra di patron Gabriele Marchesani. Nella giornata odierna, infatti, il corridore abruzzese, proveniente dalla Aran Cucine, e’ stato vittima di un’aggressione da parte di un uomo che si trovava a bordo di un’autovettura.
“Ero uscito in allenamento insieme ad Emma Marcelli nei pressi di Tortoreto Lido - spiega il corridore -, siamo entrati in una rotonda e una macchina ci ha puntati, tant’e’ vero che io sono riuscito ad evitarlo solo perche’ l’ho visto con la coda dell’occhio. Ci siamo fermati impauriti, ma non e’ finita qui: quest’uomo e’ sceso dalla macchina e mi ha dato prima una testata e poi un pugno. Ho perso davvero molto sangue, ma per fortuna sono gia’ a casa e domani potro’ continuare ad allenarmi senza troppi problemi, visto che ho riportato solo un piccolo trauma al naso; mi ero spaventato perche’ ho anche vomitato sangue, ma per fortuna non ho riportato gravi conseguenze. Nella concitazione del momento sono anche riuscito a prendere il numero di targa”.
“Siamo letteralmente sotto shock per quanto e’ accaduto al nostro corridore - afferma il presidente Gabriele Marchesani - e ci auguriamo che cose del genere non debbano piu’ accadere, non solo perche’ si tratta di un nostro corridore ma qui parliamo della sicurezza di tutti coloro che amano andare in bicicletta. Da parte nostra mandiamo un abbraccio caloroso ad Antonio e ad Emma, sperando di non dover leggere o commentare piu’ notizie del genere”. I direttori sportivi Alessandro Spezialetti, Alessandro Donati e Dmitry Nikandrov, oltre al resto della dirigenza del team, si uniscono nell’abbraccio collettivo a Di Sante.
comunicato stampa GM Cycling
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Spagna, Carlos Barbero aggredito da un automobilista
«Siamo l'anello più debole sulla strada»
Pochi giorni fa era toccato all'abruzzese Antonio Di Sante, stavolta è accaduto al giovane spagnolo Carlos Barbero (che il prossimo anno correrà nella Caja Rural) di essere aggredito mentre si allenava. Circostanze simili, incrocio ad una rotonda con un furgone, e simile conclusione, con il ciclista che ha rimediato due o tre pugni ed è stato salvato dall’arrivo della Polizia. Allenamento concluso in caserma per formalizzare la denuncia e un senso di frustrazione senza fine: «I ciclisti sono l'anello più debole sulla strada - ha detto a Biciciclismo - nonostante tutte le campagne e le norme, c’è troppa gente che invece di rispettarci fa esattamente il contrario».
tuttobiciweb.it
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Io veramente non so cosa hanno in testa (cioè lo so: niente!), ma bisogna essere proprio deficienti. Ok, non hai il rispetto per il prossimo, ma cosa rischi denunce e altro per dei comportamenti da cavernicolo.
Purtroppo questi episodi sono in aumento.
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