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Che sound sublime caspita, ti carica in maniera fantastica, ho scaricato tutto il suo album, dove sei stato tutto questo tempo Paolo? Grazie Luca per averlo fatto risorgere
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Utente pennuto
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Ho letto che Meneguzzi era stato chiamato per esibirsi alla cerimonia di apertura di Torino 2006, ma lui, con un grande gesto di altruismo, lasciò l'onore al Maestro Pavarotti, sapendo che quella sarebbe stata molto probabilmente l'ultima esibizione della sua vita...
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Intervista del 2003 al grande Paolo Meneguzzi:
Vero/Falso? Risponde Paolo Meneguzzi
di Antonio Ranalli
Intervista a Paolo Meneguzzi, campione dell’airplay radiofonico con le trascinanti “VeroFalso” e “Lei è”, contenute nel suo secondo album in studio. E ci ha raccontato della sua collaborazione con un certo Phil Palmer...
E’ stato uno dei protagonisti della passata stagione estiva, grazie all’hit single “VeroFalso”, brano di notevole impatto che ha proiettato Paolo Meneguzzi all’attenzione del grande pubblico. Un successo più che meritato per questo ragazzo che, dopo un non felice esordio legato anche alla partecipazione ad un festival di Sanremo nel 2001 con il brano “E io non ci sto”, è riuscito a trovare finalmente la giusta direzione musicale, grazie ad un efficace connubio tra pop, elettronica e ritmi urbani. Si potrebbe riassumere così “Lei è” (Around The Music / BMG Ricordi), secondo album in studio che viene pubblicato anche in altri paesi. Infatti Paolo sin dal suo esordio ha ottenuto un notevole successo in America Latina.
Antonio Ranalli: “Lei è” è il tuo nuovo singolo che da anche il titolo all’album. Chi è la “lei” di cui si parla nella canzone?
Paolo Meneguzzi: Lei è mia mamma. Mi spiace dire questa cosa, visto che molti del pubblico ci rimarrano delusi. Ognuno infatti da un proprio significato alle canzoni che ascolta. Mia madre è per me molto importante. Se ne è andata via di casa quando io avevo 16 anni. Mi è mancata molto, anche se in questi anni mi è sempre stata accanto. Quando lei e mio padre si sono separati ho pensato che tutto sommato il divorzio era una cosa normale. Ed invece tutto è stato più difficile. Lei si è rifatta una vita e vive in Svizzera.
Antonio Ranalli: Come hanno accettato i tuoi genitori la tua scelta di diventare musicista?
Paolo Meneguzzi: Entrambi sono stati un po’ scettici. Non è una cosa sicura. Del resto molto non considerano quello del musicista un lavoro. Non erano contenti, però mi sono sempre stati vicino anche in questa mia scelta.
Antonio Ranalli: Parliamo di “VeroFalso”, il brano che ti ha posto all’attenzione del grande pubblico. Secondo una mia amica, che si chiama Valeria, il protagonista di questa canzone è un po’ “paravento”, nel senso che si divertirebbe a prendere in giro la ragazza in questione con questo gioco di parole “VeroFalso”. Ovviamente è un’opinione femminile. Tu che ne pensi? Hai riscontrato pareri analoghi?
Paolo Meneguzzi: Nessuno mi crede! Che devo fare? Io non l’ho T-R-A-D-I-T-A! La cosa che voglio far capire è che io giuro sulla mia vita che non l’ho tradita. La canzone è nata proprio per ricucire un rapporto con una ragazza, che mi aveva lasciato perchè credeva che l’avessi tradita…
Antonio Ranalli: Cioè….
Paolo Meneguzzi: Non stato un vero e proprio tradimento. E’ stato un gioco via SMS con un’altra ragazza. Lei aveva scoperto questi messaggi sul mio cellulare e allora si è arrabbiata. Da li ho cercato di fare di tutto per riconquistarla, cercandole di farle capire che non l’ho mai tradita. Alla fine però ha deciso di andarsene. Sotto il suo punto di vista la capisco: anche se non c’è stato un contatto fisico si è trattato comunque di un tradimento virtuale. Quello della fedeltà è un po’ il filo conduttore di tutto l’album. Oggi cerchiamo sempre nuovi sentimenti e nuove emozioni e per questo non ci accontentiamo più di stare sempre con la stessa persona. Da qui si arriva al tradimento…
Antonio Ranalli: Parliamo un po’ dei musicisti. Mi ha molto colpito la presenza di Phil Palmer, storico chitarrista di Eric Clapton e dei Dire Straits. Che mi dici in proposito?
Paolo Meneguzzi: Phil negli ultimi tempi ha suonato molto in Italia. Con me ha suonato anche nel primo disco. E’ una persona molto umile, così come tutti gli altri musicisti stranieri con cui ho lavorato. Prendi per esempio Will Malone, che ha registrato e diretto gli archi. Lui ha lavorato con gruppi come i Verve. Nonostante la sua posizione, mi chiedeva sempre pareri perchè diceva “Questo è il tuo disco e noi siamo al tuo servizio”. La stessa cosa non mi è mai capitata con musicisti italiani.
Antonio Ranalli: Alla scrittura dei brani ha partecipato anche Rosario Di Bella, un cantautore molto interessante, e dal mio punto di vista molto sottovalutato in Italia. Come è nata la collaborazione con lui?
Paolo Meneguzzi: La collaborazione è nata quasi per caso. Io ho lavorato per un periodo con il suo stesso arrangiatore. Quindi l’ho incontrato alcune volte in studio. Da lì siamo diventati molto amici e ci è venuta l’idea di fare qualcosa insieme. Lui riesce a tirare fuori quello che ho dentro. Infatti, in genere io faccio una bozza della canzone poi lui interviene e la completa. E’ sicuramente la persona che mi conosce di più, che riesce a vedermi dentro.
Antonio Ranalli: Tu hai avuto un notevole successo all’estero, ed in particolare in sud America. Che differenza hai notato rispetto al pubblico italiano?
Paolo Meneguzzi: Sono due pubblici completamente diversi. In sud America ho fatto il “botto” subito. Quindi ora lì è il momento di confermare. La cosa bella è che oggi ci sono ancora con le persone che mi hanno seguito sin dall’inizio. In Italia invece ci troviamo in una situazione inversa. Il mio primo album non ha avuto successo, nonostante la partecipazione a Sanremo nel 2001 con “Ed io non ci sto più”. Qui la scalata è avvenuta piano piano. Sono contento di aver provato entrambe le situazioni, perchè in questi 5 anni di lavoro ho capito che cosa c’è dietro il successo.
Antonio Ranalli: Come promozionerai “Lei è”? E’ previsto un tour?
Paolo Meneguzzi: Per il momento la promozione è tutta concentrata su radio e Tv. Questo anche per legare la mia immagine al prodotto. Tutti conoscono “VeroFalso”, ma molti non sanno che la canto io. L’album sta vendendo bene. “Lei è” sarà il singolo trainante per un po’ di tempo. Stiamo provando anche qualcosa con i musicisti per un eventuale live, che però partirà non prima dell’estate prossima.
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Ascoltando le ultime canzoni del Pablo, direi che sono molto belle anche quelle. Solo che è stato un po oscurato, forse da qualche loggia massonica a cui davano fastidio i suoi testi impertinenti e di denuncia sociale. Ma nei cuori di noi appassionati della prima ora la sua musica non morirà mai!
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Cocco bello
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Il grande Paolo Meneguzzi è diventato anche un produttore discografico e farà uscire un disco di una band femminile le Geens 9. Recentemente è stato anche in tour in Cile ed è stato accolto meglio della nazionale Cilena.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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18-11-2014, 06:01 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 03-10-2015, 02:49 PM da Luciano Pagliarini.)
Alexis Sanchez suo grande amico ha detto che lo vorrebbe a cantare nello spogliatoio dei gunners perché sarebbe l'unico modo che ha l'Arsenal per tornare a vincere qualcosa.
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Ma è scoppiata la lotta, Antonio Conte lo vuole ad ogni costo, anche di rasarsi a zero gettando via tutti i milioni spesi per rifarsi la capigliatura
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Non si sa. Sa che sono un suo grande fan, ma il giorno prima deve cantare per la Regina e alle Nazioni Unite...
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Cocco bello
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Insieme al grande Paolo Meneguzzi alla festa di laurea di Hiko ci sarà anche Zar aka Erinn, i due canteranno insieme per la prima volta.
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