Atletica leggera, riepigolo quinta giornata.
Giavellotto donne, qualificazioni: nove atlete superano agevolmente la misura di qualificazione, tra cui le favorite Abakumova, Spotakova, Viljoen, Obergföll, bene anche Linda Stahl, a sorpresa eliminata un'altra delle favorite Vira Rebryk, meno scalpore per l'uscita di Goldie Sayers sofferente al gomito che ha voluto provarci comunque, tre nulli e crisi di pianto ai microfoni della BBC per la primatista britannica.
110hs, primo turno: si dimostra ancora una volta una spanna sopra gli altri Aries Merritt, che vince in 13.07, l'eliminato di lusso è il cinese Liu Xiang che deve incassare un'altra delusione olimpica, centra in pieno il primo ostacolo e si fa male allo stesso tendine d'achille che lo costrinse alla resa a Pechino, infortunio anche per l'inglese Pozzi, passa il turno Emanuele Abate, bene Richardson, Ortega, Robles e Shubenkov, così così Jeff Porter.
triplo uomini, qualificazioni: in una mattinata pessima per i colori britannici anche Phillips Idowu finisce qui la sua avventura olimpica, anche lui reduce da un infortunio non riesce per 9cm a conquistare il passaggio alla finale, passano Greco e Donato con un solo salto, molto bene Christian Taylor e Leevan Sands, William Claye ce la fa solo all'ultimo salto, fuori El-Sheryf, Girat, Frayne, Betanzos, il brasiliano Silva e il cinese Cao.
5000 donne, semifinali: Etiopia-Etiopia-Kenya nella prima batteria, Etiopia-Kenya-Kenya nella seconda giusto per stabilire una prima gerarchia per la finale, c'è Tirunesh Dibaba inizialmente prevista come riserva ed è lei a vincere la prima semifinale davanti a Defar e Kibiwot, nella seconda Gelete Burka precede Cheruiyot e Sally Kipyego, passano anche le britanniche Julia Bleasdale e Joanne Pavey e la russa Golovkina, si qualifica con l'ultimo tempo utlile Elena Romagnolo lasciando fuori per meno di mezzo secondo Silvia Weissteiner, fuori anche Nadia Ejjafini
200 uomini, primo turno: bene il trio giamaicano Bolt-Blake-Weir, buono anche l'esordio di Lemaitre, non altrettanto quello Spearmon ma l'importante era passare il turno, non benissimo ma comunque vincitore della sua batteria Churandy Martina, il miglior tempo è dell'ecuadoriano Quinonez col record nazionale di 20.28, fuori per falsa partenza l'argento di Berlino Alonso Edward che tuttavia non era da considerare un big.
alto uomini, finale: una progressione ammazzagara (2.20-2.25-2.29-2.33-2.36-2.38-2.40), il risultato è un bronzo a tre piazze (era successo precedentemente solo 20 anni fa a Barcellona) con Mutaz Essa Barshim (QAT), Derek Drouin (CAN) e Robbie Grabarz (GBR) tutti a 2.29 con lo stesso numero di errori, misura alla quale si arresta la corsa di Andrey Silnov e Jesse Williams, Erik Kynard e Ivan Ukhov sono gli unici a saltare 2.33 entrambi alla prima prova, ma il 2.36 e il 2.38 fatti dal russo costringono l'americano a inseguire invano però, i suoi tre errori consecutivi a misure sempre più alte significano oro Ukhon e argento Kynard.
lungo donne, qualificazioni: ottimo 6.81 con vento -1.08 per Janay DeLoach, non altrettanto bene le altre americane con Chelsea Hayes eliminata e Brittney Reese che si qualifica solo all'ultimo salto, non benissimo anche Mironchyk-Ivanova, fuori anche Maggi, Okagbare, Rybalko.
disco uomini, finale: gara di assoluto livello, Ehsan Hadadi apre con un 68.18 che vale la prima medaglia olimpica nell'atletica per l'Iran (con tanto di abbraccio finale con Ivan Ukhon fresco vincitore nell'alto), è però quella d'argento perché il superfavorito Robert Harting riesce superarlo al quinto lancio aggiudicandosi l'oro per soli 9cm e festeggiando con l'imitazione dell'incredibile Hulk ormai diventata la consuetudine della casa, l'estone Kanter anche lui alla quinta tornata con un lancio di poco sopra i 68m "scippa" il bronzo all'eterno Alekna quarto nonostante un importante 67.38 che solitamente è misura da medaglia, non stasera purtroppo.
800 uomini, semifinali: facile facile per Rudisha, l'idea che ci si è fatta è che alle sue spalle un po' tutti possano vantare ambizioni di podio, forse impressionano più di tutti nella prima batteria Kaki e Amos non fosse altro per il distacco dal terzo (il polacco Kszczot eliminato abbastanza a sorpresa), con le altre due semifinali però corse a ritmo più elevato, a passare il turno sono Osagie e Symmonds dietro Rudisha, nell'ultima batteria Aman, Kitum e Duane Solomon; eliminato anche l'altro polacco Lewandowski e il russo Yuriy Borzakovskiy

igh:
200 donne, semifinali: la sensazione è che Felix sia di un'altra categoria rispetto a tutte, 22.31 è tempo simile a quello delle altre big che però corrono quasi fino alla fine mentre lei si rialza ben prima del filo di lana, nella prima semifinale Veronica Campbell molto meglio di Jeter ma con questa Felix il terzo oro consecutivo per la giamaicana sembra assai poco probabile, molto spettacolare la terza semifinale con le campionesse dei 100 e 400 Fraser e Richards a battagliare fin sulla linea, ovviamente la prima in vantaggio in uscita dalla curva e la seconda a rimontare nel finale, alla fine la spunta l'americana che pare la maggior candidata al secondo posto, in finale anche Ahoure (CIV), Soumaré (FRA) e la sorprendente Semoy Hacket (TRI) col record nazionale, fuori LaVerne Jones, Aleksandra Fedoriva e Sherone Simpson.
100hs, finale: dopo il 12.39 di semifinale Sally Pearson era praticamente già data per vincitrice, deve invece penare più del previsto e aspettare che il tabellone dica che il suo 12.35 è il tempo che le consegna la medaglia d'oro, solo 2/100 la separano da Dawn Harper che tra semifinale e finale toglie 1/10 al personale, personale ritoccato di un paio di centesimi anche per Kellie Wells che con 12.48 si prende un gran bel bronzo, lasciando ai piedi del podio la terza americana Lolo Jones che vede quindi aumentare i suoi rimpianti olimpici dopo la clamorosa disfatta di Pechino;
Marzia Caravelli presente in semifinale vede interrompersi la sua corsa al quarto ostacolo.
1500 uomini, finale: Taoufik Makhloufi, chi era costui? L'algerino sbucato dal nulla ieri si fermava dopo neanche mezzo giro della sua batteria degli 800 e veniva espulso dai giochi olimpici per scarso impegno, è riuscito poi a dimostrare di avere un problema al ginocchio ed è stato riabilitato a correre questa finale, e qui da vero e proprio miracolato stacca tutti a 300 metri dall'arrivo andandosi a prendere la medaglia d'oro con un vantaggio quasi imbarazziante su Leonel Manzano (USA), il marocchino Abdalaati Iguider ha la meglio di un soffio su Matt Centrowitz per il bronzo, il giovane norvegese Ingebrigsten continua a sorprendere dopo il titolo europeo ed è quinto con il record nazionale, male malissimo i keniani, con Kiplagat settimo, Chepseba undicesimo e Kiprop ultimo e sofferente di problemi di natura tendinea.