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Ponferrada 2014, Cassani: «Il mio favorito è Peter Sagan»
#1
Ponferrada 2014, Cassani: «Il mio favorito è Peter Sagan»
Ponferrada ha accolto il neo c.t. azzurro Davide Cassani e gli ha mostrato la faccia aspra: "Freddo, temperatura di un grado, nevischio...". Cassani, che rientrerà domani in Italia, ha appena finito la ricognizione del circuito iridato del 28 settembre. Ponferrada è un comune spagnolo di circa 70.000 abitanti della provincia di Leon, a Nord-Ovest di Madrid, e a febbraio la temperatura è spesso rigida. Cassani ha fatto due giri in bicicletta (uno con l’asciutto, uno con il bagnato), mentre sull’ammiraglia azzurra c’erano altri due commissari tecnici, Marino Amadori e Rino De Candido.

Cassani, la prima impressione che ha avuto quale è stata?
"Pensavo fosse più impegnativo. Non è durissimo".

Cominciamo a entrare più nel dettaglio.
"La prima salita mi ricorda quella di Benidorm 1992 (vinse Bugno, n.d.r.). Misura circa cinque chilometri, la strada è larga, la pendenza è sul cinque per cento".

Poi?
"Discesa. Breve, un paio di curve, niente di particolare. Si passa vicino a una diga e si arriva al secondo strappo. Più breve e più duro. Sono circa mille metri all’otto per cento di pendenza. Da quel punto mancano meno di cinque chilometri alla fine. La discesa non è tecnica, in pratica i freni non si toccano mai".

In totale?
"Sono 18 chilometri da ripetere 14 volte, quindi circa 250 chilometri in tutto. È tutto in circuito, al contrario di Firenze non c’è la prima parte in linea".

In ogni giro quanto dislivello c’è?
"Circa 300 metri. In totale quindi si superano i 4.000, si arriva a 4.200. Ma sulle salite si andrà velocemente. In linea teorica, potrebbe arrivare a giocarsi il Mondiale un gruppo di 40 corridori".

L’uomo da battere?
"Peter Sagan. Difficile staccarlo. Di certo è troppo duro per gente come Cavendish e Kittel. Boonen? Bisogna vedere in che forma arriva. Un altro nome che mi viene in mente è quello di Gerrans. Valverde? Più adatto a lui che a Joaquin Rodriguez".

E i nostri?
"Adesso non voglio fare nomi, ma di sicuro avrò bisogno di gente veloce che tiene anche in salita. Tutto sommato non mi dispiace, in chiave Nazionale. Meglio così che un po' più duro, perché per favorire uno come Nibali avrebbe dovuto essere un percorso molto più duro, da scalatori. Potremo inventarci qualcosa".

Ciro Scognamiglio - tuttobiciweb.it
 
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#2
Beh se parla di Gerrans, allora è adatto anche a Ulissi visto che i due sono molto simili. Speriamo che il Mondiale non condizioni la stagione di Nibali come l'anno scorso, non possiamo dipendere sempre da lui
 
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#3
Diciamo che di questi corridori ne abbiamo un po'. Sisi
Attenzione anche alla nostra arma segreta

[Immagine: pantera.jpg]

Mmm Mmm Asd
 
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#4
(31-03-2012, 12:49 PM)BidoneJack Ha scritto: Gatto?
 
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[+] A 1 utente piace il post di BidoneJack
#5
Sguinzagliare una pantera nell'albergo in cui alloggia Sagan?
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#6
In realtà basterebbe regarargli una maglia della Cannondale, o - meglio ancora - della Slovacchia

https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Thr...opa-League

Ghgh
 
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#7
Non è che mi entusiasmano queste dichiarazioni di Cassani.... Purtroppo Nibali è l'unico fenomeno che abbiamo e se non si corre per lui mi sembra difficile fare risultato, pantera o non pantera. Si è capito che Ponferrada non sarà durissimo, però l'anno scorso Bettini ha fatto un capolavoro (e lo ammetto io che sono stato sempre contrario al Grillo ct), perchè non provare a replicarlo?
 
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#8
Se Nibali non è riuscito a vincere a Firenze dubito che possa farlo a Ponferrada. C'erano condizioni particolari, percorso più duro e condizioni atmosferiche che hanno ulteriormente reso difficile la corsa. Potrebbe essere adatto a Gasparotto forse.
 
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#9
Si, va bene, ma Nibali è una certezza, Gasparotto, Moser, Ulissi e Bennati sono delle incognite grandi come una casa, magari ti imbroccano la gara della vita, ma è più facile non accada.
 
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#10
Gasparotto sono anni che si piazza con continuità alla Ardenne, non vedo come lo si possa paragonare a Moser o Bennati...
 
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#11
Non lo stavo paragonando, però non lo vedo ugualmente come una carta molto credibile per il Mondiale.
 
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#12
No, Nibali a Firenze è andato lontanissimo dalla vittoria nonostante avesse la forma della vita e nonostante il diluvio gli abbia dato un assist incredibile. Nibali non può vincere una corsa secca che non preveda l'arrivo in cima ad una salita delle Dolomiti e deve metterselo in testa. Se l'anno scorso avesse anticipato un po' la preparazione senza pensare al Mondiale, probabilmente ora avrebbe in tasca un'altra maglia rossa, invece ha soltanto un quarto posto al Mondiale che non vale nulla. Non possiamo puntare su un corridore che anche se riesce a staccare tutti meno 3 corridori, arriva sempre e comunque quarto
 
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#13
Dimentichi che è caduto in discesa al penultimo giro e ha fatto un mezzo miracolo a recuperare e quella caduta l'ha pagata anche nel finale come brillantezza e efficacia in discesa. Sarà così, ma io preferisco avere una squadra intorno a Nibali, che magari è un piazzato, ma è sicuro che sarà protagonisti, mentre sugli altri queste sicurezze non ci sono e rischi di scomparire subito senza neanche giocartela. Quei nomi che ho fatto prima per me sono spendibili solo come secondo punte, in alternativa al campione di turno.
 
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#14
Vabè su, a rientrare l'hanno aiutato tutte le altre nazionali e diverse macchine, non è stata un'impresa, tutt'altro. Andare ai Mondiali per farsi vedere l'Italia non può farlo, dobbiamo provare a vincere sempre. Ci vogliono idee tattiche intelligenti, gerarchie chiare e una programmazione mirata dall'inizio dell'anno. Il Mondiale non lo vincono solo i Coppi e i Merckx di turno, se l'ha vinto Rui Costa possono vincerlo anche Ulissi e Gasparotto con la condizione giusta, non Nibali
 
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#15
Mi fanno piacere le dichiarazioni di Cassani che in quanto ad esperienza e conoscenza in campo ciclistico non teme confronti,però c'è da considerare che Sagan in quanto a squadra al Mondiale è messo male,più o meno come nella Cannondale,purtroppo.
Di conseguenza -ammesso e non concesso che si ritrovi nel finale a giocarsi la maglia iridata- si ritroverebbe solo a dover inseguire tutti con il rischio di non avere collaborazione in fuga...
Certo,l'Italia solitamente ha una buona squadra ma su certi percorsi manca di un finalizzatore,Peter invece si trova senza squadra,nessuno ha mai pensato a naturalizzarlo? Asd
 
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