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Qualche zoom sui ciclisti nati oggi 29 marzo
#1
Siegfried Adler
[Immagine: 1313591735scannen0008.jpg]
Nato a Gorlitz il 29 marzo 1943. Passista. Professionista dal 1967 al 1969 con una vittoria di valore internazionale.
Quando iniziò a praticare ciclismo, sui diciannove anni, quindi più tardi della media, mostrò subito buone doti sul passo. Potremmo dire che fece presto ad essere considerato un passista, adatto alle corse a cronometro e all’inseguimento su pista. Divenuto dilettante di interesse, lasciò su queste specialità il suo segno anche se apparve altrettanto presto come un buono ma non un ottimo. Nel 1965 finì comunque terzo ai Campionato Nazionali su strada, mentre nel ’66 colse quello che a tutti gli effetti può considerarsi il suo successo più prestigioso anche se ottenuto fra i dilettanti: il Grand Prix de France a cronometro. La vittoria gli diede popolarità oltralpe e gli aprì, per il ’67, le porte al professionismo in seno alla Bic di Jacques Anquetil, con Raphael Geminiani in ammiraglia. Nella prima stagione nell’elite ciclistica Adler vinse su pista il Titolo tedesco nell’inseguimento, finì 3° nella seconda tappa della Quattro Giorni di Dunkerque, indi 4° nel Gran Premio delle Nazioni a cronometro e 5° nel Gra Premio del Belgio a Verviers. L’anno seguente finì 2° nel Campionato tedesco dell’inseguimento e per il resto il suo miglior piazzamento fu il 5° posto al Baracchi corso con Edy Schutz, in di fu 9° nel GP delle Nazioni. Partecipò al Tour de France, ma si ritirò durante la terza tappa. A fine anno la Bic non lo confermò, ed Adler si trasferì per il 1969 all’italiana Eliolona. Partecipò al Giro d’Italia ma dopo una corsa anonima si ritirò alla diciannovesima tappa. Per il resto in stagione un solo acuto: finì 2à nel Campionato tedesco dell’Inseguimento. A fine stagione, complice l’abbandono della Eliolona, chiuse col ciclismo.  

Pasquale Fornara
[Immagine: 16375192961325Fornara,Pasquale2.jpg]
Nato a Borgomanero il 29 marzo 1925, ed ivi deceduto il 24 luglio 1990. Alto m. 1,75 per kg. 69. Professionista dal 1949 al 1961 con 26 vittorie. Passista scalatore di gran classe. Un passo agile, leggero, elegante, sicuramente tra i più belli degli anni '50 e non solo. Dopo un buon rodaggio fra i dilettanti, l'Avvocat Eberardo Pavesi, lo fece passare nel 1949 fra i prof della Legnano, ma il rapporto col celebre timoniere non durò molto. Pavesi lo vedeva come gregario dei tanti passisti veloci della squadra, mentre Fornara sapeva bene di valere molto di più. Nel 1951, emigrò nella grande rivale del sodalizio rossoverde, ovvero la Bianchi, ma anche lì il matrimonio durò pochissimo. Difficoltà caratteriali in Pasquale? No, era solo l'assestamento, sovente impossibile, fra quelle personalità forti che allora il ciclismo possedeva a iosa. L'esplosione nel '52, col passaggio alla Bottecchia (che causò il pagamento senza correre di Giovanni "Nane" Pinarello), che gli diede fiducia, e lui ripagò il sodalizio con la vittoria nel primo dei suoi 4 Giri di Svizzera vinti (gli altri nel '54, '57, '58). Nacque lì, il Fornara atteso nelle grandi corse a tappe, che diventava svizzero, perché in terra elvetica sfiorava la perfezione e poteva e sapeva fare di tutto: dal tentare di vincere quelle corse durissime, all'aiutare i compagni di nazionale o di club. Una ruota nobile, che passò gli ultimi 3 anni di carriera a fare da spalla a due dei più grandi scalatori della storia, Charly Gaul e Federico Bahamontes. Tutte le sue vittorie. 1949: Giro dei Tre Mari a tappe. 1950: Milano-Modena; Circuito Bressana. 1952: tappa Saint Vincent (Giro d'Italia); Giro di Svizzera (classifica finale); tappa Crans (Giro della Svizzera); tappa Arosa (Giro della Svizzera); Sierre-Montana; Criterium Sierre. 1953: tappa Rimini (Giro d'Italia); G.P. Svizzero (cron.); Circuito Salò. 1954:  Giro di Svizzera (classifica finale). 1955: tappa Ravenna (cronometro) (Giro d'Italia); Circuito Maggiora. 1956: Giro Romandia; tappa Boncourt (Giro di Romandia); Circuito di Omegna; tappa Lucca (Giro d'Italia); Circuito Grigiore. 1957: Giro di Svizzera; tappa Berna (Giro della Svizzera). 1958: Giro di Svizzera; tappa Soletta (Giro della Svizzera); tappa Locamo (Giro della Svizzera). 1959: tappa Gela (G.P. Ciclomotoristico).

Fulvio Montini
[Immagine: 13104.jpg]
Nato a Sarezzo (BS) il 29 marzo 1914, deceduto a Roè Volciano (BS) il 15 febbraio 2003. Passista scalatore. Professionista dal settembre 1937 al 1941 con 4 vittorie.
Un corridore che poteva valere di più del raccolto, ma che pagò la precarietà dei tempi, più di vita che di sport. Esordì da allievo nel 1932. A settembre del 1937 grazie alla Frejus passò professionista, in tempo per chiudere 10° la Genova Nizza e 11° il Giro di Lombardia. Nel 1938, con l'U.S. Azzini fu 10° nella Coppa Guzzi, 12° al Giro di Lombardia e finì 27° il suo primo Giro d'Italia. Nel 1939, sempre con l'Azzini, vinse la Coppa Locatelli, il GP Bovegno e fu 2° nel GP Natali. Concluse 40° il Giro d'Italia. Nel 1940 passò alla S.S. Parioli di Roma. Vinse una prova del GP Bovegno e la Coppa Boero. Nel Giro d'Italia vestì a Genova la maglia bianca di migliore indipendente d'Italia. Chiuse poi la manifestazione al 23° posto. Nell'anno, fu 2° nel GP d'Apertura, 3° nel GP Gardone Val Trompia e 4° nel Giro delle Quattro Province. Fu 16° al Lombardia. Nel 1941 passò alla "Battisti-Aquilano", ma corse praticamente mai e come altri atleti fu fermato dalla guerra nel fulgore delle proprie forze. Non riprenderà a fine conflitto l'attività ciclistica.

Jussi Veikkanen (Fin)
[Immagine: 1213705656Veikkanen%20Jussi.jpg]
Nato a Riihimaki (Southern Finland), il 29 marzo 1981. Passista, alto 1,77 per 66 kg. Professionista dal 2005 al 2015 con 29 vittorie.
Come tanti del nord est d’Europa, iniziò la pratica sportiva, fra lo sci di fondo e il fuoristrada. Una polivalenza che gli sarebbe sicuramente stata utile all’atto della scelta definitiva di una disciplina. E nel fuoristrada ciclistico vinse, nel ’98, fra gli juniores, il Titolo Finlandese di ciclocross e quello dei Paesi Nordici di Mountain bike. Senza ancora una precisa scelta, continuò in quelle pratiche anche nel ’99, dove finì 3° nei Campionati di MTB dei Paesi Nordici e nel 2000, dove rivinse il Titolo Finlandese di ciclocross. La scelta della strada la fece nel 2002, accasandosi al team svedese Malarenergi, col quale restò due stagioni. Nel primo anno, finì 2° in entrambi i Campionati di Finlandia, sia su strada che a crono. Decisamente migliore fu il suo 2003, quando vinse una tappa del Cykeltouren in Svezia, manifestazione che chiuse al posto d'onore. Stessa posizione la colse pure nel Circuito delle Ardenne, in Francia. Vinse poi due tappe al Saaremaa Velotuur in Estonia e si laureò Campione di Finlandia su strada. Quei quattro successi gli fecero capire che era il caso di insistere su un ciclismo competitivo, perciò per la stagione 2004 gareggiò tra i dilettanti in Francia, nelle file del club Roubaix-Lille Métropole, cogliendo ben nove successi, tra cui quello nella Boucle de l'Artois, che lo resero popolare e gli valsero l’ingaggio, l’anno successivo, in un grosso team professionistico: La Française Des Jeux. Sarà questo, e lo è anche oggi nelle vesti di direttore sportivo, il suo sodalizio storico. Nella sua prima stagione ottenne il secondo Titolo Finlandese in linea (si ripeterà anche nel 2006, nel 2008, nel 2010 e nel 2014). Nel 2006 conquistò i primi successi di un certo peso fuori dalla Finlandia: una tappa e la classifica finale della Tropicale Amissa Bongo in Gabon e una tappa al Tour du Poitou-Charentes. Nel 2008 fece sue la quarta tappa del Tour dei Midi Pirenei in Francia e la sesta del Giro di Germania, gara UCI ProTour. Nel febbraio 2009 concluse al secondo posto il Giro del Mediterraneo, dietro a Luis León Sánchez e, al terzo, il Tour du Haut-Var. Nell'estate dello stesso anno, dopo una lunga fuga nella seconda tappa del Tour de France, indossò per quattro giorni la maglia a pois della Grande Boucle in qualità di miglior scalatore. Nel 2010 vinse una tappa al Giro del Mediterraneo, concludendo la corsa in sesta posizione. In luglio, dopo cinque anni nelle file della FDJ, firmò un contratto di un anno (con opzione per il secondo) con l'Omega Pharma-Lotto, squadra belga. Tornò però tra le file della squadra francese al termine del 2011. Nel 2012 partecipò alla prova in linea dei Giochi Olimpici di Londra, unico rappresentante del suo paese, classificandosi sessantacinquesimo. Chiuse con l’agonismo nel 2015. In carriera ha corso sette Giri d’Italia, tutti conclusi col miglior piazzamento il 44° posto nel 2007. Ha partecipato a tre Vuelta di Spagna, chiudendone una sola, nel 2007, al 135° posto. Ha corso un solo Tour de France nel 2009, chiudendolo 108°. Un buon corridore, che ha raccolto il meglio possibile dalle sue non eccelse qualità. Dal 2016 è direttore sportivo del team FDJ/Groupama.

Maurizio Ricci detto Morris
 
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#2
Allora tanti auguri a Jussi !
 
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