Ho aspettato che l'Italia uscisse dalla Davis per fare un po' un'analisi del 2019 e le prospettive per il 2020.
Indubbiamente è stata la migliore annata da decenni a questa parte (ci sono ben 8 italiani in top-100), ma andiamo per gradi.
Iniziamo dall'antipasto...
Marco Cecchinato (27 anni):
- 2019
Titolo 250 in Argentina ma è stato un annus horribilis: una serie impressionante di sconfitte al primo turno (anche a livello Challenger). Si sapeva che non valeva il suo best ranking (numero 16) però sta avendo una crisi veramente pesante...
- Prospettive
Quel titolo 250 lo sta tenendo a galla a stento (numero 71) ma il prossimo anno si dovrà reinventare e ripartire "dal basso". Il rischio è di uscire addirittura dalla top-100, vediamo se il cambio di staff darà qualche frutto.
Lorenzo Sonego (24 anni):
- 2019
Una buona stagione, iniziata fuori dalla top-100 e che lo ha visto entrare in top-50; è arrivato anche un titolo 250 sull'erba di Antalya (con un field pessimo ma tant'è...).
Finale di stagione con tante, troppe sconfitte; unica gioia la vittoria al Challenger di Genova.
- Prospettive
Non lo vedo uno con tanti margini: sarebbe importante stabilizzarsi nella top-50, magari provando ad avvicinarsi ai primi 30 del mondo.
Fabio Fognini (32 anni):
- 2019
Annata paradossale: ci sono stati tantissimi bassi però gli alti sono stati molto alti, per cui la si può definire la sua migliore stagione in quanto ha realizzato quelli che erano i massimi obiettivi alla sua portata: entrare in top-10 e vincere un Masters 1000 sulla terra rossa (Montecarlo).
Dopo l'entrata in top-10 in estate si è forse seduto un po' sugli allori ed infatti ha ottenuto ben poco, esclusi i quarti di finale a Shanghai.
- Prospettive
Mi verrebbe da dire che il meglio l'abbiamo già visto...(speriamo anche il peggio

)
Ha 32 anni, limiti caratteriali evidenti ed un problema alla caviglia che non vuole sapere di andarsene.
Ora è numero 12 ed il momento della verità sarà il prossimo torneo di Montecarlo, dopo il quale perderà i 1000 punti ottenuti l'anno scorso e rischia di finire anche fuori dalla top-25.
Fabio comunque è un cavallo pazzo per cui può sempre tirare fuori il torneo "magico", basta vedere come ha vinto Montecarlo: ha iniziato con la caviglia malandata e gomito dolorante ed al primo turno vs Rublev era sotto di un set e l'avversario ha avuto la palla del 5-1.
Matteo Berrettini (23 anni):
- 2019
Che dire, partito dalla posizione 58 e finito all'ottavo posto in classifica con partecipazione alla Finals annessa.
Nessuno avrebbe potuto immaginare un scalata così rapida: due tornei 250 vinti (uno su terra ed uno su erba), semifinale agli US Open, semifinale in un Masters 1000 (Shanghai) e partecipazione alla Finals con vittoria di un incontro (la cosa non era riuscita a Panatta e Barazzutti).
- Prospettive
Difficile pensare, almeno per il momento, che possa ancora salire in classifica, anche perchè obiettivamente quelli davanti a lui sono più forti.
Il suo obiettivo per i prossimi anni deve essere quello di stabilizzarsi nei primi 15 del ranking, poi se sei numero 9 o 12 non è che cambi troppo.
E' un ragazzo che è arrivato così in alto principalmente grazie alla tenacia ed al grande lavoro fatto, non essendo dotato di un talento naturale eccelso.
Il suo gioco si basa sul servizio e dritto, infatti è veramente difficile fargli il break.
Deve migliorare il rovescio, che già ha fatto passi avanti, la risposta e la mobilità sul campo (per quanto possibile dato che è un ragazzone di 1,96 m). Ha 23 anni per cui margini ne ha.
Il 2020 lo vedrà essere sempre testa di serie nei tornei per cui avere turni iniziali più agevoli, ma allo stesso tempo tutti si aspettano che tu vinca per cui si dovrà un po' abituare a questa sua nuova dimensione.
Visto il carattere e la dedizione, sono fiducioso.
Jannik Sinner (18 anni):
- 2019
Iniziato da numero 553 e finito al numero 78. Ha compiuto 18 anni ad agosto.
Ha vinto 3 tornei a livello Challenger, le NextGen ATP Finals (era il più giovane ed ha "dominato" De Minaur, numero 18 al mondo), semifinale in un 250 battendo Monfils (numero 13 al mondo).
- Prospettive
Potenzialmente, il diamante del tennis italiano. Servizio ottimo (è alto 1,88), dritto potentissimo, rovescio (bimane) pauroso, tenuta mentale da campione navigato.
Si è presentato al mondo quando da 17enne ha battuto Steve Johnson (numero 58) al Masters 1000 di Roma rimontandolo nel terzo set sotto di 5-2 e match point.
La sicurezza con cui gioca i punti decisivi è impressionante: alle NextGen Finals c'era il punto secco sul 40 pari e credo che nell'arco del torneo Sinner abbia praticamente vinto tutti i punti decisivi.
E' ovvio che ci siano tanti aspetti ancora da migliorare, ed il fisico si deve ancora formare del tutto (metterà sicuramente su qualche chiletto di muscoli) però raramente si sono visti 18enni con questo livello di gioco.
L'obiettivo per il prossimo anno è come minimo entrare nella top-50, ma direi che ci sono chance di vederlo già nella top-35 o forse più (quest'anno il canadese Felix Auger-Aliassime, di un anno più vecchio, è stato numero 17).