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Toscana 2013: Salvoldi e l'obiettivo iridato
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Toscana 2013: Salvoldi e l'obiettivo iridato
Il punto della situazione con il ct delle ragazze

Dino Salvoldi è il commissario tecnico più medagliato dello sport italiano: ecco le sue sensazioni a 50 giorni dall'appuntamento iridato di Toscana 2013.

Verso i Campionati del Mondo Toscana 2013: come ha impostato l’avvicinamento all’appuntamento internazionale più importante? Su quali criteri si basano le sue convocazioni?
«Parliamo di categoria elite. Come è stato anticipato al sopralluogo effettuato sul percorso di Firenze ad inizio maggio, il periodo di avvicinamento deve essere inteso come momento di osservazione per tutte le atlete, a partire da metà agosto fino a metà settembre, con il Giro di Toscana. Tutte le gare, nazionali e internazionali, inserite in questo arco di tempo, saranno utili sia per le atlete che vogliono dimostrare la loro crescita sia per quelle che la vogliono confermare in ottica mondiale. Senza nessun dubbio, per tutte le categorie, tengo sempre in considerazione l’attività svolta sino ad ora ed i risultati ottenuti. Eppure, ciò non significa che chi ha già vestito la Maglia Azzurra, può dare per scontato la propria presenza in nazionale: tutte le atlete dovranno sentirsi “sotto osservazione. Sono anche consapevole che il finale di stagione presenti problematiche legate, in particolare, alla capacità di mantenere la concentrazione, eppure ciò che sto cercando non è l’atleta che vuole dare il massimo per avere la Maglia Azzurra ma che vuole ottenere il massimo con la Maglia Azzurra. Nelle categorie più giovani, in particolare, le atlete sono disposte a dare il tutto per tutto per entrare in squadra. Ciò che mi permette di fare delle scelte è la capacità dell’atleta di dimostrare la propria condizione o la sua prospettiva di crescita».

Al Campionato del Mondo donne elite l’Italia potrà schierare 7 atlete + 1. Qualche anteprima?
«Premetto che ho segnali dalla categoria che mi fanno pensare in modo ottimistico a Toscana2013. Con l’umiltà che sempre ci appartiene metteremo in campo quella che per noi sarà la Nazionale migliore così che anche le migliori individualità avversarie dovranno necessariamente essere forti e determinate. E mai dimenticheremo la difficoltà del percorso nel processo di preparazione. Per regolamento, le prime cinque Nazioni del ranking mondiale hanno diritto a sette atlete al via. L’Italia è seconda, quindi, ha tutte le carte in regola per chiamare al via sette atlete con l’aggiunta di Susanna Zorzi, neo Campionessa Europea Strada, che corre per diritto. Tatiana Guderzo sta dimostrando la sua condizione ed il percorso di Firenze le si addice. Una sua presenza (ha vinto un mondiale e la medaglia di bronzo all’Olimpiade di Pechino) riesce a mettermi la giusta serenità mentale. Anche Rossella Ratto continua la sua conferma ad alti livelli. Per quanto riguarda Elisa Longo Borghini, dopo l’infortunio, sta recuperando in tempi molto brevi. Si può ipotizzare un suo rientro alle corse. Lei ai Mondiali in Toscana vuole esserci; ed anche a tutti i costi…».

Gli stessi criteri di osservazione e selezione saranno applicati anche alla categoria Juniores?
«Senza essere critico nei confronti di nessuno, quest'anno non abbiamo individualità eccellenti adatte a questo percorso. Tra tutte, Ilaria Bonomi, la Campionessa Italiana in carica, ha rotto la clavicola all’Europeo ed è convalescente, forse riesce nel recupero. Per affrontare al meglio il “momento di osservazione” è stato deciso, quindi, di dare la possibilità alle atlete juniores di correre insieme alle élite. Ci sarà, infatti, una rappresentativa azzurra mista al Giro d’Olanda (3/8 settembre) ed una al Giro di Toscana (11/15 settembre) che però è ancora in attesa di conferma definitiva. Il primo potrà darmi indicazioni utili sulla condizione delle juniores, vista la tipologia dei percorsi, pensando alla prove a cronometro; il secondo, visti i dislivelli che presenta simili a quelli del percorso iridato, per la prova in linea. Così facendo potrò, in queste due occasioni, osservare anche le atlete élite che correranno con le maglie del proprio club».

Roberta Ceppi, da Federciclismo.it
 
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