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Tour de France 2017 | 18^ tappa: Briançon - Izoard
#1
Arrivo in salita 
La presentazione della 18^ tappa del Tour de France 2017: percorso con altimetria e planimetria, i dettagli degli ultimi chilometri; risultati con ordine d'arrivo e classifiche; video televisivo e fotografie; commenti, pronostici e scommesse.


giovedì 20 luglio 2017
Briançon > Izoard
18^ tappa - 179,5 km



Percorso
Presentazione

Ultime montagne, ultime Alpi, ultimi due over 2000 (sui 4 totali della Boucle), e gran finale per gli scalatori sulla Casse Deserte, la pietraia in cima a una delle salite più significative della storia del ciclismo. Gli ingredienti ci sono quasi tutti, quello che manca è forse una terza grande salita, e il fatto che una tappa del genere arrivi ancora troppo presto rispetto alla deadline del Tour. E va bene, non si può avere tutto dalla vita. 120 km di quasi nulla, da Briançon ai piedi del Col de Vars, salita di 9 km abbordabile nella prima metà, molto meno nella seconda, laddove si vola da pendenze tra il 10 e l’8% in cima. Al Gpm mancano 50 km tondi all’arrivo, la discesa verso Guillestre è il versante più lungo ma anche più morbido del Vars. 20 km circa, prima parte più dolce, poi in fondo la strada si inasprisce sia come pendenze che come curve e curvette. Il problema per eventuali attaccanti coraggiosi risiede nel fatto che da Guillestre almeno fino a La Chapelue ci sono 15 km di falsopiano anche ventoso, e questo potrebbe tagliare le gambe di chi si fosse mosso in anticipo. A 14 km dall’arrivo iniziano le rampe dell’Izoard: nei primi 5 km la salita non morde, poi in località La Chalp l’altimetria s’increspa, e poi ancor più su, ai -7, inizia l’inferno: rampe al 10%, poi al 9, poi la breve contropendenza della Casse Deserte, quindi l’ultimo muro ancora al 10% nei due chilometri finali. Sarà uno contro uno senza più tentennamento alcuno, perché poi di salite non ce ne saranno più, e ci sarà anche una giornata di “riposo attivo” per recuperare prima della crono. Per come è piazzata questa tappa, e per come è disegnata, gli ingredienti per uno scontro epico sull’ascesa conclusiva ci sono tutti. Per la messa in pratica delle idee, ci rifacciamo ai corridori in gara.

a cura di cicloweb.it


Gran Premi della Montagna:
Km Salita cat. note
60,0 Côte des Demoiselles Coiffées 3^ 3,9 km al 5,2%
129,5 Col de Vars 1^ 9,3 km al 7,5%
179,5 Col d'Izoard HC 14,1 km al 7,3%

Cronotabella: download
Libro di Corsa: download



Risultati
ORDINE D'ARRIVO
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.

Ordine d'arrivo completo
CLASSIFICA GENERALE
1.
2.
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4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.

Resoconto classifiche completo



Highlights






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#2
Landa dice che domani Froome gli dà la botta.
 
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#3
Una frullatina tranquilla senza sprecare troppo, tanto a lui va benissimo come è adesso la classifica
 
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#4
Certo che potevano mettere un altro Gpm...120km a pascolare
 
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#5
E anche sul disegno di questa tappa si potrebbe obiettare molto.
 
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#6
ma boh... darla domani che senso ha? se arriva domani insieme agli altri ha quasi vinto il tour.
avrebbe dovuto darla prima. anche se in effetti oggi e' sempre sembrato sul pezzo.
 
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#7
Magari vuole vincere la tappa
 
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#8
Poi ancora non ha vinto niente in questo 2017.
:-/

La logica va contro un suo attacco: sono gli altri che devono muoversi. E finora non è che in salita abbia dimostrato chissà quale superiorità. Però la tappa è ottima per le sue caratteristiche, e l'orgoglio del campione verrà fuori. Certo, poi c'è da vedere se sarà una frullatona o una frullatina, ma almeno un tentativo anche per me lo fa...
 
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#9
Ci sta che Froome oggi provi a vincere la tappa. Senza rischiare troppo e da troppo lontano, ma un attacco lo farà per provare a far suo l'Izoard. Sul fatto che ci riesca non lo so con tutta sincerità.
Anzi io avrei detto lasciasse vincere anche Landa, perchè non è che Froome sia un tiranno o cosa, ma probabilmente i distacchi contenuti in classifica non lo permettono.

Per Aru le residue possibilità di podio ci sono, ma sono poche. Ci credo poco non tanto per poca fiducia nel sardo, ma più che altro perchè Uran e Bardet, magari non saranno fenomeni, ma sono due corridori molto solidi, con pochi colpi a vuoto.
Oggi uno scenario che prevede un no contest sull'Izoard non sarebbe male per Fabio. Poi ce la si gioca a crono, è difficile ma può sperare nella crono della vita e/o qualche defaillance altrui.
 
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#10
Froome ai -2,5 km ci prova.
Però staccare Bardet non è detto che sia fattibile.

Aru secondo me paga ancora
 
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#11
Se ci prova Froome lo fa nell'ultimo km imho. Tipo Rasmussen sull'Aubisque.
 
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#12
Comunque quando leggo Briancon e Izoard mi emoziono sempre Rolleyes



 
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#13
4 Astana nel tentativo di fuga.
 
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#14
(20-07-2017, 12:39 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Comunque quando leggo Briancon e Izoard mi emoziono sempre Rolleyes




Perchè vedi Gibo Simoni Wub

(20-07-2017, 01:09 PM)Italbici Ha scritto: 4 Astana nel tentativo di fuga.

Qualcosa penso voglia dire...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
#15
si staccheranno sul col de vars Asd
scherzi a parte chi sono i 4?
 
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#16
Grivko,Lutsenko,Valgren e Kozhatayev...anche Ag2r in quattro se non sbaglio
 
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#17
secondo me sono lì davanti per poter essere d'aiuto dopo il Col de Vars, perchè se fatto leggermente forte sicuramente non tengono il gruppo poi, ed infatti con sè ha tenuto Zeits che può essere l'unico che magari scollina ad 1' e rientrerebbe in discesa magari

gli A2gr mi sembrano soltanto Bakelants e Gautier

54 corridori mi pare siano davanti, e sono veramente tanti, potrebbero pure dimezzarsi prima delle salite
 
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#18
Vento contro ma allo sprint intermedio gira a favore fino al traguardo.
 
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#19
Tattica classica di Martinelli: mandare quarantacinque corridori in fuga e sperare che Dio te la mandi buona.

L'Angliru alla Vuelta 2013 non me lo dimenticherò mai. Nibali aveva 3" da Horner, bastava tenere chiusa la corsa, non farsi staccare dall'americano e prendere l'abbuono. E invece mezza squadra in fuga e Nibali che scatta alle a
pendici dell'Angliru coi gregari ad aspettarlo lungo la salita(utili i gregari in una salita costantemente sopra il 15% di pendenza).
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#20
Feillu
Pauwels
Betancur
Benoot
G. Martin
Mollema
Gallopin
Bakelants
Chavanel
Navarro
Hardy
Calmejane
Moinard
Kiserlovski
Roche
Ulissi
Molard
Minnaard
Atapuma
Gautier
Durasek
Impey
Talansky
Rolland
De Gendt
Brambilla
Valgren
Geschke
Sepulveda
Machado
Sicard
Edet
Grmay
Lammertink
Lutsenko
Tulik
Clarke
De Marchi
Swift
Herrada
Marcato
Politt
Voeckler
Gesbert
Vachon
Stybar
Kozhatayev
Grivko
Colbrelli
Smith
Cummings
Roelandts
Venter
Claeys


in grassetto i Bidoncini, in corsivo i semi-Bidoncini (dai quali è uscito definitivamente Jan Bakelants)
 
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