Il Nuovo Ciclismo Premium
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la carriera giovanile conta fino ad un certo punto, non tutti maturano allo stesso tempo, cioè non tutti esprimono il proprio meglio allo stesso momento, un po' come nella vita di una persona, ci sono persone bravissime a scuola da piccoli, altri bravissimi alle superiori, altri ancora che esplodono all'universita', altri che lo fanno solo nel mondo del lavoro. Difficilmente sei sempre al top da 6 a 90 anni. Penso che nella carriera di uno sportivo sia la stessa cosa.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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Sarei tendenzialmente d'accordo, se non fosse che io e Winter facciamo un lavoro di scouting certosino per cui tutte queste cose le teniamo in conto quando facciamo le valutazioni sui giovani.
Che poi, nel caso di Van Aert, non parliamo già più di un giovane, ma di un atleta che si è trasformato a 25 anni. E a 20 era fisicamente un adulto fatto e finito e la sua crescita, prima della miracolosa pausa covid, sembrava essersi arrestata da almeno un paio d'anni.
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"Non un uomo, ma: un bestione"
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Suggerisco di riguardare la Vuelta 2020, tappa dell'Angliru e tappa della Covatilla.
Dovrebbe esserci tutto su YouTube.
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No es un ciclista es Nairoman
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(24-07-2022, 12:26 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Sarei tendenzialmente d'accordo, se non fosse che io e Winter facciamo un lavoro di scouting certosino per cui tutte queste cose le teniamo in conto quando facciamo le valutazioni sui giovani.
Che poi, nel caso di Van Aert, non parliamo già più di un giovane, ma di un atleta che si è trasformato a 25 anni. E a 20 era fisicamente un adulto fatto e finito e la sua crescita, prima della miracolosa pausa covid, sembrava essersi arrestata da almeno un paio d'anni.
Per Van Aert ti riferisci solo alla montagna o anche alle cronometro, perchè i risultati che ottiene a crono non li considero tanto avulsi da quelli pre-lock-down. Quelli in salita sono altra cosa.
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GIORNALISTA MALGIOGLIO
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A tutto ciò che non sono le crono.
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"Non un uomo, ma: un bestione"
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(24-07-2022, 12:26 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Sarei tendenzialmente d'accordo, se non fosse che io e Winter facciamo un lavoro di scouting certosino per cui tutte queste cose le teniamo in conto quando facciamo le valutazioni sui giovani.
Che poi, nel caso di Van Aert, non parliamo già più di un giovane, ma di un atleta che si è trasformato a 25 anni. E a 20 era fisicamente un adulto fatto e finito e la sua crescita, prima della miracolosa pausa covid, sembrava essersi arrestata da almeno un paio d'anni.
Per Van Aert parliamo non solo della pausa covid, ma anche dell'essere passato dalla Veranda (con tutto il rispetto) alla Jumbo-Visma (si lo so era li dal 2019 ma poi si è fatto male al Tour). Immagino migliori tecnologie, migliori esperti, migliori tecnici, migliore tutto. Spero non migliori farmacie, anche se la cosa dei ketoni sta li un po' come un elefante nella cristalleria.
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Ci voleva questa vittoria di Van Aert, troppo poche per un Tour così maestoso solo 2 vittorie di tappa.
Uomo squadra eccezionale: praticamente con lui come avere una squadra di 6-7 uomini migliori o quasi in ogni specialità. Una poliedricità mai vista, poi è ovvio con le sue caratteristiche arrivare qualche volta secondo...
Con questa crono Vingegaard si conferma uomo da Tour perfetto. Ho molta curiosità per i suoi prossimi anni di carriera, è un campione e vincerà tantissimo. Anche se questo livello psico-fisico secondo me sarà difficile da eguagliare...
Poi confesso che mi piacerebbe vederlo anche in altri contesti diversi dal Tour, perchè come corridore a 360° in questo ciclismo moderno va sotto a tanti pur essendo fortissimo, non è più il tempo per gli Armstrong.
Per gli equilibri di squadra e il rischio di schiantarsi contro la roccia, ci sta nel finale abbia alzato il piede dal gas per lasciare la tappa a WVA, però in questo caso avrei preferito facesse il cannibale se questa era la sua superiorità.
Pogacar sempre alieno. Ha fatto un Tour ottimo: è labile il confine per capire se sia calato rispetto agli ultimi due anni oppure è la concorrenza che è salita (cioè la concorrenza... Vingegaard). Secondo me un filino peggio degli ultimi anni ha fatto però stiamo parlando di dettagli, semplicemente ha incontrato uno che su questo terreno è più forte.
Ganna crono da 6 in pagella e niente di più. Ha sofferto parecchio il caldo, le montagne e il ritmo di questo Tour.
Sembra assurdo dirlo per una leggenda della pista, però il Tour 2022 lo regala un po' a una dimensione provinciale del ciclismo su strada. Che uno come lui a 26 anni non abbia mai vinto crono in Francia è grave.
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