16-07-2016, 03:34 AM
Tour de France, tutti uniti contro il terrorismo
La Grande Boucle ricorda le vittime di Nizza
Il Tour de France ha deciso di non piegarsi alla paura del terrorismo e di continuare la sua strada verso Parigi, ma ha voluto rispettare le vittime della strage di ieri sera a Nizza e il dolore delle loro perdite con un cerimoniale inedito.
Sul palco tutti insieme con il lutto al braccio, niente musica ne sponsor ma solo silenzio e fiori per dimostrare la vicinanza del gruppo alle vittime innocenti causate dell'ultimo attentato che ha colpito la Francia.
Innumerevoli i messaggi per la pace lanciati dai corridori in gara, attraverso i social e le interviste rilasciate, come quella toccante proposta da Raisport a un veterano del gruppo come Matteo Tosatto. «Penso che non avremmo dovuto correre oggi, davanti a certe cose dovremmo fermarci. Non intendo solo noi ciclisti, ma tutti in quanto cittadini del mondo. Ormai bisogna aver paura a fare qualsiasi cosa, non siamo nemmeno più liberi di camminare per strada. Le immagini dei bambini a terra con i bambolotti mi ha colpito profondamente. A loro così come a noi adulti dovremmo ricordare più spesso che la pace è la cosa più bella che ci sia» ha detto commosso al microfono di Alessandra De Stefano al termine della sua crono.
tuttobiciweb.it
La Grande Boucle ricorda le vittime di Nizza
Il Tour de France ha deciso di non piegarsi alla paura del terrorismo e di continuare la sua strada verso Parigi, ma ha voluto rispettare le vittime della strage di ieri sera a Nizza e il dolore delle loro perdite con un cerimoniale inedito.
Sul palco tutti insieme con il lutto al braccio, niente musica ne sponsor ma solo silenzio e fiori per dimostrare la vicinanza del gruppo alle vittime innocenti causate dell'ultimo attentato che ha colpito la Francia.
Innumerevoli i messaggi per la pace lanciati dai corridori in gara, attraverso i social e le interviste rilasciate, come quella toccante proposta da Raisport a un veterano del gruppo come Matteo Tosatto. «Penso che non avremmo dovuto correre oggi, davanti a certe cose dovremmo fermarci. Non intendo solo noi ciclisti, ma tutti in quanto cittadini del mondo. Ormai bisogna aver paura a fare qualsiasi cosa, non siamo nemmeno più liberi di camminare per strada. Le immagini dei bambini a terra con i bambolotti mi ha colpito profondamente. A loro così come a noi adulti dovremmo ricordare più spesso che la pace è la cosa più bella che ci sia» ha detto commosso al microfono di Alessandra De Stefano al termine della sua crono.
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