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Il couscous del venerdì - Retroscena Cookson
#1
[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Non lo condivido perché lo trovo interessante, ben scritto o ben argomentato (al massimo ne penso il contrario), ma solo per mostrare come chiunque con un computer può mettersi a scrivere sta roba lanciando accuse gravissime senza non dico prove, ma neanche indizi. Una pagina di nulla, che consolida un'idea nell'opinione pubblica (è il momento della caccia a Cookson, strumento del Team Sky per eliminare Nibali, corruttore di delegati, insabbiatore di positività) senza dire niente. Non dico che sono accuse false, non lo so io come non lo sa chi ha scritto, però se volete pubblicare una storia andate a fondo, questo mucchio di nulla dimostra solo la superficialità di una redazione che dovrebbe essere tra le più competenti in Italia.[/font]


[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]...[/font]




[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Il venerdì, nella tradizione araba, è il giorno della preghiera collettiva. Ma è anche il giorno del [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]couscous[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]: il Corano dispone che il [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]couscous[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] venga mangiato con le sole tre dita della mano destra, per distinguersi dal diavolo che lo mangia con una, dal Profeta con due e dall'ingordo con cinque.[/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Il rito del [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]couscous[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] si ripete, settimana dopo settimana, ed è l'occasione per gli uomini di ritrovarsi attorno alla tavola. Il tempo ideale per parlare, ricordare e scambiare opinioni. Non solo politica o pettegolezzi, anche ciclismo. Storia del ciclismo. Attorno alla [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]cuscussiera[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] si racconta anche di una vecchia storia, quella che a fine 2013 ha cambiato il destino del ciclismo.[/font]

[Immagine: uci_africa.jpg]
[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Il [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]27 settembre 2013[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] era un venerdì. Il mondo del ciclismo era tutto rivolto verso Firenze, intento ad osservare cosa sarebbe accaduto nelle stanze di Palazzo Vecchio.[/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Sei mesi prima[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif], in occasione del Congresso del ciclismo africano, tutte le federazioni del continente-nero avevano assicurato il proprio appoggio al presidente uscente, l'irlandese Pat McQuaid. Ad ascoltarle, quelle parole, attorno al tavolo su cui campeggia couscous e latte di capra sembra di parlare di un'altra epoca: [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]"Da quel convegno uscimmo con la decisione di sostenere ancora Pat McQuaid per proseguire nella realizzazione di un importante progetto per tutto il ciclismo africano".[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] [/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Ma in quel caldo mese di settembre tutto cambiò[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]. La delegazione africana arrivò in Italia alla spicciolata per riunirsi a Montecatini Terme tre giorni prima del congresso di Palazzo Vecchio. [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]"Qui fummo raggiunti da Brian Cookson al quale avevamo già comunicato la nostra intenzione di appoggiare McQuaid che negli anni precedenti si era speso in maniera importante per integrare l'Africa nel calendario internazionale dell'UCI. Ci fu presentato da Lappartient e Makarov e ci chiese un incontro. Noi glielo concedemmo."[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] raccontano i protagonisti di quel cambiamento tra una manciata e l'altra di couscous [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]"Cookson si presentò in maniera risoluta. Facendoci intendere che non ci sarebbe stato alcun limite alle nostre richieste. Nella notte valutammo la sua proposta, era molto vantaggiosa per l'intero movimento africano. Per questo decidemmo di votare per lui".[/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Voti pesanti[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif], che risulteranno decisivi nel momento della verità, quelli strappati da Brian Cookson proprio ai delegati africani che nel silenzio generale si presentarono a Palazzo Vecchio animati da tutt'altri propositi rispetto a quelli professati pubblicamente a parole. [/font]

[Immagine: PhotoScanferla_9296.JPG]
[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Fu così che Pat McQuaid, convinto di avere l'appoggio dei delegati africani si presentò deciso ad ottenere la modifica del regolamento sulle procedure elettorali dell'Uci e, di conseguenza, la posticipazione della votazione per la presidenza. Il primo campanello d'allarme suonò quando la prima proposta finì con un pareggio: 21 voti per parte. [/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]A quel punto, però, non ci fu più il tempo per ricucire lo strappo: Cookson, certo di quanto contrattato con i delegati africani, accettò ugualmente di andare allo scontro frontale con lo scrutinio della votazione per la presidenza. 24 a 18 il verdetto, [/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]sei voti di scarto[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] in favore di Cookson, esattamente il numero dei voti a disposizione dei grandi elettori del continente africano.[/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]A un anno e mezzo di distanza[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] per l'Africa delle due ruote è cambiato poco o nulla e queste vicende sono diventate ormai parte della storia. Aneddoti che si possono raccontare a tavola, giocando con il destino del ciclismo mondiale. Proprio come quel venerdì 27 settembre 2013, quando i delegati africani festeggiarono l'elezione del nuovo presidente UCI con il più classico dei couscous. [/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]La domanda, a questo punto, sorge spontanea: quale fu la pietra di scambio utilizzata da Brian Cookson per aggiudicarsi l'appoggio dei delegati africani? Brian Cookson è oggi un presidente legittimo o il suo comportamento si spinse oltre il labile confine che separa la trattativa dalla corruzione?[/font]

[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Ai posteri l'ardua sentenza.[/font][fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif] [/font]




[fon‌t=Arial, Helvetica, sans-serif]Ciclosmoweb.net[/font]
 
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#2
Tra l'altro bisognerebbe dare un nome ai virgolettati, per sapere se la fonte e più o meno attendibile

Comunque qualsiasi cosa scritta/detta/pubblicata su internet non è che sfugge alla legge: Cookson potrebbe tranquillamente denunciarli per diffamazione, anche se l'articolo mi pare impostato "bene" per evitare proprio questo genere di risvolto (cioè, alla fin fine racconta la storiella ed insinua solamente un qualche dubbio).
 
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