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Giro d'Italia ciclocross 2013-14
#1
All’interno della sala congressi De Laugeir di Portoferraio (Isola d’Elba), gremita in ogni ordine di posto, si è svolta la conferenza stampa ufficiale di presentazione della sesta edizione del Giro d’Italia di Ciclocross, il più importante circuito itinerante a livello nazionale di questa specialità, coordinato dall’ASD Romano Scotti.

La conferenza è stata presieduta dalla presenza di tutte le autorità politiche locali, il sindaco di Portoferraio Roberto Peria, Giacomo Bacci (presidente comitato regionale FCI Toscana), Igino Michieletto (consigliere nazionale Federciclismo) e Fausto Scotti (commissario tecnico della nazionale italiana di ciclocross e presidente della ASD Romano Scotti).

7 Tappe nazionali, 5 regioni toccate, un numero record di iscritti, quasi 400 per una specialità che fino a pochi anni fa era considerata minore.
Domani il primo appuntamento sull'Isola d'Elba, che per la prima volta nella sua storia ospita una tappa del Giro d'Italia di Ciclocross. "Ringraziamo l'Elba Bike per la stretta collaborazione sul posto, in quanto ci ha permesso di lavorare al meglio. Il percorso è abbastanza tecnico, c'è un tratto di sabbia e alcuni tratti tecnici - ha spiegato Fausto Scotti - ma soprattutto ci sarà la possibilità di pedalare all'interno di una cornice meravigliosa, con il porto di Portoferraio sullo sfondo".
Particolare attenzione è stata rivolta dal primo cittadino di Portoferraio rispetto al rapporto tra ciclismo e turismo: "Per noi questo evento è stata un'appendice di estate - ha affermato Roberto Peria - e credo che il ciclismo offra la possibilità di coniugarsi perfettamente con il turismo. Auspico una sinergia con gli altri comuni dell'Isola per ospitare altri eventi".

Il via ufficiale della sesta edizione del Giro d'Italia di Ciclocross è previsto per le 9:20, quando inizieranno le gare delle categorie master. In seguito, dopo le gare giovanili, ci sarà quella dedicata agli Elite e agli Under 23. Sarà possibile seguire la tappa con la diretta scritta sulla pagina Facebook ufficiale della manifestazione e sul profilo Twitter. Al termine di tutte le gare si assegneranno le ambite maglie rosa per i primi di ogni categoria e al termine del torneo si assegnerà anche il titolo di Società Campione.

Il segnale che la disciplina del ciclocross ha una crescente partecipazione è dimostrato dall’interesse di importanti aziende del calibro di Selle Italia, title sponsor e Northwave, official partner.

Selle Italia è da sempre un marchio simbolo del ciclocross avendo sostenuto lo sviluppo della disciplina anche in periodi dove l’interesse generale era molto minore rispetto ad oggi.
Northwave, l’azienda di Treviso leader nella produzione di scarpe e abbigliamento da ciclismo rigorosamente made in italy, che ha stretto un legame molto forte con il ciclocross.
Le maglie rosa sono fornite dall’azienda abruzzese Taccone.

comunicato stampa
 
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#2
Giro d'Italia Ciclocross 2013: All'Elba Falaschi fa la cosa giusta - Ponta secondo. Tra le donne vince Elena Valentini

Lasciate alle spalle le glorie del pianeta Under 23 (con tanto di maglia tricolore conquistata in gennaio), Bryan Falaschi è ripartito dall'Isola d'Elba per l'avventura nel mondo élite, a cui appartiene da questa stagione. Non ancora 23enne (nel cross si scala di categoria sin dall'autunno), il corridore della Selle Italia-Guerciotti ha vinto la prima tappa del Giro d'Italia di Ciclocross, a Portoferraio. È pur vero che mancavano i più forti rappresentanti della categoria (Marco Aurelio Fontana è a riposo dopo una stagione intensa anche in MTB, Enrico Franzoi era impegnato a gareggiare in Olanda sabato), ma è anche vero che Falaschi si è imposto in maniera molto brillante e soprattutto promettente, data la sua giovane età.

Il ragazzo nato a La Chaux-de-Fonds (in Svizzera) ha duellato per tutta la gara con il più esperto Marco Ponta, rappresentante del team dell'Esercito, il quale ha tentato, nella prima metà della prova, di andarsene da solo, proponendo numerosi attacchi ai quali però Falaschi è stato in grado di reagire (nonostante un guaio meccanico al terzo giro). E dopo aver preso il giusto ritmo di gara, è stato Bryan a piantare in asso l'avversario, a 2 tornate dalla conclusione, con un allungo che gli ha permesso di guadagnare quel margine minimo necessario per andare al traguardo.

Ponta si è dovuto accontentare del secondo posto a 5" dal vincitore, e il podio è stato completato dall'Under 23 Nicolas Samparisi (per l'atleta del team Merida c'è la conseguente maglia bianca di miglior giovane), il quale a 51" da Falaschi ha preceduto altri tre Under: il fratello Lorenzo (quarto a 1'13"), Gioele Bertolini (quinto a 1'25") e Fabio Todaro (sesto a 1'29"). Falaschi è ovviamente anche in maglia rosa dopo la prima delle sette tappe del Giro.

Tra le donne la competizione è stata molto più sbilanciata, visto che Elena Valentini (anche lei della Selle Italia-Guerciotti) ha subito messo le cose in chiaro, predisponendosi a dominare la prova senza problemi: nulla ha potuto la sua compagna di squadra Alice Maria Arzuffi, che si è dovuta accontentare del secondo posto a 45" dalla vincitrice. Lo stesso direttore sportivo Vito Di Tano è comunque realista sulla prova delle sue ragazze, e parla di «risultato quasi scontato. In gara non c'erano la Lechner e la Cauz, principali avversarie per noi in questa stagione per le corse in Italia, il Giro in particolare. Sicuramente col primo e secondo posto Valentini e Arzuffi hanno dimostrato di essere pronte alla grande sfida con Lechner e Cauz».

Al terzo posto si è accomodata Nicoletta Bresciani (Scott Racing Team) a 1'02" da Elena, quarta la toscana Alessia Bulleri (Forestale) a 1'24", quinta Giovanna Michieletto (Libertas Scorzè) a 2'36"; sesta a 2'42" la prima élite (le prime cinque erano tutte Under 23), la pugliese Krizia Ruggieri della Polisportiva Cavallaro.

Infine diamo conto dei risultati delle prove Juniores, con Moreno Pellizzon (Cadrezzate) che ha preceduto Stefano Sala (Selle Italia-Guerciotti) e Filippo Rocchetti (Porto Sant'Elpidio) tra i ragazzi, e Chiara Teocchi (Active Bianchi) prima su Rebecca Gariboldi (Lissone MTB) e Elena Torcianti (SuperBike) tra le ragazze. Il prossimo appuntamento col Giro d'Italia Ciclocross è fissato per sabato 9 novembre in Umbria, a Petrignano d'Assisi.

Marco Grassi, cicloweb.it
 
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#3
Giro d'Italia Ciclocross 2013: In Umbria Franzoi domina nel fango - Bella sfida Arzuffi-Valentini tra le donne

Chi l'ha detto che solo in Belgio il ciclocross può sguazzare beato nel suo elemento naturale, ovvero il fango? Chi ieri ha assistito alla seconda tappa del Giro d'Italia di Cross, a Petrignano d'Assisi, sa benissimo che a volte anche il Belpaese offre scenari del tutto adeguati a tale disciplina: la pioggia che aveva risparmiato le prove delle categorie minori, in mattinata, si è accanita con cattiveria proprio sugli élite e gli under 23, arricchendo di fascino una prova open che vedeva al via - dopo l'assenza nella prima tappa, all'Isola d'Elba - una vedette del calibro di Enrico Franzoi.

E il veneto decisamente non ha deluso le attese: quest'anno il portacolori della Selle Italia-Guerciotti è partito col piede giusto, si è fatto vedere a livello internazionale con ottimi risultati (ha già all'attivo due top ten nelle prime due prove di Coppa del Mondo, e ancora domenica scorsa si è imposto in una gara in Austria), e non poteva non timbrare con uno squillante successo il suo esordio nel Giro 2013-2014, lui che di questa challenge è il campione uscente. In testa sin dal primo giro della prova di ieri, Franzoi ha via via allungato su tutti gli avversari, concludendo in beata (e bagnata) solitudine, mentre alle sue spalle impazzava la lotta per i piazzamenti.

Ad assicurarsi il secondo posto è stato il suo compagno Elia Silvestri, che ha preceduto di pochi secondi Thomas Paccagnella (della Sportivi del Ponte) e Lorenzo Samparisi del Merida Team. Quest'ultimo si fregia della maglia rosa, in una giornata che ha visto il fratello Nicolas conquistare quella bianca di miglior giovane. Mastica amaro Bryan Falaschi, che era in rosa dopo la prova dell'Elba, ma che ieri ha dovuto fare i conti con una serie interminabile di guai meccanici: tre forature per l'altro alfiere Selle Italia-Guerciotti, e ciao leadership.

Se tra gli uomini abbiamo assistito ad un monologo, tra le donne c'è stata invece grande battaglia, conclusa anche in questo caso da un uno-due Selle Italia-Guerciotti: Elena Valentini ha preso il largo nella prima metà di gara, ma ha poi dovuto subire un'arrembante rimonta della compagna Alice Maria Arzuffi, che ha coronato il suo inseguimento proprio all'ultimo giro, prima di uno sprint a due in cui non ha dato scampo all'amica-rivale. La Arzuffi scavalca la Valentini pure nelle classifiche, sia quella generale che quella delle under 23, e mette comunque fieno in cascina nell'attesa che le varie Lechner e Cauz si facciano vedere sui percorsi del ciclocross. Terza di tappa, Alessia Bulleri della Forestale, con Giovanna Michieletto e Deborah Soligo a completare la top 5.

In campo juniores, praticamente tutto è rimasto immutato rispetto alla prova d'apertura: tra i ragazzi ha rivinto Moreno Pellizzon (Cadrezzate), tra le ragazze Chiara Teocchi (Tx Active Bianchi); ad accomodarsi sul podio, rispettivamente Stefano Sala e Federico Mandelli da una parte, Chiara Garimberti e Rebecca Gariboldi dall'altra. Per la terza tappa del Giro d'Italia Cross non bisognerà attendere a lungo: la prova di Brugherio è infatti in programma già domenica prossima, 17 novembre.

Marco Grassi, cicloweb.it
 
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#4
Giro d'Italia Ciclocross 2013: Bertolini-Falaschi, il nuovo avanza - Rosa a Gioele. Festa Valentini-Arzuffi tra le donne

Senza usare troppi giri di parole lo diciamo subito chiaramente: questo epilogo ci è piaciuto. Sappiamo bene che chi predilige, sempre e comunque, il confronto serrato tra coloro che vengono reputati i migliori di una specialità avrebbe preferito fin dall'inizio che a suonarsele di santa ragione per il predominio della maglia rosa fossero stati Enrico Franzoi e Marco Aurelio Fontana, duello che per un motivo o per l'altro in quest'edizione del Giro d'Italia di ciclocross appena andata in archivio non c'è mai stato.

Non possiamo però restare indifferenti di fronte a colui che alla fine la maglia rosa l'ha fatta propria con costanza e tenacia, gettando inevitabilmente l'occhio anche sulla carta d'identità. Gioele Bertolini è nato infatti il 26 aprile 1995 ed ha soltanto da pochi mesi terminato l'avventura nella categoria juniores per iniziare a tutti gli effetti la nuova e più impegnativa tra gli Under 23. Di lui molto già sappiamo, dal momento che oltre ad essere uno dei migliori prospetti del ciclocross nostrano, è riuscito finora a dare il meglio di sé anche nella MTB, dove è riuscito a cogliere persino titoli europei e mondiali (entrambi ottenuti nel Team Relay), oltre a varie altre buone prestazioni in ambito internazionale.

Di fronte a queste credenziali si direbbe di avere a che fare con un Fontana in miniatura e non solo per il fatto che anche il valtellinese condivide con il più titolato corregionale il percorso agonistico (anche per lui dopo l'inverno nel cross solitamente seguono un'intensa primavera e un'estate ancora sulle ruote grasse), la passione per le due ruote motorizzate e quell'aria un po' guascona che è un inno allo spettacolo anche giù dalla bici. Tuttavia alzi la mano chi avrebbe immaginato che al termine di sette tappe sparse tra vari lati (alcuni anche molto suggestivi) della nostra penisola ad esultare sarebbe stato questo giovanotto di appena diciotto anni?

Proprio per questo motivo vogliamo ribadirlo: pazienza se Enrico Franzoi (assente nell'ultima prova a causa di non perfette condizioni fisiche) è costretto a cedere lo scettro, soprattutto a causa di quei due zeri maturati (a causa d'inconvenienti) a Brugherio e Fanzolo di Vedelago, mentre nella prova inaugurale di Portoferraio era assente per scelta propria. Pazienza perché la vittoria di un Under primo anno nella più importante kermesse ciclocrossistica nostrana è uno spot formidabile per l'intero movimento, costretto fin troppo forzatamente nelle ultime stagioni a convivere con possibili ricambi generazionali, stroncati sul nascere soprattutto dall'irresistibile richiamo della strada. Bertolini ha saputo chiudere il Giro con invidiabile regolarità (il successo finale infatti è arrivato senza alcuna vittoria parziale) oltre che personalità ed il fatto che la sfida finale si sia consumata con un altro giovane rampante, seppur più esperto, come Bryan Falaschi è sinceramente una bella ventata di freschezza verso un futuro in cui la voglia di migliorare le cose e portare i nostri portacolori a confrontarsi anche con i mostri sacri della specialità è sempre tanta. Considerazione questa che si adatta perfettamente allo stesso Gioele, giunto a questa inaspettata affermazione dopo aver incassato qualche "schiaffone" internazionale, lì dove i Mathieu Van Der Poel continuano ad imperversare e per i colori azzurri la strada è sempre parecchio irta di difficoltà.

La cornice in cui si sono consumati gli ultimi duelli rosa del 2013 è stata quella lucana di Paterno, in provincia di Potenza, una delle testimonianze di quell'attività crossistica che, grazie all'infaticabile lavoro di Fausto Scotti, tiene sempre conto di quell'Italia meridionale dalle tante possibilità e risorse e dove con un lavoro costante e ben fatto i frutti vengono pian piano raccolti. Nel 2010 era toccato a Paterno inaugurare il Giro d'Italia di ciclocross, questa volta sono invece scorsi i titoli di coda, passando anche attraverso un percorso rinnovato e reso più suggestivo, oltre che da nuovi passaggi particolarmente tecnici, anche dal diretto coinvolgimento del centro del Paese.

Assenti sia Franzoi, come già ricordato, che Marco Aurelio Fontana, che prosegue nel suo personale programma di avvicinamento ai tricolori di Orvieto, la sfida principale non poteva che essere quella tra Gioele Bertolini, leader assoluto oltre che degli Under 23, e Bryan Falaschi, divisi alla partenza da appena sei punti. Dopo un avvio in cui nel gruppo di testa facevano bella mostra anche le maglie di Elia Silvestri, Stefano Capponi e Nicolas Samparisi, sono stati proprio il valtellinese e l'italo-svizzero a salutare il resto della compagnia e a dare vita alla personale resa dei conti, in cui Bertolini ha anche atteso il rientro di Falaschi, vittima di una caduta.

Giro dopo giro il margine del duo al comando si è fatto sempre più sicuro e così si è giunti all'ultima tornata in cui entrambi erano ancora appaiati e non restava che attendere il rettilineo finale per vedere chi dei due avrebbe tagliato per primo il traguardo: conscio della matematica certezza del primato e fedele alla regola non scritta che tante volte abbiamo visto applicata in passato, Bertolini ha lasciato esultante la scena all'amico-rivale Falaschi, che ha così ottenuto la sua terza vittoria parziale dopo quelle di Portoferraio e Brugherio mentre Gioele ha conservato sia la maglia rosa che quella bianca di miglior atleta Under 23. A completare una giornata di assoluta festa per la Selle Italia Guerciotti è poi arrivato anche il terzo posto di Elia Silvestri, anche se per il valtellinese di Talamona probabilmente c'è più da rammaricarsi per l'incostanza e gli inconvenienti mostratisi nelle prove precedenti, che alla fine gli hanno impedito di bissare il successo assoluto già ottenuto nel 2010.

La prova lucana ha poi messo in luce anche un ottimo Stefano Capponi, con l'atleta laziale che per lunghi tratti di gara ha insidiato anche il terzo posto di Silvestri, battagliando assieme a Nicolas Samparisi, poi preceduto sul traguardo. Bella soddisfazione conclusiva quindi per Capponi e ulteriore conferma per Nicolas Samparisi, protagonista assieme al fratello minore Lorenzo di buone prestazioni lungo tutta la durata della kermesse rosa. La classifica, pertanto, decreta Gioele Bertolini vincitore del Giro con 138 punti, seguito da Falaschi con 136 ed Elia Silvestri a quota 106.



Anche tra le Donne Élite per assegnare matematicamente la maglia rosa occorreva attendere l'ultima prova, anche se Elena Valentini era diventata la netta favorita per il successo dopo gli inconvenienti occorsi ad Alice Maria Arzuffi a Fanzolo di Vedelago due settimane fa. Non presente in terra lucana Eva Lechner, brillante protagonista in Belgio nel Superprestige, anche in questo caso il duello era tutto in casa Selle Italia Guerciotti, con Arzuffi e Valentini a darsi battaglia fin dalle prime tornate. Dopo il secondo giro però la brianzola campionessa italiana Under 23 ha impresso una notevole accelerazione che ha messo in seria difficoltà la Valentini, costretta a mollare la presa e a stringere i denti per non perdere ulteriori posizioni: la leader della generale infatti, presentatasi al via in non perfette condizioni fisiche, palesate già nelle recenti prove di Coppa del Mondo, è stata poi costretta a cedere anche la seconda posizione a vantaggio di Francesca Cauz, mostratasi invece in crescita e che quindi ora punterà decisamente ad un posto sul podio ai prossimi campionati italiani.

Per la Arzuffi quindi c'è stato soltanto da controllare la situazione ma la sua prima posizione non è stata più in discussione, cosicché per lei è arrivata la terza vittoria parziale dopo quelle di Petrignano d'Assisi e Rossano Veneto. Secondo posto, come detto, per Francesca Cauz mentre Elena Valentini è riuscita a salvare il podio, chiudendo in terza posizione e incamerando così i 22 punti che le sono valsi la vittoria matematica del Giro. Affermazione voluta per la bolzanina, vincitrice di tappa a Portoferraio e Brugherio, la quale tra l'altro è ancora alla ricerca di un team per affrontare la stagione su strada nel 2014 e che a questo punto spera che il successo finale nella kermesse possa costituire la svolta decisiva sotto questo punto di vista. Top five di giornata completata da Alessia Bulleri e Giovanna Michieletto, rispettivamente quarta e quinta. Classifica finale quindi che vede la vittoria di Elena Valentini con 182 punti contro i 179 di Alice Arzuffi, che avrebbe ugualmente meritato il successo per quanto espresso nelle sette prove ma che è costretta ad accontentarsi della maglia bianca di miglior Under 23. Podio anche per Alessia Bulleri della Forestale, terza con 124 punti.



Restava infine da assegnare il titolo anche nella categoria Uomini Juniores ma molto del pathos che caratterizzava la tappa finale è svanito nei giorni scorsi a causa dell'ufficialità del forfait di Giorgio Rossi, la più seria minaccia alla leadership di Moreno Pellizzon, costretto a concludere anzitempo la propria stagione crossistica in seguito ad un serio problema fisico al soprassella occorsogli dopo la prova di Coppa del Mondo disputata in maglia azzurra a Namûr, ennesima tegola per il talentuoso atleta lombardo già reduce nei mesi scorsi da un brutto incidente in gara avvenuto su strada. Per Pellizzon, che alla vigilia vantava appena sei punti di vantaggio, è così divenuto tutto più semplice, con il friulano del Cadrezzate che, tuttavia, ha dato vita ad un bel duello con un altro atleta Selle Italia, ovvero Stefano Sala, sul quale è riuscito ad avere ragione solo nei metri conclusivi della prova. Più staccato invece Manuel Todaro, risultato il migliore degli azzurri nelle ultime due prove di Coppa del Mondo, costretto invece ad accontentarsi del terzo posto. Moreno Pellizzon, vincitore di ben cinque delle sette prove disputate, ha così conquistato il successo finale con 169 punti contro i 138 di Stefano Sala e i 133 di Giorgio Rossi.



Verdetti invece già emessi fin dalla prova precedente invece in tutte le altre categorie, in cui non restava che annotare gli ultimi vincitori e aggiornare le graduatorie per mero computo statistico: tra le Donne Juniores assenti la vincitrice Chiara Teocchi ed anche la campionessa italiana Rebecca Gariboldi, la vittoria è andata alla marchigiana Elena Torcianti (la sorella Alice aveva invece vinto e indossato la prima maglia rosa tra le Allieve nella prova inaugurale di Portoferraio) davanti alle lombarde Chiara Galimberti e Silvia De Piaz mentre in classifica finale la Teocchi (anche per lei cinque successi parziali su sette) ha primeggiato con 176 punti contro i 165 della Galimberti e i 141 della Gariboldi. Tra gli Allievi conferme sia per il tricolore Antonio Folcarelli (quinta su sette davanti a Lorenzo Calloni e Andrei Vlas) che per Sara Casasola (quarto successo parziale per lei davanti ad Alessia Dal Magro e Allegra Maria Arzuffi): il giovane laziale ha chiuso con 195 punti contro i 150 di Jakob Dorigoni e i 138 di Lorenzo Calloni mentre la friulana si è congedata con 198 punti contro i 152 di Allegra Maria Arzuffi e i 148 di Alice Torcianti.

Infine tra gli Esordienti Mario Zaccaria, già matematico vincitore, si è imposto anche nell'ultima prova (quinta vittoria anche per lui) davanti a Filippo Fontana e Marco De Piaz chiudendo con ben 202 punti in classifica mentre tra le Donne non era presente al via la piemontese Nicole Fede, che però era già al sicuro con i suoi 176 punti in graduatoria frutto di cinque successi parziali, che hanno reso vano il tentativo di rimonta della lombarda Ilaria Pola; quest'ultima si è comunque consolata con il secondo successo parziale davanti alle abruzzesi Valeria Pompei e Sara Rossi. Il successo finale nella graduatoria riservata alle società è andato invece alla SC Cadrezzate-Verso l'Iride.



Anche quest'anno il Giro d'Italia di Ciclocross va quindi in archivio con un bilancio indubbiamente positivo, a cominciare dalla numerosa partecipazione degli atleti (anche se alcune concomitanze hanno costretto in qualche caso i ragazzi a dover scegliere a quale gara partecipare e l'assenza di qualche comitato regionale soprattutto nella Coppa Italia Giovanile andata in scena il giorno prima sempre a Paterno ha suscitato qualche malumore) che hanno ripagato i grandi sforzi operati dai vari organizzatori sotto la supervisione di Fausto Scotti. La speranza che la kermesse nostrana possa assumere definitivamente anche una dimensione internazionale, come preannunciato nei mesi scorsi, è sempre viva ma per far sì che ciò sia possibile dovremo attendere le prossime stagioni. Nel mentre però i riflettori sul suolo italico restano puntati anche nelle prossime due settimane del nuovo anno, in quanto nel successivo week end ci sarà l'atteso appuntamento con la prova di Coppa del Mondo di scena per il secondo anno consecutivo a Roma nella cornice dell'Ippodromo delle Capannelle mentre l'11 e 12 gennaio sarà Orvieto ad ospitare l'edizione 2014 dei Campionati Italiani.

Vivian Ghianni, cicloweb.it
 
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