05-09-2011, 06:25 PM
Vuelta, il riposo stimola Nibali: darò il massimo fino a Madrid
La Vuelta a España si è fermata oggi per la seconda ed ultima volta. Quindici le tappe percorse, sei quelle che mancano, con la classifica generale che ha subito importanti cambiamenti. Vincenzo Nibali, capitano della Liquigas-Cannondale, all’indomani dell’Angliru si trova in ottava posizione con 3’27” dal leader Cobo (Geox-Tmc). «Non nascondo che le ambizioni, prima di questa settimana decisiva, erano altre» afferma il messinese. «Purtroppo non sono riuscito a interpretare alcune tappe chiave come volevo. E’ mancato qualcosa per rendere al massimo delle mie potenzialità: sabato e domenica ho perso terreno dove, nelle mie intenzioni, dovevo guadagnare. Ovvio che il distacco accumulato non mi permette di guardare alla maglia rossa con le stesse ambizioni della partenza. Bisogna essere onesti e ridimensionare i propri obiettivi. Non sento di dovermi rimproverare nulla circa la grinta e l’impegno mostrati finora. Il piglio in corsa era quello giusto e credo di averlo dimostrato. Le sensazioni erano sempre positive, poi ho subito due defaillance che hanno compromesso i sogni di alta classifica. Da qui a Madrid, però, il mio atteggiamento non cambierà. Voglio ottenere il miglior risultato possibile in questa Vuelta e darò il cento per cento per riuscirci. Lasciare il segno non sarà facile perché lo spazio per un’azione personale sar&a grave; poco: dovrò inventarmi qualcosa». Parlando delle ultime due tappe, Nibali ammette che il rendimento doveva essere diverso: «Sabato una crisi di fame mi ha fatto perdere secondi preziosi, ieri purtroppo la gamba non girava come volevo. La squadra è stata splendida nel lavoro preparatorio alla salita finale: era ciò che volevo per scremare il gruppo. Poi il ritmo di Cobo si è rivelato troppo forte per me e ho pagato lo sforzo. Ci ho provato perché non è nella mia indole risparmiarsi: accetto serenamente il verdetto. Pensare ora alle motivazioni di queste performance è prematuro: terminata la corsa faremo, insieme alla squadra, le dovute valutazioni. In questo momento è importante pensare alle tappe che vengono e non perdere la concentrazione. Voglio onorare la corsa fino all’ultimo chilometro».
tuttobiciweb.it
La Vuelta a España si è fermata oggi per la seconda ed ultima volta. Quindici le tappe percorse, sei quelle che mancano, con la classifica generale che ha subito importanti cambiamenti. Vincenzo Nibali, capitano della Liquigas-Cannondale, all’indomani dell’Angliru si trova in ottava posizione con 3’27” dal leader Cobo (Geox-Tmc). «Non nascondo che le ambizioni, prima di questa settimana decisiva, erano altre» afferma il messinese. «Purtroppo non sono riuscito a interpretare alcune tappe chiave come volevo. E’ mancato qualcosa per rendere al massimo delle mie potenzialità: sabato e domenica ho perso terreno dove, nelle mie intenzioni, dovevo guadagnare. Ovvio che il distacco accumulato non mi permette di guardare alla maglia rossa con le stesse ambizioni della partenza. Bisogna essere onesti e ridimensionare i propri obiettivi. Non sento di dovermi rimproverare nulla circa la grinta e l’impegno mostrati finora. Il piglio in corsa era quello giusto e credo di averlo dimostrato. Le sensazioni erano sempre positive, poi ho subito due defaillance che hanno compromesso i sogni di alta classifica. Da qui a Madrid, però, il mio atteggiamento non cambierà. Voglio ottenere il miglior risultato possibile in questa Vuelta e darò il cento per cento per riuscirci. Lasciare il segno non sarà facile perché lo spazio per un’azione personale sar&a grave; poco: dovrò inventarmi qualcosa». Parlando delle ultime due tappe, Nibali ammette che il rendimento doveva essere diverso: «Sabato una crisi di fame mi ha fatto perdere secondi preziosi, ieri purtroppo la gamba non girava come volevo. La squadra è stata splendida nel lavoro preparatorio alla salita finale: era ciò che volevo per scremare il gruppo. Poi il ritmo di Cobo si è rivelato troppo forte per me e ho pagato lo sforzo. Ci ho provato perché non è nella mia indole risparmiarsi: accetto serenamente il verdetto. Pensare ora alle motivazioni di queste performance è prematuro: terminata la corsa faremo, insieme alla squadra, le dovute valutazioni. In questo momento è importante pensare alle tappe che vengono e non perdere la concentrazione. Voglio onorare la corsa fino all’ultimo chilometro».
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