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04-04-2015, 07:44 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 04-04-2015, 07:46 PM da Gershwin.)
Ci pensavo prima parlando su facebook: immaginate un evento su pista riservato alle squadre del World Tour. Due serate in un velodromo tipo Londra, Glasgow, Saint Quentin con Inseguimento, Inseguimento a Squadre, Corsa a Punti, Scratch e Omnium. Ogni squadra con un corridore nelle prove individuali e ovviamente 4 nel quartetto.
A parte il sicuro successo di pubblico, sposterebbe un sacco di pubblico sulla pista, che male non fa. Porterebbe tanti corridori a provare nuove sfide, altra cosa che non farebbe male visto che il calendario su strada è fittissimo ma abbastanza ripetitivo. Poi magari ci metti insieme delle gare giovanili o femminili nel pomeriggio e crei un evento bellissimo.
Tra l'altro una squadra come la BMC potrebbe schierare un quartetto Kueng-Phinney-Dillier-Dennis che con un po' di allenamento potrebbe puntare seriamente a battere il record del mondo. Ma anche una sfida tra velocisti nella Corsa a Punti, o sfide tra cronomen nell'Inseguimento individuale (Martin, Kueng, Hepburn, Thomas), poi alcuni dei migliori specialisti degli ultimi anni nell'Omnium (Coquard, Viviani, Cavendish, Hansen)
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Sarebbe molto figo, e sarebbe in effetti un vantaggio un po' per tutti, anche se quelli non abituati alla pista potrebbero avere un po' paura di farsi male o si impegnerebbero in minima parte
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Il problema principale è che si corre ormai quasi 12 mesi l'anno e quindi c'è pochissimo riposo. Nel passato capitava che i grandi campioni si "allenassero" nelle 6 giorni, ma ora è molto più difficile, devi togliere qualcosa alla strada e imporlo obbligatorio non penso sia visto di buon occhio dalle squadre.
Bell'idea comunque
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In effetti ottenere la collaborazione delle squadre sarebbe lo scoglio principale. Bisognerebbe renderla attraente in qualche modo (soldi diretti o indiretti). Però già il successo delle Revolution Series in quest'ottica è incoraggiante
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DANILO NON CAPISCE NIENTE
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Anzi.....TERIBBILE.
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05-04-2015, 08:24 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 05-04-2015, 08:24 AM da Danilo M..)
Voi capite tanto invece....
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Perché a te non interessa la pista, però un weekend così invece dell'ennesima corsa identica ad altre 10 ci starebbe. Io difendo sempre la "globalizzazione del ciclismo" ma è evidente che se si riuscisse a strizzare un po' il calendario sarebbe meglio. Anche come chiusura della stagione, non ci arriveranno in forma, ma ci possono andare tutti i corridori reduci dal Mondiale. Ovviamente eliminando la cronosquadre (cosa che credo abbiano già fatto)
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Io facevo solo riferimento ai tuoi commenti su Swift ma tu hai preso d'aceto.
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Domani ti danno la medaglia d'oro.
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Comunque Silin potrebbe fare bene !!!
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Continui con sta storia proprio oggi che Kristoff ha fatto il culo ai tuoi specialisti del pavé.
A elogiare i corridori una volta noti son buoni tutti...
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Kristoffone
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Un grande corridore, forte e veloce come Kruopis, Keukeleire o ancora Galimzyanov !!!
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L'ostacolo per questa idea è che stiamo parlando, di fatto, di due sport diversi. Se si volesse attuare si dovrebbe fare una riforma profonda a tutti livelli, che faccia sì che tutti i fratelli "minori" del ciclismo su strada siano valorizzati: pista, MTB, ciclocross ma anche ciclismo femminile. Per farlo si dovrebbe obbligare le squadre WT ad avere il loro reparto pista, il reparto ciclocross e la squadra femminile e poi favorire all'interno la multidisciplinarietà.
Però anche se sono sport più "poveri", i budget delle squadre dovrebbero essere almeno il triplo per fare 'sta cosa e con questa situazione è impensabile. Si dovrebbero innanzitutto rendere le squadre vere società, indipendente dallo sponsor (come nel calcio per fare un esempio banale banale) e che quindi non abbiano come unica entrata i soldi della sponsorizzazione.
Tutto questo è difficilissimo, anche perchè ancora non siamo arrivati ad imporre una squadra U23 alle squadre maggiori, figuriamoci questo.
Comunque quello che dice Gersh sarebbe solo un vantaggio per le squadre, basta solo trovare la voglia di farlo (che non è poco)
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