23-07-2012, 01:43 PM
eccole dunque le pagelle dei protagonisti, mi rendo conto che tutti o quasi i 198 corridori al via essendo di grande livello meriterebbero di essere menzionati ma ne uscirebbe un poema e dunque cercherò di non andare oltre i 55 come un anno fa:
WIGGINS 9: dominatore a cronometro e quasi inattaccabile in montagna, certamente favorito dal percorso ma prima di vincere il Tour aveva fatto la stessa cosa a quasi tutte le gare a tappe cui aveva preso parte
FROOME 9: non è detto che sarebbe riuscito a recuperare i 2' persi a cronometro dal suo capitano ma sta di fatto che è stato nettamente il più forte in salita e anche molto più forte rispetto alla Vuelta di un anno fa
NIBALI 8: con Evans fuori fase, Sanchez caduto e gli Schleck out un podio non era certo impossibile ma convince il modo in cui l'ha conquistato, dimostrandosi cresciuto a cronometro e molto continuo sulle tre settimane con un'unica giornata leggermente negativa a Peryagudes
VAN DEN BROECK 7: sfortunato a Planche des Belles Filles ma questo non ha inciso sul suo risultato finale, manca comunque ancora qualcosa per puntare al podio
VAN GARDEREN 8: è stato colui che più di tutti ha beneficiato del percorso sbilanciato in favore dei cronoman ma nonostante qualche alto e basso ha dimostrato una tenuta sia in montagna che sulle tre settimane insospettabile alla vigilia
ZUBELDIA 7,5: mezzo voto in più per il problema cardiaco avuto in avvio di stagione, come al solito non appariscente ma regolare malgrado un calo negli ultimi giorni ed era da cinque anni che non era così competitivo
EVANS 5: fino a Planche des Belles Filles fa ben sperare ma poi paga la preparazione precaria, fossi in lui l'anno prossimo punterei forte sul Giro
ROLLAND 7: un anno fa andava leggermente più forte però intanto porta a casa la tappa regina, fa intravedere seppure a sprazzi di essere al livello dei primissimi in montagna e non si fa sorprendere nelle tappe pianeggianti come era accaduto nel 2011, ne esce un piazzamento nella generale migliore
BRAJKOVIC 7: cala nelle ultime tappe ma finalmente dimostra di essere competitivo anche in un grande Giro, difficile che potrà fare meglio in futuro
PINOT 7,5: mezzo voto in meno di Van Garderen perchè su di lui le aspettative erano maggiori malgrado la giovane età, oltre che in salita stupisce in positivo nella cronometro finale in cui difende la top ten
KLOEDEN 6,5: considerata l'età e i risultati scadenti che aveva ottenuto in stagione non è disprezzabile il suo Tour anche se è un altro favorito dal percorso
ROCHE 6,5: una giornata no a La Toussuire lo priva di un piazzamento nei 10 anche se parliamo di un corridore forte su tutti i terreni ma non fortissimo in nessuno
HORNER 7: a 40 anni disputa il suo migliore grande Giro della carriera e questo malgrado una preparazione certamente non ideale
SOERENSEN C. 7: a lui il mezzo voto in più va per la caduta nonostante la quale è arrivato a Parigi, non ha il ritmo in salita per fare la differenza però dimostra tenacia e non trascurabili doti di fondo
MENCHOV 4,5: crolla a La Toussuire e nel seguito continua a correre da uomo di classifica senza però essere all'altezza dei migliori
MONFORT 6: fa la sua onesta figura ma il Tour è troppo duro per lui affinchè possa centrare la top ten come accaduto all'ultima Vuelta, condizionato dagli ordini di scuderia che privilegiavano la classifica a squadre
MARTINEZ 7: combattivo e decisamente più brillante in salita rispetto agli ultimi anni il che lo conduce a un più che dignitoso piazzamento finale anche se lui sperava in una tappa
RUI COSTA 6,5: il Giro di Svizzera non è il Tour però va sempre all'attacco e si dimostra comunque piuttosto competitivo
VORGANOV 6,5: vale più o meno il discorso di Martinez anche se a livello di prestazioni fa qualcosa meno rispetto al basco
VALVERDE 5,5: meriterebbe probabilmente la sufficienza per l'azione di Peyragudes ma le dichiarazioni della vigilia in cui aveva detto di puntare a un podio che non era alla sua portata gli tolgono mezzo voto
COPPEL 5: non è lui il nuovo astro nascente del ciclismo francese, regge comunque bene sulle Alpi per poi crollare a causa di problemi fisici
ROGERS 7: come al solito cala nella terza settimana però è strepitoso sulla Croix de Fer nell'annullare l'attacco di Evans e anche gli altri giorni è una pedina determinante del Team Sky
SCARPONI 5,5: alla luce della vittoria sfiorata nella tappa vinta da Voeckler sarebbe ingeneroso dargli di meno però dopo quell'azione si fa vedere pochino al di là della condizione precaria
BASSO 5,5: il riscatto sui Pirenei dopo le deludenti Alpi è solo parziale
VOECKLER 7,5: non doveva neanche venire al Tour e invece si porta a casa due tappe, e in quella di Bagneres-de-Luchon andava forte come un anno fa, e la maglia a pois
VELITS P. 5: due buone cronometro e qualche piazzamento nelle tappe iniziali ma la montagna non fa per lui e il podio nella Vuelta vinta da Nibali resterà un exploit isolato
COBO 5: a tratti sembra non avere voglia, corridore estroso che comunque ha dimostrato una condizione migliore di quanto non dicano i suoi risultati e che alla Vuelta non sarà facile da spodestare
VINOKOUROV 7: lui di voglia invece ne ha tanta anche se le gambe non sono più quelle di una volta
LEIPHEIMER 4,5: secondo Tour consecutivo da Chi l'Ha Visto e questa volta non aveva le attenuanti delle cadute che ha avuto un anno fa ma solo quella dell'età e di una preparazione condizionata dall'incidente ai Paesi Baschi
KRUIJSWIJK 4,5: tanto impegno ma non va neppure la metà rispetto al Giro e al Tour de Suisse della scorsa stagione
PORTE 7,5: avesse potuto fare la sua corsa sarebbe entrato ampiamente nella top ten, del resto già al Giro 2010 aveva mostrato di poter essere corridore da tre settimane in futuro
MARTIN D. 6,5: molto combattivo seppur tra alti e bassi ed esce dal Tour con una buona condizione, farebbe meglio comunque a concentrarsi su Giro e Vuelta molto più adatte alle sue caratteristiche
TAARAMAE 5: sprazzi di classe ma i postumi della mononucleosi lo condannano a fare la comparsa sulle grandi montagne
HINCAPIE 7: diciassette Tour disputati e scusate se è poco
SAGAN 9: non diventerà mai corridore da corse a tappe però nei primi 10 giorni è dominante e anche nel seguito pur con una condizione in calo è molto continuo il che gli consente di infliggere distacchi abissali nella classifica a punti
PERAUD 5: una vittoria sfiorata ma è la controfigura dell'atleta di un anno fa
GILBERT 4,5: in linea con tutto il resto della sua stagione
VOIGT 7: a 40 anni è ancora protagonista in montagna e competitivo a cronometro e si permette di essere il più combattivo anche nella tappa di Parigi, il tutto dopo aver tirato decine di km nella prima settimana
BOASSON HAGEN 7,5: Sagan lo priva di qualche successo di tappa ma in montagna quando è stato necessario che desse il massimo rimanevano non più di 15 corridori alla sua ruota, mezzo voto in meno per non aver brillato nelle cronometro
HOOGERLAND 5: impegno tanto, gambe poche malgrado sia rimasto immune dalle cadute
SANCHEZ L. 6,5: un'ottima crono finale favorita dalle condizioni meteo e tante azioni da finisseur che lo portano a un successo di tappa, nullo però in montagna malgrado a inizio carriera sembrava dovesse essere uno dei nuovi big spagnoli per i grandi Giri
DE WEERT 4,5: la top ten questa volta non la sfiora neanche di striscio e idem dicasi per i successi parziali
KIRYIENKA 5: qualche bella azione però è lontano dai livelli di Sestriere 2011 malgrado avesse preparato solo il Tour
GERRANS 4,5: lo si vede davvero poco
ZABRISKIE 4,5: a cronometro non fa la differenza e per il resto non ci si accorge della sua presenza in corsa
OSS 6,5: una caduta ne condiziona il rendimento però mostra nelle ultime tappe un'ottima condizione che fa pensare che a Londra ci sarebbe dovuto essere
IGLINSKY 4: ci si chiede se è davvero lo stesso corridore che aveva vinto la Liegi e che aveva lottato per la maglia a pois un anno fa
GOSS 6: sempre piazzato ma obiettivamente Cavendish, Greipel e Sagan sono superiori
NUYENS 4,5: vale il discorso di Iglinsky con mezzo voto in più perchè le aspettative sul kazako erano superiori
GREIPEL 8: tre tappe vinte che forse sarebbero potute anche essere di più senza una caduta e i conseguenti problemi a una spalla, stagione della consacrazione per lui
CAVENDISH 8: inizia non benissimo al di là del mancato supporto della squadra tutta per Wiggins ma conclude in modo straripante allungando le mani sulla medaglia d'oro a Londra
FARRAR 4: dopo la perdita di Weylandt non è più lui al di là del fatto che è un altro penalizzato da una caduta
CANCELLARA 7,5: splendida la sua azione a Seraing e la difesa della maglia gialla a Planche des Belles Filles oltre al successo del prologo, sul percorso della prima crono semplicemente non aveva i mezzi per competere con Wiggins però potrò farlo nella prova contro il tempo olimpica
CHAVANEL 6,5: finchè c'è stato è stato protagonista
WIGGINS 9: dominatore a cronometro e quasi inattaccabile in montagna, certamente favorito dal percorso ma prima di vincere il Tour aveva fatto la stessa cosa a quasi tutte le gare a tappe cui aveva preso parte
FROOME 9: non è detto che sarebbe riuscito a recuperare i 2' persi a cronometro dal suo capitano ma sta di fatto che è stato nettamente il più forte in salita e anche molto più forte rispetto alla Vuelta di un anno fa
NIBALI 8: con Evans fuori fase, Sanchez caduto e gli Schleck out un podio non era certo impossibile ma convince il modo in cui l'ha conquistato, dimostrandosi cresciuto a cronometro e molto continuo sulle tre settimane con un'unica giornata leggermente negativa a Peryagudes
VAN DEN BROECK 7: sfortunato a Planche des Belles Filles ma questo non ha inciso sul suo risultato finale, manca comunque ancora qualcosa per puntare al podio
VAN GARDEREN 8: è stato colui che più di tutti ha beneficiato del percorso sbilanciato in favore dei cronoman ma nonostante qualche alto e basso ha dimostrato una tenuta sia in montagna che sulle tre settimane insospettabile alla vigilia
ZUBELDIA 7,5: mezzo voto in più per il problema cardiaco avuto in avvio di stagione, come al solito non appariscente ma regolare malgrado un calo negli ultimi giorni ed era da cinque anni che non era così competitivo
EVANS 5: fino a Planche des Belles Filles fa ben sperare ma poi paga la preparazione precaria, fossi in lui l'anno prossimo punterei forte sul Giro
ROLLAND 7: un anno fa andava leggermente più forte però intanto porta a casa la tappa regina, fa intravedere seppure a sprazzi di essere al livello dei primissimi in montagna e non si fa sorprendere nelle tappe pianeggianti come era accaduto nel 2011, ne esce un piazzamento nella generale migliore
BRAJKOVIC 7: cala nelle ultime tappe ma finalmente dimostra di essere competitivo anche in un grande Giro, difficile che potrà fare meglio in futuro
PINOT 7,5: mezzo voto in meno di Van Garderen perchè su di lui le aspettative erano maggiori malgrado la giovane età, oltre che in salita stupisce in positivo nella cronometro finale in cui difende la top ten
KLOEDEN 6,5: considerata l'età e i risultati scadenti che aveva ottenuto in stagione non è disprezzabile il suo Tour anche se è un altro favorito dal percorso
ROCHE 6,5: una giornata no a La Toussuire lo priva di un piazzamento nei 10 anche se parliamo di un corridore forte su tutti i terreni ma non fortissimo in nessuno
HORNER 7: a 40 anni disputa il suo migliore grande Giro della carriera e questo malgrado una preparazione certamente non ideale
SOERENSEN C. 7: a lui il mezzo voto in più va per la caduta nonostante la quale è arrivato a Parigi, non ha il ritmo in salita per fare la differenza però dimostra tenacia e non trascurabili doti di fondo
MENCHOV 4,5: crolla a La Toussuire e nel seguito continua a correre da uomo di classifica senza però essere all'altezza dei migliori
MONFORT 6: fa la sua onesta figura ma il Tour è troppo duro per lui affinchè possa centrare la top ten come accaduto all'ultima Vuelta, condizionato dagli ordini di scuderia che privilegiavano la classifica a squadre
MARTINEZ 7: combattivo e decisamente più brillante in salita rispetto agli ultimi anni il che lo conduce a un più che dignitoso piazzamento finale anche se lui sperava in una tappa
RUI COSTA 6,5: il Giro di Svizzera non è il Tour però va sempre all'attacco e si dimostra comunque piuttosto competitivo
VORGANOV 6,5: vale più o meno il discorso di Martinez anche se a livello di prestazioni fa qualcosa meno rispetto al basco
VALVERDE 5,5: meriterebbe probabilmente la sufficienza per l'azione di Peyragudes ma le dichiarazioni della vigilia in cui aveva detto di puntare a un podio che non era alla sua portata gli tolgono mezzo voto
COPPEL 5: non è lui il nuovo astro nascente del ciclismo francese, regge comunque bene sulle Alpi per poi crollare a causa di problemi fisici
ROGERS 7: come al solito cala nella terza settimana però è strepitoso sulla Croix de Fer nell'annullare l'attacco di Evans e anche gli altri giorni è una pedina determinante del Team Sky
SCARPONI 5,5: alla luce della vittoria sfiorata nella tappa vinta da Voeckler sarebbe ingeneroso dargli di meno però dopo quell'azione si fa vedere pochino al di là della condizione precaria
BASSO 5,5: il riscatto sui Pirenei dopo le deludenti Alpi è solo parziale
VOECKLER 7,5: non doveva neanche venire al Tour e invece si porta a casa due tappe, e in quella di Bagneres-de-Luchon andava forte come un anno fa, e la maglia a pois
VELITS P. 5: due buone cronometro e qualche piazzamento nelle tappe iniziali ma la montagna non fa per lui e il podio nella Vuelta vinta da Nibali resterà un exploit isolato
COBO 5: a tratti sembra non avere voglia, corridore estroso che comunque ha dimostrato una condizione migliore di quanto non dicano i suoi risultati e che alla Vuelta non sarà facile da spodestare
VINOKOUROV 7: lui di voglia invece ne ha tanta anche se le gambe non sono più quelle di una volta
LEIPHEIMER 4,5: secondo Tour consecutivo da Chi l'Ha Visto e questa volta non aveva le attenuanti delle cadute che ha avuto un anno fa ma solo quella dell'età e di una preparazione condizionata dall'incidente ai Paesi Baschi
KRUIJSWIJK 4,5: tanto impegno ma non va neppure la metà rispetto al Giro e al Tour de Suisse della scorsa stagione
PORTE 7,5: avesse potuto fare la sua corsa sarebbe entrato ampiamente nella top ten, del resto già al Giro 2010 aveva mostrato di poter essere corridore da tre settimane in futuro
MARTIN D. 6,5: molto combattivo seppur tra alti e bassi ed esce dal Tour con una buona condizione, farebbe meglio comunque a concentrarsi su Giro e Vuelta molto più adatte alle sue caratteristiche
TAARAMAE 5: sprazzi di classe ma i postumi della mononucleosi lo condannano a fare la comparsa sulle grandi montagne
HINCAPIE 7: diciassette Tour disputati e scusate se è poco
SAGAN 9: non diventerà mai corridore da corse a tappe però nei primi 10 giorni è dominante e anche nel seguito pur con una condizione in calo è molto continuo il che gli consente di infliggere distacchi abissali nella classifica a punti
PERAUD 5: una vittoria sfiorata ma è la controfigura dell'atleta di un anno fa
GILBERT 4,5: in linea con tutto il resto della sua stagione
VOIGT 7: a 40 anni è ancora protagonista in montagna e competitivo a cronometro e si permette di essere il più combattivo anche nella tappa di Parigi, il tutto dopo aver tirato decine di km nella prima settimana
BOASSON HAGEN 7,5: Sagan lo priva di qualche successo di tappa ma in montagna quando è stato necessario che desse il massimo rimanevano non più di 15 corridori alla sua ruota, mezzo voto in meno per non aver brillato nelle cronometro
HOOGERLAND 5: impegno tanto, gambe poche malgrado sia rimasto immune dalle cadute
SANCHEZ L. 6,5: un'ottima crono finale favorita dalle condizioni meteo e tante azioni da finisseur che lo portano a un successo di tappa, nullo però in montagna malgrado a inizio carriera sembrava dovesse essere uno dei nuovi big spagnoli per i grandi Giri
DE WEERT 4,5: la top ten questa volta non la sfiora neanche di striscio e idem dicasi per i successi parziali
KIRYIENKA 5: qualche bella azione però è lontano dai livelli di Sestriere 2011 malgrado avesse preparato solo il Tour
GERRANS 4,5: lo si vede davvero poco
ZABRISKIE 4,5: a cronometro non fa la differenza e per il resto non ci si accorge della sua presenza in corsa
OSS 6,5: una caduta ne condiziona il rendimento però mostra nelle ultime tappe un'ottima condizione che fa pensare che a Londra ci sarebbe dovuto essere
IGLINSKY 4: ci si chiede se è davvero lo stesso corridore che aveva vinto la Liegi e che aveva lottato per la maglia a pois un anno fa
GOSS 6: sempre piazzato ma obiettivamente Cavendish, Greipel e Sagan sono superiori
NUYENS 4,5: vale il discorso di Iglinsky con mezzo voto in più perchè le aspettative sul kazako erano superiori
GREIPEL 8: tre tappe vinte che forse sarebbero potute anche essere di più senza una caduta e i conseguenti problemi a una spalla, stagione della consacrazione per lui
CAVENDISH 8: inizia non benissimo al di là del mancato supporto della squadra tutta per Wiggins ma conclude in modo straripante allungando le mani sulla medaglia d'oro a Londra
FARRAR 4: dopo la perdita di Weylandt non è più lui al di là del fatto che è un altro penalizzato da una caduta
CANCELLARA 7,5: splendida la sua azione a Seraing e la difesa della maglia gialla a Planche des Belles Filles oltre al successo del prologo, sul percorso della prima crono semplicemente non aveva i mezzi per competere con Wiggins però potrò farlo nella prova contro il tempo olimpica
CHAVANEL 6,5: finchè c'è stato è stato protagonista