Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Memoriale
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Grande Bahamontes, ora sarai con Charly e Marco a giudicare questi scalatori frullini con quelle bici ....così diverse.
Sono contento di essere riuscito qui, in occasione del ritorno del Puy de Dome al Tour de France, a ricordare un poco la tua impresa su quelle pendenze, il 10 luglio 1959. Una performance con connotati d'attualità, compiuta 64 anni fa. Come dire che nessuno dei corridori odierni, in salita, ti vale.
Ti sia lieve la terra!
Grandissimo personaggio Alejandro "Federico" Martin Bahamontes, El Águila de Toledo.
Addio a Cheems, lo shiba inu del famoso meme

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Ciao Carletto, uomo vero, ora corri libero. Heart
Terry Funk Triste



Morto il pessimo pittore Botero. Umanamente RIP, ma importanza zero per l'arte e la sua storia
Non ho mai letto le storie dei personaggi da lui creati (Jean Dix e Napoleone), ma Carlo Ambrosini era una colonna della casa editrice Bonelli e della testata Dylan Dog.

Se vi piace il fumetto italiano e d'autore consiglio senza dubbio i numeri di Dylan 97 (Dietro il sipario), 108 (il guardiano della memoria) e 325 (una nuova vita), scritti e disegnati proprio dall'onirico Ambrosini.
Se poi riuscite a trovare anche "Margherite", storia breve fuori serie, ancora meglio.
Senza contare che è stato lui a disegnare alcune delle migliori sceneggiature (per quanto non sue), come "l'isola misteriosa", "la scogliera degli spettri", "inferni" e "il lungo addio".

Ambrosini, per me, era uno degli ultimi esponenti del vero fumetto d'autore, del fumetto che aveva l'ambizione di diventare arte. Arte popolare ma arte a tutti gli effetti.
Purtroppo il fumetto non ha proseguito su quella strada e sta lentamente morendo, ucciso da internet e dai dispositivi elettronici.
Una volta i fumetti erano una cosa per giovani, ora invece chi li legge? O giovani del centro sociale oppure dei 50/60enni (e oltre).

Riposa in pace nell' immortalità dell'arte, Carlo
Un mito
Morto a 84 anni il grande pistard Sante Gaiardoni
Addio a Ryan O'Neal, lo straordinario "Barry Lyndon" di Stanley Kubrick, uno dei film più belli della storia per quanto mi riguarda
E' tornato negli spogliatoi Franz Beckenbauer, il Kaiser della nazionale tedesca. Giocatore fantastico da vedere, con quell'incedere a testa alta che metteva soggezione. Come libero / mediano ho sempre preferito Krol ma anche con lui sembrava che la sua squadra giocasse in 12... In paradiso stanno mettendo su una bella squadretta. 
R.I.P. 
Mi è piaciuto il coro unanime di affetto e rispetto tributato a Gigi Riva. E' Riva che ha messo d'accordo tutti, come faceva con i suoi gol. 
Non banali le parole di Mattarella: “Tanti italiani, e io tra questi, apprendono l’improvvisa notizia della morte di Gigi Riva con autentico dolore. I suoi successi sportivi, il suo carattere di grande serietà, la dignità del suo comportamento in ogni circostanza gli hanno procurato l’affetto di milioni di italiani anche tra coloro che non seguivano il calcio. Esprimo ai familiari il mio cordoglio e un sentimento di sincera vicinanza". 

Pur apprezzandolo non ero uno dei suoi maggiori estimatori, non aveva un grande dribbling, in alcune partite in azzurro non mi aveva convinto, a volte la totale prevalenza del piede sinistro ne limitava l'azione. Però era forte forte, grande istinto del gol e capacità in acrobazia che destavano ammirazione. Un campione, anche fuori dal campo. Ha meritato per intero la standing ovation che lo ha salutato. 
Morto quello stronzo che sparava alla gente e ambiva al ruolo di re.
Non una gran perdita.

Asd
L'altro ieri è morto il critico d'arte ed ex ministro dei beni culturali (governo Dini) Antonio Paolucci, e tutti ne hanno cantato le lodi con fasti e florilegi.
In realtà non bisognerebbe dimenticare che, grazie alle sue doti politiche è riuscito ad occupare contemporaneamente 4 poltrone in due stati diversi (Italia e Vaticano) in costante conflitto di interesse.
Ma il suo capolavoro lo fece consigliando allo Stato Italiano di acquistare da una collezione privata un crocifisso attribuito a Michelangelo che in realtà era una bella patacca!

Una volta deceduti, tutti diventano santi
Il 4 febbraio sono tornati insieme negli spogliatoi due grandi bandiere: 

Kurt Hamrin... 




... E, particolarmente caro al mio vecchio cuore, Giacomo Losi, Heart Wub Heart , vera bandiera della Roma, er "Core de Roma", il Capitano per sempre... 

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Nel filmato accennano anche alla sua estrema correttezza, solo una ammonizione in tutta la carriera, avuta nell'ultima partita che ha giocato!! Dagli spalti lo riconoscevi facilmente per la bassa statura e la calvizie incipiente, amato come pochi altri. Gli è successo spesso di restare in campo  da infortunato (all'epoca niente sostituzioni, con il 12mo, solo il portiere, introdotto nel 1965, e il tredicesimo, arrivato nel 1968), continuando a lottare, a costo di urlare dal dolore o di crollare a terra. 

Due campioni veri. R.I.P. 
Se n'è andato il grande Alfredo Castelli, creatore di Martin Mystère
Ogni Interista che si rispetti conosce tre squadre. "Sarti, Burgnich, Facchetti", l'Inter del Triplete e lo scudetto dei record coi Tedeschi.

RIP mitico Andy Brehme
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