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Versione completa: Operazione Last Bet, scandalo scommesse nel calcio
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Scommesse, giro di vite in Figc. E a Siena si temono sviluppi

ROMA, 5 giugno 2011 - E' sempre lo scandalo scommesse a tenere banco. Intensa la giornata di ieri in cui è precipitata la situazione dell'Atalanta. Ecco la tappe salienti di oggi.

ore 18.01 — Se Bergamo piange, Siena non ride. Anche l'altra neopromossa in A si ritrova in difficoltà come emerge a un'attenta lettura delle oltre 600 pagine di ordinanza emessa dal Gip di Cremona. La figura chiave sarebbe quel Massimo Erodiani ,ritenuto dagli inquirenti elemento centrale. Scrive il Gip, Guido Salvini: "Erodiani affermava che il Siena aveva pagato da parte sua altri giocatori del Sassuolo". Parole contenute nella telefonata che è riportata nelle carte, del 24 marzo 2011, tra Erodiani e Marco Paoloni, in cui quest'ultimo sottolinea che se le cose stanno così è inutile andare avanti nel tentativo di trovare un accordo con i giocatori del Sassuolo e pagarli.

ore 17.38 — Inasprimento delle pene per le scommesse e l'illecito sportivo, e soprattutto tolleranza zero contro l'omertà, ovvero i casi di omessa denuncia, con un aumento delle sanzioni. Sono alcune delle misure allo studio della Federcalcio, dopo lo scandalo del calcioscommesse, e che saranno discussi e eventualmente approvati nel consiglio federale di giovedì 9 giugno.

ore 12.15 — Potrebbero essere custoditi in una cassetta di sicurezza di un istituto di credito di Camerano (Ancona) parte del denaro contante e degli assegni frutto delle scommesse truccate per le quali il medico odontoiatra di Sirolo Marco Pirani è stato arrestato su ordine del gip di Cremona. L'indiscrezione anticipata oggi dal Corriere Adriatico) è stata confermata in ambienti investigativi. La Squadra mobile di Ancona ha girato la segnalazione alla procura di Cremona, che conduce l'inchiesta sul calcioscommesse, ed è in attesa di indicazioni su come procedere. Allo stato non sono stati eseguiti sequestri. Agli atti dell'indagine c'è almeno un assegno transitato da un conto corrente di una banca di Camerano, ma il sospetto è che Pirani abbia depositato ben altre somme nella cassetta, che risulterebbe intestata ad un familiare. Con le sue rivelazioni sulle partite di serie A, B e Lega Pro truccate, il medico, ritenuto fra i protagonisti di vertice dell'organizzazione illegale, ha impresso un'accelerazione alle indagini, e martedì verrà interrogato dal pm Roberto Di Martino. "Ha fornito spiegazioni convincenti, e vuole dimostrare di non essere un criminale" ripete il difensore, l'avv. Alessandro Scaloni. Pirani dice di essere caduto nel meccanismo delle scommesse illecite per rientrare da un prestito fatto all'ex capitano dell'Ascoli Vincenzo Sommese, ora agli arresti domiciliari".

10.00 — "Più collaborazione con gli organi dello Stato quali presidenza del consiglio dei ministri, monopoli e ministeri dell'Economia, interno e giustizia". E' questo il senso di un comunicato congiunto diramato da Coni e Figc al termine dell'incontro di questa mattina per affrontare l'emergenza del calcioscommesse. "Il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Petrucci, ha incontrato questa mattina al Foro Italico il Presidente della Figc, Giancarlo Abete, alla presenza del Segretario generale del Coni, Raffaele Pagnozzi - si legge nella nota -. L'incontro è servito per un'organica riflessione sugli sviluppi dell'inchiesta giudiziaria della procura della Repubblica di Cremona, anche in vista della riunione della Giunta nazionale del Coni in programma domani, 6 giugno, con inizio alle 14.30". Prosegue la nota: "Nel ribadire il pieno e totale sostegno agli organismi inquirenti, Coni e Figc hanno convenuto sulla necessità di rafforzare le forme di collaborazione tra soggetti preposti alla tutela dell'ordine statuale e quelli preposti all'ordine sportivo, in particolare la presidenza del consiglio dei ministri, il Ministero dell'economia (Aams), il Ministero dell'Interno e il Ministero della giustizia, al fine di mettere in funzione ulteriori strumenti operativi utili a contrastare il fenomeno delle attività illecite collegate alle scommesse. Il Presidente Abete, domani, comunicherà alla giunta Coni il quadro delle immediate iniziative che la Figc adotterà in previsione del Consiglio federale, già programmato per il 9 giugno, per favorire quanto più possibile la celerità di tutti gli adempimenti connessi alle problematiche emerse negli ultimi giorni"
(Gazzetta.it)
Pare che in Napoli-Parma 2-3 della stagione 09/10 durante l'intervallo (sul risultato di 1-0), dei camorristi avrebbero fatto pressione su alcuni giocatori azzurri affinché perdessero la partita, cosa poi appunto avvenuta.
Pirani: "5 squadre di A coinvolte" Lepore: "A Napoli Calciopoli2"
Il procuratore capo della città partenopea: "Stiamo indagando, l'idea è che ci si stia imbattendo su una Calciopoli2". Intanto nell'interrogatorio a Cremona, iI medico ha fatto i nomi di Cagliari, Fiorentina, Genoa, Lecce e Roma. Nel pomeriggio i giocatori dell'Ascoli, Sommese e Micolucci, risponderanno alle domande del Gip, lo preannunciano gli avvocati difensori. Aperta due nuove inchieste a Napoli. Cellino: "Quel Napoli-Cagliari non c'entra"

MILANO, 6 giugno 2011 - Nuova giornata di interrogatori a Cremona nell'ambito dell'inchiesta sullo scandalo del calcioscommesse e delle partite truccate, che ha portato al fermo e all'arresto di varie persone, interne ed esterne al mondo del calcio. La seguiremo ora per ora.

16.13 — Sul nuovo filone d'inchiesta napoletano, in mano agli inquirenti della Dda, Beatrice e Filippelli, dagli ambienti giudiziari emerge che sta per esplodere un'altra "bomba". Il capo della Procura di Napoli Giandomenico Lepore ha dichiarato: "Stiamo indagando, l'idea è che ci stia imbattendo su una Calciopoli2".

14.47 — Sono due le inchieste a cui lavorano due pool di magistrati della procura di Napoli sul calcio malato. Una è per un giro di scommesse illecite sul quale indaga la Direzione distrettuale antimafia di Napoli, l'altra è per frode sportiva.

14.10 — Una inchiesta sul calcioscommesse è stata aperta dalla procura della Repubblica di Napoli, per frode sportiva. I magistrati napoletani, coordinati dal procuratore aggiunto Gianni Melillo hanno già avuto contatti telefonici con i colleghi della procura di Cremona e intenderebbero a breve avanzare richiesta di alcuni atti.

13.45 — Emerge, dall'interrogatorio di garanzia di Marco Pirani, venerdì davanti al Gip di Cremona Guido Salvini, il nome di 5 squadre di serie A coinvolte: Roma, Fiorentina, Genoa, Lecce e Cagliari. Gli investigatori sottolineano però che il 55 enne medico odontoiatra coinvolto nell'inchiesta, ha riferito fatti di cui "non ha conoscenza diretta" e non "circostanzia" i dettagli delle eventuali combine. Si tratta quindi per gli investigatori di "elementi tutti da approfondire". Pirani sarà ascoltato, anche su queste rivelazioni, martedì dal Procuratore Roberto Di Martino a Cremona.

13.10 — A margine di un'inchiesta in corso a Napoli, sono emerse delle intercettazioni (ma non ci sono indagati) che tirano in ballo Napoli-Cagliari 0-0 dell'aprile 2010. Al riguardo, il presidente del Cagliari Cellino dice: "Quel Napoli-Cagliari l'ho seguito io. Allegri era stato esonerato e la squadra l'ho messa in campo io. Posso assicurare che tutto si è svolto nella norma. Per un presidente è impossibile non accorgersi di cosa fanno i calciatori".

ore 12.22 — Oggi risponderanno alle domande del Gip, Guido Salvini, due giocatori dell'Ascoli, Vittorio Micolucci e l'ex capitano Vincenzo Sommese, che saranno sentiti nel pomeriggio per l'interrogatorio di garanzia. Lo hanno annunciato i rispettivi avvocati difensori. I due calciatori sono agli arresti domiciliari da mercoledì e verranno trasportati nella cittadina lombarda dalla polizia penitenziaria. Entrambi sono accusati di aver truccato svariate partite cercando di coinvolgere anche qualche compagno di squadra.
(Gazzetta.it)
Quale squadre si dicano siano coinvolte?
In serie A di Cagliari, Fiorentina, Genoa, Lecce e Roma, mentre in B Siena ed Atalanta, poi altre squadre meno importanti in serie C, per ora comunque perchè possono venirne fuori di nuove.
(06-06-2011, 04:25 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [ -> ]13.10 — A margine di un'inchiesta in corso a Napoli, sono emerse delle intercettazioni (ma non ci sono indagati) che tirano in ballo Napoli-Cagliari 0-0 dell'aprile 2010. Al riguardo, il presidente del Cagliari Cellino dice: "Quel Napoli-Cagliari l'ho seguito io. Allegri era stato esonerato e la squadra l'ho messa in campo io. Posso assicurare che tutto si è svolto nella norma. Per un presidente è impossibile non accorgersi di cosa fanno i calciatori".

Se lo dice lui che è un esempio di moralità e rettitudine c'è da crederci.
Comunque temo anche per il Napoli, in alcune partite (al di là di quella col Parma, tra l'altro era una notizia venuta fuori già diversi mesi fa, ma se ne parla solo ora perché il momento è caldo), mi vengono in mente l'ultima con L'Udinese, quella di Milano, o quella col Chievo a inizio campionato, alcuni giocatori facevano degli errori troppo grossolani per essere del tutto involontari, ma magari sono io che esigo troppo dalla mia squadra.
D'altro canto tutti i ciclisti sono dopati, tutti i politici prendono le mazzette e tutti i calciatori si vendono le partite, quindi che problema c'è
Pirani: "30 partite truccate" Di Martino: "Grossi problemi in A"

CREMONA, 7 giugno 2011 - Momento per momento, andiamo a seguire gli sviluppi dell'inchiesta sullo scandalo calcioscommesse.

20.08 — Il procuratore della Repubblica di Cremona, Roberto Di Martino, titolare dell'inchiesta sulle partite truccate, ha "la sensazione che ci siano grossi problemi in serie A, che ci siano incontri truccati. «È una sensazione - ha precisato il magistrato - e una sensazione senza riscontri non è una prova. «La sensazione è, però, che in serie A le combine non siano fra i giocatori ma fra le società".

19.40 — Marco Pirani, il dentista arrestato, nell'interrogatorio davanti al procuratore di Cremona ha parlato di "una trentina di partite truccate". Diciotto di queste erano già note nell'inchiesta, le altre no. Tra le novità una vecchia partita di serie A e due di B. Lo si è appreso a conclusione del suo interrogatorio. "Era Erodiani l'informatore", ha sostenuto davanti agli inquirenti Pirani, le cui affermazioni vanno ovviamente vagliate e riscontrate.

19.27 — I Monopoli di Stato hanno inviato alla Procura di Cremona il dossier con le 37 partite con scommesse anomale già segnalate, nel corso della stagione calcistica 2010-2011, alla Procura Federale della Federcalcio. Nel fascicolo, secondo quanto apprende Agipronews, ci sono 5 partite di serie A, 12 di serie B e 20 di Lega Pro. Le gare sono emerse, attraverso il sofisticato meccanismo di controllo – il “Robocop” a disposizione dell'ente regolatore del gioco, in grado di controllare singole scommesse e giocate multiple fino a cinque gare – che monitora i flussi di qualsiasi tipologia di scommessa inserita nei palinsesti di gioco sul calcio. Le segnalazioni sono state il frutto di un'analisi accurata, sia nella fase “ante”, sia in quella “post” delle gare, a fronte di picchi di danaro scommesso fuori della norma e relativo abbassamento repentino delle quote. Non tutte le segnalazioni sui movimenti di gioco relativi ai vari “segni” di giocata - dall'1X2, all'Under/Over, al risultato esatto - hanno poi trovato riscontri tangibili con gli esiti delle partite. Ma in alcuni frangenti la segnalazione ha avuto riscontro pieno, come nel caso di Atalanta-Piacenza, finita nel faldone dell’inchiesta di Cremona.

19.07 — "Erano arrivate delle voci su una 'combine' Inter-Lecce che poi non si sono rivelate vere". Il commercialista di Beppe Signori, Manlio Bruni conferma davanti al gip Guido Salvini l'impianto accusatorio dell'inchiesta sul calcioscommesse, anche se, sottolinea lui stesso al termine dell'interrogatorio, "non c'era nessuna centrale di scommesse nel nostro studio". Il commercialista, che è agli arresti domiciliari, si è fermato a parlare con i giornalisti al termine dell'interrogatorio. In tre ore Bruni ha spiegato la sua versione al gip "confermando l'impianto accusatorio - ha detto il suo legale, Bruzzese - e fornendo particolari per chiarire la nostra posizione". Ha sottolineato Bruni: "Non ho mai avuto rapporti con il calcio giocato, ci sono state date della dritte sbagliate su Inter-Lecce e noi abbiamo giocato. Ma non c'era nessun illecito su quella partita tanto è che abbiamo perso". Al gip, secondo quanto si apprende, Bruni avrebbe fatto il nome di Massimo Erodiani e Antonio Bellavista come i due che avrebbero fornito 'la dritta" sulla partita, poi rivelatasi sbagliata. In merito alle altre due partite che vengono contestate al commercialista, Atalanta-Piacenza e Benevento-Pisa (combinate secondo l'accusa), Bruni ha detto che su quegli incontri "noi non abbiamo giocato". Quanto a Beppe Signori: "è un mio amico e sono il suo commercialista, ma non abbiamo fatto scommesse insieme. Quello che voi chiamate clan dei bolognesi ha giocato una sola partita e ha perso".

18.35 — Intanto prosegue a Cremona, e sono oltre sei ore, l'interrogatorio di Marco Pirani col pm Roberto Di Martino. Tutto lascia pensare che il dentista, ritenuto uno degli organizzatori dell'associazione a delinquere, stia rilasciando dichiarazioni fondamentali per il prosieguo dell'inchiesta.

18.15 — "Mi meraviglio che la società del calcio Napoli permetta a certa gente di stare a bordo campo. Il calcio deve cambiare, ci sono troppi soldi che girano attorno a quel mondo. Ne parlerò domani con De Laurentiis". Così il neo sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla presenza di un esponente della camorra, Antonio Lo Russo, ai bordo campo al San Paolo in occasione della partita Napoli-Parma.

18.07 — Intanto la procura di Napoli ha riaperto il fascicolo, precedentemente archiviato, che riguarda la partita Napoli-Parma 2-3 dal 10 aprile 2010. Nell'intervallo della gara, con il Napoli in vantaggio, fu registrato un aumento delle scommesse sulla vittoria del Parma. Le carte della successiva inchiesta furono trasmesse dalla procura di Napoli al procuratore della Figc, Stefano Palazzi, in quanto i magistrati non rilevarono all'epoca alcuna ipotesi di illecito penale. Ora è emerso il particolare della presenze, a bordo campo come un addetto ai lavori, di Antonio Lo Russo, figlio del boss Salvatore capo dell'omonimo clan.

17.22 — Il ministro degli Esteri Franco Frattini interviene sul calcioscommesse: "Siamo di fronte a episodi criminali che vanno perseguiti, ma lo sport italiano è nobile, alto e pulito. Bisogna reagire dicendo che il calcio è pulito e che questi episodi criminali vanno estirpati. Dico che girano troppi soldi e questo costituisce un elemento di potenziale avvelenamento del clima e dell'ambiente. Io non sono un uomo del calcio ma di fronte ad ingaggi con tanti tanti zeri come uomo e non come ministro sono molto perplesso, perché penso a tutta la gente costretta a tirare la cinghia. Tanti soldi non fanno bene quando non sono dedicati ai vivai, agli impianti e alle attività sportive vere ma dettati dalla speculazione che nulla ha a che fare con lo sport. Quanto alle accuse rivolte alla Procura federale della Figc di non essere intervenuta per tempo pur essendo venuta a conoscenza di qualche anomali, Frattini è prudente: "Mi auguro non sia vero, gli organi sportivi devono andare a fondo della vicenda e senza fare sconti".

15.45 — Dal calderone dello scandalo calcioscommesse spunta un'altra partita "sospetta", anche se al momento non è compresa tra quelle indagate e non compare quindi nelle ordinanze. Le nuove rivelazioni, né confermate né smentite, emergono dalle intercettazioni telefoniche dell’ex capitano del Bari, Antonio Bellavista e si riferirebbero alla partita Milan-Bari del 13 marzo 2011 e terminata 1-1 con le reti di Rudolf e Cassano. Bellavista si scuserebbe con alcuni scommettitori per il mancato “over” nella gara in questione, dovuto al fatto che alcuni giocatori del Bari si sarebbero quindi tirati indietro dalla combine.

12.46 — L'avvocato Catalano ha anche annunciato l'intenzione della LegaPro di avviare un'indagine interna, partita per partita, sulla stagione appena conclusa. Per farlo, la lega si avvarrà della collaborazione di una società che gestisce i flussi di scommesse (di cui non ha fatto il nome), allo scopo di allestire un dossier da consegnare alla Procura incaricata delle indagine. In pratica, una sorta di tentativo di "pulizia interna" per fornire la massima collaborazione e trasparenza possibili.

12.18 — Iniziato l'interrogatorio di Marco Pirani col pm di Cremona Roberto Di Martino. In Procura, intanto, è arrivato l'avvocato Salvatore Catalano, incaricato di difendere la LegaPro e di valutare la possibilità di costituirsi parte civile, esattamente come la serie B. La Procura di Cremona ha confermato l'intenzione di collaborare il più possibile con la giustizia sportiva: atteso già nei prossimi giorni il pèrocuratore federale Palazzi.

11.56 — L'Albinoleffe reagisce alle notizie di stampa che lo accostano alla vicenda Calcioscommesse. Con un comunicato, il club "intende evidenziare fermamente la propria totale estraneità a tali incresciosi avvenimenti così come l'assoluta correttezza che da sempre contraddistingue il proprio operato". "La Società inoltre sottolinea la piena fiducia nel comportamento dei propri tesserati - continua la nota - da sempre improntato ai principi di lealtà e rispetto delle regole, così come pone assoluto affidamento nelle indagini degli organi inquirenti". L'Albinoleffe è impegnato nella sfida playout, per questo motivo "ritiene doveroso e necessario concentrarsi unicamente sulla fondamentale partita di sabato 11 giugno contro il Piacenza Calcio e pertanto precisa altresì che sino a tale data non rilascerà ulteriori comunicazioni ufficiali in merito riservandosi, nel caso, di tutelare il proprio nome, la propria immagine ed onorabilità unicamente nelle sedi competenti".

11.40 — La serie B si è costituita persona offesa nel procedimento della Procura di Cremona sulle partite truccate, che ha portato nei giorni scorsi a 16 arresti e 28 indagati a piede libero. Stamani, in procura a Cremona si è infatti presentato un giovane legale milanese, Guido Camera, che ha depositato la delega per entrare a far parte del procedimento.

10.30 — Intanto, la Procura di Cremona si appresta a concordare un incontro con la Procura di Napoli sulla vicenda. Oggetto della discussione saranno le possibili infiltrazioni camorristiche nel calcioscommesse, inchiesta che ha già portato ad alcuni arresti e che sembra vicina a una svolta. Il capo del pool partenopeo Cantelmo ha nel mirino il clan D'Alessandro.

9.55 — Sono Fiorentina-Roma 2-2, Lecce-Cagliari 3-3 e Genoa-Lecce 4-2 le gare di serie A "attenzionate" dai giudici dopo l'interrogatorio di Marco Pirani. Stando a quanto emerso, il portiere Paoloni avrebbe suggerito all'odontoiatra di giocare "l'over" su quelle tre partite, perché "aggiustate" allo scopo di segnare tanti gol e favorire quel tipo di puntata. Gli inquirenti, però, sospettano che possa trattarsi di millantato credito da parte di Paoloni, schiacciato dai debiti e quindi potenzialmente desideroso di fornire "dritte" alla banda degli scommettitori per far soldi, a prescindere dalle reali informazioni in suo possesso (lui sostiene di aver contattato giocatori di Roma e Lecce). In pratica, potrebbe essersi inventato la "combine" e aver "venduto" a Erodiani (il titolare di una serie di agenzie di scommesse) e soci partite "normali". Per questo motivo, i tre match e le cinque squadre di A tirati in ballo dalle dichiarazioni di Pirani potrebbero uscire dall'inchiesta ancora prima di esserne entrati ufficialmente.

9.34 — "È in gioco la credibilità dello sport e la fiducia di chi scommette. Giustizia sportiva e giustizia statale hanno regole, tempi e strumenti diversi, ma unendo le forze possono debellare questa piaga". Lo dice il presidente del Coni Gianni Petrucci, nel discorso di apertura della riunione del consiglio nazionale del Coni in riferimento allo scandalo calcio-scommesse che ha investito il mondo del calcio. "I fatti di questi ultimi giorni relativi all'inchiesta avviata dalla Procura di Cremona sugli illeciti legati alle scommesse su alcune partite di calcio - sottolinea Petrucci - mi impongono di ribadire la mia indignazione per come venga infangato il mondo del calcio da persone che di questo mondo fanno parte, anche ricevendone molto. Il calcio è un fenomeno di grande rilevanza sociale e non merita di essere offeso in questo modo. Come la medicina ci insegna, in un organismo grande e complesso possono esserci anche cellule nocive e degeneranti, per combattere le quali è necessaria una terapia di prevenzione e di contrasto sia all'interno che all'esterno dell'organismo: rafforzando gli anticorpi e colpendo le cellule malate".

9.12 — "Forse sarà possibile fare il punto della situazione al termine di questa settimana". Così, in collegamento telefonico con Radio Radio, il capo della squadra mobile della Polizia di Cremona, Sergio Lo Presti. "Oggi cominciano gli interrogatori investigativi davanti al procuratore che si concluderanno venerdì con il portiere Paoloni, il personaggio dal quale è partita tutta la vicenda - prosegue Lo Presti -. Contiamo di acquisire diversi elementi". Oggi verrà sentito di nuovo Marco Pirani, l'odontoiatra di Ancona. "Pirani ha reso soltanto l'interrogatorio di garanzia, adesso verrà ascoltato sui singoli episodi. Nell'interrogatorio di garanzia - continua Lo Presti - si era limitato ad ammettere il suo coinvolgimento e le sue responsabilità. Le nuove partite? Bisognerà vedere se è una voce che girava negli ambienti o se aveva una conoscenza diretta e, se sì, attraverso chi. Questa è una settimana fondamentale, sicuramente la collaborazione delle persone sottoposte a indagini è molto fruttuosa, forse perché hanno capito che opporsi, per la mole di elementi che abbiamo e le conversazioni talmente esplicite che ci sono, sarebbe davvero un'impresa". Lo Presti ha anche spiegato che nei giorni prossimi ci sarà un contatto con il bookmaker austriaco Skysport365.
(Gazzetta.it)
Calcioscommesse: spunta anche il nome di Vieri
A menzionarlo è Ivan Tisci, uno degli indagati del gruppo degli "zingari", in una telefonata a Antonio Bellavista (l'ex capitano del Bari attualmente in carcere) del 21 marzo 2011, il giorno dopo Inter-Lecce.

Spunta il nome di Bobo Vieri nell'inchiesta sul calcioscommesse. A farlo è Ivan Tisci, uno degli indagati del gruppo degli "zingari", in una telefonata a Antonio Bellavista (l'ex capitano del Bari attualmente in carcere) del 21 marzo 2011, il giorno dopo Inter-Lecce. Tisci, scrivono gli investigatori in un brogliaccio di un'intercettazione allegata agli atti dell'inchiesta, «si lamenta del comportamento di Bressan (ex giocatore agli arresti, ndr) e dice che dopo averlo tenuto in stand by fino a stamattina» aggiunge che «l'hanno fatta saltare perche 'il boss' non ha soldi da puntare». A questo punto, proseguono gli investigatori, «Tisci gli chiede se ha visto cosa gli ha scritto ieri sera e che a Milano ha incontrato Bobo Vieri, il quale gli ha detto che non ha vinto molto e ha giocato da casa con il Pc». Tisci, concludono i poliziotti, «dice di averlo imbeccato e Vieri sapeva dell'over 3,5 dell'Inter».

La conversazione riprende successivamente quando Bellavista richiama Tisci. «Il quale - secondo gli investigatori - riprende il discorso raccontando la conversazione avuta con Bobo Vieri dalla quale ha capito che loro hanno fatto casini perchè non hanno saputo fare niente...perchè di là non hanno voluto fare..han voluto giocare...il primo tempo dice che...palo...cose...poi alla fine l'ultimo quarto d'ora si sono messi d'accordo perchè non è venuto il gol. Quindi prima diciamo che è stata una mezza cosa che è venuta fuori, ma non perchè l'hanno fatta...loro...». Gli investigatori annotano inoltre che Tisci sottolinea che «l'hanno tolta dalle scommesse quando è iniziata a scendere la quota a 2,80...2,40».

iltempo.it
Vieri è senz'altro innocente, il suo cervello non è in grado di capire il significato di Over Asd
A Napoli le partite sotto inchiesta sono tre: Napoli-Parma 2-3, Samp-Napoli 1-0 e Lecce-Napoli 2-1.
Ecco le telefonate più scottanti: Atalanta-Piacenza: "20 mila euro"

MILANO, 9 giugno 2011 - Il faldone comprende oltre seimila pagine: contiene intercettazioni, rapporti delle forze di Polizia, capi di imputazione e tutti gli altri elementi stilati dagli inquirenti e utili al gip Guido Salvini per emettere l'ordinanza da cui è scoppiato il caso scommesse. Abbiamo scelto alcune fra le intercettazioni più scottanti, significative o curiose, ma abbiamo deciso di "ripulire" i colloqui per renderli più comprensibili ai lettori e per tracciare un quadro un po' più chiaro dei rapporti tra i protagonisti della vicenda. Fermo restando che qualsiasi ipotesi di reato è ancora tutta da dimostrare.

NAPOLI-CHIEVO, CHE COINCIDENZA — I tentacoli della "cricca" si spingono fino alla stagione 2008-09. La partita è Napoli-Chievo, ultima giornata di campionato. Quel 31 maggio 2009 al San Paolo finì 3-0: tutti i gol arrivarono nel primo tempo. Il 19 marzo lo ricorda il dentista Pirani al suo sodale Erodiani.
PIRANI: "Quando io ho fatto quella cosa di Ascoli che tu sai, la domenica dopo c'era Napoli-Chievo... che ho fatto anche quella un po', ma avevo il mangime (il denaro, ndr) da metterci. Quella l'aveva fatta solo il Chievo, dopo venti minuti era tre a zero (se la ricorda bene, visto che è passato quasi un anno: segnarono Montervino al 3', Bogliacino al 7' e Pià al 18', ndr)".
ERODIANI: "Sì".
PIRANI: "L'avevano fatta quelli del Chievo, però io lo sapevo e l'uno a uno era dato a 2".
Curiosamente, su questo match ha già aperto gli occhi la Dda di Napoli nell'ambito dell'inchiesta sulle infiltrazioni camorristiche nel calcio.

IL COMANDANTE A ROMA PUÒ TUTTO — Marco Pirani fa il dentista di professione. Uno studio molto frequentato ad Ancona, tra i clienti il comandante dei vigili urbani del centro storico di Roma, Cesarino Caioni, lo stesso che fu poi trasferito per lo scandalo delle monetine rubate dalla Fontana di Trevi. Una telefonata tra i due è finita dentro gli atti. Prima parlano di un intervento ai denti, poi...
CAIONI: "E per quell'altro discorso mi sto muovendo un po' da tutte le parti, sto aspettando delle risposte".
PIRANI: "Bene, mi raccomando perché ci conto".
CAIONI: "Io ho detto la stessa cosa a quelli che ho sparso sul territorio, adesso sto aspettando delle risposte perché essendo fuori Roma... È vero che a Roma si può far tutto, Marco, però essendo fuori Roma io gioco fuori casa... A Roma si era sfasciato tutto e adesso sto mettendo in movimento una serie di soggetti: vediamo che viene fuori".
Ieri Caioni ha spiegato che nella conversazione parlava di due biglietti per il festival di Sanremo, che Pirani gli aveva chiesto. "Purtroppo non li ho neppure trovati".

PICCOLI BOSS TRA MINACCE E SOLDI — Sembrano i boss di quartiere del film "The Snatch", duri a parole ma sensibili al grano. Antonio Bellavista, l'ex mediano mangia-caviglie, non ha perso la grinta. Quando una combine rischia di saltare perché qualcuno ha scommesso troppo presto, facendo abbassare la quota, Bellavista se la prende con gli zingari e fa il gradasso con Ivan Tisci e Mauro Bressan, che stanno per incontrarli. Tirando in ballo la criminalità vera. Salvo poi pensare soprattutto a incassare i soldi da scommettere.
BELLAVISTA: "Se io stavo là, vedi che gli avrei detto: ma tu pensi che hai il cinese dietro? Ma pure io tengo la 'ndrangheta, la camorra. Non pensare di trattare con uno squattrinato qualsiasi".
TISCI: "Glielo dico io, non ti preoccupare. Ma senti, se si presentano con i soldi per quella cosa di Serie B, che faccio?".
BELLAVISTA: "Accetta, accetta. Facciamo questa però poi non ne voglio più sapere".
TISCI: "Concordo, sono stati corretti solo una volta".
BELLAVISTA: "Oh ma parlaci tu, vedi che quell'altro (Bressan, ndr) si è addormentato in macchina...".
Bressan, però, è il tramite con il gruppo degli zingari di Almir Gegic, suo compagno di squadra, e sarà la garanzia perché la combine su Atalanta-Piacenza si faccia senza incontrare direttamente i giocatori coinvolti.

LA JUVENTUS NON SI FA — Prove di combine sulla sfida del 20 marzo tra Juventus e Brescia. È il d.s. del Ravenna, Giorgio Buffone, quello che tarocca le partite per "amore della mia squadra", a darne conto al solito Pirani.
BUFFONE: "Oggi c'era un discorso molto importante. Si poteva... solo che non mi è venuto dietro l'albanese. Si poteva fare Juventus-Brescia, capito?".
PIRANI: "Perché è fatta, dici?".
BUFFONE: "Si doveva fare... si poteva fare con un mio amico. C'è bisogno di fondi, capito? E invece lui i fondi li mette, però deve essere collegata a un'altra sicura, no?".
PIRANI: "Perché, dici che vanno a prenderle?".
BUFFONE: "Sì, il primo tempo, capito?".
PIRANI: "E poi?".
BUFFONE: "Niente, quindi lui cercava i fondi, questo mio amico, è quello che c'ha in mano due di là... Aveva bisogno di un investimento".
PIRANI: "Ah, solo il primo tempo".
BUFFONE: "Esatto. Perdevano nel primo tempo".
PIRANI: "Ma i bianconeri o i celesti?".
BUFFONE: "No, gli altri...".
PIRANI: "E poi se la giocano il secondo?".
BUFFONE: "Esatto, però finora non mi hanno chiamato".
Nulla di fatto, quindi. Il tarocco - se mai fosse stato pensato - non si fa. Il Brescia perde 2-1 a Torino, ma il primo tempo si chiude in parità.

QUANDO LA PUNTATA ALLA FINE SALTA — Inter-Lecce, secondo la cricca, sarebbe combinata per l'over, con la garanzia di Paoloni che avrebbe parlato con il centravanti leccese Corvia. Ma la partita non va come previsto, e durante il match Erodiani e Bellavista capiscono che le cose si mettono male.
BELLAVISTA: "Ci stiamo cagando addosso".
ERODIANI: "Ah sicuro, anch'io".
BELLAVISTA: "Ma te con chi hai parlato?".
ERODIANI: "Con Corvia".
BELLAVISTA: "Con lui proprio?".
ERODIANI: "Sì sì. Ma l'hai vista la punizione di Sneijder? Rosati l'ha fatta entrare, non ha allungato manco il braccio e gol...".
BELLAVISTA: "Eh ma l'Inter...".
ERODIANI: "È l'Inter che è in coma".
BELLAVISTA: "Ma si inventassero qualcosa".
Il Lecce però non si inventa niente, e la partita finisce 1-0. Alla fine i toni si alzano. E sorge qualche dubbio sui contatti con Corvia.
ERODIANI: "Cazzo di casino di merda".
BELLAVISTA: "Non si è visto proprio niente, ma anche il portiere che va a protestare, poi fa il miracolo su Pazzini. Ma non è che (Paoloni) t'ha fatto parlà col cugino? Ha fatto un po' il romano, aho, ahe...".

L'OSSERVATORE SOLERTE — Il 16 marzo Erodiani riceve un sms che pare essere un ordine di combattimento: "Oggi mi vedo con il presidente del Giulianova, ho già parlato con il mister della Vibonese, poi domani sono con il mister del San Marino. Giocano il Giulianova-Fano 2, Vibonese-Milazzo 2, San Marino-Poggibonsi 2, Sangiovannese-Chieti 2. Chiamami urgente, ciao grazie". A scriverlo è Pino Greco, un osservatore della Juventus, evidentemente avvezzo ai campi della Lega Pro. In una telefonata successiva si parla di altre partite di Giulianova, Sangiovannese e Vibonese e si contratta il prezzo.
ERODIANI: "Quello che hai chiesto tu... se dai la tripla, dato che è la prima volta ti devi fidare di noi e io mi devo fidare di te. Ti diamo un assegno a garanzia di cinquanta (50 mila euro, ndr), poi giovedì tu mi ridai quello e io ti porto i liquidi".
GRECO: "No, è meglio per me... perché io con loro... tre da quindici (15 mila euro, ndr), hai capito? Per ognuno".
Poi Greco rassicura il socio: "Due dovrebbero essere a posto, ho già parlato. Manca Giulianova, non so che tempo fa...".

IL CAPITANO DELLA GIALLOROSSA — Povero Corvia, tirato in ballo da Paoloni, con cui ha giocato nelle giovanili della Roma, ma pure da Erodiani. Dal presunto coinvolgimento in Inter-Lecce a una soffiata per Roma-Fiorentina. Il 20 marzo il tabaccaio, al telefono con Parlato, prima parla della gara di San Siro ("la punta con la C ha parlato con me, è lui il referente"), poi arriva alla sfida del Franchi.
ERODIANI: "(Corvia) m'ha detto dopo, in confidenza, "Guarda se iniziamo sto rapporto..."".
PARLATO: "Eh".
ERODIANI: "Poi prendila con il beneficio del dubbio perché è la prima volta. Mi ha detto "In Fiorentina-Roma faranno tanti gol". Però mi ha detto "Devo sentire il capitano", perché lui è di Roma".
Il giorno dopo Erodiani conversa con Pirani. Un brogliaccio recita così: "Erodiani dice che l'attaccante del Lecce Daniele Corvia avrebbe pronosticato anche tanti gol in Fiorentina-Roma avendolo saputo dal capitano della Giallorossa". Pare evidente che si tratti Totti.

QUEL MILIONE SU BRESCIA-LECCE — I Bolognesi sono gente seria, che lavora bene. Non ha dubbi l'ex del Bari Bellavista. Il suo interlocutore, Erodiani, annuisce a ricorda che "questi sono quelli che hanno fatto l'Over per Brescia-Lecce", partita del 27 febbraio terminata non a caso 2-2. Ma quando si passa all'incasso? Bisogna aver pazienza, spiega il saggio Erodiani a Parlato: "Devi vedere la data di Brescia-Lecce. A un mese da quella data possono ritirare l'altro milione di euro che devono ritirare dal conto".

IL PREPARATORE DELL'ATALANTA — Su Atalanta-Piacenza sono già stati versati fiumi di inchiostro, ma dai brogliacci escono alcuni particolari inediti: si parla esplicitamente di soldi da consegnare ai giocatori (20 mila euro) e del coinvolgimento di un "preparatore che sta a San Benedetto", che lavora all'Atalanta, mai però nominato per nome. Ricordiamo che l'allenatore dell'Atalanta, Stefano Colantuono, è proprio di quelle parti, così come alcuni suoi collaboratori. Alle 11.10 del 16 marzo, tre giorni prima della partita, Gianfranco Parlato chiama la convivente e le spiega a che cosa serve la somma che sta recuperando. Le dice che sabato c'è una partita di Serie B già "preparata", ma che bisogna anticipare ai giocatori circa 20 mila euro: 15 mila arriveranno da Pescara, mentre lui deve raccogliere gli altri 5 mila. Parlato dice che "per farli avere oggi mi devo vedere con Santoni (preparatore dei portieri del Ravenna e amico di Doni), dobbiamo darli a loro. La partita è Atalanta-Piacenza. Il Piacenza perde". Parlato aggiunge di aver contattato a Bergamo, nell'Atalanta, il preparatore che sta a San Benedetto con il quale ha trattato per una vincita sicura dell'Atalanta e avendo trovato consenso nella squadra bergamasca riceverebbe 50 mila euro. Parlato dice ancora che i soldi "che mi dovrebbero arrivare da Bergamo mi devono arrivare prima della partita o subito dopo perché c'è di mezzo Doni, quindi non c'è problema che non arrivino". Parlato aggiunge: "Noi a quelli là abbiamo chiesto l'1 e l'over per avere i soldi delle scommesse e loro hanno detto va bene, ma in realtà a noi delle scommesse interessa solamente l'over".

IL TENTATIVO CON PELLISSIER — Taroccare le partite è una faticaccia. Lo confessa Bellavista parlando con Parlato del tentativo andato a vuoto di combinare con il Bari l'over in casa del Milan. Bari che riceve il Chievo, e su quello di lavora cercando un contatto con Pellissier.
BELLAVISTA: "Mettiti in contatto col Pelli, che voglio parlare con il Pelli (Pellissier, attaccante del Chievo)".
PARLATO: "Sì sì, infatti, è quello che bisogna fare".
BELLAVISTA: "E questi si possono... sui 400".
PARLATO: "E poi la settimana prossima vengono da te (c'è Bari-Chievo, ndr)".
BELLAVISTA: "Eh, appunto".
PARLATO: "Ma quelli come sono messi? Sono dei rincoglioniti quelli giù, i tuoi".
BELLAVISTA: "Oh credimi, sto perdendo le forze. Questi se facevano con il Milan l'over gli... 60 mila euro a testa".
PARLATO: "Pensa te".
BELLAVISTA: "Magari prima o poi una la fanno".
PARLATO: "Prima o poi si danno una svegliata".
Parlato aspetta poi novità da Pellissier, del quale parla in una successiva telefonata con Erodiani, con poche speranze: "Sto aspettando... il messaggio che m'ha mandato oggi Pellis è stato "ancora niente", però il fatto che c'era scritto "ancora" mi fa pensare che forse ci stanno lavorando".

IL CANALE VERSO TORINO — Chi scommette ha bisogno di avere sempre più contatti dentro le squadre. Più informatori ci sono, più le partite da combinare possono risultare sicure, più si può guadagnare. Soprattutto nei momenti di magra, quando i giocatori-amici di alcune squadre non si possono o non vogliono muoversi.
PARLATO: "Ma noi a Torino siamo completamente scoperti o abbiamo modo di arrivare... a livello di società?".
PIRANI: "Torino Serie B? Non siamo scoperti".
PARLATO: "Loro sono in grossissime difficoltà. Se i nostri referenti di Livorno vogliono ancora ricominciare a fare... Però visto che lì siamo fermi e non investono più, oppure investiranno più avanti, sicuramente lassù visto che hanno preso uno scoppolone (la sconfitta di Novara per 1-0, ndr) vorranno investire. Anche perché so per certo che loro... il loro capo è uno che investe. Lo so per certo, per certo, per certo. Io ce l'avrei un canale per poter arrivare, però di mettere in mezzo altra gente non mi va. Hai capito? E calcola che sabato prossimo... dove noi siamo coperti... se volessero...".
PIRANI: "Sabato chi hanno?".
PARLATO: "Hanno dove sta Max (Erodiani, ndr)".
PIRANI: "Dove sta?".
PARLATO: "Pesca... (Pescara, ndr)".
PIRANI: "Ah".
PARLATO: "E poi dopo vanno a Porto (Portogruaro, ndr).
PIRANI: "A che livello siamo coperti con Max?".
PARLATO: "Abbiamo l'aggancio con quello che sai. Però siamo sempre lì. Un conto è il discorso societario poi di conseguenza vediamo se investire o non investire. Io so per certo, e ti ripeto, che vogliono muoversi perché hanno bisogno e rischiano di stare fuori dai playoff. Se noi sappiamo che arrivano e che si muovono, siamo messi bene con un determinato numero di persone. A quel punto vediamo se investire o non investire e quando poter investire. Dobbiamo muoverci un po' con i piedi di piombo perché poi dopo deve essere sicuro matematico".
PIRANI: "No no, ci arrivo bene e il canale ce l'ho".
Due giorni dopo quel colloquio, il 17, Parlato invia un sms a Pirani "con l'indicazione - scrivono gli investigatori - della cifra richiesta dal Torino per manipolare la partita Torino-Pescara del 19 febbraio". La cifra indicata è 80, presumibilmente in migliaia di euro. Dall'ultima telefonata tra i due, però, la combine sembra saltata.
PIRANI: "Se la giocano".
PARLATO: "Bene, va bene".
PIRANI: "Se la giocano, anche perché stavolta hanno tre, quattro defezioni. Mi ha detto ce la giochiamo poi se non va dalla prossima... comunque a quelle cifre niente".

PAOLONI E L'INCHIESTA DELLA GAZZETTA — La Gazzetta aveva visto giusto. Nell'ottava puntata di "Gomorra" si parla della "nuova moda", quella di taroccare un solo tempo, in riferimento a Benevento-Cosenza. Il paginone non passa inosservato. E la moglie di Marco Paoloni, portiere del Benevento, chiama il marito per avvertirlo dell'articolo. Paoloni nega, ma alla fine della telefonata la donna si mette a piangere, forse intuendo l'ennesima sciocchezza commessa dal marito.
MICHELA: "Hai letto la Gazzetta?"
PAOLONI: "No, che cosa c'è scritto?".
MICHELA: "Hanno fatto una pagina grossissima".
PAOLONI: "Eh?".
MICHELA: "Sulla vostra partita (ossia Benevento-Cosenza, ndr)".
PAOLONI: "Eh".
MICHELA: "Hanno detto che hanno giocato dieci volte di più sul primo tempo. Che c'è un'inchiesta grossissima, che ci sono tre giocatori dell'altra squadra (il Cosenza, ndr) collusi".
PAOLONI: "Che vuol dì collusi?".
MICHELA: "Collusi con l'ambiente delle scommesse".
PAOLONI: "Che vuol dì?".
MICHELA: "Collusi vuol dire... come si dice... messi dentro insomma. D'accordo, e che tre giocatori vostri sono sotto inchiesta".
PAOLONI: "Addirittura".
MICHELA: "Sì".
PAOLONI: "E chi sono?".
MICHELA: "Non c'è scritto sul giornale, Marco. Stanno facendo un'inchiesta su questi tre nomi vagliando tutte le ipotesi. Io non riesco a capire una cosa. Io la partita l'ho vista".
PAOLONI: "Eh".
MICHELA: "Nel senso... vi siete massacrati, non riesco a capire come è possibile. Boh...".
PAOLONI: "Ma è una cazzata amò, è una cazzata".
MICHELA: "Dicono che c'è stato un flusso grossissimo sull'over e sul goal solo nel primo tempo".
PAOLONI: "Solo?".
MICHELA: "Solo nel primo tempo e quindi loro dicono che stanno guardando. Però sul Benevento, dicono che è vostro il problema. Ma una pagina grossissima, tutta una pagina sulla Gazzetta. È immensa".
PAOLONI: "Va bene, dài, ci sentiamo. Sono arrivato al campo ci sentiamo dopo l'allenamento va bene?".

MICHELA: "Va bene".
PAOLONI: "Eh amò...".
MICHELA: (piange).
PAOLONI: "Ok?".
MICHELA: "Ok".
PAOLONI: "Stai tranquilla".
Poi, con lei che continua a piangere, Marco e Michela parlano del loro problema di rapporto coniugale, causato dai gravi problemi finanziari dovuti alle scommesse perse da Paoloni.
MICHELA: "Io non ce la faccio così Marco eh... Mo' speriamo che arrivano (riferendosi al denaro del finanziamento, ndr).
PAOLONI: "Io dopo allenamento lo chiamo subito dài".
MICHELA: "Intanto quello chiama me (si riferisce a Erodiani, ndr).
PAOLONI: "Non gli rispondere".
MICHELA: "Ciao, chiama mio padre".
PAOLONI: "Digli di non rispondere, chiamo io dopo dài".
Nelle migliaia di pagine dell'inchiesta, un grosso capitolo è riservato a Paoloni e nelle intercettazioni escono in tutta la loro drammaticità i problemi economici del portiere, che sono anche la causa dei tanti litigi con la moglie Michela. Una storia umana di disperazione e in alcuni passaggi anche molto toccante.
(Gazzetta.it)
Di Martino: mie sensazioni sono testimonianze

Usa l'ironia il procuratore capo di Cremona, Roberto Di Martino, che indaga sulle presunte partite di calcio truccate, per replicare al presidente dell'Associazione nazionale magistrati Luca Palamara che, commentando la sua frase sulla 'sensazione' di problemi anche in serie A, lo ha invitato all'accertamento di fatti e responsabilità piuttosto che a seguire sensazioni. "Basta sensazioni... Il mio apparato sensitivo è completamente scarico. Palamara può dire quello che vuole - risponde De Martino intervistato da 'La stampa' - E' difficile criticare senza conoscere le situazioni. La verità e che molte persone si sono sedute davanti a me, mi hanno parlato di combine in serie A. Nelle carte ho letto frasi che ovviamente non posso rivelare.Ma sono consapevole che da qui a riuscire a dimostrare un reato la strada è lunga".

Repubblica.it
Dal verbale dell'interrogatorio di Massimo Erodiani (titolare agenzia di scommesse)

Inter-Lecce

È stato Paoloni che mi ha garantito che ci sarebbe stato l'Over tra Inter e Lecce.
...Fu Paoloni poco dopo Inter-Lecce, se non ricordo male, a fornirmi il nickname "Asso" di Daniele Corvia ed effettivamente io ho comunicato su Skype più volte con una persona che si qualificava come Daniele Corvia ed effettivamente si dimostrava a conoscenza dei fatti... Il sedicente Corvia mi ha riferito che i giocatori corrotti del Lecce erano lui, Rosati, Ferrario e Vives. Ha aggiunto che in realtà, quando si sono trovati con i giocatori dell'Inter nel tunnel prima della partita, quelli dell'Inter si sono mostrati a conoscenza della combine; l'accordo comune era Over 3 e mezzo.
Anzi, preciso meglio: ... secondo Corvia mi è sembrato di capire che i giocatori del Lecce per non fare brutta figura, abbiano chiesto di poter fare un gol per primi, e che i giocatori dell'Inter non abbiano accettato.

Genoa-Lecce

Il sedicente Corvia, sempre su Skype, mi indicò Genoa-Lecce e Lecce-Cagliari quali partite sulle quali puntare per risarcire il gruppo dei "bolognesi" che era stato fortemente penalizzato a seguito del risultato di Inter-Lecce.
In merito a Genoa-Lecce l'unico gruppo che era in grado di finanziare quella partita era quello degli "zingari" al costo di 200000 E che rappresentava il costo della corruzione indicato da Corvia. È accaduto che gli "zingari" abbiano accettato di finanziare quella partita, ma pretendevano di ricevere il venerdì una video-chiamata di Corvia dall'albergo dove si trovava con la squadra. È accaduto che Corvia, a suo dire non avrebbe disposto presso l'albergo di una video-camera, allora il Paoloni si è fatto dare, a suo dire, le password di Corvia ed ha simulato una video-chiamata spacciandosi per il predetto. Detta chiamata è fallita in quanto il Paoloni non aveva un tatuaggio sul braccio caratteristico; ciò ha fatta saltare tutto.
Atalanta-Piacenza

Quando ci siamo recati a Bologna il 15 marzo 2011, già ritenevamo di essere a buon punto per la manipolazione della partita Atalanta-Piacenza del sabato successivo. In sostanza io ero in contatto con Paoloni che a sua volta riferiva di essere in contatto con Gervasoni che giocava nel Piacenza.
Ad un certo punto ricordo che Paoloni mi disse che il portiere del Piacenza, Cassano, pretendeva 10000 E in più.

Modena-Siena

Effettivamente Pirani mi disse di aver appreso da Buffone, che si trattava di una partita combinata, nell'ambito della quale erano stati corrotti tre giocatori del Modena.

Siena-Ascoli

Se non ricordo male ho appreso da Bellavista, che la partita era stata fatta con il contributo di Sommese al quale aveva portato i soldi della corruzione Tisci...
Pirani stravedeva per Sommese, nel senso che sosteneva che tutte le dritte circa combine nelle quali era coinvolto l'Ascoli fossero giuste.
Dal verbale dell'interrogatorio di Marco Pirani (dentista):

Atalanta-Piacenza

Io l'informazione che l'Atalanta andava a perdere l'ho avuta da Parlato, il quale è amico di Santoni, il quale è amico di Cristiano Doni, che addirittura, sempre per sentito dire, non che me l'abbia detto Doni di persona, anche Doni quando organizzava le partite voleva la parte indipendentemente che vinceva o perdeva voleva la cosiddetta pagnotta.... Doni è uno che fa partite non a livello di Paoloni, ma quando c'è da fare una partita o le società o le squadre avversarie si rivolgono a lui... non solo è disponibile, bisogna passare tramite lui. Chi me l'ha detto? Parlato e Buffone.

Ascoli-Atalanta

Non ho investito nulla, perchè la partita veniva pagata dall'Atalanta. Ed onestamente per riprendere i soldi - qui lo dico - che mi doveva dare Sommese una parte dei soldi che pagava l'Atalanta li prendevo io. Più sincero di così non posso essere. Impiccatemi!
Genoa-Lecce e Lecce-Cagliari

Mi ha detto il mio amico che finiscono Over, io gli ho detto "le facciamo?" "no, no, ti farò sapere", non mi fatto sapere più niente... sono finite veramente Over, io lo sapevo un mese prima! Sono uscite tutte e due belle piene.
Queste è quelle che do al 100%.

Inter-Chievo

Il Chievo lì da solo si sono fatti la partita sull'Over 3 e mezzo, perchè la partita è finita 4-3 ma a vedere dal campo come hanno preso i gol e da come li facevano dopo il 4-3 si sono fermati.


Napoli-Chievo

Perchè adesso le spiego, Parlato è amico di Pellissier... a suo dire io non l'ho mai visto, però l'unica informazione che mi ha dato del Chievo due anni fa me l'ha data spaccata, giusta, mi ha detto "Napoli-Chievo finisce 1 primo tempo, 1 finale" dopo quindici minuti il Napoli vinceva 3-0 e la partita si è fermata. Quindi, era l'ultima giornata di campionato, era un'aliquota che era a 2, nel senso che se puntavi mille ne vincevi duemila con primo tempo e finale, non era un'aliquota alta per essere un primo tempo e finale, ma in quanto primo tempo e finale di solito lo pagano molto di più.
Chievo-Juventus

Un mese fa Parlato mi telefona alle sette e mi dice "il Chievo da la partita alla Juventus", io gli faccio "Gianfranco sei sicuro?" "al 100% perchè me l'hanno detto i miei di Chievo che gli danno la partita" "ma cosa gli danno 1 primo tempo e 1 finale?" "no gli danno solo l'1 finale". L'1 era 1,15, io faccio "Gianfrà, io ad 1,15 non la gioco neanche a pensarci, mi puoi giocare qualcosa?" "no, non te lo gioco perchè io per giocare voglio i soldi, io non anticipo niente a nessuno, se te c'hai i soldi, io non te lo gioco, te lo faccio giocare da chi ti pare, chiamo, però non gioco".
A quel punto la partita è finita 2-2 invece. Per cui, io Gianfranco l'ho chiamato il giorno dopo, gli ho detto "ma che cazzo di notizie mi dai, io non l'ho giocata, ma a me, me l'hanno giocata altri, che figura mi fai fare!" "ma non l'hai vista la partita?" "no, non l'ho vista la partita" "gli juventini non si reggevano in piedi, uno del Chievo a tre minuti dalla fine ha sbagliato il goal del 3-2 senza il portiere".
Dal verbale dell'interrogatorio di Marco Paoloni (calciatore)

Inter-Lecce

Mi venne l'idea di bluffare sulla partita Inter-Lecce, millantando il possibile contributo del calciatore Corvia, che giocava nel Lecce e con il quale avevo giocato nella Primavera della Roma, anche se non lo sentivo da tanto tempo. Pertanto ho riferito a Erodiani che c'era la possibilità di addomesticare quella partita garantendo un Over attraverso il contributo di Corvia, del portiere e due difensori centrali. Io in un primo momento avevo parlato solo del coinvolgimento del Lecce. Successivamente, quando le cose erano ormai andate male, ho aggiunto che i giocatori dell'Inter erano d'accordo e poi avevano cambiato idea. Quando successivamente sono stato messo alle strette ho deciso d'inscenare una reale presenza di Corvia creando su Skype un nuovo account a nome Daniele Corvia. A questo punto ho contattato Erodiani e ho finto di essere Corvia spiegandogli che la partita era andata male perchè l'Inter aveva cambiato idea all'ultimo.
Fiorentina-Roma

Quanto alla partita Fiorentina-Roma ricordo che pur non essendomene assolutamente occupato nemmeno in apparenza, dissi ad Erodiani di aver appreso da Corvia o qualcun altro avevano appreso da De Rossi che in quella partita ci sarebbero stati molti gol.

Siena-Sassuolo, Ascoli-Sassuolo e Sassuolo-Varese

Quanto a Siena-Sassuolo io gli dissi che conoscevo Quadrini ed Erodiani mi invitò a sondare la sua disponibilità. Io non ebbi nessun contatto con Quadrini, ma creai un account con Skype come avevo fatto con Corvia. In un secondo tempo mi sono messo in contatto con Erodiani fingendomi Quadrini. Ho continuato a reggerne la parte anche per Ascoli-Sassuolo e Sassuolo-Varese.
Scommesse: 4/07 interrogatori in Figc
Procuratore Palazzi sta concordando il calendario con il pm Di Martino

Gli interrogatori della Procura federale della Figc alle persone coinvolte nella vicenda del calcioscommesse, sulla quale stanno indagando i giudici di Cremona, cominceranno il 4 luglio.

ANSA.it
Ecco il calendario dei primi interrogatori di Palazzi:

Lunedì 4: Antonio Ciriello (vice presidente Ravenna), Luca Campedelli (presidente Chievo), Federico Zaccanti (calciatore Virtus Entella), Gianni Fabbri (presidente Ravenna), Leonardo Rossi (allenatore Ravenna), Gibellini (dirigente).
Martedì 5: Ivan Tisci (ex giocatore), Simone Malacarne (Viareggio), Alex Pederzoli (Ascoli), Marco Zamboni (ex calciatore), Sandro Turotti (dg Cremonese).
Mercoledì 6: Giorgio Buffone (ds Ravenna), Marco Paoloni (calciatore) e Gianfranco Parlato (dirigente).
Giovedì 7: Gianluca Tuccella (tesserato calcio a 5), Andrea Pezzali (non tesserato), Beppe Signori, Massimo Erodiani, Vincenzo Sommese (Ascoli), Nicola Santoni (preparatore portieri Ravenna), Stefano Bettarini.
Che imbecilli, lasciate stare il calcio italiano!!!ArrabbiatoArrabbiato:Arrabbiato
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