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Versione completa: Operazione Last Bet, scandalo scommesse nel calcio
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Zolk, ma di Masiello..?
Non me l'aspettavo sinceramente, 9 partite sono un monte... in pratica s'è venduto la Serie A eh...
e mentre retrocedevamo diceva pure che credeva nella salvezza...

è un gran bello schifo

Sta poi saltando fuori quello che era abbastanza evidente, cioè che molte partite anche in Serie A sono in un modo o nell'altro combinate, soprattutto a fine stagione, e dato che le squadre coinvolte sembrano essere davvero parecchie (anche importanti), secondo me finirà che puniranno solo i giocatori perchè se no bisognerebbe fare il prossimo campionato con almeno metà delle squadre penalizzate, cosa che penso non siano intenzionati a fare.
"Zingari", minacce e 14 partite truccate
Il pm: "Il campionato è stato irregolare"

Dall'inchiesta di Cremona emerge che la storia di cui si parla da mesi non era una "cosa di quattro sfigati". C'è un sistema messo in campo da una banda internazionale che in diverse occasioni funziona. L'esempio di Lazio-Genoa. Ci sono riscontri scientifici di telefonate e incontri, c'è insomma, materia per dire che il torneo 2010-2011 "è da considerarsi compromesso"ROMA - Roberto Di Martino, procuratore di Cremona, la dice quasi fosse un’ovvietà e non un’enormità. "Lo scorso campionato di serie A è stato irregolare". Poi, elabora. Ed è ancora peggio. "Alcune squadre hanno compromesso la genuinità della lotta per la retrocessione, altre quella per la qualificazione all’Europa League, altre ancora singole partite. Mettendole insieme, la quantità di gare truccate è tale che l’intero torneo è da considerarsi compromesso". Insomma, un campionato di cartapesta.

Ecco. Per mesi è sembrata una storia di "quattro sfigati" da bar sport, impiccati al linguaggio astruso degli "over", delle giocate "a due e mezzo" o "tre e mezzo". Popolata da fanfaroni, millantatori, calciatori sul viale del tramonto, comunque marginali nel calcio (scommesse) che conta. Un album di macchiette che evocava vicende inverosimili: il sonnifero nel tè, la vecchia gloria imbolsita (Signori), il portiere instabile (Paoloni), il capitano con la scimmia del "picchetto" (Doni), il tabaccaio e il medico di provincia chiacchieroni (Erodiani e Pirani). A ben vedere, una benedizione per il Palazzo del calcio, le tifoserie organizzate, gli addetti ai lavori. Un modo per dire che, sì, la vicenda era drammatica, ma niente affatto seria e convincere e convincersi che il giocattolo non si sarebbe rotto. Le cose, a quanto pare, non stavano e non stanno così. Nuovi documenti istruttori acquisiti dalle indagini delle Procure di Cremona e, ora, anche Bari, a cui Repubblica ha avuto accesso, raccontano una storia di crimine organizzato che ha appestato il calcio di casa nostra e non solo. Secondo le procure provano che, almeno 14 gare del campionato di serie A 2010-2011 di regolare hanno avuto solo il pallone con cui sono state giocate.

Il metodo Ilievski. In questa storia c’è un uomo che conta più di altri. Perché è la chiave che, d’incanto, rende nitido un puzzle fino ad allora confuso. Lo chiamano "lo zingaro" e di lui si legge nell’informativa che il 16 gennaio scorso la squadra mobile di Cremona e il Servizio centrale operativo della polizia consegnano alla Procura di Cremona. Il suo nome è Hristyan Ilievski e ha trascorso l’ intera stagione calcistica 2010-2011 in giro per gli stadi e i ritiri dei club a comprare calciatori e partite.

È brutto, Ilievski. Ha una cicatrice enorme sul volto e non gira mai da solo. Chiunque ne parli lo racconta come una sorta di Uomo Nero. Vittorio Micolucci, ex difensore talentuoso dell’under 21 finito per sbaglio ad Ascoli in serie B, ne è quasi terrorizzato: "Era notte. Un mio ex compagno mi aveva detto che c’erano due che mi volevano parlare. Ci vedemmo in un parcheggio. Arrivarono su una macchina con targa straniera. Alla guida c’era uno straniero che faceva da traduttore ad un altro che aveva una cicatrice (...) I due mi dissero che erano disposti a pagare per alterare i risultati delle partite di calcio. Volevano soprattutto gli "over 2.5 e 3.5". Ma volte volevano direttamente il risultato esatto. Offrivano denaro in contanti. Tanto e in anticipo. Se il risultato finale era quello pattuito i soldi li potevo tenere. Altrimenti andavano restituiti". Il metodo Ilievski sembra infallibile. Ma è stato mai applicato? Riesce? E soprattutto che profitti assicura?

Milanetto e Dainelli. Per trovare la prima delle risposte è sufficiente sezionare una delle partite che - come documenta una nota di tre pagine depositata agli atti dal procuratore di Cremona, Roberto di Martino - ne è il paradigma: Lazio-Genoa. Il giorno del match, 14 maggio 2011, Ilievski va al campo di allenamento della Lazio, a Formello, vicino Roma. Con lui ci sono il suo inseparabile guardaspalle e l’ex giocatore Alessandro Zamperini (ottimo amico di molti calciatori di serie A, tra i quali anche il laziale Stefano Mauri). In tasca ha un telefonino con scheda intestata a un nome di fantasia: Victor Kondic. L’analisi del traffico sulle celle della compagnia telefonica non lascia dubbi: Ilievski è a Formello alle 12:10, quando ancora il pullman della Lazio non ha lasciato il parcheggio diretto allo stadio Olimpico e i giocatori sono ancora dentro l’impianto. E qui rimane per circa un’ora. Intorno alle 12:42, il suo telefonino comincia a contattare il numero personale di Tan Seet Eng, capo dell’ organizzazione di scommettitori che vive a Singapore. Un tipo che ama le suite a 5 stelle, le ciabatte e il lusso pacchiano. Ma, soprattutto, che - secondo il pentito Perumal (membro dell’organizzazione asiatica, arrestato in Finlandia) - è capace di spostare scommesse per un milione di euro su una partita di serie A in tre minuti. Quindici, se il match è di serie B.

Dopo il contatto con Zamperini, Ilievsky si sposta nella zona dove alloggia il Genoa in trasferta e incontra Oscar Milanetto, leader dello spogliatoio. L’abboccamento va a buon fine, secondo i magistrati, perché la partita finisce con un rotondo 4-2 per la Lazio. Ma soprattutto con un bel 1-1 alla fine dei primi 45 minuti. Spiega infatti Carlo Gervasoni, giocatore pentito arrestato da Cremona: "L’accordo prevedeva che il primo tempo si concludesse con un "over" (almeno due gol nei primi 45’, più di tre al 90’ ndr). Risultato che venne raggiunto". È un fatto (riscontrato dalle celle telefoniche e dalle schede di presenza degli alberghi) che quella sera del 14 maggio, alle 19.19, Ilievsky è a Milano, all’Una Hotel Tocq dove lo aspetta Bellavista (ex capitano del Bari che fa parte del giro ed è in contatto con i clan della mafia barese). E dove, il 15 sera, lo raggiungono, alle 20:33, due giocatori del Genoa: Milanetto e Dainelli. "Evidentemente - scrive il procuratore Di Martino - si tratta di un incontro finalizzato alla consegna del denaro ai giocatori, dopo che la partita aveva realizzato il risultato programmato".

Lazio-Genoa ha tutto per essere una partita truccata. Ma è stata l’unica? Quante volte gli zingari hanno riprodotto lo stesso format?

"80 mile euro a cranio". Lazio-Genoa non è un unicum. Il format Ilievski si ripete identico in almeno altre cinque partite. Lecce-Lazio (lo "zingaro" è all’ Hilton di Lecce dal 20 al 23 maggio 2011), finita con un rocambolesco "over" (2-4 il risultato finale). Bari-Sampdoria 0-1, di cui si "occupa" l’ ungherese Lazlo, a Bari, dalla vigilia al giorno successivo la partita come dimostrano le celle telefoniche riscontrate dalla polizia ungherese in un’ informativa trasmessa in Italia. Bari-Roma 2-3, quando racconta il giocatore pentito Andrea Masiello, "gli zingari vennero sotto casa a chiedermi di far terminare la partita in "over". Gli dissi di "no". Loro mi dissero che avevano già convinto gli altri". La domenica dopo, il Bari va a Palermo (1-2) e gli "zingari", che sono in Sicilia, catechizzano a modo loro cinque giocatori: Andrea Masiello, Parisi, Padelli, Bentivoglio, Marco Rossi. Offrono 80 mila euro a cranio perché vinca il Palermo con "almeno due gol di scarto". Le cose non vanno così (l’ inconsapevole Miccoli sbaglia il rigore nel finale) e i cinque restituiscono il denaro. C’è anche Brescia-Bologna (3-1). Una settimana prima del match, al telefono, uno degli uomini del giro degli zingari dice: "Mi hanno detto che il Brescia con il Bologna prenderà tutto". Dice un investigatore: "Le prove che abbiamo raggiunto su queste sei partite ci consentono oggi di dire con ragionevole certezza che ce ne sono almeno altre otto, di cui parlano i pentiti e abbiamo traccia nelle intercettazioni telefoniche, che sono state aggiustate nello stesso modo". Sono Napoli-Sampdoria (4-0); Brescia-Chievo (0-3); Brescia-Bari (2-0); Genoa-Roma (4-3); Bari-Chievo (1-2); Parma-Bari (1-2); Chievo-Sampdoria (0-0). Ce ne sarebbe anche un’altra: Inter-Lecce (1-0). La partita è appattumata a dovere, ma, racconta Massimo Erodiani (uno degli arrestati a Cremona), accade qualcosa nel tunnel di San Siro mentre le squadre entrano in campo: "L’accordo era che il match dovesse finire con un "over". Con un gol del Lecce, prima dell’Inter. Prima di entrare in campo ci fu un ripensamento. E i giocatori dell’Inter non accettarono. Me lo disse Daniele Corvia (giocatore del Lecce ndr) che gli "zingari" avevano corrotto insieme a lui Rosati, Ferrario e Vives". E ora che succederà? Come reagirà il mondo del calcio? Le squadre cosa rischiano?

La via d'uscita. Raccontano fonti diverse che il Palazzo del pallone stia vivendo ora giorni terribili. La favola dell’inchiesta che "non andrà da nessuna parte" non la beve più nessuno. E l’arrivo della Procura di Bari sul proscenio dell’indagine è stato il definitivo campanello d’allarme. Racconta una fonte vicina alla Federazione Gioco Calcio: "Il giorno in cui si è saputo che il procuratore capo di Bari, Antonio Laudati, interrogava in una località segreta Masiello, è stato chiaro che qui verrà giù tutto". Dunque? Al mondo a parte del pallone e della giustizia sportiva restano pochi mesi. Quelli da qui alla fine di questo campionato. E una scelta da fare: aspettare che le inchieste penali obblighino il procuratore federale Stefano Palazzi a precipitare mezza serie A nel baratro delle penalizzazioni, retrocessioni e squalifiche. Oppure mettere rapidamente mano al codice di giustizia sportiva. Cancellando o modificando quel principio di "responsabilità oggettiva" che consentirebbe di buttare a mare gli indifendibili, "le mele marce" e salvare ciò che resta del calcio professionistico di questo Paese. Vedremo.

articolo tratto da Repubblica.it
Arrestati dalla procura di Cremona Mario Cassano, portiere del Piacenza, e Angelo Iacovelli, infermiere barese che sarebbe stato il tramite tra il clan Parisi e i giocatori.
Il Bari avrebbe truccato quattro partite della passata stagione: Milan-Bari, Bari-Samp, Bari-Roma e Palermo-Bari; mentre Cassano avrebbe alterato Atalanta-Piacenza, Siena-Piacenza, Piacenza-Albinoleffe dello scorso campionato e Piacenza-Mantova del 2008-2009.
Le audizioni della procura federale:

28/2: Gervasoni (Cremonese)
29/2: Doni (Atalanta), Carobbio (Spezia)
1/3: Benfenati (non tesserato)
5/3: Micolucci (Ascoli)
6/3: Ernandes (tecnico), Pederzoli (Ascoli)
7/3: Caremi (ex calciatore), Cellini (Modena), Narciso (Grosseto), Ruopolo (Padova)
8/3: Santoni (tecnico), Sartor (ex calciatore)
9/3: Zamperini (calciatore in Lettonia)
12/3: Catinali (ex calciatore), Rickler (Bologna), Turati (Modena)
15/3: Acerbis (ex calciatore), Conte (ex calciatore), Guzman (Gubbio), Joelson (Pergocrema)
Altri interrogatori:

7/3: Marilungo (Atalanta)
8/3: Faggiano (direttore sportivo Siena), Passoni (Feralpi Salò), Perinetti (responsabile area tecnica Siena), Drascek (Feralpi Salò), Poloni (allenatore), Terzi (Siena), Vitiello (Siena), Sala (ex calciatore), Bombardini (ex calciatore), Bertani (Sampdoria), Coppola (Torino), Garlini (allenatore), Gheller (Pavia), Stellini (allenatore)
Dice che i tifosi del Bari sapevano tutto e che si siano messi in mezzo pure loro Confuso
Quindi quando è che faranno il processo a Zelk? Mmm
(questa è pessima Asd )
a parte che non capisco come un tifoso possa far vendere partite della propria squadra e vederle perdere Facepalm mah
ma se è vero che c'è di mezzo qualche dirigente...speriamo sia Matarrese, fosse ora che ce lo leviamo dalla faccia della terra

Confermati in ultimo grado i 6 punti di penalizzazione all'Atalanta.
Arrestato a Bari il difensore dell'Atalanta ed ex biancorosso Andrea Masiello insieme a due suoi amici.
Indagate nove partite del Bari.
il signor io ci credo al 60% che ci salviamo cit. ma se n'andasse a quel paese

dispiace solo per l'idolo Colino Belmonte anche lui indagato
Gli indagati sono gli ex baresi Belmonte, Rossi, Ghezzal, Esposito, Parisi, Bellavista e il bolognese Portanova; le partite ufficialmente indagate (ma il pm ha confermato che ce ne sono altre) sono Bari-Genoa e Udinese-Bari del 2009/10, Cesena-Bari, Bari-Lecce e Bologna-Bari del 2010/11.
In pieno periodo calcioscommesse è morto Carlo Petrini, RIP.
La Procura federale in base all'inchiesta di Cremona ha deferito le seguenti società e tesserati:

Società: AlbinoLeffe, Ancona, Ascoli, Atalanta, Avesa, Cremonese, Empoli, Frosinone, Grosseto, Livorno, Modena, Monza, Novara, Padova, Piacenza, Pescara, Ravenna, Reggina, Rimini, Sampdoria, Siena, Spezia;

Tesserati: Paolo Domenico Acerbis, Andrea Alberti, Mirko Bellodi, Cristian Bertani, Davide Caremi, Filippo Carobbio, Mario Cassano, Edoardo Catinali, Marco Cellini, Roberto Colacone, Alberto Comazzi, Luigi Consonni, Kewullay Conteh, Achille Coser, Federico Cossato, Filippo Cristante, Andrea De Falco, Franco De Falco, Alfonso De Lucia, Cristiano Doni, Nicola Ferrari, Riccardo Fissore, Luca Fiuzzi, Alberto Maria Fontana, Ruben Garlini, Carlo Gervasoni, Andrea Iaconi, Vincenzo Iacopino, Vincenzo Italiano, Thomas Hervé Job, Inacio José Joelson, Tomas Locatelli, Giuseppe Magalini, Salvatore Mastronunzio, Vittorio Micolucci, Nicola Mora, Antonio Narciso, Maurizio Nassi, Gianluca Nicco, Marco Paoloni, Gianfranco Parlato, Dario Passoni, Alex Pederzoli, Alessandro Pellicori, Mirco Poloni, Cesare Gianfranco Rickler, Gianni Rosati, Francesco Ruopolo, Nicola Santoni, Vincenzo Santoruvo, Maurizio Sarri, Luigi Sartor, Alessandro Sbaffo, Mattia Serafini, Rijat Shala, Mirko Stefani, Juri Tamburini, Marco Turati, Daniele Vantaggiato, Nicola Ventola, Alessandro Zamperini.
La Procura di Cremona ha disposto gli arresti per 19 persone tra cui i calciatori Mauri, Milanetto, Bertani, Turati, Acerbis, Gritti, Tisci e Pellicori; arresti domiciliari per Joelson.
Indagati Conte, Sculli e Criscito, perquisizioni nell'abitazione dell'allenatore della Juve e a coverciano.
Ma vaffanculo a Mauri, se è vero che si vergogni!

La Lazio rischia seriamente di non andar in UEFA? (da persone oggettive)
Se è vero che sono state truccate Lazio-Genoa e Lecce-Lazio direi di sì.
E allora le partite del Napoli dove il portiere SI ARRABBIA quando la sua squadra segna (e chiede quanto tempo manca e poi subisce un gol)?
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