Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Caso "Bici Motorizzate" - Sette biciclette truccate tra Strade Bianche e Coppi&Bartali?
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Bici Motorizzate, Stade 2: L'email sospetta di Barfield
Il direttore tecnico dell'Uci avverte di una indagine in arrivo

Ancora motorini nascosti nelle biciclette, ancora UCI nel mirino. Stade2, la trasmissione sportiva della domenica di France2 ha mandato in onda le seconda puntata dell'inchiesta realizzata sui motorini nascosti nelle biciclette. E dopo aver ribadito le perplessità sui tablet-scanner per smascherare le frodi tecnologiche, ha puntato nuovamente il dito sull'Uci ed in particolare sul direttore tecnico dell'Uci per il doping tecnologico, l'inglese Mark Barfield.

L'11 luglio 2015 alle 11.37 Barfield ha scritto una mail a Harry Gibbings, direttore della Typhoon, azienda produttrice di veicoli a pedalata assistita, molto vicina all'Uci. E quest'ultimo a sua volta ha scritto poche ore dopo a Stefano Varjas, l'ingegnere ungherese salito più volte alla ribalta perché è stato il primo ad applicare il motorino nascosto alle bici da corsa. È l'argomento della mail, naturalmente, ad essere interessante: si tratta dell'avviso di una indagine di polizia sui motori dopati nel ciclismo agonistico.

«Ciao - scrive Barfield - hai un numero di telefono dopo posso chiamarti subito? Ho davanti a me la polizia francese che mi parla di un ingegnere ungherese in visita al Tour de France oggi per vendere una bicicletta e far visita ai team. Può essere il tuo uomo?»

E Gibbins a sua volta scrive a Varjas: «Ero impegnato con la famiglia ieri, mi ha scritto un amico della UCI e ho visto la mail solo a tarda sera. La polizia francese ha aperto un fascicolo sul 'doping tecnologico', c'è in ballo il reato di truffa. L'amico dice di non aver parlato né di Stefano né di altri clienti, ha solo dato alla polizia la disponibilità a collaborare per rilevare un sistema simile in bici da corsa… Non ho bisogno di dirvi che questo è un grande e grave problema».

E d'incanto Varjas lascia il Tour, lasciando a bocca asciutta le forze di polizia che in quella occasione lo cercheranno invano.

Testimone d'eccezione di tutta la vicenda è Cathy Lemond, moglie di Greg: i due erano a Vannes per la cronosquadre del Tour e stavano parlando d'affari con Varjas quando l'ingegnere ungherese ha ricevuto l'email e si è subito messo in allarme.

OGGI. Ai giornalisti di Stade2 che lo hanno intervistato al Delfinato, Barfield ha riconosciuto l'emai e ha detto di averla inviata come semplice informativa ad una azienda che aveva collaborato con l'Uci. Ma secondo gli autori del programma, la polizia francese avrebbe contestato questa ricostruzione.

Anche Gibbings è stato intervistato a Montecarlo dal collega Marco Bonarrigo per Stade2, anch'egli ha riconosciuto come sue le email ma ha negato che Varjas fosse al Tour per conto di Typhoon e addirittura ha ribadito come la società non fosse in alcun modo presente alla Grande Boucle. Mentre le parole della signora Lemond, che si è addirittura annotata su una mano i nomi dei mittenti della mail che le è stata mostrata, dicevano tutt'altro...

CURIOSITA'. Poco più di un mese fa l'Uci ha invitato ad Aigle alcuni giornalisti per illustrare il funzionamento di tablet e della App studiata per smascherare il doping tecnologico: ad illustrare il progetto è stato propro il direttore tecnico Barfield utilizzando delle biciclette Typhoon... E ribadendo ancora una volta l'inefficacia delle telecamere termiche con immagini riprese durante la corsa.

a cura della redazione di tuttobiciweb.it
Ci sarebbe una seconda parte del reportage firmato Stade 2 sulle biciclette motorizzate: stavolta verrebbe preso in esamine anche il caso di Primoz Roglic, vincitore della cronometro del Chianti al Giro d'Italia con la sua bicicletta di riserva.

http://www.cyclismactu.net/news-giro-le-...witterfeed


Non so cosa dice il video, visto che non posso vederlo Triste

Riprendo però questo articolo di corriere.it
http://www.corriere.it/sport/16_giugno_2...ff47.shtml

1) Roglic perché qualche minuto prima del via la bici dello stupefacente sloveno è stata (incredibile per un team di alto livello) trovata «fuori misura» e bloccata. Ma, miracolo, lo sloveno ha trovato un’altra bici da crono della sua misura e con quella è partito, senza poter subire controlli.

Visto che è arrivato quest'anno alla LottoNL, non ci vedo poi niente di così strano: veniva dall'Adria Mobil (non una squadra dilettante, come scritto nell'articolo) e sicuramente non è che avesse fatto grandi studi sulla sua posizione a cronometro.
Probabile quindi che, quel giorno, abbiano modificato l'assetto per adattarlo meglio ad una cronometro per nulla tipica in confronto a quelle disputate in stagione, non accorgendosi di aver sforato con le misure. Fosse capitato ad un Dumoulin o ad un Cancellara, allora sì che poteva essere particolare la cosa...
Così come non capisco che ci sia di strano dell'avere una bici da cronometro in più Sgrat

2) Impossibile avere dettagli sulla prestazione dal sofisticato computer di bordo: «L’ho fissato male al manubrio: è volato via subito dopo la partenza»

Ci sta, nella fretta.
Tra l'altro non ricordo chi fece notare pure l'assenza di borraccia: faceva interferenza con la batteria..!??
Doh

3) A incuriosire anche un altro dettaglio mostrato ieri da «Stade 2»: filmato da una telecamera termica alle Strade Bianche dello scorso marzo, il mozzo posteriore della bici di Roglic emette un forte bagliore. Di che si tratta? Forse un’interferenza. Forse altro.

Magari un ufo. Alien

4) Scalatore puro, a cronometro non ha mai pedalato oltre i 10 chilometri, con prestazioni mediocri. Fino al Giro, dove Primoz cambia letteralmente pelle: perde per 22 centesimi il prologo dall’asso Tom Dumoulin e poi distrugge la star Cancellara — che corre come lui sull’asciutto — lungo i 40 chilometri del Chianti. In salita, al contrario, è lento come un velocista.

Diciamo che non aveva mai avuto la possibilità di fare cronometro lunghe. Il parallelo con la star Cancellara è ridicolo: nessun accenno al fatto che si sia ritirato il giorno dopo. Facepalm
Nella prima tappa effettivamente ha sorpreso: anche se quel giorno in top 10 c'erano altri nomi un pochino inattesi, guarda caso partiti più o meno tutti nello stesso arco di tempo.

La critica delle sue prestazioni in salita è ridicola: come se il motore là fosse inutile (!!). Al limite si può sottolineare il fatto di non essere stato un gregario modello, visto che Kruijs non è che abbia ricevuto grosso sostegno da Roglic: lui si è fatto le sue due tappe, e stop...
Io non so con quali basi lo accusino ma non si può negare sia stato sorprendente in quelle due tappe.
Certo che se l'uci aveva qualche dubbio bastava mandare un controllo ai campionati sloveni che recentemente ha vinto...
Uno può accusare fin che vuole, ma in questi casi o uno lo becchi subito oppure ciao. Solo illazioni.
Le Strade Bianche non era la corsa professionisti tra l'altro, bensì la gran fondo...
A me sembra che si stia facendo tanto terrorismo psicologico su sta roba.
Può essere tutta una montatura di France tv,però anche l'Uci ci si mette...su quali basi viene escluso il controllo con la telecamera termodinamica?a domanda non si da una chiara risposta visto che comunque nella gran fondo sono emerse irregolarità,ed ecco che la dietrologia viene alimentata...se chi deve controllare è anche a capo di una società di produzione di bici elettriche ecco che c'è un conflitto d'interesse...è un problema di opportunità,più che di sostanza.
Sai quante irregolarità vengono fuori durante le gran fondo.
Comunque Dio vuole che esista il cqranking: http://www.cqranking.com/men/asp/gen/rid...&current=0

Peggior piazzamento a crono un trentesimo posto, insomma direi che le potenzialità c'erano, chiaro che finché stava all'Adria Mobil ci lavorava il giusto.

Quindi la tesi dell'"era uno scalatore scarso a crono" l'abbiamo smentita.

Su quella del cambio di bici ha detto tutto Gibo.

Qualche motivo valido per sostenere che questo avesse il motorino nella bici?
Personalmente non mi riferisco a Roglik,ma a tutta la faccenda in generale....l'atteggiamento fuorviante dei protagonisti intervistati porta sempre a pensare male,vale nel ciclismo ma in tutti i settori della società anche se non c'è niente poi...detto da uno che odia la dietrologia,ma se i primi sono loro a non fornire risposte adeguate e a mettere a ruolo di responsabile una persona che non dovrebbe stare li,è chiaro che innesti polemiche su polemiche.
Sono sei anni che si parla di bici col motorino e mai nessuno è stato beccato se non una ragazza in una corsa di ciclocross per JUNIORES.

Che risposte dovrebbero dare su un fatto che non sussiste?
Ma cosa cambia se utilizzano una telecamera termica?utilizzi anche quella,magari in un modo diverso dai tablet e si chiude la bocca a tutti.
Cambia che magari non hanno voglia di investire su una cosa che non serve?
questo è tutto da vedere,non è che devi prendere centinaia di telecamere...che senso poi ha mettere a capo dei controlli uno che ha una società di bici elettriche?e come mettere a capo del consorzio acqua pubblica,uno che ha una società che punta alla privatizzazione dell'acqua...boh...è un no sense...
Già che ci sono dei controlli per una cosa che non è mai successa mi pare tanto.

Poi intanto vorrei che mi si spiegasse per quale motivo uno che produce queste bici qua: https://www.google.it/search?q=bici+elet...60&bih=511 dovrebbe coprire un corridore che ha un motorino nella bicicletta da corsa?

Detto questo sono anni che la gente fa teorie sul nulla che tra loro pure si contraddicono, siamo passati da Cancellara che usa il motorino per staccare Boonen sul Muur, al motorino che in salita è inutile. Mi sembra un leggero controsenso.

Prima portate le prove che questo è un problema reale e poi potrete pretende più controlli.

Ad oggi è solo terrorismo psicologico.
produce anche bici da corsa per amatori...è un problema di opportunità e di divisione dei ruoli.
Se scrivevi:"ahehqhqhsjwjahajjwjqjajqjawnjw" era la stessa cosa.

Produce bici da corsa? Embé, vuoi metterci uno che produce frigoriferi a controllare se i corridori hanno o meno il motorino nella bicicletta?

Magari avere uno che ste cose le conosce come responsabile non è una cattiva idea, no?

Cosa cambia a lui se un corridore ha o meno il motorino nella bici?
Vabbè ci rinuncio... e come dire mettiamo Riina all'antimafia,perchè di mafia ne capisce...ma io non lo so che cosa mi tocca leggere...
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