Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: NBA season 2017/2018
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Ci spostiamo ora a ovest con la Northwest Division:

OKLAHOMA CITY THUNDER: L'autentica regina dell'off-season, prendere due fenomeni come Carmelo Anthony e Paul George in cambio dei contratti scomodi di Kanter e Oladipo è stato un autentico miracolo del gm Sam Presti. Col tridente: RW - PG - Melo sono probabilmente la rivale numero uno degli Warriors.

DENVER NUGGETS: I Nuggets hanno sfiorato i playoffs l'anno scorso, guidati dalla star in the making Nikola Jokic che li ha trasformati nel miglior attacco della NBA, e in off-season si sono rinforzati ulteriormente scaricando l'injury prone Gallinari e prendendo al suo posto il quattro volte all-star Paul Millsap, che porta esperienza, leadership e quella presenza in difesa che mancava terribilmente nella passata stagione. Il roster, oltre alle due stelle, comprende il giusto mix tra giovani in rampa di lancio, su tutti Jamal Murray, Juancho Hernangomez e Gary Harris, e giocatori di esperienza come Wilson Chandler, Mason Plumlee e il microwave Will Barton. Le carte in regola per fare una stagione da 5°/6° posto a ovest ci sono tutte, l'unico dubbio viene da un allenatore che ha palesato fin qui grossi limiti a livello di in-game coaching e rotazioni.

PORTLAND TRAIL BLAZERS: La stagione dei Blazers dipenderà in buona parte da Jusuf Nurkic, se il centro bosniaco riuscisse a rimanere sano e sul pezzo per almeno 70 partita allora potrebbero puntare quantomeno a un 5°/6° posto, tuttavia l'ex Nuggets nella sua per ora breve carriera NBA si è dimostrato molto propenso agli infortuni e se dovesse farsi male di nuovo sarebbe difficile per Lillard e McCollum riuscire a portare la franchigia dell'Oregon ai playoffs da soli.

MINNESOTA TIMBERWOLVES: Dopo un annata delutente per Towns e compagni a livello di risultati, i T-Wolves hanno fatto una vera e propria rivoluzione in estate: fuori Zach LaVine e Ricky Rubio, 2/5 del quintetto titolare, e dentro la stella Jimmy Butler, Jeff Teague, Jamal Crowford e i pretoriani di Tom Thibodeau Taj Gibson e Aaron Brooks. Di talento ne hanno a palate, ma verosimilmente ci sarà bisogno di tempo perché una squadra rivoluzionata da cima a fondo ingrani. Oltretutto sembrano mancare giocatori in grado di tirare tanto e bene da tre, e questo potrebbe essere un problema. Andrew Wiggins, che verrà rinnovato a peso d'oro, è chiamato a dimostrare di poter essere la terza star dei T-Wolves insieme a Towns e Butler. Comunque uno degli ultimi posti ai playoffs dovrebbero farcela ad agguantarlo.

UTAH JAZZ: Con gli addii di Gordon Hayward e George Hill perdono le prime due opzioni offensive dell'anno scorso e con loro, ovviamente, tantissima potenza di fuoco. L'off-season è stata povera e di certo non basta l'arrivo del fumoso e inconcludente Ricky Rubio per migliorare un po' le cose. La difesa, guidata dalla star Rudy Gobert, resta di livello assoluto, ma hanno troppi pochi punti nelle mani per poter pensare di vincere più di 37/38 partite.
Passiamo ora alla Pacific:

GOLDEN STATE WARRIORS: Sempre i soliti, sempre i più forti.

LOS ANGELES CLIPPERS: Con gli addii di Chris Paul e JJ Redick si chiude un'era per i Clippers, tuttavia il ninnovo di Blake Griffin unito alle prese di: Milos Teodosic, Danilo Gallinari, Patrick Beverly, Sam Dekker e Lou Williams permette ai losangelini di rimanere squadra da playoffs. Rispetto alla vecchia versione lo starting five ne esce indebolito, ma finamente avranno una second unit degna di questo nome. Un 5°/6° posto è alla portata, ma bisognerà seguirli principalmente per vedere in azione il genio di Milos Teodosic.

LOS ANGELES LAKERS: Col volante in mano a Magic Johnson è iniziata una piccola rivoluzione in casa Lakers, fuori D'Angelo Russel e il contrato pesantissimo di Mozgov e dentro la scadenza di Brook Lopez e il free agent Caldwell - Pope che nell'immediato faranno vincere ai lakustri qualche partita in più. Dal draft sono arrivati  finalmente dei giovani che sembrerebbero essere validi quali: l'intrigante Kyle Kuzma e il predestinato Lonzo Ball, l'uomo che dovrebbe guidare i Lakers a una nuova epoca d'oro. Sono senza scelta al draft 2018, dunque non tankeranno il che ci fa pensare che potranno ambire a una stagione da 27/28 W, che dovrebbe permettergli di arrivare sopra almeno a Suns e Kings.

PHOENIX SUNS: Dal draft è arrivato il tuttofare da Kansas Josh Jackson, che si propone come un buon pezzo da affiancare al temibile scorer Devin Booker, al momento unica, vera, certezza dei Suns. La stagione sarà incentrata sul provare a scambiare Eric Bledose e sul valutare quali sono i giocatori su cui puntare per il futuro. Il tutto condito, ovviamente, da un po' di sano tanking.

SACRAMENTO KINGS: Dalla free agency sono arrivati veterani quali: George Hill, Zach Randolph e Vince Carter, presi per aiutare i numerosissimi giovani a roster, tra cui le scelte del draft 2017: De'Aaron Fox, Justin Jackson, Harry Giles e l'ex Fenerbache Bogdan Bogdanovic. Sarà ovviamente una stagione di transizione per capire come plasmare i Kings del post - Cousins.
Hype a mille per Lonzo, per il resto c'è da capire chi fra Ingram, Clarkson, Kuzma, Randle (bleah) può fare parte del progetto futuro.
Preseason bruttina dei giovani Sixers eh.

Oggi Simmons 3/10 ai liberi.

Fultz meglio dell'altra volta, ma non tira da tre.

E' inspiegabile invece come Nik Stauskas continui a girare per la NBA. Ma spazio a Furkan ( Wub ) per piacere.

In tutto questo le riserve dei Celtics li stanno asfaltando.
Jarrett Jack versione Tom Brady

Intanto che nella classfica dei migliori U23 della lega della Gazzetta Jokic viene messo dietro a Wiggins, Porzingis e Booker ( Ahah ), negli USA ci considerano giusto un pochino di più.

Leggere: http://www.espn.com/nba/story/_/id/20967...-model-nba


Ma lol
Robe da preseason Asd

Che giocatore orrido Drummond
http://www.gazzetta.it/Nba/11-10-2017/nb...3855.shtml

Ma il senso di mettere Teodosic settimo?
Le fanno proprio a caso ste classifiche.
Chiudiamo la nostra preview con la Southwest division.

HOUSTON ROCKETS: Sicuramente con l'innesto di Chris Paul si rinforzano e non poco, tuttavia sembra mancare ancora un pezzo per poter infastidire i Warriors, poteva essere Carmelo Anthony, inseguito invano per tutta l'estate, ma OKC è stata più lesta ad accaparrarselo. PJ Tucker è un buon innesto sugli esterni, porta difesa e versatilità, permettendo a Houston di schierare con costanza il quintetto piccolo con Ariza da tre e lasciare in panchina Ryan Anderson. Sono squadra in primis da regular season per cui potrebbero vincerne una sessantina e insidiare anche il primo posto di Golden State.

SAN ANTONIO SPURS: Off-season fallimentare per gli Spurs che non sono riusciti a prendere né stelle di prima grandezza come Paul, George o Anthony, ma neanche quelli che erano obiettivi dichiarati da un bel po' come George Hill e Milos Teodosic. L'arrivo di Rudy Gay potrebbe rivelarsi un buon innesto se si riuscisse a inserirlo nel sistema, cosa non semplicissima e il precedente di Richard Jefferson, giocatore da ISO proprio come l'ex Kings, non infonde grande fiducia. Restano comunque una delle prime squadre dell'ovest, con un allenatore top e uno dei giocatori più forti in circolazione. Certo gli infortuni di Leonard e Parker potrebbero costringerli a una partenza non entusiasmante.

NEW ORLEANS PELICANS: Solita off-season insensata del gm Demps, dopo aver rinnovato Jrue Holiday sono andati a prendere Rajon Rondo con l'idea di giocare con il doppio play dietro alle due torri(mah). Il reparto esterni è inesistente e l'allenatore uno dei peggiori in circolazione. Facciamo il tifo perché hanno Boogie, ma i playoffs sono veramente difficili da raggiungere per la squadra della Louisiana.

MEMPHIS GRIZZLIES: Il grit&grind sembra arrivato a fine corsa con gli addii, in estate, di Zach Randolph, il giocatore che face svoltare Memphis nel 2010, Tony Allen e Vince Carter. Dietro a Gasol e Conley di certezza c'è solo JaMychal Green, onesto mestierante, ma per agguantare i playoffs, in questo ovest, serve che le scommesse Ben McLemore e Tyrike Evans ripaghino la fiducia e che Parsons resti sano e torni quello visto a Dallas e Houston. Più facile che cedano Gasol e Conley a metà stagione per tankare.

DALLAS MAVERICKS: Squadra da 33W, il più classico limbo che non serve a nulla, e non sempre ti arriva Dennis Smith JR alla nove. Chissà che a stagione in corso non scambino Barnes e Matthews per andare in full rebuilding cercando giovani e scelte su cui costruire, partendo già da una bella base come il sopraccitato Smith.
Il pronostico:

1) Golden State Warriors
2) Houston Rockets
3) OKC Thunder
4) San Antonio Spurs
5) Los Angeles Clippers
6) Denver Nuggets
7) Portland Trail Blazers
8) Minnesota T-Wolves
9) New Orleans Pelicans
10) Memphis Grizzlies
11) Utah Jazz
12) Dallas Mavericks
13) Los Angeles Lakers
14) Phoenix Suns
15) Sacramento Kings
Gli Spurs mi lasciano molto perplesso. Hanno una base costituita prevalentemente da vecchi che talento ne hanno a palate ma in fase di declino più o meno pronunciato (Parker, Ginobili, Gasol, lo stesso Aldridge) però sono sempre lì e senza l'infortunio di Leonard avrebbero forse infastidito maggiormente i Warriors.

La coppia Harden-Paul é sicuramente stuzzicante ma sull'effettiva efficacia nei momenti topici ho dei dubbi.
Io metterei al secondo posto Oklahoma e terzo Houston.
Sulla forza degli Warriors non si discute.
I Rockets sono più squadra da RS rispetto a OKC, per vari motivi.

Poi in una serie di PO prendo sempre i secondi.
I miei favoriti per i playoff 
Eastern:
1 Cleveland Cavs
2 Boston Celtics
3 Milwaukee Bucks
4 Toronto Raptors
5 Miami Heat
6 Washington Wizards
7 New York Knicks
8 Charlotte Hornets
Western
1 Goden State Warriors
2 OKC Thunder
3 Houston Rockets
4 Denver Nuggets
5 Los Angeles Clippers
6 San Antonio Spurs
7 Minnesota Timberwolves
8 Memphis Grizzlies
Devis va che gli Atlanta Hawks hanno smontato la squadra.
E i Knicks hanno Porzingis e poi una serie di impresentabili
Levo Atlanta(anche se ha schröder) e al suo posto metto Milwaukee
Beh, Schröder mica è uno che sposta in NBA.
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