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Vincenzo Nibali - Versione stampabile

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RE: Vincenzo Nibali - SarriTheBest - 10-08-2014

Nibali, grande festa a Mastromarco
Un paese tutto vestito di giallo

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Grande festa per Vincenzo Nibali a Mastromarco, il paese del pistoiese che 15 anni fa accolse il trionfatore dell'ultimo Tour del France quando lasciò la Sicilia. Una grande cena per 800 persone e anche una pedalata di tre chilometri con il campione di ciclismo da Mastromarco a Lamporecchio. Il tutto preceduto da una conferenza stampa di Nibali proprio nel teatro comunale di Lamporecchio. "Ora penso ai Mondiali - ha detto "Lo Squalo" - . Giro e Tour nel 2015? L'idea c'è. Poi vedremo insieme al direttore e all'allenatore".

tuttobiciweb.it


RE: Vincenzo Nibali - SarriTheBest - 12-08-2014

Nibali: «Preparare bene il Mondiale? Si può»
«Ho dimostrato di saper programmare gli appuntamenti»

Da sabato scorso Vincenzo Nibali è cittadino onorario del Comune di Lamporecchio, nel quale si trova quella vulcanica frazione di Mastromarco che lo ha accompagnato in una fase cruciale della sua carriera ciclistica. A conferire al campione siciliano questa onorificenza ha provveduto il sindaco della cittadina situata ai piedi del Montalbano pistoiese, Alessio Torrigiani, durante il riuscitissimo Nibali-Day organizzato dal Fan Club I CanNibali. Dal canto suo il capitano dell'Astana, ovviamente felice e onorato allo stesso tempo dalla favolosa accoglienza ricevuta dai suoi – ormai – concittadini, ha precisato i prossimi impegni: «Per me, Martinelli, Slongo e parte del nostro staff è in programma una trasferta celebrativa in Kazakistan verso fine agosto ma la data esatta non è ancora stata fissata. Ritornerò alle gare al Trittico Lombardo, probabilmente il 16 settembre nella Coppa Bernocchi a Legnano o il 17 nella Coppa Agostoni a Lissone, alla quale seguirà la Tre Valli Varesine. Il 19 sarò invece a Cesenatico per regalare la mia maglia gialla a Tonina Pantani, la mamma di Marco, per mantenere una promessa che le avevo fatto prima di partire per il Tour de France; quindi, il 20 settembre parteciperò al Memorial Marco Pantani sempre nell'ottica della preparazione per il mondiale spagnolo di Ponferrada».
Che è ormai un suo conclamato obiettivo, confermato insieme al CT azzurro Davide Cassani: «Lo so che qualcuno pensa che sarò svantaggiato rispetto a quelli che usciranno dalla Vuelta di Spagna, ma penso di avere dimostrato ampiamente che sono capace di amministrarmi e prepararmi al meglio, specialmente per le grandi occasioni. Con Paolo Slongo abbiamo stilato a inizio stagione un programma che doveva portarmi al top per il Tour e quindi per il mondiale e mi pare che per ora gli appuntamenti siano stati rispettati...».
In effetti si ha proprio l'impressione che la gara iridata sia da tempo nel mirino dello Squalo dello Stretto: «E' proprio così, ne avevo già parlato con Cassani durante il ritiro della nazionale prima del campionato italiano e abbiamo concordato su molti aspetti riguardanti questo periodo post Tour. Ho parlato con alcuni colleghi che hanno gareggiato sul circuito di Ponferrada lo scorso anno e nel 2014 e ritengo che sia un mondiale abbastanza adatto alle mie caratteristiche. Atleti ed addetti ai lavori giudicano decisiva la salita di un chilometro con pendenza all'8% che troveremo ai meno 6 km dall'arrivo. Successivamente ci saranno tre chilometri di discesa, molto pericolosa nella parte finale e due chilometri di pianura prima del traguardo. Ripeto, è un tracciato che mi piace, almeno sulla carta e tra gli avversari più pericolosi ci sarà sicuramente Valverde>>. Il discorso torna poi inevitabilmente al Tour dominato:<<Penso che la mia vittoria sia stata netta. La tappa decisiva è stata quella di Arenberg, con il mio ottimo comportamento sul pavé, ma deluderò molti se dico che almeno per ora non ho affatto intenzione di correre la Roubaix vera: i settori di pavé sono molti di più che nella tappa del Tour, è troppo pericolosa e cadendo su quelle pietre si può compromettere un'intera stagione. Io invece punto ai grandi Giri a tappe e al massimo mi sentirei di gareggiare nel Giro delle Fiandre. Poi sulle salite ho rafforzato il mio primato e confesso che tra quelle scalate quest'anno conoscevo soltanto Hautacam e il Tourmalet. Ma c'era quel fenomeno di Paolo Slongo che ogni giorno partiva un ora e mezzo prima di noi corridori e poi, per telefono, comunicava al diesse Martinelli eventuali situazioni difficili o le caratteristiche delle salite. Paolo è ormai una pedina insostituibile per il nostro staff».
Eppure anche questo Nibali pacato e disponibile vuole togliersi un sassolino dalla scarpa: «Mi hanno dato fastidio certi commenti dei mass media che hanno continuato a ripetere che senza le cadute di Froome e Contador difficilmente avrei vinto il Tour. Questi signori dovrebbero riflettere sul fatto che Froome è rimasto sdraiato in troppe cadute nelle prime tappe e che ciò non poteva essere solo sfortuna, l'inglese aveva dei problemi seri nel condurre la bici e questo meritava approfondimenti tecnici, così come l'annata-no del team Sky. Contador lo rispetto ma in salita, quando sono in forma, non mi sento affatto inferiore a lui e l'ho già dimostrato in passato».
Per il 2015 l'Astana è già al lavoro: «Anche se la squadra è già fortissima servono dei rinforzi per evitare tensioni soprattutto nelle gare primaverili. Io sto accarezzando il progetto di correre Giro e Tour, ma non chiedetemi di vincerli entrambi, è molto difficile. Se ne può correre uno calmi per arrivare al massimo all'altro. Vedremo, Beppe Martinelli è uno specialista di queste accoppiate e io ho già gareggiato in entrambi nel 2008: finii 11° al Giro e 20° al Tour, ma ero ancora troppo giovane...».

Stefano Fiori


RE: Vincenzo Nibali - And-L - 12-08-2014

ecco già una precisazione notevole sull'accoppiata giro-tour


RE: Vincenzo Nibali - Andy Schleck - 12-08-2014

Per me uno che non capisce che se ti rompi un polso non è facile guidare la bici in condizioni estreme deve spararsi. È caduto la prima volta NON per colpa sua e non poteva farci niente. Ha rimediato fratture alla mano e non poteva più guidare la bici, cosa poteva farci?
Tutto questo sminuire il potenziale di Froome mi sa tanto di uno che quando ha saputo che Froome si è ritirato mancava poco che veniva sul manubrio ConfusoESE:, poi potrei sbagliarmi.
Ad esempio sulla regione c'era esplicitamente scritto "Froome è caduto troppe volte in due giorni, forse non sa andare in bici..." Al che mi veniva da lanciare il giornale addosso a qualcuno Sisi


RE: Vincenzo Nibali - And-L - 12-08-2014

a parte che c'è sempre da dare la tara a quello che c'è scritto, un conto è estrarre un concetto, un conto misurare le singole parole.

Quello che Nibali intende (credo) è che Froome sia caduto così tante volte perché aveva già dei problemi fisici che non gli permettevano di guidare bene la bici, cosa che mi sembrava peraltro pure confermata. Altre persone addette ai lavori hanno commentato in maniera simile ovvero che Froome era acciaccato già dal Delfinato e che ben difficilmente avrebbe potuto essere sui livelli del 2013, livelli necessari, numeri alla mano, per poter competere alla pari con Nibali.

Che poi se Froome fosse stato il superuomo sarebbe stata una dura battaglia e Nibali avrebbe pure potuto perdere, ok, parliamone, però non partiva certo battuto, a maggior ragione dopo aver visto le prestazioni (specie sul pavè) del siciliano.


RE: Vincenzo Nibali - Andy Schleck - 12-08-2014

A me non importa di cominciare una discussione senza il minimo senso su chi avrebbe vinto il Tour con Froome e Contador... Quello che mi dà fastidio è che alcuni non capiscano che le due cadute della quinta tappa sono diretta conseguenza della caduta della quarta tappa in cui NON è caduto per colpa sua. Poi non mi frega di confrontare i tempi di salita o fare discussioni basate su ipotesi soggettive che lasciano il tempo che trovano Occhiolino
:D


RE: Vincenzo Nibali - BidoneJack - 12-08-2014

(12-08-2014, 11:04 AM)And-L Ha scritto: a parte che c'è sempre da dare la tara a quello che c'è scritto, un conto è estrarre un concetto, un conto misurare le singole parole.

Quello che Nibali intende (credo) è che Froome sia caduto così tante volte perché aveva già dei problemi fisici che non gli permettevano di guidare bene la bici, cosa che mi sembrava peraltro pure confermata. Altre persone addette ai lavori hanno commentato in maniera simile ovvero che Froome era acciaccato già dal Delfinato e che ben difficilmente avrebbe potuto essere sui livelli del 2013, livelli necessari, numeri alla mano, per poter competere alla pari con Nibali.

Che poi se Froome fosse stato il superuomo sarebbe stata una dura battaglia e Nibali avrebbe pure potuto perdere, ok, parliamone, però non partiva certo battuto, a maggior ragione dopo aver visto le prestazioni (specie sul pavè) del siciliano.
Esattamente, la sensazione che si aveva di Froome era proprio quella. Inoltre Froome le ha prese da Contador per tutta la stagione, e nell'unico confronto diretto tra lo spagnolo e il siciliano a Gerardmer Nibali ha impressionato per la facilità con cui riusciva ad affiancare l'avversario (lasciamo perdere i tre secondi persi nel finale per aver messo un rapporto troppo duro, un episodio che ricordava gli 8" di abbuono che Contador perse da Scarponi a Montevergine), quello del Tour era il Nibali più forte mai visto e in uno scontro faccia a faccia c'era poco da fare per Contador sicuro, per Froome si possono fare solo speculazioni.
Poi ovviamente con Contador e con la squadra che aveva niente si può mai dire però a livello assoluto Nibali era il più forte, lo sapevano gli altri e lo sapeva lui e si è un tantinello rotto le palle dopo un mese di tutti questi discorsi, in questo senso va letto questo suo sfogo
(12-08-2014, 11:11 AM)Andy Schleck Ha scritto: A me non importa di cominciare una discussione senza il minimo senso su chi avrebbe vinto il Tour con Froome e Contador...

Perché no, certo che ha senso, abbiamo i dati e l'esperienza sufficiente per poter fondare le nostre tesi, che poi si tratta di discorsi teorici non verificabili questo non toglie nulla alla validità dei nostri ragionamenti, concordi o contrastanti che siano


RE: Vincenzo Nibali - Micheliano59 - 12-08-2014

Quand'è che Froome le avrebbe prese da Contador in questa stagione?


RE: Vincenzo Nibali - BidoneJack - 12-08-2014

Catalogna, Delfinato


RE: Vincenzo Nibali - Peter Pan - 12-08-2014

Contador le ha sempre suonate a Nibali e con tutte le salite che c'erano da fare quando è caduto ed ha dovuto ritirarsi avrebbe sicuramente potuto recuperare il distacco subìto nella tappa del pavè,scelta tra l'altro molto discutibile dell'organizzazione,è una corsa a tappe su strada o ciclocross?
Out Contador,Out Froome,Purito convalescente,Quintana assente,come direbbe Magrini sono rimasti Ciccinello d'Ascoli e Ciccino Davane


RE: Vincenzo Nibali - Andy Schleck - 12-08-2014

Quando è che Froome le ha prese da Contador in una corsa a tappe? A parte il Delfinato in cui è calato per le cadute dopo aver vinto due tappe ..
Comunque non è un ragionamento che condivido troppo, se fosse caduto Nibali avremmo dovuto dire che tanto le avrebbe prese pure da vdb? Boh
Al tour cambia sempre tutto


RE: Vincenzo Nibali - And-L - 12-08-2014

Peter Pan,

il tuo discorso vale fino a quando non si guardano le prestazioni di Nibali al Tour.

Io ho criticato la carenza di risultati di Nibali nel 2014, sbagliavo, è arrivato fresco al grande appuntamento ed ha stordito tutti con prestazioni di assoluto spessore in ogni circostanza. In salita le sue prestazioni sono state similari a quelle di Froome 2013 (VAM e w/kg), nonostante non avesse la sua squadra a tirare forte per metà salita come l'inglese. Non parliamo del pavè.

Il fatto che Contador venisse da una stagione brillantissima può essere visto anche in maniera negativa, poteva essere stanco nella terza settimana (lui già al Delfinato volava).

Dopo la legnata presa sul pavé dubito proprio che sarebbe riuscito a recuperare 2'30" a questo Nibali. Certo sarebbe stato indubbiaamente un Tour più emozionante, ma (senza voler convincere nessuno), credo che il risultato finale non sarebbe cambiato.


@Andy Schleck

sì al Tour cambia sempre tutto, infatti Nibali che non andava manco a spingerlo è arrivato con la forma della vita. Poi è rimasto solo e ha vinto con una gamba sola, ma far finta che abbia vinto solo per carenza di avversari è sbagliato perché avrebbe potuto vincere (il condizionale è d'obbligo) anche con Froome e Contador presenti.


RE: Vincenzo Nibali - BidoneJack - 12-08-2014

(12-08-2014, 01:15 PM)Andy Schleck Ha scritto: Quando è che Froome le ha prese da Contador in una corsa a tappe? A parte il Delfinato in cui è calato per le cadute dopo aver vinto due tappe ..
Comunque non è un ragionamento che condivido troppo, se fosse caduto Nibali avremmo dovuto dire che tanto le avrebbe prese pure da vdb? Boh
Al tour cambia sempre tutto

Anche al Giro di Catalogna. Poi al Delfinato Froome ha vinto a cronometro ma poi la seconda tappa? Si è spompato come non mai arrivando morto e nemmeno lo è riuscito a staccare a Contador. Poi è caduto si torna al discorso di Nibali Eheh


RE: Vincenzo Nibali - Andy Schleck - 12-08-2014

AndL, io ho detto che non ha senso parlarne, non che ha vinto solo perché non c'erano Froome e Contador. In altre parole ha vinto senza i due avversari più accreditati per la vittoria del tour, ma ovviamente non si può dire come sarebbe andata se non si fossero ammazzati

@BidoneJack, al Catalogna Froome tornava da un infortunio e non aveva il ritmo di corsa. Al Delfinato Contador non ha tirato un singolo metro tutta la tappa (al contrario di Froome che ha tirato 5-6km) e non è nemmeno riuscito a uscirgli di ruota... In quella salita si sono spompati tutti, pure Contador non mi sembrava fresco all'arrivo a dirla tuttaBoh


RE: Vincenzo Nibali - BidoneJack - 12-08-2014

Non si può dire come sarebbe andata ma ha senso parlare di come sarebbe potuta andare, perché sarebbe lecito fare previsioni alla vigilia e non invece valutazioni successive quando in mano si hanno anzi più elementi? Riguardo il Delfinato Contador ha dato l'impressione di rispondere con discreto agio alle accelerate di Froome che ha scatenato l'inferno, andando pure oltre i propri limiti pur di dimostrare una superiorità che non aveva, un aspetto che al di là delle cadute avrebbe pagato anche mentalmente se avesse potuto correre senza problemi.
Poi se consideriamo i confronti a distanza direi che Contador ha fatto meglio dell'inglese sia in termini di prestazioni singole che per la continuità di rendimento che ha avuto, poi ovviamente è un discorso relativo perché Nibali è andato piano tutto l'anno e al Tour era il più forte dei tre però se avessi avuto 100 lire alla partenza li avrei puntati su Contador davanti a Nibali e Froome, poi dopo una settimana di corsa avrei detto Nibali davanti a Contador, poi Contador è caduto pure quindi Prr




in conclusione per quanto mi riguarda visto che stiamo andando un po' troppo fuori tema:

Nibali finché Contador è stato in gara gli si è mostrato superiore, si può argomentare in sfavore di ciò che le grandi montagne non erano ancora arrivate d'altra parte gli "esperti" dicevano che Gerardmer favoriva maggiormente il madrileno (io non la vedo proprio così ma che vuoi che ne capisca) e d'altra partissima Nibali è cresciuto nelle tre settimane, d'altra altra parte ha corso con una tranquillità che la presenza di Contador non gli avrebbe dato ma qui stiamo parlando di valori assoluti e non di discorsi tattici/psicologici.
Contador durante l'anno si è dimostrato superiore a Froome.
Nibali a Sheffield ha impressionato con la facilità con cui ha risposto anche all'inglese.

Le conclusioni vengono di conseguenza.


RE: Vincenzo Nibali - Peter Pan - 13-08-2014

Quello che è stato non si può cambiare,cosi com'è giusto che ognuno abbia le proprie convinzioni,direi che darci appuntamento al prossimo Tour sia la cosa migliore Occhiolino


RE: Vincenzo Nibali - SarriTheBest - 19-08-2014

Nibali: «Sono sempre lo stesso, ma mi sono dovuto defilare»
Dopo il trionfo al Tour de France, Vincenzo Nibali ha passato qualche giorno di vacanza nella sua Sicilia, con la moglie Rachele e la piccola Emma. Ma la testa è già alla prossima sfida: il Mondiale di fine settembre a Ponferrada.

Nibali, finalmente si rende conto di quello che ha combinato in Francia?
«Pian piano comincio a carpirlo. Ma è stato un obiettivo cercato e costruito poco per volta».

Vuol dire che se l’aspettava?
«Non proprio, ma dopo aver vinto Vuelta e Giro mi sentivo pronto e concentrato sul Tour».

È andata bene, nonostante l’ammiraglia numero 17...
«Prima della seconda tappa il ds Martinelli ci ha detto: “Siamo sull’ammiraglia numero 17 e non so se porterà fortuna. Domani dovremo cercare di avere un numero migliore perché ci sarà il pavé”. Detto fatto: ho vinto a Sheffield e preso la maglia, così ci hanno dato l’ammiraglia numero 1».

Sul pavé ha dato spettacolo: nel 2015 punterà alla Parigi-Roubaix?
«No, troppo pericolosa. E poi viene in un periodo delicato del calendario».

Le ha dato fastidio che qualcuno abbia sminuito il suo exploit con i ritiri di Froome e Contador?
«Un po’ sì. Contador è fortissimo, ma se sono in forma credo di potergli dare fastidio. E Froome è caduto 3 volte in 2 giorni, qualcosa vorrà dire. Il ciclismo non è solo potenza e velocità».

Altri hanno fatto allusioni al doping.
«Il doping è aberrante, spero che riusciremo a debellarlo. Nel ciclismo col passaporto biologico accettiamo controlli continui ed è giusto così».

Sul podio di Parigi lei ha ricordato l’importanza di sua moglie e della sua bimba: sono il valore aggiunto?
«Senza di loro non avrei vinto il Tour. Volevo portare Emma sul podio, ma i nuovi regolamenti non lo permettono più».

Da grande la spingerà a fare la ciclista?
«Non credo, il ciclismo è troppo duro. Per lei preferirei qualche altro sport».

Durante la premiazione al Tour ha letto un messaggio anziché improvvisare: per l’emozione?
«Non volevo dimenticare nessuno. E quello era un foglio di riserva, il primo l’avevo perso».

Come è cambiata la sua vita dopo il trionfo in Francia?
«Ho sempre tenuto separati lo sport dalla vita privata. La mia vita a casa è sempre la stessa. Certo che adesso tutti mi vogliono, mi chiamano, mi fermano per strada, mi salutano».

E lei come reagisce?
«Come sempre, cercando di dare qualcosa di me a tutti».

In Francia, abituati ai vari Wiggins o Froome, erano tutti meravigliati della sua disponibilità.
«Io sono fatto così. Vengo da un ambiente in cui affetti, cortesia, disponibilità e riconoscenza sono sempre stati importanti. In fondo sono rimasto il ragazzo di allora».

È difficile abituarsi a una vita da star?
«Ma io non sono una star. Purtroppo a volte ho dovuto negarmi a qualcuno o defilarmi per non essere travolto. Mi spiace, il Tour ti dà una fama incredibile, molto superiore a quella del Giro».

Almeno questi pochi giorni di vacanza è riuscito a viverli in tranquillità?
«Sì, ero in Sicilia ma non ho detto a nessuno in quale località per cercare di mantenere un po’ di privacy».

Quando riprenderà gli allenamenti?
«In verità la bici non l’ho quasi mai mollata, se ti fermi del tutto poi ricominciare è dura. La vacanza è già finita, ricomincio la preparazione vera per la seconda parte della stagione».

Non farà la Vuelta: come preparerà allora il Mondiale?
«Adesso tornerò nella mia casa in Svizzera per riprendere subito gli allenamenti. Non so ancora se poi andremo in Kazakistan, dal presidente Nazarbayev, per festeggiare insieme il Tour vinto. Dovrei quindi partecipare a un paio di ritiri in altura. E a metà settembre correrò il Trittico Lombardo, cioè Bernocchi, Agostoni e Tre Valli Varesine».

Aveva promesso alla mamma di Pantani che sarebbe andato a portarle la maglia gialla...
«E lo farò, credo il 19 settembre, subito prima di disputare il Memorial Pantani e il Gp di Prato, le ultime due gare prima del Mondiale».

Il ct Cassani vuole puntare tutto su di lei per il Mondiale: non sente troppa responsabilità?
«Il circuito iridato non è duro come mi piacerebbe ed è più adatto a uno come lo spagnolo Valverde. Ma Cassani mi conosce, se gli dico che arriverò pronto può fidarsi».

È vero che nel 2015 potrebbe dare la caccia sia al Giro d’Italia che al Tour de France?
«Per adesso è soltanto un’idea, ne parlerò con la squadra e con il mio preparatore Paolo Slongo».

L’ultimo a fare doppietta fu Pantani, ormai 16 anni fa.
«Oggi è quasi impossibile ripetere quell’impresa. Nel 2008 disputai prima il Giro e poi il Tour, ma ero giovane. Pensare di vincerli entrambi è un po’ azzardato. Però...».

da «La Stampa» del 18 agosto 2014 a firma Giorgio Viberti


RE: Vincenzo Nibali - Andy Schleck - 19-08-2014

(19-08-2014, 02:42 AM)SarriTheBest Ha scritto: Le ha dato fastidio che qualcuno abbia sminuito il suo exploit con i ritiri di Froome e Contador?
«Un po’ sì. Contador è fortissimo, ma se sono in forma credo di potergli dare fastidio. E Froome è caduto 3 volte in 2 giorni, qualcosa vorrà dire. Il ciclismo non è solo potenza e velocità».
Capire che con una frattura al polso e la pioggia è molto difficile rimanere in equilibrio sulla bici è troppo per il cervello di Nibali? Mmm


RE: Vincenzo Nibali - Hiko - 22-08-2014

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RE: Vincenzo Nibali - BidoneJack - 23-08-2014

Sta cosa delle secchiate ha già rotto i coglioni