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Ciclocross 2019-2020 - 23/02 Oostmalle
VAN DER POEEEEEEEEEEEEEELLLLLLLLLL.......David Cool
 
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Povero Jens Adams.
 
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Suecco non ha ancora recuperato da ieri Triste
 
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(11-11-2019, 04:18 PM)Albi Ha scritto: Suecco non ha ancora recuperato da ieri Triste

sembra che stia salendo di colpi ora ... anche ieri ha fatto una gara in crescendo
 
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Sweeck si vede ad occhio che è ancora stanchissimo.
 
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Quel poco che aveva lo ha usato per distanziare il gruppetto dietro.

Buon allenamento per Mathieu.
 
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Che bel podio, peraltro tutti e tre in b2b.

Per carità, la concorrenza era quella che era, ma è allucinante come Mathieu riesca a elevare il suo livello nel secondo giorno di un b2b, mentre tutti gli altri, come è normale che sia, tendono a calare.

Senza manco premere troppo sull'acceleratore, ha dato 1'20" a uno come Sweeck.

Alla zona interviste mi pare decisamente meno stanco di come l'ho visto ieri dopo la gara, peraltro.
 
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Infatti dice anche lui che ha avuto sensazioni migliori e che è in crescendo.
 
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Sempre nel dopo gara, Sweeck ha confermato di essere ancora stanco da ieri.

Comunque Niel è talmente bello come percorso che meriterebbe i migliori al via tutti gli anni, non solo quando rientra nel DVV (o come sembra, nella Coppa del Mondo a partire dalla prossima stagione).
 
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Ieri si sono disputati anche i panamericani, i vincitori: 

Kerry Werner - uomini elite
Maghalie Rochette - donne elite (2° titolo consecutivo)
Gage Hecht - uomini U23 (3° titolo consecutivo)
Ruby West - donne U23
Andrew Strohmeyer - uomini junior (solo 5° Sheffield)
Madigan Munro - donne junior (1ª edizione)


Kevin Suarez, Aida Nuno Palacio e Igor Arrieta (figlio del DS della Movistar) hanno vinto a Karrantza la terza prova della Coppa di Spagna.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Albi
Magnussone aveva vinto il giorno prima il Silver Goose Cyclocross Festival.

Poi arriva la gara più importante e si scioglie.

Il nostro Rubuliak niente di che in entrambe Triste
 
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Grande risultato, una gara femminile non aveva ancora superato i 500 k nelle Fiandre. Però a @vrdaam salta sempre il Wi-Fi quando i numeri non combaciano con le sue tesi, riassumibili in: cross femminile > cross maschile.

Per dire, la gara elite donne degli europei ha fatto 20mila spettatori meno di quella U23 uomini.

Sempre in tema di europeo, quest'anno nelle Fiandre è stato visto da una platea di poco più ampia rispetto ad un anno fa. Una piccola inversione del trend  costantemente al ribasso del dopo Nys.
 
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Si comunque io sto voler sempre confrontare cross femminile e cross maschile proprio non lo capisco.

Più si alza il livello nel cross femminile e più le gare sono simili a quelle degli uomini, peraltro.

Poi cambia che nelle donne magari una volta a fare l'assolo è Kastelijn, una Del Carmen Alvarado, una Worst e via dicendo, mentre negli uomini lo fa VdP e, quando non c'è, uno che recita il ruolo di vice Mathieu, tipo Aerts l'anno scorso ed Iserbyt questo.

Quest'anno ho visto gare delle donne molto belle e altre che mi hanno fatto cadere le palle. Idem con gli uomini.

E la discriminante non è nemmeno l'assolo. Ruddervoorde è finita a 4 giri dal termine, ma per tutta una serie di motivi è stata una gran gara.
 
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Ma a me non sembra che il contenuto del tweet di DvR serva a riportare che il cross femminile è migliore di quello maschile o a paragonarne in generale le gare. Se su 45 gare all'anno per 44 volte il maschile fa più spettatori del femminile mi sembra abbastanza naturale considerare come notizia il 45esimo caso. Che, ripeto, è molto diverso dal dire cosa sia meglio e cosa peggio
 
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A Niel l'anno scorso le donne hanno fatto 424k, gli uomini 516k: l'aumento degli spettatori della gara femminile è qualcosa di incredibile, bene anche la gara maschile comunque.

Detto questo, nelle Fiandre il cross femminile è soggetto allo stesso trend di audience al ribasso che interessa la controparte maschile ma, ed è qui la differenza, lo contiene meglio (https://twitter.com/vrdaam/status/1094969264753311744).

Al nostro però basta che avvicini o superi gli uomini per fare il tweet, quando in realtà entrambi stanno perdendo spettatori.

La celebrazione del meno peggio è un esercizio di cazzolunghismo che secondo me non rende un buon servizio al cross femminile. Per elevarlo non bisogna buttare giù gli altri.

Quindi sì, la tesi di @vrdaam è quella cross femminile > cross maschile, magari non si percepisce da quel tweet ma da tutti gli altri sì, inclusi gli odiosi, per me, riguardanti la maggior internazionalizzazione delle gare donne (non dimostrano nulla e tanto vincono sempre le olandesi :)).
 
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(13-11-2019, 10:58 AM)Albi Ha scritto: Quindi sì, la tesi di @vrdaam è quella cross femminile > cross maschile, magari non si percepisce da quel tweet ma da tutti gli altri sì, inclusi gli odiosi, per me, riguardanti la maggior internazionalizzazione delle gare donne (non dimostrano nulla e tanto vincono sempre le olandesi :)).

mi sa che mi sfugge qualcosa e rischiamo anche di  andare ot. Però chiedo. Cosa intendi per cross femminile > cross maschile? Migliore stato di salute (più competitors per la vittoria, più nazioni rappresentate)? Migliori contenuti tecnici? Gare più godibili perché più combattute (ammesso e non concesso che una gara combattuta sia godibile)? o c'è altro?


se il tweet sull'internazionalizzazione è relativo al Koppenbergcross, a me pare che non ci sia granché di malizioso (ok, é posto come domanda retorica, ma non ho l'impressione personale che sia una cosa così grave... liberissimo di pensare il contrario ci mancherebbe). È un fatto che erano rappresentate più nazioni al femminile piuttosto che al maschile.

Mi dirai, grazie al c**** il DVV separa maschile elite da junior e da u23 perché c'è una partecipazione maggiore. Ma penso che questo sia parte della questione che rende rilevanti le notizie date da DvR sul ciclismo (nello specifico il cross) femminile: sport maschile e femminile non partono dalla stessa posizione. È una questione di retaggio culturale e sociale che ci portiamo dietro da quando lo sport esiste e non è che siamo io e te i responsabili di questa cosa, anche se sono sicuro che ad un'analisi attenta ne siamo ancora perpetratori*. Non è un'accusa è che penso ci sia ancora tantissima strada da fare in materia. Se una gara femminile fa più spettatori della maschile, è una notizia, sarebbe sperabile che non lo fosse perché per una statistica dummy dovrebbero essere ripartite 50-50, ma non è così. Quando ci sono 20k persone in più nelle fiandre che guardano l'europeo di cx maschile rispetto al femminile, non c'è niente che non vada esattamente come è andato da sempre. 


* ripeto, siamo, non sei. Vatti a vedere i link che ho trovato per le gare degli anni passati di cx ... e quante di queste sono femminili
 
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Europeo U23 maschile, non elite. 

Più che come lo intendo io, cross femminile > cross maschile come lo intende lui. I parametri su cui si basa per dirlo sono gli sostanzialmente quelli che hai elencato, i quali poi si riverberano sugli ascolti (anche se spesso invece che crescere diminuiscono).

L'internazionalizzazione delle gare femminili è superiore a quelle maschili, su questo non ci piove, ma non è un dato così decisivo quando poi a spartirsi la torta sono sempre gli stessi paesi, diversamente dallo scorso decennio (https://twitter.com/vrdaam/status/1091714453496836096).

Anche qui, il fatto che il cross maschile sia diventato uno sport ad esclusiva vocazione belga/olandese, non significa che lo stesso fenomeno non interessi anche il femminile. Come nel caso del calo degli spettatori, cambia solo la portata.

Se la globalizzazione è un segno di salute di una disciplina (per me non necessariamente ma tant'è): il cross femminile sta benino ma solo se lo rapportiamo al maschile, preso singolarmente no. E questo vale per tutti i criteri su cui fonda il confronto, a cominciare dall'audience.

Fare il tweet sul Koppenbergcross non è certo una cosa grave, furbetta, forse.

Per questo a volte mi sembra un po' pretestuoso. Dai dati trae conclusioni che assomigliano più a questioni di prospettiva.

C'entra solo parzialmente col discorso: perché non ha fatto notare che col rientro di MvdP gli ascolti delle gare maschili sono schizzati verso l'alto, cosa che non accadeva da anni? L'anno scorso ha scritto che la riduzione degli ascolti era conseguenza del suo dominio, peccato che senza di lui hanno continuato a calare.

La battaglia per dare dignità allo sport femminile è sacrosanta, ma fare una gara con quello maschile non è il modo di condurla.

Non si possono prendere numeri che non sono eccezionali (non mi riferisco al caso di Niel ovviamente, quelli sono straordinari) e farli passare per tali solo perché qualcun altro sta peggio di te.
 
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Ma Van Reeth come mai non ha detto nulla dei numeri del ciclocross fino ad oggi? E sì che la stagione è iniziata da due mesi.



C'è questa tesi da sostenere Daam, suvvia.

In ogni tweet dell'anno scorso ci doveva essere 'sto cazzo di confronto. Quando il calo delle gare femminili era meno drastico per il banale motivo che partivano da una base peggiore.

A me pare normale che i numeri del cross siano in calo dal ritiro di un personaggio trainante come Sven Nys. In Belgio Sven è stato quello che Valentino Rossi è stato in Italia per la MotoGP.

Come è normale che calino ulteriormente quando manca Van Aert e, spiace per loro, anche Van der Poel.

Il punto è che Van Reeth e i suoi seguaci, quelli che a Gieten si sorprendevano perché mancava gente e, allora, si chiedevano se alle persone piacessero i cannibali, strumentalizzano il cross femminile per portare avanti le solite tesi.

Ovvero che i numeri del cross sono in calo perché la gente si annoia a vedere Van der Poel e bla bla bla.

Ogni sport ha una base (noi che guardiamo il Tour anche al sesto anno di sputazza Sky/Ineos) e, poi, una serie di spettatori occasionali che si collegano o non si collegano a seconda di chi sono i protagonisti. Van der Poel tira meno di Nys, ma non è che fa scappare la gente. Tanto che quando manca Van der Poel il cross tira ancora meno.

Se vogliamo parlare della crescita del cross femminile, che tecnicamente fa passi da gigante di anno in anno, portami il confronto con i numeri di questa stagione e quelli delle precedenti.

Non lo fa :-/

E non lo fa perché, come ha detto Albi, è in calo pure quello, nonostante tutto.

Che, poi, il discorso internazionalizzazione è dovuto, per lo più, al fatto che in Belgio il cross femminile, ma più in generale il ciclismo femminile, non va come il maschile. Per cui meno belgi, più spazio per gli altri. Ma ehi, agli Europei tutte e tre le gare femminili hanno visto vittorie neerlandesi e un totale di cinque cicliste neerlandesi per nove posti disponibili sul podio. Stesso numero di rappresentati sul podio, paro paro, per i belgi nel maschile.

A margine condivido il discorso che fa Albino sulla valorizzazione del cross femminile. Che merita di essere valorizzato per come sta crescendo e per le atlete che sta sfornando, ma non a scapito del maschile. Cioè, è pure totalmente no sense come cosa.
 
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