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Covim Caffé (CORONAVIRUS)
Non mi è piaciuto molto il discorso di Conte, troppi io e pochi noi. Ho previsto, ho deciso, sapevo che... Questo avvocato uscito dal nulla, pur avendo dimostrato qualche capacità, va a finire che ci crede. Senza contare che hai deciso da buon ultimo, quando tutti te lo urlavano. Certo, dirlo è una cosa assumerne la responsabilità è un'altra, a fronte di un indebitamento ulteriore che sarà terrificante. Ma tua è la responsabilità politica di aver insistito con i sindacati per mantenere aperte molte aziende con protezioni inadeguate per i lavoratori e, conseguentemente, con mezzi pubblici non abbastanza vuoti, quando non affollati. 
Qualche noi non sarebbe stato male, noi della maggioranza, noi con il contributo dell'opposizione, delle parti sociali.
Non che gli altri non pensino costantemente anche al consenso. Il giorno che vieteremo i sondaggi, se mai arriverà, sarà sempre troppo tardi. 
C'è bisogno della politica vera, degli uomini politici che alla fine sanno decidere oltre le mille pressioni e i mille interessi, e che sanno mettersi insieme quando necessario per il bene della Nazione. 
Sulle misure mi sembra manchino dettagli a tutela dei lavoratori, regole per i mezzi pubblici e di distanza nelle diverse circostanze, specialmente nei negozi più piccoli. Spesso vendere dalla saracinesca, con i clienti ben distanti all'aperto, sarebbe meglio. Dillo che il minimo è un metro ma che due sono meglio e tre sono ancora migliori, specialmente al chiuso. E dì anche che per correre si può aspettare un paio di mesi. 
Magari non stasera, ma annuncia tavoli di lavoro con le opposizioni e con le parti sociali, crea piattaforme da cui ripartire. A parte il "ce la faremo" dà l'idea che il futuro potrà essere costruito davvero lavorando tanto e insieme.
 
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Ad ogni modo se provi a dire qualcosa di diverso dalla pancia, ti fucilano. Si riempiono la bocca di Whuan e come sono bravi i cinesi, ma perché non dicono che era consentita "l'ora d'aria"? Tutti a turno scendevano giù nei giardini un'oretta al giorno. Questo virus lascerà un'eredità pesante a livello di libertà di parola, spero di esagerare.
 
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Oggi 3957 contagi, quasi mille in meno rispetto a ieri, ma resta alto il numero dei morti +657
 
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Il confronto tra ieri:

[Immagine: bollettino-protezione-civile-21-marzo-828x768.png]

E oggi:

[Immagine: bollettino-protezione-civile-22-marzo-872x768.png]

Oggettivamente buone notizie ancora non ce ne sono. Si continua con un trend regolare.
 
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Negli Stati Uniti solo oggi più di 11000 casi. Adesso hanno corretto a 7000 circa, 6000 solo a New York
 
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http://www.meteoweb.eu/wp-content/upload...-marzo.png
Bassissimo il numero di morti in USA. O stanno facendo come la Germania, o come ho letto stanno facendo tamponi a tappeto
 
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Decreto fatto in fretta e furia, in cui la sensazione è che il governo segua l'onda piuttosto che cavalcarla. Male. 
Mi stupisce un po' che non fosse da giorni allo studio cosa si potesse ancora chiudere ove necessario, per essere pronti. Sensazione che siano comprensibilmente stanchi e sotto pressione. E' un compito estenuante e per questo bisogna aumentare le forze per affrontarlo. 
Non si supera inoltre la soglia delle considerazioni generali, senza entrare nel merito di dettaglio. Non si analizzano, cioè, le situazioni concrete per comprendere se siano a rischio o meno. Se si va al lavoro con il proprio mezzo e nella situazione di lavoro possono essere osservate bene le distanze, specialmente in ambienti che possono essere aerati, non c'è alcun motivo di chiudere quella azienda, fosse anche dedicata solo alla produzione di giocattoli (o qualsiasi altra cosa non strategica / essenziale). Se le condizioni di lavoro non propongono rischi particolari si potrebbe consentire a chi viaggia con i mezzi pubblici di stare a casa, facendo lavorare gli altri e mantenendo la produzione. 
Viceversa, se un servizio / azienda è essenziale ma non puoi rispettare le condizioni precauzionali una riflessione va fatta, tra DPI e organizzazione, fino ad arrivare a soluzioni accettabili. 
Ridurre per quanto possibile le perdite economiche in questa crisi non è irrilevante. 
Nessuno ha ancora detto e promosso con forza che sui mezzi pubblici bisogna aerare al massimo grado e mantenere condizioni di almeno due metri di distanza. Ovvio? Diciamolo comunque. 10 / 12 di persone su un autobus con i finestrini aperti non dovrebbero vedere rischi, trenta persone non deve accadere. Idem per i vagoni aperti di treni e metropolitane, nei treni a scompartimenti deve esserci solo una persona per scompartimento. 
Nelle automobili deve esserci solo una persona, due solo in caso di conviventi e solo per motivi plausibili. 
Nei negozi non eccezionalmente ampi si entra solo uno per volta e il personale potrebbe essere ridotto. Meglio ancora, vendi sulla soglia, che siano farmaci o sigarette. 
L'enorme differenza tra aria aperta e ambiente chiuso va visualizzata. Ieri al supermercato si stava in fila con 3 / 4 metri di distanza, se non di più, poi dentro il supermercato si perdeva questa consapevolezza, le persone si incrociavano in tutta tranquillità. Alla cassa ho atteso a distanza, poi ho dovuto bloccare quello dopo di me che stava tranquillamente venendo a mettere la roba nel sacchetto accanto a me. 
Chi corre non sempre devia incrociando altri e spesso i marciapiedi non offrono spazi. Molte persone che conosco si sono beccate una bella ansimata nel passaggio accanto a loro. Non sarebbe un problema ma lo diventa se chi sta facendo attività fisica non è abbastanza consapevole. 
Fare tanti esempi così può aiutare, credo. Devi chiudere attività lavorative il meno possibile ottenendo ovunque condizioni di piena sicurezza, spesso credo sia possibile. Uno dei nodi principali resta quello dei mezzi pubblici. 

Oggi 997 nuovi positivi in meno rispetto a ieri, mi sembra con dati completi. Una rondine non fa primavera ma zero rondini ancora meno. Vediamo domani.
 
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Arrivano da domani 3 o 4 giorni di freddo invernale. Consiglio: bardatevi bene, vestitevi a cipolla, ma non prendete freddo.
 
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Il dpcm uscito in colpevole ritardo perché Confindustria ha fatto nuove pressioni, di prorogare fino al 25. Poi con un nuovo sciopero dei sindacati che incombeva, per fortuna Conte è rimasto nella sua posizione iniziale.

Una vergogna senza fine.
 
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Ci troviamo in Spagna, un ragazzo viene trovato in strada, preso a ceffoni dalla polizia senza che lui abbia fatto nulla per ottenere una risposta del genere dalla polizia. Il tutto condito dalla signora che sta registrando il video, contenta e giubilante.
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Dati in calo per il secondo giorno consecutivo!!

Alé! Italia

21/03: 6557    22/03: 5560    23/03: 4781
Due cali così non si erano visti finora. 
E' presto, tantissima prudenza, tantissima strada da fare, ma si intravvede uno spiraglio. 



 
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[+] A 1 utente piace il post di OldGibi
Il numero di tamponi è lo stesso? Perché se i tamponi sono meno è chiaro che, come numeri assoluti, i casi diminuiscano.
 
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Però, almeno ieri, erano in calo i decessi.

[Immagine: bollettino-protezione-civile-23-marzo-860x768.png]
 
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(23-03-2020, 07:38 PM)Paruzzo Ha scritto: Il numero di tamponi è lo stesso? Perché se i tamponi sono meno è chiaro che, come numeri assoluti, i casi diminuiscano.


No, non è lo stesso, ma il dato dovrebbe esserne influenzato in modo moderato, dato che i tamponi nei casi maggiormente sospetti li fai lo stesso. L'avevo osservato prima di scrivere. 

14 marzo:  11682 tamponi   3497 nuovi positivi
15 marzo:  15729 tamponi   3590 nuovi positivi
16 marzo:  13063 tamponi   3233 nuovi positivi
17 marzo:  10695 tamponi   3526 nuovi positivi
18 marzo:  16884 tamponi   4207 nuovi positivi
19 marzo:  17236 tamponi   5322 nuovi positivi
20 marzo:  24109 tamponi   5986 nuovi positivi
21 marzo:  26336 tamponi   6557 nuovi positivi
22 marzo:  25180 tamponi   5560 nuovi positivi
23 marzo:  17066 tamponi   4789 nuovi positivi

E' ovvio che c'è una correlazione tra il numero di tamponi e il numero di positivi che scopri ma, osservando i dati, non è così proporzionale. 
Uno dei problemi delle analisi e proiezioni di questi giorni è proprio il fatto che i dati non sono pienamente affidabili, provenendo da campioni diversi, a volte modificati dall'assenza di riscontri da alcune province. Oggi non sono state segnalate mancanze. 
Con grandissima prudenza, ma il dato resta positivo, specialmente dopo quello di ieri.
 
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Mortalità nelle varie regioni( le altre non le ho messe perché hanno troppi pochi casi di contagio) per quel che vale:
Lombardia 13%
Emilia 10%
Veneto 3,5%
Piemonte 6,5%
Marche 7,9%
Liguria 11%
Friuli 5,8%
Abruzzo 5,7%
Toscana 4,4%
Campania 4,77%
Lazio 4%
Puglia 4%
 
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Tante le conseguenze se questo trend positivo dovesse trovare conferma. 
Implica che le misure già in atto erano sufficienti a portare il tasso di diffusione al di sotto di 1 e che il picco fino al 21 marzo era stato il pesante pedaggio pagato all'esodo del 08 marzo (  Triste  ). Questo non toglie che le nuove misure ci stanno, un conto è avere un tasso di 0,95, un altro è averlo di 0,8. Certo, una disamina rapida delle situazioni reali di ogni azienda per verificare le condizioni di sicurezza, così da riaprire le aziende che non mettono in pericolo il controllo del contagio, ci starebbe tutta, inutile buttare miliardi che si possono risparmiare. Faccio riferimento a quanto ho scritto ieri. 
Ovviamente bisognerà rispettare tutti i divieti ancora per parecchio tempo e non sarà facile, ma guai a mollare la presa. 
Quando arriveremo a poche unità di nuovi casi al giorno (ai primi di maggio?), magari implementando la strategia di un maggior numero di tamponi (50.000 al giorno?), potremo riaprire il Paese con tanta prudenza (e con tanti controlli alle frontiere e quarantene per chi arriva). 

Implica anche che dovremmo farcela con i posti in terapia intensiva. Nei prossimi giorni i ricoverati in TI dovrebbero aumentare ancora ma il punto di equilibrio (per poi iniziare pian piano a scendere) potrebbe collocarsi intorno a quota 4.000 / 4.500. Fa tutta la differenza del mondo, non si dovrà scegliere chi vive e chi muore... 

Nel frattempo dati pesanti in Spagna e Germania, crescita esplosiva negli Stati Uniti. 
Se più avanti dovessimo averne la situazione e le risorse, andare in soccorso della Spagna sarà un must. 
Un deputato tedesco ha sbloccato alcune forniture e ha favorito l'accoglienza a Lipsia di 6 malati italiani. Ursula Von der Layen mi è sembrata finora una figura valida. Frammenti d'Europa, un puzzle che sarebbe bello mettere insieme. 

4.824 operatori sanitari contagiati... Alcuni giorni fa è morto un medico 73enne, in pensione da 4 anni, tornato al lavoro per aiutare con l'emergenza. Si chiamava Gino Fasoli, già impegnato in passato con Emergency e Medici senza frontiere. 
Si stringe il cuore... R.I.P. , con dolore e immenso rispetto.
 
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Anche a me Ursula Von der Layen non sta facendo una brutta impressione.

Al contrario del primo ministro tedesco che di certo non scopriamo oggi.
 
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Dati oggi meno incoraggianti ma che restano nell'ambito dell'avvio del trend di discesa. Come ieri, prudenza nel dirlo, serviranno diversi altri giorni per confermarlo con più certezza. 
Ieri non avevano detto che mancava la gran parte dei dati di Monza, aggiunti tutti oggi. Come dire che il dato dei nuovi positivi di ieri (4789) andrebbe aumentato di circa 150 casi e che quello di oggi, 5249, andrebbe diminuito di tali 150. 
C'è un altro dato che dà una lettura positiva ed è la percentuale di aumento dei casi accertati, sia ieri che oggi scesa per la prima volta sotto il 10% (8,1 ieri e 8,2 oggi). 

Tutti gli altri dati aiutano meno per individuare la tendenza, o per il limite dei posti ospedalieri e le varie scelte nel decidere chi resta a casa e chi viene ricoverato, o perché, come i deceduti, raccontano in parte di una situazione precedente della fase di diffusione e in parte sono correlati al numero totale dei casi. Naturalmente, è il dato che conta e che ci racconterà realmente alla fine la tragedia attraversata. 

Avrei molto da criticare sulle dichiarazioni di Borrelli di oggi, sul fatto che i "malati" potrebbero essere dieci volte di più dei casi accertati. Sei il capo della Protezione Civile e colui che ogni sera ci sciorina i dati ufficiali, come puoi dire una cosa come questa senza circostanziarla? Chi ha fatto questa stima (Borrelli stesso non direi, ovviamente), con quali riferimenti? "Malati" vuol dire malati o contagiati? Hai una stima delle quarantene in atto senza che siano stati fatti tamponi? 
Non voglio proseguire in questa analisi, però, ci porterebbe a considerazioni problematiche e negative che ora non voglio fare. Preferisco osservare con attenzione il trend e annotare i possibili elementi positivi. Tra questi le iniziative in Veneto che integreranno un maggior numero di tamponi con un nuovo kit che consente rapidamente una ricerca della presenza degli anticorpi specifici, segnale che il contagio è avvenuto in un qualche momento precedente (o è in atto, presumibilmente senza sintomi).
Il nuovo test.
L'articolo non chiarisce che si tratta della ricerca degli anticorpi e non di un test diagnostico.
 
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Un nuovo contagio in China: un uomo di 52 anni che lavorava a San Francisco. Gli Usa sono di fatto il nuovo epicentro.
 
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In Piemonte la situazione è imbarazzante, stessi ritmi se non di più di Lombardia e Emilia, e i dati sulla terapia intensiva sono da brividi se rapportati alla Lombardia e al numero di tamponi fatti.
[Immagine: attachment.php?attachmentid=524007&d=1585130141]
 
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