CASO ARMSTRONG. Sheryl Crow “canta” e incastra Lance
L’hanno obbligata a cantare, ma questa volta Sheryl Crow ne avrebbe
fatto volentieri a meno, perché la sua testimonianza è andata ad
ingrossare il già voluminoso fascicolo che l’Agenzia Antidoping
statunitense (Usada) aveva aperto contro il suo ex, Lance Armstrong,
accusato di doping e per il quale si prospetta la revoca delle 7 storiche vittorie al Tour de France e la squalifica a vita, dopo la sua volontaria rinuncia a difendersi. Come riporta il Daily News,
a rivelare il coinvolgimento della cantante - fidanzata dal 2003 al
2006 con il campione di ciclismo, che per lei lasciò la moglie Kristin
– sarebbe stato Tyler Hamilton (ex compagno di squadra di Armstrong
nella Us Postal) in “The Secret Race”, libro scritto con Daniel Coyle
(già autore di “Lance Armstrong’s War” del 2005, nel quale si parlava
della presenza del medico italiano Michele Ferrari nell’entourage del
ciclista e delle preoccupazioni di quest’ultimo per la “distrazione”
causata dalla Crow alla sua preparazione).
IL VOLUME - Nel libro, uscito mercoledì scorso negli Usa,
vengono descritte le pratiche doping e il modo in cui venivano nascoste
e in una nota Hamilton riporta le confidenze di una non meglio
precisata «fonte vicina alle indagini», secondo la quale la Crow
sarebbe stata chiamata a testimoniare davanti ai federali alla fine
dell’anno scorso, ovvero non molte settimane prima che a febbraio
l’ufficio del procuratore di Los Angeles annunciasse la sospensione
dell’indagine contro Armstrong. Che però è rimasto nel mirino
dell’Usada, che infatti è convinta di avere prove schiaccianti
riguardanti l’uso sistematico a partire dal 1996 di sostanze proibite
(compresi Epo e steroidi) da parte del 40enne ciclista americano,
ritiratosi definitivamente dalle gare nel 2011. Non solo.
L'INCONTRO - A detta degli agenti dell’antidoping, oltre 10 ciclisti, fra cui i compagni di squadra Hamilton e Floyd Landis (che nel maggio del 2010 accusò Armstrong di averlo aiutato a doparsi in una serie di mail inviate all’Uci)
avrebbero aiutato a sostenere le tesi accusatorie, coinvolgendo
pesantemente l’ex campione nelle pratiche illegali, accuratamente
dettagliate durante gli interrogatori. Ovviamente, il contenuto
dell’incontro della Crow coi federali è top secret, anche se nè
l’agente speciale Jeff Novitzky della Food and Drug Administration né,
tantomeno, gli avvocati di Armstrong o della stessa cantante hanno
voluto confermare alla stampa che sia mai avvenuto. Nei tre anni della
loro relazione, la Crow ha soggiornato spesso nell’appartamento di
Armstrong a Girona, in Spagna, che gli ex compagni Hamilton e Landis
hanno definito una sorta «di centrale di distribuzione delle sostanze
dopanti», mentre i jet privati usati dalla coppia per gli spostamenti
avrebbero avuto – sempre secondo i due accusatori – «un ruolo chiave
nella strategia del doping». Malgrado nel 2005 lui le avesse chiesto di
sposarla, con tanto di romantica proposta a bordo di una barca su un
lago dell’Ohio, all’inizio del 2006 la Crow ed Armstrong si mollarono,
rimanendo però in ottimi rapporti (o almeno così recitano le riviste di
gossip): due settimane dopo la rottura, la cantante rivelò al mondo di
avere un cancro al seno, da cui è guarita grazie ad un’operazione e alla radioterapia,
mentre è dello scorso giugno la notizia del tumore al cervello (di
natura benigna), diagnosticatole dopo aver dimenticato le parole di una
delle sue canzoni durante un concerto in Florida.
da http://www.corriere.it a firma Simona Marchetti