[Luciano Pagliarini]

Lui ha detto di volerlo finire.

[Luciano Pagliarini]

Prima settimana di Giro che rischia di essere bocciatissima se a Potenza non succede qualcosa.

Ma davvero non si poteva mettere una crono di 50 km al posto di una tappa per sprinter?

Pure una crono con Portella Mandrazi nel mezzo se proprio ci tenevano.

[Luciano Pagliarini]

Riflettendoci: l'esplosione sulle tre settimane di Arensman e Sosa potrebbe mettere un po' di pepe su questo Giro.

I protagonisti attesi sono tutti corridori visti e rivisti e nessuno di loro accende particolarmente la fantasia.

Ben venga, dunque, qualche faccia nuova, soprattutto se di talento.

[Luciano Pagliarini]

Nibali annuncia il ritiro.

Mi è sceso progressivamente con gli anni, ma la sua grandezza resta innegabile.

[Paruzzo]

Come detto nel suo topic, i fiumi di retorica spesi su di lui sono stati fastidiosissimi ed è spesso stato dipinto come un fuoriclasse epocale che non era. Ho sempre (no, in realtà non sempre ma da almeno cinque o sei anni) cercato di scindere l'essere tifoso dall'essere oggettivo quindi avrei preso a sberle certi suoi sostenitori per i quali non è criticabile.

Ma è stato un faro del ciclismo italiano e non solo, oltre che uno dei corridori che ho tifato con più passione. Sono sicuro che durante nessuna corsa ciclistica ho avuto i battiti accelerati come alla Sanremo 2018.

[Primo della Cignala]

Uno dei principali punti del mio programma di rinnovamento del ciclismo, in qualità di candidato alla presidenza Uci, indiscutibilmente consiste nell'imposizione di regole ferree agli organizzatori dei Grandi Giri.

Nel pieno rispetto della libertà contrattuale, resterà garantita la possibilità di sottoscrivere accordi con le località di partenza e di arrivo, nel rispetto però di stringenti criteri che prevedano, per la prima settimana di corsa:
-obbligatorietà di un cronoprologo di lunghezza massima fissata in chilometri 10
- obbligatorietà di una cronometro con lunghezza minima di chilometri 45 e dislivello massimo fissato secondo criteri per cui si rimanda all'allegato tecnico in fase di elaborazione
- obbligatorietà di arrivo su salita con pendenza media non inferiore all'8%
- obbligatorietà di una tappa di lunghezza non inferiore a chilometri 225 con dislivello complessivo minimo di metri 3000 e/o con la presenza di settori sterrati e/o lastricati, di lunghezza complessiva non inferiore a chilometri 40.

L'obiettivo è quello di attribuire, alla c.d. prima settimana, una funzione che non sia solo quella di mero segmento spazio temporale che conduce ai successivi 14 giorni di corsa.

Detta in termini meno criptici, ma anche meno formali, mi sono rotto i coglioni di seguire i primi sette giorni di corsa solo per scoprire chi si rompe quale osso, chi è così al cesso da staccarsi sull'Etna, quante cagate dicono in Rai o su Eurosport, quante volate vince Cavendish, con tutto il rispetto per Caleb Ewan, e amenità simili.

Non è certo il Giro 2022 che inaugura questa tradizione, sia chiaro, solo che è veramente insopportabile la rassegnazione con cui dobbiamo accettare sette giorni di corsa che servono solo per dire, alla fine, che la corsa era lunga tre settimane.

E l'unico modo per infilare questa cosa nella testa di organizzatori, pubblico e ciclisti è renderla appunto obbligatoria.

[Luciano Pagliarini]

Io mi chiedo perché, nel 2022, siamo ancora qua a proporre 'ste zuppe marroni.

La prima settimana, stupenda, del Tour 2021 è là da vedere.

Se penso a quanto era bella la prima settimana del Giro 2011..........

[Paruzzo]

Ricordo male o anche la prima del Giro 2013 aveva tappe interessanti? Sicuramente la crono.

[Luciano Pagliarini]

Si e anche Pescara, Marina di Ascea e, sulla carta, pure Firenze.

A conti fatti fu l'unica cosa buona di quel Giro.

[Luciano Pagliarini]

Quanto mancano Sgarbozza, Mauro Corona e gli altri personaggi folkloristici.

Per fortuna che c'è chi si è inventato lo chef Giugurta.

[Manuel The Volder]

A puntino...Almeno Sgarbozza aveva le palle di dare contro a Scinto perchè ha portato via una fuga nella tappa del San Luca, oggi al Processo sono arrivati a giustificare lo schifo di oggi.

[Gerro]

Giro sino ad ora deludente, già con la presentazione a pezzi dello scorso inverno,non avevo praticamente Hype(a differenza di quello che sarà il Tour)tale è confermato in queste prime tappe, per ora salvo solo la crono di Budapest,vorrei essere fiducioso per le prossime tappe,ma francamente mi sento sfiduciato

[Luciano Pagliarini]

Esiste pure gente che difende la schifezza di oggi.

Eh, ma ragazzi, hanno faticato.

[Paruzzo]

Forse vivono su Nettuno (perché anche da Marte si vedeva che era una tappa di merda)

[Luciano Pagliarini]

Primi otto giorni di Giro......niente da vedere.

Un disastro.

Con 'sti corridori qua non puoi far altro che mettergli il pepe nel culo.

Anno prossimo un bel Giro con 100 chilometri di crono.

Però la cosa che mi dà più fastidio è questo clima servile per cui sembra che non si possa manco più criticare.

[Primo della Cignala]

Finora sembra il Giro 2019

[Luciano Pagliarini]

Con la differenza che, almeno, il Giro 2019 proprio non le aveva le tappe in cui fare qualcosa.

[Primo della Cignala]

Mi si è sbloccato un ricordo.
Il profilo della Tortoreto Lido - Pesaro disegnato dalla Flamme Rouge.
La tappa venduta come quella dei muri marchigiani. Un pacco con un bel mattone pieno all'interno.

Nacque lì il meme aspettative vs realtà.

[jwill]

Ad Eurosport oggi han fatto un discorso intetessante sulle scelte di carriera dei corridori. A me ha sempre stupito che tanti preferissero fare i gregari in squadra di primo piano piuttosto che i capitani in squadre di secondo piano. Pensavo fosse una questione di ingaggio invece Moser ha sostenuto che a parità di contratto sono doversi quelli che preferiscono fare i gregari per non avere responsabilità.

[Luciano Pagliarini]

Prima volta che vedo il Processo.....mamma mia che roba brutta.

Per fortuna c'è stato un intervento sensato di Petacchi.

Ma ridateci Sgarbozza.