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Thomas Dekker
#21
A proposito di Rabobank e Dekker, ho trovato per caso questo articolo del 2005 che col senno di poi strappa una risata:

L' Italia scopre l' altro Dekker: è baby Thomas

Pubblicato nell'edizione del 26 aprile 2005
Gli olandesi schierano il fenomenale ventenne, che al Criterium ha messo in fila Jaksche, Julich e Basso. In montagna occhio a Rasmussen
La speranza olandese e due ottimi corridori. Così si presenta la Rabobank al Giro d' Italia. L' obiettivo non è tanto quello di puntare alla vittoria finale, quanto di portare a casa qualche tappa, magari con un' azione spettacolare. Otto gli elementi già sicuri: Thomas Dekker, Theo Eltink, Alexandr Kolobnev, Grischa Niermann, Michael Rasmussen, Roy Sentjens, Thorwald Veneberg e Marc Wauters. Il nono non è ancora stato deciso. In ammiraglia Frans Maassen e Joop Zoetemelk. Thomas Dekker, 20 anni, è la speranza del ciclismo olandese, anche se Theo De Rooy, il manager della squadra, spiega che « è una speranza del ciclismo internazionale, non solo di quello olandese. Ha grande classe e doti atletiche per fare bene. In più è giovane e ha quella faccia che piace ai ragazzini. Ecco, lui è uno di quelli che può avvicinare al ciclismo la gente » . Thomas, che non è nemmeno parente del più noto Erik, è al primo anno tra i grandi dopo due stagioni con la formazione under 23 degli « arancioni » . Due anni che gli sono valsi 14 successi. Lo scorso anno, ai Mondiali, ha portato a casa due argenti. Tanto, ma forse un pochino meno di quello che lui sperava. Soprattutto nella gara contro il tempo, la sua specialità ( dove è finito dietro a Braijkovic e davanti a Nibali): basti pensare che nel 2004, cinque degli otto successi, tra cui il campionato olandese, sono venuti in queste gare. Lo scorso anno, il 16 settembre, « stagista » da appena tre giorni, ha vinto una corsa in Germania lasciando a 1' 10" Danilo Hondo. Nel 2005 ha già provato la gioia della vittoria, nella seconda tappa del Criterium International, dove ha messo in fila Jaksche, Julich e Basso. Predestinato. Dekker vive in Belgio, a Lanaken, il suo idolo è Eddy Merckx mentre tra le donne ha una passione per la tennista Anna Kournikova. Il suo piatto preferito è il carpaccio e adora la cola light. Ma cosa può fare il giovane Dekker al Giro? « Non bisogna attendersi troppo - spiega De Rooy - perché Thomas è al suo primo grande giro. Però nelle crono o in qualche tappa di mezza montagna può cercare la vittoria » . Ad aprirgli la strada troverà due « oriundi » : il russo Alexandr Kolobnev, che vive a Civitavecchia, e il danese Michael Rasmussen, di stanza a Castelnuovo del Garda. Kolobnev, che tre giorni prima del via da Reggio Calabria compirà 24 anni, ha sempre corso in Italia e con la Domina Vacanze lo scorso anno ha vinto il campionato russo. Forte sul passo e in salita, sarà l' uomo di classifica. Rasmussen, 30 anni, è uno scalatore che punterà ai traguardi parziali. I migliori risultati li ha ottenuti con la mountain bike: nel 1999, ad Are in Svezia, si è laureato campione del mondo. I primi rudimenti della strada li ha imparati da Secondo Volpi, d. s. della Bottoli Artoni. Pro' da quattro anni, ha vinto quattro corse. Una all' anno, sempre tappe di giri, tra cui una alla Vuelta nel 2003. Sarà l' anno del Giro? Sono 8 i corridori della Rabobank già scelti per il Giro: C' E' ANCHE IL VECCHIO WAUTERS Thomas Dekker ( Ola), 20 anni; Theo Eltink ( Ola), 23; Alexander Kolobnev ( Rus), 23; Grischa Niermann ( Ger), 29; Michael Rasmussen ( Dan), 30; Roy Sentjens ( Ola), 24; Thorwald Veneberg ( Ola), 27; Marc Wauters ( Ola), 36 Per l' ultimo posto sono in ballottaggio: Jan Boven ( Ola), 33, Joost Posthuma ( Ola), 24 e Rory Sutherland ( Aus), 23 Le squadre già presentate: Euskaltel Euskadi ( 7/ 4), Quick Step ( 8), Selle Italia Colombia ( 9), Panaria Navigare ( 12), Crédit Agricole ( 13), Cofidis ( 14), Domina Vacanze ( 15), Liquigas Bianchi ( 16), Saunier Duval ( 17), Phonak ( 19), Csc ( 20), Fassa Bortolo ( 22) Discovery Channel ( 23) e T Mobile ( 24) Maggio PROLOGO A REGGIO CALABRIA L' 88 º Giro d' Italia scatterà da Reggio Calabria sabato 7 maggio con un prologo serale di 1150 metri e si concluderà a Milano domenica 29 maggio dopo 3.496 km www. gazzetta. it www. gazzetta. it

"Ha la faccia che piace ai ragazzini" Asd
 
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#22
Dekker: «Non ho squadra ma voglio il record dell'ora»
Thomas Dekker ha deciso: nella primavera del prossimo anno darà l'assalto al record dell'ora anche se al momento si trova senza squadra. Ad anticiparlo a AD.nl è stato lo stesso corridore olandese, classe 1984.
«Voglio misurarmi con il record di Mathias Brändle di 51,850 km: so che sarà una del prove più dure della mia vita perché non ci sarà spazio per le scuse o le giustificazioni. Quello che conta è il record e io voglio concentrarmi esclusivamente su quello. Il contratto? È logico che io sia deluso dopo il mancato rinnovo con la Garmin-Sharp, ma la mia avventura nel ciclismo non è finita. Ho ricevuto proposte da una piccola formazione italiana, ma al momento non è quello che cerco. Per ora mi voglio concentrare sul record».

tuttobiciweb.it
 
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#23
Ci manca solo che ci riprovi anche Moser.

Comunque che ci provi pure, tanto poi sarà il turno di Wiggo.
 
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#24
Non so se dire che ha intenzione di passare il 2015 a preparare un record che verosimilmente non batterà è il modo migliore per trovare una squadra
 
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#25
L'olandese Thomas Dekker proverà il Record dell'Ora il 25 febbraio in Messico
Adesso è ufficiale: Thomas Dekker tenterà un assalto al Record dell'Ora il prossimo 25 febbraio. Il 30enne olandese, rimasto senza contratto dopo tre anni alla Garmin, ha scelto per la sua prova il velodromo messicano di Aguascalientes che è già stato teatro di numerosi record in passato durante la Coppa del Mondo. La particolarità di questa pista è di essere a più di 1800 metri di altitudine, un fattore che può aiutare Dekker nel proprio tentativo: al momento il riferimento è il 51.852 km di Matthias Brändle ma tra appena due giorni potrebbe cambiare grazie a Rohan Dennis.

cicloweb.it
 
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#26
Record dell'Ora, domani ci prova Dekker
Da battere il fresco primato di Rohan Dennis

[Immagine: showimg.php?cod=76793&resize=10&tp=n]

Thomas Dekker tenterà domani ad Aguascalientes di battere il record dell'ora. Ed è lo stesso olandese, alla vigilia dell'evento, a ricordarlo al mondo postando l'immagine del poster che, all'esterno del Velodromo Bicentenario, pubblicizza l'evento. L'olandese, che al momento è senza squadra, dovrà misurarsi con il record di 52,491 kmh fatto segnare l'8 febbraio scorso dall'australiano Rohan Dennis.

tuttobiciweb.it
 
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#27
Thomas Dekker non riesce a battere il Record dell'Ora. L'olandese percorre 52.221 km, Rohan Dennis resiste

Tentativo fallito, da parte di Thomas Dekker, di battere il Record dell'Ora. L'olandese, attualmente senza squadra, è sceso in pista alle 19:30 al Velodromo Bicentenario di Aguascalientes, percorrendo 52.221 km. Rohan Dennis l'8 febbraio aveva coperto nella prova 52.491 km.

cicloweb.it
 
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#28
Nonostante in Colombia abbia dimostrato di averne ancora, con un tentativo di Record dell'Ora fallito di poco (aiutato sicuramente dall'altura ma non così tanto), il buon Thomas ha deciso che il ciclismo non è più cosa per lui. 
Era stato il talento olandese più promettente degli ultimi 15 anni, grande specialista delle crono (a 20 anni fece ventesimo alle Olimpiadi) ma dal primo anno da prof anche grande scalatore, tanto che riuscì subito a concludere sul podio diverse corse a tappe. La prima grande vittoria arriva nel 2006: a 22 anni vince la Tirreno-Adriatico (di giustezza) davanti a Jaksche e Ballan, poi però il resto della stagione è deludente. L'anno successivo non si conferma in Italia, ma vince il Romandia su Savoldelli e Kashechkin. Al Tour fatica ma si riprende nel finale di stagione con ottimi piazzamenti all'Eneco Tour e nelle ultime corse di un giorno. Il 2008 è ancora simile, con buone prestazioni nelle piccole corse a tappe, ma in più diventa competitivo nelle Classiche delle Ardenne, chiudendole tutte e tre nelle prime 6 posizioni. Già a questo punto si era capito che non sarebbe diventato il fenomeno che ci si aspettava, ma rimaneva comunque un ottimo corridore e il fatto che era decisamente piacente lo rendeva comunque un personaggio un po' alla Pozzato. A fine 2008 lascia la Rabobank per la Lotto, i risultati non arrivano, allora forza la mano e il passaporto biologico mostra delle irregolarità. In più nello stesso periodo un test su dei campioni raccolti nel 2007 mostra tracce di Epo, così rimane due anni fermo. 
Torna a fine 2011 con la Garmin ma da qui in poi i risultati sono deprimenti, con poche eccezioni, quasi tutte a cronometro. A fine 2014 non viene confermato dalla Garmin e prova il Record dell'Ora a Aguascalientes, tentativo sponsorizzato da Koga. Ci va vicino con un 52,221 che significa una distanza dal record di Dennis di meno di un giro. Ovviamente qualcuno ha sollevato dei dubbi su questa prestazione, ma il ritiro forse gli restituisce un po' di dignità. Lo ricorderemo per la vittoria alla Tirreno-Adriatico (non esaltante tra l'altro) e per le foto di nudo
 
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#29
Mi sono perso le foto di nudo Mmm
(e meno male, direi Asd )
 
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#30
Dekker: «La mia vita di doping, sesso e droga»
L'ex prof olandese torna a parlare di Rabobank

Thomas Dekker torna alla ribalta e lo fa in maniera clamorosa, raccontandosi in un libro scritto da Thijs Zonneveld.

«Dieci anni fa era un talento straordinario - spiega l'autore - ma una vita di dissolutezza e l'uso di droga e sostanze dopanti lo hanno spinto ai margini del ciclismo. Prima di scrivere questo libro ho detto a Thomas che volevo sapere tutto di doping, alcool, droghe, le donne e della sua vita privata. Thomas è sconcertante in quanto a onestà e penso che questo libro sia stato importante per lui dal punto di vista terapeutico ma che possa servire a tutti i potenziali Dekker del futuro».

E ancora: «Un paio di volte, durante il suo racconto, sono rimasto a bocca aperta. Sono stato anch'io un ciclista e ho visto anch'io l'abuso di alcol e sonniferi, ma quello che Thomas ha fatto va oltre ogni immaginazione. Mi ha raccontato che il giorno prima della tappa più importante della Challenge Mallora si è fatto di GHB, uno stupefacente, e il giorno dopo ha vinto».

Tra le pagine de La mia battaglia presentate in anteprima, le più pruriginose sono quelle dedicate al Tour del 2007, quello del caso Rasmussen.
Esordiente alla Grande Boucle, Dekker aveva allora 22 anni e condivideva la camera con Michael Boogerd, anche lui reo confesso a fine carriera.

Dekker ricorda come alla vigilia della partenza di Londra, Boogerd fosse proprio al limite del 50 per cento di ematocrito e come i medici della Rabobank gli avessero praticato una infusione salina alle 6 del mattino per diluire il sangue e abbassare il suo ematocrito al di sotto del limite prima dei canonici esami del sangue. Ma prima di quella infusione, la notte era stata movimentata...

Dekker racconta come lui e Boogerd si annoiassero in loro hotel in attesa della corsa: hanno deciso così di organizzare un po’ di intrattenimento. «Abbiamo stappato una bottiglia di vino, ma non era abbastanza, le donne sono più divertenti. E così su internet ho trovato un paio di escort. All'una di notte sono arrivate due prostitute dell'est europeo, eravamo delusi perché erano molto meno belle di quelle che avevamo visto. Alla fine ne abbiamo scelta una a testa, poi abbiamo dormito tre ore e alle sei è suonata la sveglia per la flebo di Michael».

Dekker passa poi a raccontare la riunione della squadra nella quale Rasmussen dice di voler correre per la classifica generale. «Ci ha sorpreso ma ha fatto un grande discorso. Non sapevamo ancora che avesse mentito su dove si trovasse, né che fosse pieno di doping, anche ne se avevamo il sospetto. Nella prima tappa di vera montagna del Tour Michael ha attaccato già a sessanta chilometri dal traguardo e lo abbiamo ritrovato dopo l'arrivo a Tignes, in maglia gialla. E la sera, champagne per tutti. Poi pochi giorni dopo il team manager Theo de Rooij, spinto dalla pressione mediatica che circondava il danese dopo che il suo bluff sulla localizzazione era stato scoperto, lo ha cacciato».

«Rasmussen ha mentito? - racconta Dekker - ma tutti lo abbiamo fatto cose non consentite. I medici del team erano coinvolti: non ho mai parlato di doping con De Rooij, ma non riesco a immaginare che lui pensasse che Rasmussen potesse il Tour senza doping. Lui non è stupido. La politica che De Rooij ed Erik Breukink portavano avanti era quella di una sorta di tolleranza. Ci chiedevano di essere competitivi, senza voler sapere come lo eravamo».

«E alla fine di quel Tour nessuno ci ha mai chiesto niente. Non De Rooij o Breukink, nemmeno lo sponsor. Semplicemente non ne abbiamo più parlato».

tuttobiciweb.it
 
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#31
Molto credibile la storia delle escort direi.
 
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#32
Un'altra conferma comunque che anche in una squadra dall'alto tasso di dopati come la Rabobank non fosse diffuso la pratica di doping di squadra. Certo, i corridori rimanevano le ultime ruote del carro perchè se non andavano ci rimettevano soldi e contratti, ma nessuno obbligava nessuno a far niente.
 
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#33
Mi tocca contraddirti, almeno in parte.

Leipheimer - che per ovvi motivi reputo più credibile - disse che il fenomeno del doping di squadra finì con l'OP, qua siamo nel 2007, ma prima - e Boogerd dovrebbe confermare - anche alla Rabobank probabilmente facevano doping di squadra.
 
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#34
(15-11-2016, 06:39 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Molto credibile la storia delle escort direi.

Mah... perché?
Non è che mi stupirebbe più di tanto. Lasciando da parte discorsi doping, Dekker si è perso - come altri - proprio per una mancanza di professionalità conclamata. O comunque non per una vita in cui veniva messo il ciclismo al primo posto.
 
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#35
Perché che lascino entrare due escort in un albergo in piena notte già di per sé è abbastanza strano, poi diciamo che i corridori in certi frangenti sono anche discretamente sorvegliati.

Sottolineerei inoltre che le escort le ha trovate su Internet. Però siamo nel 2007 e o aveva un PC con il modem in camera(la vedo duretta) o non vedo come abbia potuto usare internet sinceramente.

Una balla(e presumo non sia l'unica) scritta per creare un po' di interesse attorno a un personaggio che interessante non è.
 
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#36
Thomas Dekker confessa anche di essere lui il famigerato Luigi comparso nelle liste di Fuentes, non Cancellara come in molti hanno creduto a lungo (Armstrong compreso)

 
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#37
(17-11-2016, 01:41 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Perché che lascino entrare due escort in un albergo in piena notte già di per sé è abbastanza strano, poi diciamo che i corridori in certi frangenti sono anche discretamente sorvegliati.

Sottolinereerei inoltre che le escort le ha trovate su Internet. Però siamo nel 2007 e o aveva un PC con il modem in camera(la vedo duretta) o non vedo come abbia potuto usare internet sinceramente.

Vabbè, un portatile con modem ce l'avevo pure io nel 2007: figuriamoci un professionista che guadagna migliaia e migliaia di euro. I controlli sinceramente lasciano il tempo che trovano: negli alberghi di provincia capita spesso di non trovare portieri di notte (e, anche se ci fossero, non vedo perché dovrebbero rompere le palle Asd ); mentre la sorveglianza la possiamo accomunare a quella del prof in gita scolastica: se volevi, potevi. Asd

E' una storia quantomeno verosimile. Sese
Non ci avrei creduto MAI se avesse aggiunto: "il giorno dopo io (o Boogerd) ho vinto la tappa" o "ho fatto una gran tappa". Con tre ore di sonno, alcool e puttane, manco il motorino l'avrebbe fatto vincere... Asd
 
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#38
Non credo che alla partenza del Tour de France 2007 fossero in un albergo di provincia, direi che due escort all'una di notte in un albergo presumo anche abbastanza lussuoso di Londra non ci entrano facilmente.

Come fatico a pensare che uno si portasse in giro un portatile con modem lasciandolo per tre settimane in mano ad altri.

Mi piacerebbe sapere la versione di Boogerd, che presumo fosse già sposato all'epoca(se è sposato, ma credo di sì).
 
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#39
Potrebbe denunciarlo per diffamazione, ma alla fine sarebbe la sua parola contro quella di Dekker. Doh

Sì, sposato lo era di sicuro: ricordo le foto con una discreta fia durante l'Amstel Curacao. Magari si son lasciati proprio a seguito di quella notte brava... Asd Asd
 
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#40
Comunque per curiosità sono andato a controllare i risultati della tappa che si è svolta il giorno seguente: http://www.cqranking.com/men/asp/gen/rac...aceid=5728

Detto che un prologo fa storia a sé per ovvi motivi, comunque un ottavo posto per uno che ha passato tutta la notte a bere e chiavare mi fa storcere ulteriormente il naso.
 
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