12-05-2011, 01:59 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 12-05-2011, 02:01 AM da BidoneJack.)
Non è che alla fine ci siano state tante cadute imputabili al percorso mi sembra, l'unica che mi viene in mente è quella di Cataldo, l'esito finale di una corsa è il risultato di chi è stato più bravo considerando tutti i terreni che vengono proposti. Se hai paura di cadere vai più piano, e ti stacchi, se vai forte puoi guadagnare ma aumentano i rischi; ma puoi anche staccarti per una caduta in rettilineo, per una foratura o un salto di catena, per un ventaglio, tutte queste cose vanno anch'esse a snaturare il risultato della corsa? Le fortuità sono parte integrante di una corsa, sopratutto se lunga tre settimane, per quanto riguarda invece la questione sicurezza le parole dei corridori sono anche comprensibili all'indomani della tragedia appena verificatasi, ma ripeto, se non vuoi cadere nessuno ti obbliga a stare davanti ad ogni costo, io la vedo a questo modo, e comunque questi sono discorsi che si sentono ad ogni Giro, Tour o Vuelta.