13-11-2014, 10:36 PM
Com'è strano il mondo dello sport. Cinque giorni fa alla partenza di questo giro il popolo del ciclismo sembrava in lutto con bandane a mezz'asta per l'assenza di Marco Pantani. Pareva che la corsa non potesse essere ugualmente valida senza di lui. Qualcuno più ragionevole faceva notare la presenza di Pavel Tonkov: uno che aveva vinto un Giro e non scendeva dal podio da tre doveva per forza essere considerato il favorito. Cinque giorni dopo sembra un altro mondo, il ciclismo ha un nuovo idolo, Gilberto Simoni. La prova di ieri l'aveva reso per tutti il nuovo boss della corsa, il miglior grimpeur del ciclismo italiano, che avrebbe potuto vincere a man bassa il Giro e affrontare Lance al Tour. Come fosse nato ieri mentre già dallo scorso anno aveva fatto buone cose in salita ed è stato un solo secondo a dividerlo dal podio reale del Giro (eggià, perchè Gotti o non Gotti, sul gradino più alto ci doveva essere Marco). Sarà stato il pubblico di casa ad incoronarlo nuovo re, ma io non ci vedevo nulla di così scandalosamente forte in questo Simoni.
La tappa di oggi, era simile a quella a quella di ieri, con una salita lunga a centro tappa e una finale, diversa però da quella da ieri. Questa, con arrivo a Peio Terme, è fatta a gradoni con tratti che permettono in recupero, quindi teoricamente, più semplice.
Sempre coerenti alle strategia di Boifava questa volta e Davide Scalmana ad andare in fuga dei nostri. Con lui Paolo Valoti (Mobilvetta), Andrea Tonti (Cantine Tollo) Pascal Richard (Linda McCartney) e nuovamente Igor Pugaci (Saeco) e Volodymir Gustov (Fassa Bortolo), in piena guerra per i GPM.
Quando per noi inizia la salita delle Palade (salita lunghissima, quasi venti chilometri!) il gruppo dei fuggitivi ci aveva già anticipato da oltre sei minuti. E le forze di Davide Scalmana sono già al lumicino.
La salita delle Palade era andata via veloce, sempre con la Lampre in testa che non va aveva mai forzato troppo, ma aveva tenuto un ritmo abbastanza alto da arrivare in cima col gruppo dimezzato. In realtà non avevo avuto buonissime sensazioni, arrivando verso la cima avevo sentito un po' di fatica. Ma le avevo subito cancellate dalla mente, bollandole per l'appunto, come sensazioni. Intanto Scalmana, staccatosi dai fuggitivi a metà della salita stava già per essere riassorbito.
L'avvicinamento a Peio non era stato così tranquillo, più di una volta qualcuno aveva tentato uno scatto per uscire dal gruppo, e la Lampre aveva prontamente ricucito. Fino agli ultimi chilometri e solo se Pietro me l'avesse chiesto io ero libero, ma non me la sentivo di seguire questi scatti che mi sembravano abbastanza evanescenti, e poi c'erano ancora quattro uomini della fuga in testa da riprendere e fino a quel momento dubitavo che ci sarebbero stati scatti decisivi.
Fino a che, a scattare non è più un uomo qualsiasi, ma uno di classifica, Stefano Garzelli.
Miceli in maglia Alessio è il più reattivo a reagire, ma immediatamente dietro c'è il leader, Gilberto Simoni, quindi Tonkov.
Capisco che, anche se mancano quindi chilometri e siamo in un tratto senza particolari asperità, l'attimo può essere quello decisivo! Mi volto ma vedo Pietro con la nuova maglia di leader dei giovani troppo indietro, allora scatto! Pietro è già alle mie spalle.
La mia anima nascosta da gregario prende sopravvento, Pietro ha bisogno di tutto il mio supporto. Mentre altri corridori giungono da dietro, Simoni decide tutto solo di andare a riprendere Garzelli, evidentemente infastidito dallo scatto del varesino, un comportamento da vero sceriffo. Noi, più razionalmente decidiamo di rimanere con Tonkov che già stava organizzando alcuni uomini della sua squadra all'inseguimento.
La tappa di oggi, era simile a quella a quella di ieri, con una salita lunga a centro tappa e una finale, diversa però da quella da ieri. Questa, con arrivo a Peio Terme, è fatta a gradoni con tratti che permettono in recupero, quindi teoricamente, più semplice.
Sempre coerenti alle strategia di Boifava questa volta e Davide Scalmana ad andare in fuga dei nostri. Con lui Paolo Valoti (Mobilvetta), Andrea Tonti (Cantine Tollo) Pascal Richard (Linda McCartney) e nuovamente Igor Pugaci (Saeco) e Volodymir Gustov (Fassa Bortolo), in piena guerra per i GPM.
![[Immagine: 153tgsx.jpg]](http://oi58.tinypic.com/153tgsx.jpg)
Quando per noi inizia la salita delle Palade (salita lunghissima, quasi venti chilometri!) il gruppo dei fuggitivi ci aveva già anticipato da oltre sei minuti. E le forze di Davide Scalmana sono già al lumicino.
![[Immagine: 207orie.jpg]](http://oi62.tinypic.com/207orie.jpg)
La salita delle Palade era andata via veloce, sempre con la Lampre in testa che non va aveva mai forzato troppo, ma aveva tenuto un ritmo abbastanza alto da arrivare in cima col gruppo dimezzato. In realtà non avevo avuto buonissime sensazioni, arrivando verso la cima avevo sentito un po' di fatica. Ma le avevo subito cancellate dalla mente, bollandole per l'appunto, come sensazioni. Intanto Scalmana, staccatosi dai fuggitivi a metà della salita stava già per essere riassorbito.
![[Immagine: 2hx26b9.jpg]](http://oi59.tinypic.com/2hx26b9.jpg)
L'avvicinamento a Peio non era stato così tranquillo, più di una volta qualcuno aveva tentato uno scatto per uscire dal gruppo, e la Lampre aveva prontamente ricucito. Fino agli ultimi chilometri e solo se Pietro me l'avesse chiesto io ero libero, ma non me la sentivo di seguire questi scatti che mi sembravano abbastanza evanescenti, e poi c'erano ancora quattro uomini della fuga in testa da riprendere e fino a quel momento dubitavo che ci sarebbero stati scatti decisivi.
![[Immagine: 2moy0d4.jpg]](http://oi58.tinypic.com/2moy0d4.jpg)
Fino a che, a scattare non è più un uomo qualsiasi, ma uno di classifica, Stefano Garzelli.
![[Immagine: if3nzn.jpg]](http://oi60.tinypic.com/if3nzn.jpg)
Miceli in maglia Alessio è il più reattivo a reagire, ma immediatamente dietro c'è il leader, Gilberto Simoni, quindi Tonkov.
![[Immagine: 34z0t94.jpg]](http://oi62.tinypic.com/34z0t94.jpg)
Capisco che, anche se mancano quindi chilometri e siamo in un tratto senza particolari asperità, l'attimo può essere quello decisivo! Mi volto ma vedo Pietro con la nuova maglia di leader dei giovani troppo indietro, allora scatto! Pietro è già alle mie spalle.
![[Immagine: qrz292.jpg]](http://oi61.tinypic.com/qrz292.jpg)
La mia anima nascosta da gregario prende sopravvento, Pietro ha bisogno di tutto il mio supporto. Mentre altri corridori giungono da dietro, Simoni decide tutto solo di andare a riprendere Garzelli, evidentemente infastidito dallo scatto del varesino, un comportamento da vero sceriffo. Noi, più razionalmente decidiamo di rimanere con Tonkov che già stava organizzando alcuni uomini della sua squadra all'inseguimento.
![[Immagine: k46sgg.jpg]](http://oi60.tinypic.com/k46sgg.jpg)