22-01-2015, 04:55 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 22-01-2015, 04:55 AM da SarriTheBest.)
Gaviria: La prima vittoria non era un caso...
È l'uomo del giorno, anzi fino ad ora è l'uomo del Tour. Fernando Gaviria ha vinto la seconda volata al Tour de San Luis e per la seconda volta ha battuto Mark Cavendish: «Ho anticipato la volata perché sapevo che l'arrivo tendeva a salire così come sapevo che era più adatto a me che a Cavendish. Sono davvero felice di essermi ripetuto e di aver dimostrato che la prima vittoria non è stata casuale. Devo ringraziare la squadra che anche oggi ha creduto in me e mi ha portato davanti nel finale. La dedica? Per la mia famiglia che mi ha sostenuto anche nei momenti più difficili».
E ancora: «Cavendish per me è il velocista più forte del pianeta e sono contento di averlo battuto, anche se so che lui è lontano dalla forma migliore, mentre io sono quasi al top in vista dei mondiali su pista. Lo seguo da anni, l'ho visto vincere tappe al Giro e al Tour, è il mio idolo».
Cavendish: battuto sì, ma sereno
Mark Cavendish taglia il traguardo con lo sguardo truce e arrabbiato, ma si scioglie velocemente e lo dimostra al nostro microfono: «Sto bene e sono sereno, perché sono qui per lavorare. Gaviria? È un ragazzo molto veloce, so che arriva dalla pista e si vede. Mi spiace non aver vinto perché la squadra ha lavorato tanto, anche se dobbiamo migliorare negli automatismi: Sabatini, per esempio, non aveva mai fatto l'ultimo uomo prima, dobbiamo migliorare tutti. Tappa veloce? Avevamo il vento a favore e poi avevamo fretta, stasera ci aspettanno a cena a San Luis... Domani? Tappa di montagna, per me sarà dura. Penso che mi godrò la festa di questa sera...».
Modolo: «No stress»
Seconda volata e secondo terzo posto per Sacha Modolo: «Volata caotica, ho preso un buco ai 500 metri, ho chiuso su Cavendish, ma quando sono partiti io ero già lanciato. Ma è normale che sia così, il top della condizione lo devo raggiungere a marzo per la Sanremo e proseguire fino al Giro. Ma non vado nemmeno troppo male: lo scorso anno su questo traguardo non mi ero nemmeno piazzato. Direi che il motto è "no stress"».
Giulia De Maio per tuttobiciweb.it
È l'uomo del giorno, anzi fino ad ora è l'uomo del Tour. Fernando Gaviria ha vinto la seconda volata al Tour de San Luis e per la seconda volta ha battuto Mark Cavendish: «Ho anticipato la volata perché sapevo che l'arrivo tendeva a salire così come sapevo che era più adatto a me che a Cavendish. Sono davvero felice di essermi ripetuto e di aver dimostrato che la prima vittoria non è stata casuale. Devo ringraziare la squadra che anche oggi ha creduto in me e mi ha portato davanti nel finale. La dedica? Per la mia famiglia che mi ha sostenuto anche nei momenti più difficili».
E ancora: «Cavendish per me è il velocista più forte del pianeta e sono contento di averlo battuto, anche se so che lui è lontano dalla forma migliore, mentre io sono quasi al top in vista dei mondiali su pista. Lo seguo da anni, l'ho visto vincere tappe al Giro e al Tour, è il mio idolo».
Cavendish: battuto sì, ma sereno
Mark Cavendish taglia il traguardo con lo sguardo truce e arrabbiato, ma si scioglie velocemente e lo dimostra al nostro microfono: «Sto bene e sono sereno, perché sono qui per lavorare. Gaviria? È un ragazzo molto veloce, so che arriva dalla pista e si vede. Mi spiace non aver vinto perché la squadra ha lavorato tanto, anche se dobbiamo migliorare negli automatismi: Sabatini, per esempio, non aveva mai fatto l'ultimo uomo prima, dobbiamo migliorare tutti. Tappa veloce? Avevamo il vento a favore e poi avevamo fretta, stasera ci aspettanno a cena a San Luis... Domani? Tappa di montagna, per me sarà dura. Penso che mi godrò la festa di questa sera...».
Modolo: «No stress»
Seconda volata e secondo terzo posto per Sacha Modolo: «Volata caotica, ho preso un buco ai 500 metri, ho chiuso su Cavendish, ma quando sono partiti io ero già lanciato. Ma è normale che sia così, il top della condizione lo devo raggiungere a marzo per la Sanremo e proseguire fino al Giro. Ma non vado nemmeno troppo male: lo scorso anno su questo traguardo non mi ero nemmeno piazzato. Direi che il motto è "no stress"».
Giulia De Maio per tuttobiciweb.it