09-11-2010, 10:58 PM
Caso Contador: Rfec «Richiesta ricevuta, apriremo subito il procedimento». Un mese per l’istruttoria
Madrid (Spagna) - martedì 9 novembre 2010 - La Federciclo spagnola, Rfec, ha confermato stasera di aver ricevuto la richiesta dell'Uci di aprire un procedimento disciplinare contro Alberto Contador ed ha annunciato che intende procedere con celerità nella valutazione della vicenda.
''I servizi antidoping dell'Uci hanno trasmesso oggi a questa Federazione tutta la documentazione relativa alla vicenda, chiedendo l'apertura del procedimento disciplinare previsto nel regolamento antidoping dell'Uci'', afferma un comunicato.
''Immediatamente e in accordo con il regolamento sportivo internazionale, la Rfec intraprenderà, nello stretto ambito delle sue competenze, tutte le azioni necessarie per chiarire e risolvere le questioni che hanno seguito il controllo antidoping subito dal corridore'', aggiunge la nota.
Spetterà ora alla Rfec punire o meno il campione di Pinto che rischia di essere privato della vittoria al Tour de France 2010.
Nell'annunciare la decisione di chiedere alla Federciclo spagnola l'apertura di un procedimento disciplinare contro Alberto Contador, l'Uci ha ricostruito le tappe della vicenda.
''Il 23 agosto 2010 il laboratorio di Colonia aveva consegnato all'Uci un rapporto d'analisi che riferiva di un risultato anomalo (presenza di clenbuterolo) per un campione d'urina prelevato al corridore spagnolo in un controllo effettuato il 21 luglio, nella seconda giornata di riposo del Tour de France 2010 (a Pau, alla vigilia della tappa del Tourmalet, ndr). Il laboratorio aveva contemporaneamente trasmesso questa stessa informazione alla Wada (l'Agenzia mondiale antidoping, ndr)'', afferma un comunicato.
''Debitamente informato di questi fatti e della probabilità di una sua prossima sospensione provvisoria - prosegue la nota - Alberto Contador ha chiesto il 26 agosto 2010 che si procedesse all'analisi del campione B. Praticato l'8 settembre 2010, questo esame ha confermato tracce di clenbuterolo. Per maggiore sicurezza, data la debolissima concentrazione scoperta (50 picogrammi per millilitro, ndr), l'Uci ha continuato le sue indagini scientifiche in collaborazione con la Wada. Si è proceduto in particolare ad una serie di nuove analisi sull'insieme dei campioni di sangue e di urina prelevati al corridore durante il periodo interessato''.
''Conformemente alle disposizioni del Codice mondiale antidoping applicabili a questo caso, l'Uci ha dunque pronunciato, in data 24 agosto 2010, la sospensione provvisoria di Alberto Contador'', aggiunge il comunicato.
''Al termine di una lunga e minuziosa inchiesta affidata a esperti altamente qualificati accreditati dalla Wada, e visto l'insieme delle informazioni oggi in suo possesso, l'Uci conclude per la necessità di aprire un procedimento disciplinare contro Alberto Contador. Ne ha oggi indirizzato richiesta alla Federazione spagnola, che è competente in materia. Sta ad essa determinare se Alberto Contador abbia infranto il regolamento antidoping dell'Uci'', conclude il comunicato, precisando che ''nel frattempo e sino alla fine del procedimento, e nonostante la sua sospensione provvisoria'', il ciclista deve beneficiare della presunzione di innocenza.
La Federciclo spagnola, che è stata informata stasera della richiesta dell'Uci, dispone di un mese al massimo (dopo i due giorni lavorativi previsti per informare il corridore) per condurre l'istruttoria e prendere la sua decisione, da notificare all'Uci nei tre giorni successivi.
Il verdetto è atteso dunque al piu' tardi nel mese di dicembre. In caso di disaccordo, ciascuna parte può ricorrere in appello presso il Tribunale arbitrale dello sport (Tas).
ciclonews.it
Madrid (Spagna) - martedì 9 novembre 2010 - La Federciclo spagnola, Rfec, ha confermato stasera di aver ricevuto la richiesta dell'Uci di aprire un procedimento disciplinare contro Alberto Contador ed ha annunciato che intende procedere con celerità nella valutazione della vicenda.
''I servizi antidoping dell'Uci hanno trasmesso oggi a questa Federazione tutta la documentazione relativa alla vicenda, chiedendo l'apertura del procedimento disciplinare previsto nel regolamento antidoping dell'Uci'', afferma un comunicato.
''Immediatamente e in accordo con il regolamento sportivo internazionale, la Rfec intraprenderà, nello stretto ambito delle sue competenze, tutte le azioni necessarie per chiarire e risolvere le questioni che hanno seguito il controllo antidoping subito dal corridore'', aggiunge la nota.
Spetterà ora alla Rfec punire o meno il campione di Pinto che rischia di essere privato della vittoria al Tour de France 2010.
Nell'annunciare la decisione di chiedere alla Federciclo spagnola l'apertura di un procedimento disciplinare contro Alberto Contador, l'Uci ha ricostruito le tappe della vicenda.
''Il 23 agosto 2010 il laboratorio di Colonia aveva consegnato all'Uci un rapporto d'analisi che riferiva di un risultato anomalo (presenza di clenbuterolo) per un campione d'urina prelevato al corridore spagnolo in un controllo effettuato il 21 luglio, nella seconda giornata di riposo del Tour de France 2010 (a Pau, alla vigilia della tappa del Tourmalet, ndr). Il laboratorio aveva contemporaneamente trasmesso questa stessa informazione alla Wada (l'Agenzia mondiale antidoping, ndr)'', afferma un comunicato.
''Debitamente informato di questi fatti e della probabilità di una sua prossima sospensione provvisoria - prosegue la nota - Alberto Contador ha chiesto il 26 agosto 2010 che si procedesse all'analisi del campione B. Praticato l'8 settembre 2010, questo esame ha confermato tracce di clenbuterolo. Per maggiore sicurezza, data la debolissima concentrazione scoperta (50 picogrammi per millilitro, ndr), l'Uci ha continuato le sue indagini scientifiche in collaborazione con la Wada. Si è proceduto in particolare ad una serie di nuove analisi sull'insieme dei campioni di sangue e di urina prelevati al corridore durante il periodo interessato''.
''Conformemente alle disposizioni del Codice mondiale antidoping applicabili a questo caso, l'Uci ha dunque pronunciato, in data 24 agosto 2010, la sospensione provvisoria di Alberto Contador'', aggiunge il comunicato.
''Al termine di una lunga e minuziosa inchiesta affidata a esperti altamente qualificati accreditati dalla Wada, e visto l'insieme delle informazioni oggi in suo possesso, l'Uci conclude per la necessità di aprire un procedimento disciplinare contro Alberto Contador. Ne ha oggi indirizzato richiesta alla Federazione spagnola, che è competente in materia. Sta ad essa determinare se Alberto Contador abbia infranto il regolamento antidoping dell'Uci'', conclude il comunicato, precisando che ''nel frattempo e sino alla fine del procedimento, e nonostante la sua sospensione provvisoria'', il ciclista deve beneficiare della presunzione di innocenza.
La Federciclo spagnola, che è stata informata stasera della richiesta dell'Uci, dispone di un mese al massimo (dopo i due giorni lavorativi previsti per informare il corridore) per condurre l'istruttoria e prendere la sua decisione, da notificare all'Uci nei tre giorni successivi.
Il verdetto è atteso dunque al piu' tardi nel mese di dicembre. In caso di disaccordo, ciascuna parte può ricorrere in appello presso il Tribunale arbitrale dello sport (Tas).
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