21-02-2016, 06:34 PM
NIBALI CORTEGGIATO DALLA FAMIGLIA REALE DEL BAHRAIN
Si allontana la pista Trek-Segafredo, più concreta quella araba
Un articolo per spiegare cosa c'è dietro alla nuova primavera di Vincenzo Nibali, che è chiaramente tornato a pedalare fin da subito con ottimo profitto. L'aveva detto il siciliano già l'anno scorso, durante il Delfinato. L'aveva detto a Paolo Slongo, suo preparatore da anni: voleva tornare a raccogliere qualcosa subito. Voleva che la condizione fosse immediatamente buona. E questo inverno è stato volto a svolgere un lavoro che potesse dare qualche risultato fin dalle prime corse. Ciro Scognamiglio, attento e sempre ben informato collega, ha però squarciato in cielo delle previsioni proponendo su La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, una nuova via sul futuro prossimo venturo del corridore messinese. Non è una novità, il corridore è in scadenza di contratto. Sono in molti a corteggiare il fuoriclasse campione d'Italia e in pole position ci sarebbero la Trek Segafredo di Luca Guercilena e la Lampre Merida di Beppe Saronni. Ma ecco che fa capolino anche una nuova strada, che conduce in Arabia. Sarebbe un progetto più che avanazato e dietro a tutto ci sarebbe un grande manager che nel ciclismo c'è stato ed è pronto a tornarci: Bjarne Rijs. Ecco un passo di quanto scritto oggi su La Gazzetta dello Sport.
«Sullo sfondo, intanto, resta anche il futuro agonistico (post-2016) dello Squalo. Non è un mistero la corte di squadre importanti (la Trek-Segafredo su tutte), così come non è segreta la predilezione di Nibali per l’approdo a un team nuovo di zecca, al fine di inserire più facilmente il gruppo di lavoro che vuole portarsi dietro. Curiosamente, il primo squillo di Vincenzo è arrivato dalla Penisola Arabica, e da tempo si parla di un ingresso nel ciclismo di capitali importanti in arrivo da quest’area geografica. Al punto che Nasser Bin Hamad Al Khalifa, membro della famiglia reale del Bahrain, ha appena annunciato «ufficialmente» la futura nascita — scrivendo «coming soon», in inglese — di una «squadra ciclistica del Bahrain (...) per competere con i migliori team del mondo». Così come si parla insistentemente di un rientro in scena di un team manager europeo importante. Tutti pezzi di un puzzle che potrebbero anche essere destinati a comporsi».
tuttobiciweb.it
Si allontana la pista Trek-Segafredo, più concreta quella araba
Un articolo per spiegare cosa c'è dietro alla nuova primavera di Vincenzo Nibali, che è chiaramente tornato a pedalare fin da subito con ottimo profitto. L'aveva detto il siciliano già l'anno scorso, durante il Delfinato. L'aveva detto a Paolo Slongo, suo preparatore da anni: voleva tornare a raccogliere qualcosa subito. Voleva che la condizione fosse immediatamente buona. E questo inverno è stato volto a svolgere un lavoro che potesse dare qualche risultato fin dalle prime corse. Ciro Scognamiglio, attento e sempre ben informato collega, ha però squarciato in cielo delle previsioni proponendo su La Gazzetta dello Sport in edicola oggi, una nuova via sul futuro prossimo venturo del corridore messinese. Non è una novità, il corridore è in scadenza di contratto. Sono in molti a corteggiare il fuoriclasse campione d'Italia e in pole position ci sarebbero la Trek Segafredo di Luca Guercilena e la Lampre Merida di Beppe Saronni. Ma ecco che fa capolino anche una nuova strada, che conduce in Arabia. Sarebbe un progetto più che avanazato e dietro a tutto ci sarebbe un grande manager che nel ciclismo c'è stato ed è pronto a tornarci: Bjarne Rijs. Ecco un passo di quanto scritto oggi su La Gazzetta dello Sport.
«Sullo sfondo, intanto, resta anche il futuro agonistico (post-2016) dello Squalo. Non è un mistero la corte di squadre importanti (la Trek-Segafredo su tutte), così come non è segreta la predilezione di Nibali per l’approdo a un team nuovo di zecca, al fine di inserire più facilmente il gruppo di lavoro che vuole portarsi dietro. Curiosamente, il primo squillo di Vincenzo è arrivato dalla Penisola Arabica, e da tempo si parla di un ingresso nel ciclismo di capitali importanti in arrivo da quest’area geografica. Al punto che Nasser Bin Hamad Al Khalifa, membro della famiglia reale del Bahrain, ha appena annunciato «ufficialmente» la futura nascita — scrivendo «coming soon», in inglese — di una «squadra ciclistica del Bahrain (...) per competere con i migliori team del mondo». Così come si parla insistentemente di un rientro in scena di un team manager europeo importante. Tutti pezzi di un puzzle che potrebbero anche essere destinati a comporsi».
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