24-02-2016, 04:09 PM
Corridori all'attacco: "Non siamo animali!"
Provence, protesta per la pericolosità del circuito finale
Sicurezza in corsa, nuovo capitolo. Nella serata di ieri e anche stamane sono durissime le prese di posizione dei corridori contro gli organizzatori del Tour de Provence, a causa della pericolosità del circuito finale. Una protesta che è sbocciata soprattutto sui social.
«Il circuito di Cassis era davvero pericoloso, con automobili parcheggiate in punti critici e senza alcuna protezione. Meritiamo di più, non siamo animali» ha twittato con rabbia Alessandro De Marchi.
Tra i più accesi nella protesta proprio il Rosso di Buja e Angel Vicioso con quest'ultimo che ha chiamato in causa la ACP, l'Assocorridori spagnola: «Impossibile trovare un circuito più pericoloso di quello di Cassis. Vergognoso».
E Carlos Verona, spagnolo della Etixx che ieri è caduto ferendosi ad un braccio, aggiunge: «Un circuito da pazzi, spartitraffico non segnalati, strade strette, auto parcheggiate ovuneue q gruppetto che ha pedalato con il traffico aperto!».
tuttobiciweb.it
Provence, protesta per la pericolosità del circuito finale
Sicurezza in corsa, nuovo capitolo. Nella serata di ieri e anche stamane sono durissime le prese di posizione dei corridori contro gli organizzatori del Tour de Provence, a causa della pericolosità del circuito finale. Una protesta che è sbocciata soprattutto sui social.
«Il circuito di Cassis era davvero pericoloso, con automobili parcheggiate in punti critici e senza alcuna protezione. Meritiamo di più, non siamo animali» ha twittato con rabbia Alessandro De Marchi.
Tra i più accesi nella protesta proprio il Rosso di Buja e Angel Vicioso con quest'ultimo che ha chiamato in causa la ACP, l'Assocorridori spagnola: «Impossibile trovare un circuito più pericoloso di quello di Cassis. Vergognoso».
E Carlos Verona, spagnolo della Etixx che ieri è caduto ferendosi ad un braccio, aggiunge: «Un circuito da pazzi, spartitraffico non segnalati, strade strette, auto parcheggiate ovuneue q gruppetto che ha pedalato con il traffico aperto!».
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