28-11-2016, 12:40 PM
Giorno della Scorta, Malori: «Non sarò più quello di prima»
Oggi a Faenza il corridore della Movistar è stato premiato
Applausi, soltanto applausi per Adriano Malori, che questa mattina è stato insignito nella sala comunale di Faenza, del titolo di Ambasciatore della Sicurezza. Il parmense della Movistar, tornato a correre dopo essere caduto il 22 gennaio scorso in Argentina al Tour San Luis, ha dovuto superare anche la frattura alla clavicola rimediata alla Milano-Torino, «ma per me è stata soltanto una formalità, una roba da niente. Dopo quello che ho duvuto superare...».
La storia di Malori è quella di un uomo che non ha mai mollato, e non si è dato mai per vinto, anche quando i medici lo invitavano solo e soltanto a pensare a recuperare come uomo. «Mi dicevano che sarei tornato al massimo a lavarmi i denti, eppure il parere dei medici si può ribaltare. E io ne sono la dimostrazione». E poi si passa a parlare di futuro e di quella nuova stagione che verrà.
«Ho ricominciato in bici da una settimana. Sul mio 2017 ci sono tanti dubbi, è tutto un dubbio. Non so se tornerò quello di prima. So che tornerò a correre, ma so che non potrò essere più il riferimento mondiale nella cronometro. Sono stato quasi miracolato, però io voglio essere testimone per qualcosa di importante: il mio messaggio vuole dare una speranza a chi ha problemi neurologici».
a cura della redazione di tuttobiciweb.it
Oggi a Faenza il corridore della Movistar è stato premiato
Applausi, soltanto applausi per Adriano Malori, che questa mattina è stato insignito nella sala comunale di Faenza, del titolo di Ambasciatore della Sicurezza. Il parmense della Movistar, tornato a correre dopo essere caduto il 22 gennaio scorso in Argentina al Tour San Luis, ha dovuto superare anche la frattura alla clavicola rimediata alla Milano-Torino, «ma per me è stata soltanto una formalità, una roba da niente. Dopo quello che ho duvuto superare...».
La storia di Malori è quella di un uomo che non ha mai mollato, e non si è dato mai per vinto, anche quando i medici lo invitavano solo e soltanto a pensare a recuperare come uomo. «Mi dicevano che sarei tornato al massimo a lavarmi i denti, eppure il parere dei medici si può ribaltare. E io ne sono la dimostrazione». E poi si passa a parlare di futuro e di quella nuova stagione che verrà.
«Ho ricominciato in bici da una settimana. Sul mio 2017 ci sono tanti dubbi, è tutto un dubbio. Non so se tornerò quello di prima. So che tornerò a correre, ma so che non potrò essere più il riferimento mondiale nella cronometro. Sono stato quasi miracolato, però io voglio essere testimone per qualcosa di importante: il mio messaggio vuole dare una speranza a chi ha problemi neurologici».
a cura della redazione di tuttobiciweb.it