14-01-2017, 01:30 PM
(14-01-2017, 04:33 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: La frazione seguente, che arriva dopo il giorno di riposo, è la cronometro, 39 km molto mossi da Foligno a Montefalco. Personalmente non apprezzo granché la deriva che stanno prendendo le prove contro il tempo al Giro, preferirei dei più tradizionali piattoni, dove, solitamente, i distacchi sono più ampi.
Su questa cosa non sono d'accordo. O meglio, posso essere d'accordo che in un GT è meglio inserire crono piatte, ma qui c'è n'è già una e di una discreta lunghezza, l'ultimo giorno a Milano. Questa è ondulata, ma la definizione "molto mossa" mi sembra esagerata, qui se ci fosse un Martin in forma la vince senza problemi, la vittoria se la contenderanno anche uomini di classifica come Nibali ma solo perchè hanno più capacità di recupero e perchè al Giro solitamente ci sono cronoman di medio livello. "Molto mosse" per me sono crono come quelle del Tour 2013 e 2016 vinte da Froome (che pure possono essere interessanti alcune volte), non questa che sfiora il 5/6% ma solo in brevissimi tratti. Poi trovare un percorso completamente piatto nel centro-Italia, considerando anche i limiti logistici e economici, non è così semplice...
La tappa da Rovetta a Bormio è fantastica, penso nessuno possa dire il contrario. L'unica cosa che mi lascia perplesso è il Mortirolo a 140 km dall'arrivo e infatti proprio per quello non la paragonerei a quella del 2012.
Il Mortirolo fa quasi sempre la differenza anche affrontato a ritmi bassi, ma l'unica volta che lo ricordo così lontano è nel 2004 e infatti fu una tappa abbastanza inutile. Quindi tappa bella sì, che si accenderà per bene nelle ultime due salite (o forse solo nell'ultima), ma il rischio che il Mortirolo sia "stuprato" è alto.