23-07-2017, 12:29 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 24-12-2018, 01:29 PM da Luciano Pagliarini.)
Comunque il paragone Aru - Nibali a me fa proprio ridere.
Nibali è il più grande corridore italiano del post Pantani (e Pantani c'ha la mistica, Nibali no, o almeno non ancora).
Aru è un ottimo corridore che ha la sfortuna di venire dopo Nibali.
Nibali all'età che ha ora Aru fece un salto di qualità che il sardo, per caratteristiche e talento, non sarà mai in grado di fare.
A 27 anni Nibali vinse una Tirreno - Adriatico staccando tutti a Prati di Tivo, fu terzo alla Sanremo e secondo alla Liegi (dietro a una farmacia che deambulava), poi andò al Tour, arrivò sul podio, al contrario del sardo, mettendo in difficoltà pure Froome e Wiggins a La Toussuire scattandogli in faccia ai meno dieci. Chiuse anche lui in calando, pagando sul Peyregudes gli sforzi del giorno prima nella tappa del giro della morte (dove comunque i suoi scatti gli permisero di rimanere solo con gli Sky, mentre Aru già boccheggiava sul Galibier), ma era chiaro all'epoca che bisognava sistemare solo un altro un paio di tasselli del puzzle per avere un potenziale vincitore del Tour. Aru, al contrario, ci ha dimostrato una volta di più di avere troppe lacune per poter aspirare alla Boucle.
Nibali è il più grande corridore italiano del post Pantani (e Pantani c'ha la mistica, Nibali no, o almeno non ancora).
Aru è un ottimo corridore che ha la sfortuna di venire dopo Nibali.
Nibali all'età che ha ora Aru fece un salto di qualità che il sardo, per caratteristiche e talento, non sarà mai in grado di fare.
A 27 anni Nibali vinse una Tirreno - Adriatico staccando tutti a Prati di Tivo, fu terzo alla Sanremo e secondo alla Liegi (dietro a una farmacia che deambulava), poi andò al Tour, arrivò sul podio, al contrario del sardo, mettendo in difficoltà pure Froome e Wiggins a La Toussuire scattandogli in faccia ai meno dieci. Chiuse anche lui in calando, pagando sul Peyregudes gli sforzi del giorno prima nella tappa del giro della morte (dove comunque i suoi scatti gli permisero di rimanere solo con gli Sky, mentre Aru già boccheggiava sul Galibier), ma era chiaro all'epoca che bisognava sistemare solo un altro un paio di tasselli del puzzle per avere un potenziale vincitore del Tour. Aru, al contrario, ci ha dimostrato una volta di più di avere troppe lacune per poter aspirare alla Boucle.