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Cassani provoca:Togliamo le crono
#20
Il Tour di quest'anno era già ai minimi storici quanto a cronometro. 
Andare forte a cronometro e poi anche in salita configura un corridore più completo, non si vede perché debba essere penalizzato. Sta agli scalatori puri dimostrare qualcosa di più in montagna, ma con vere tappe di montagna, specialmente over 2000, con chilometraggi vicini o superiori ai 200 km. e dislivello importante. E non una sola per grande giro. 
Si possono variare le cronometro, tra piatte per specialisti, nervose per chi guida bene la bici (e anche questo è un merito, discese comprese), cronometro mosse e persino con salite importanti. Comunque sia, nelle cronometro si pedala da soli, le differenze all'arrivo sono un merito, non qualcosa da penalizzare. 

Il punto "strano" per me è che mentre si alza l'asticella della qualità complessiva dei partecipanti (maggiore base da più paesi, migliori allenamenti, luogotenenti e gregari forti quasi quanto i capitani, ecc.) si abbassano le difficoltà (e ci si lamenta del poco spettacolo...), meno salite, meno chilometri. La stagione è lunga, ieri / domani c'è una tappa impegnativa, ecc. ecc. 
Lo "spettacolo" si cerca attraverso rampe e rampette finali, rigorosamente sull'orlo dei secondi, tutto in funzione televisiva (salvo che la tv spesso non riesce nemmeno a far seguire bene queste fasi convulse). Si stanno dimenticando perché il ciclismo porta milioni di appassionati ad applaudire al passaggio dei corridori. Non lo si deve alle volatine in salita e alle classifiche generali sul filo dei secondi, lo si deve ai grandi campioni e alle grandi imprese. Lo spettacolo viene da lì, dal corridore in fuga che esce da un tornante, da una corsa frammentata dalle difficoltà, da recuperi inattesi, con un applauso per tutti, e non perché sono tutti insieme e tutti bravi ma perché lottano tutti al proprio meglio con uno sforzo proibitivo, perché danno l'anima sulla bici. 

Il Tour di quest'anno era progettato per creare incertezza, poche crono e modeste tappe di montagna, creando le condizioni perché si fosse lì a pochi secondi nella breve e unica cronometro finale. Qualcuno riesce a considerarlo un bel Tour? 
Si può considerare che la Rovetta - Bormio, non ben disegnata ma comunque impegnativa molto oltre qualsiasi altra tappa del Giro o del Tour, il suo compito lo ha svolto? Troppi chilometri a cronometro i 70 del Giro? Con almeno un altro tappone vero, magari più "serrato" della Rovetta - Bormio, dubito che Dum avrebbe vinto il Giro. 
Ma davvero un grande Giro deciso da qualche ventaglio e da un paio di abbuoni può appassionare?
Ci metto anche l'assenza di tapponi stile classica, tanti chilometri e tanti saliscendi, tanta fatica e rischio di prendere tanti minuti. 

Brutta deriva... L'errore sta nell'interpretazione del termine spettacolo e nella scarsa memoria di ciò che il ciclismo ha creato, e come lo ha fatto.
 
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Messaggi in questa discussione
Cassani provoca:Togliamo le crono - da Italbici - 29-08-2017, 09:57 AM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da OldGibi - 29-08-2017, 06:25 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da Hiko - 29-08-2017, 07:11 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da Hiko - 29-08-2017, 07:31 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da Hiko - 29-08-2017, 08:35 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da Hiko - 29-08-2017, 11:10 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da And-L - 29-08-2017, 10:53 PM
RE: Cassani provoca:Togliamo le crono - da And-L - 05-09-2017, 09:31 PM

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