19-09-2017, 12:22 PM
CASO RUMSAS. NEI GUAI ANCHE I COMPAGNI DI SQUADRA
Proseguono a ritmo serrato le indagini della Procura di Lucca sulla morte di Linas Rumsas: sotto inchiesta per l’ipotesi di reato di procacciamento e somministrazione di sostanze dopanti ci sono il papà di Linas, Raimondas Rumsas, oltre a Luca Franceschi, Narciso Franceschi, Maria Luisa Luciani (fanno tutti parte del team Altopack Eppela) e l’ex direttore sportivo Elso Frediani.
Tra i farmaci sequestrati in alcune abitazioni e nel ritiro della Altopack Eppela, ci sono medicinali specialistici ritenuti pericolosi, prescrivibili solo in casi particolari, anfetamine, farmaci contro l’anemia utilizzati per malati di tumore, depuranti del fegato, insulina e siringhe.
Proprio questi farmaci, per la loro tipologia, mettono nei guai anche una decina di compagni di squadra di Rumsas: per loro si ipotizza il reato di frode sportiva.
La Procura - come riporta La Nazione nella sua edizione di Lucca (clicca qui) - è al lavoro anche per quanto riguarda l’idoneità sportiva rilasciata al giovane atleta. Saranno effettuati ulteriori accertamenti per chiarire se il cuore di Linas fosse in grado di sostenere l’attività agonistica. E sono in corso esami tossicologici per stabilire se vi siano rapporti tra il decesso del corridore e i farmaci sequestrati agli esponenti del team.
Tuttobiciweb.it
Proseguono a ritmo serrato le indagini della Procura di Lucca sulla morte di Linas Rumsas: sotto inchiesta per l’ipotesi di reato di procacciamento e somministrazione di sostanze dopanti ci sono il papà di Linas, Raimondas Rumsas, oltre a Luca Franceschi, Narciso Franceschi, Maria Luisa Luciani (fanno tutti parte del team Altopack Eppela) e l’ex direttore sportivo Elso Frediani.
Tra i farmaci sequestrati in alcune abitazioni e nel ritiro della Altopack Eppela, ci sono medicinali specialistici ritenuti pericolosi, prescrivibili solo in casi particolari, anfetamine, farmaci contro l’anemia utilizzati per malati di tumore, depuranti del fegato, insulina e siringhe.
Proprio questi farmaci, per la loro tipologia, mettono nei guai anche una decina di compagni di squadra di Rumsas: per loro si ipotizza il reato di frode sportiva.
La Procura - come riporta La Nazione nella sua edizione di Lucca (clicca qui) - è al lavoro anche per quanto riguarda l’idoneità sportiva rilasciata al giovane atleta. Saranno effettuati ulteriori accertamenti per chiarire se il cuore di Linas fosse in grado di sostenere l’attività agonistica. E sono in corso esami tossicologici per stabilire se vi siano rapporti tra il decesso del corridore e i farmaci sequestrati agli esponenti del team.
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