21-05-2018, 07:46 PM
Per quanto riguarda le corse di un giorno a cronometro mancano nel calendario attuale e la mancanza si sente. E' vero che danno l'immagine di un ciclismo un po' retrò, però sarebbero delle belle occasioni per promuovere città e alcuni territori, inoltre sarebbero delle occasioni quasi uniche per avvicinare ancor di più il tifoso ai propri beniamini.
Le controindicazioni sono che a livello televisivo non so quanto possano essere degli eventi appetibili per il grande pubblico. Io le guarderei, ma mi sa che la maggior parte della gente si romperebbe le palle subito, anche perchè non c'è il pathos che c'è durante le corse a tappe di capire quanti minuti Tizio può rifilare a Caio in ottica classifica.
Non sono d'accordo con Pagliarini invece quando dice che i Mondiali e le Olimpiadi a cronometro siano corse poco ambite, a me sembra il contrario.
In riferimento invece alle crono nei GT sicuramente scarseggiano se confrontate a un tempo, il problema vero è che in questa quantità sono equilibrate e aumentarle sfavorirebbe troppo gli scalatori. Con i progressi dei mezzi tecnici e nella preparazione è sempre più difficile fare la differenza in salita, quindi ciò che era recuperabile 20-30 anni fa non lo è più adesso.
Si è sempre detto che le cronometro spingono a muoversi gli scalatori ed è una sacrosanta verità, però se le aumentassimo a dismisura nel ciclismo di oggi mi sa che si otterrebbe l'effetto contrario. Ci fossero 150-200 km contro il tempo come negli anni '80 la classifica verrebbe decisa solo da queste prove e le tappe di montagne servirebbero solo a rifinire il posizionamento o ad approfittare di alcune crisi.
Tutto questo per provare a dare una spiegazione alla diminuzione delle crono, fosse per me più ne mettono più sono contento.
Le controindicazioni sono che a livello televisivo non so quanto possano essere degli eventi appetibili per il grande pubblico. Io le guarderei, ma mi sa che la maggior parte della gente si romperebbe le palle subito, anche perchè non c'è il pathos che c'è durante le corse a tappe di capire quanti minuti Tizio può rifilare a Caio in ottica classifica.
Non sono d'accordo con Pagliarini invece quando dice che i Mondiali e le Olimpiadi a cronometro siano corse poco ambite, a me sembra il contrario.
In riferimento invece alle crono nei GT sicuramente scarseggiano se confrontate a un tempo, il problema vero è che in questa quantità sono equilibrate e aumentarle sfavorirebbe troppo gli scalatori. Con i progressi dei mezzi tecnici e nella preparazione è sempre più difficile fare la differenza in salita, quindi ciò che era recuperabile 20-30 anni fa non lo è più adesso.
Si è sempre detto che le cronometro spingono a muoversi gli scalatori ed è una sacrosanta verità, però se le aumentassimo a dismisura nel ciclismo di oggi mi sa che si otterrebbe l'effetto contrario. Ci fossero 150-200 km contro il tempo come negli anni '80 la classifica verrebbe decisa solo da queste prove e le tappe di montagne servirebbero solo a rifinire il posizionamento o ad approfittare di alcune crisi.
Tutto questo per provare a dare una spiegazione alla diminuzione delle crono, fosse per me più ne mettono più sono contento.