19-08-2019, 08:21 PM
Ricordo che era la tua opinione ed era una riforma che risentiva dell'arroganza di Renzi nel costruirla, sbeffeggiando fior di personaggi e senza un dibattito serio.
L'idea monocamerale in sé era stata considerata favorevolmente da tutti o quasi nei venti anni precedenti. Non mi piaceva l'accrocco del Senato e, soprattutto, non mi è piaciuto il colpo di spugna della Corte Costituzionale alla legge elettorale con il doppio turno, credo in parte connessa all'esito referendario. Molto discutibile la motivazione sul fatto che una forza che rappresentasse al primo turno solo una piccola parte di elettorato (mettiamo, il 20%) potesse poi andare a governare, senza considerare come questo sarebbe avvenuto solo ed esclusivamente con il voto maggioritario del secondo turno. E' noto come la Francia sia una democrazia scarsa.
Fatto sta che Renzi aveva trasformato il referendum in una vittoria o sconfitta personale (lanciando i dadi molti mesi prima, quando sembrava che la riforma avesse una grande maggioranza favorevole), trovandosi con una bomba in mano. In molti hanno votato pro - contro Renzi, poco o nulla nel merito della riforma.
In tanti all'epoca hanno analizzato - commentato il rischio che con quella riforma Renzi potesse porre le basi di successive ripetute vittorie, a fronte di una Forza Italia decadente e di un movimento 5S poco credibile come forza di governo.
In poco tempo il vento è ampiamente cambiato, potrebbe cambiare ancora, i singoli vanno e vengono, specialmente (spero, almeno) i personaggi di dubbio valore e morale.
Si dimenticava, tra l'altro, che l'Italia è sempre stata un paese con una sostanziale maggioranza di centro - centro destra.
Personalmente, sto guardando questa crisi con modesta curiosità e ben poche speranze. Mancano i fondamentali.
L'idea monocamerale in sé era stata considerata favorevolmente da tutti o quasi nei venti anni precedenti. Non mi piaceva l'accrocco del Senato e, soprattutto, non mi è piaciuto il colpo di spugna della Corte Costituzionale alla legge elettorale con il doppio turno, credo in parte connessa all'esito referendario. Molto discutibile la motivazione sul fatto che una forza che rappresentasse al primo turno solo una piccola parte di elettorato (mettiamo, il 20%) potesse poi andare a governare, senza considerare come questo sarebbe avvenuto solo ed esclusivamente con il voto maggioritario del secondo turno. E' noto come la Francia sia una democrazia scarsa.
Fatto sta che Renzi aveva trasformato il referendum in una vittoria o sconfitta personale (lanciando i dadi molti mesi prima, quando sembrava che la riforma avesse una grande maggioranza favorevole), trovandosi con una bomba in mano. In molti hanno votato pro - contro Renzi, poco o nulla nel merito della riforma.
In tanti all'epoca hanno analizzato - commentato il rischio che con quella riforma Renzi potesse porre le basi di successive ripetute vittorie, a fronte di una Forza Italia decadente e di un movimento 5S poco credibile come forza di governo.
In poco tempo il vento è ampiamente cambiato, potrebbe cambiare ancora, i singoli vanno e vengono, specialmente (spero, almeno) i personaggi di dubbio valore e morale.
Si dimenticava, tra l'altro, che l'Italia è sempre stata un paese con una sostanziale maggioranza di centro - centro destra.
Personalmente, sto guardando questa crisi con modesta curiosità e ben poche speranze. Mancano i fondamentali.