10-10-2019, 10:29 PM
Purtroppo, anch'io capisco molto poco di geopolitica mondiale. Con forti limiti provo qualche annotazione, soprattutto perché è una situazione che indigna, indigna una guerra di fatto, impari e che mieterà vittime civili, vittime di un popolo senza patria, tradito varie volte, oggi dagli USA e da quanti lo hanno usato per combattere l'ISIS.
Indignano le minacce di Erdogan, che ai semplici borbottii di circostanza delle cancellerie europee risponde con arroganza, quasi a dire "zitti voi imbecilli che non contate nulla". Vero, l'Europa non esiste, chissà che questo non provochi qualche riflessione (ma c'è poco da sperarci, gli interessi di parte del momento rendono tutta Europa miope rispetto al futuro). Una Europa con un minimo di scatole e dignità dovrebbe togliere immediatamente i 5 miliardi di euro l'anno che dà alla Turchia per fermare la rotta balcanica (e chissene di ciò che accade lontano dai nostri occhi), poi mettere a punto delle sanzioni, poi dovrebbe ragionare sul come unificare la politica estera e come supportarla con forze armate almeno parzialmente comuni, magari ottimizzando le spese (ce n'è ampio spazio).
Indigna e dovrebbe indignare un mondo che continua a funzionare solo con la legge del più forte.
Da tempo la Turchia, membro NATO (ma ancora per quanto?), danza in equilibrio tra USA / NATO e Russia, minacciando di fatto di estromettere del tutto gli Stati Uniti dall'area. Non ha del tutto l'intenzione di farlo (il contraccolpo economico sarebbe per loro devastante) ma ci gioca sopra, cercando di ottenere il più possibile, grazie anche a risposte spesso deboli.
Un personaggio farsesco come Trump (citofonare però ai cittadini americani che lo hanno votato) non va a vedere la puntata di Erdogan, corretto solo in parte dagli apparati USA. Tra il tradire i Curdi e lasciare che la Turchia si avvicini ulteriormente alla Russia l'amministrazione USA resta interdetta, come la debole Europa.
Forse, però, il gioco è ancora più sottile: non è detto che l'esercito turco abbia vita facile, i curdi vivono da anni nella guerra e sono bene armati. Erdogan potrebbe incontrare difficoltà e indebolirsi. Forse un nuovo sistema per cercare di mandarlo a casa. Una Turchia più debole potrebbe far piacere a molti, forse Russia compresa. Gli Stati Uniti hanno lanciato messaggi contradditori ma non hanno di fatto smobilitato. Vedremo.
Mentre si gioca a questi scacchi che non conosco le persone muoiono. D'altra parte, muoiono molte più persone e da tempo in tanti altri luoghi del mondo. E' tanto forte la sensazione che tutto questo sia immensamente sbagliato e che si rivolterà alla fine contro tutti noi, abbiamo una idea vecchia del pianeta e dell'umanità ma non abbiamo idee nuove, e se le avessimo non avremmo la forza di promuoverle.
Se milioni di giovani scendono in piazza ecco in arrivo, oltre a documenti di scienziati prezzolati, un nuovo vocabolo, il gretinismo. Un po' di gretinismo per la pace, con decine di milioni di persone in piazza a sostenerlo, potrebbe essere qualcosa. Ma, ho paura, siamo troppo cretini (con la c...
).
Indignano le minacce di Erdogan, che ai semplici borbottii di circostanza delle cancellerie europee risponde con arroganza, quasi a dire "zitti voi imbecilli che non contate nulla". Vero, l'Europa non esiste, chissà che questo non provochi qualche riflessione (ma c'è poco da sperarci, gli interessi di parte del momento rendono tutta Europa miope rispetto al futuro). Una Europa con un minimo di scatole e dignità dovrebbe togliere immediatamente i 5 miliardi di euro l'anno che dà alla Turchia per fermare la rotta balcanica (e chissene di ciò che accade lontano dai nostri occhi), poi mettere a punto delle sanzioni, poi dovrebbe ragionare sul come unificare la politica estera e come supportarla con forze armate almeno parzialmente comuni, magari ottimizzando le spese (ce n'è ampio spazio).
Indigna e dovrebbe indignare un mondo che continua a funzionare solo con la legge del più forte.
Da tempo la Turchia, membro NATO (ma ancora per quanto?), danza in equilibrio tra USA / NATO e Russia, minacciando di fatto di estromettere del tutto gli Stati Uniti dall'area. Non ha del tutto l'intenzione di farlo (il contraccolpo economico sarebbe per loro devastante) ma ci gioca sopra, cercando di ottenere il più possibile, grazie anche a risposte spesso deboli.
Un personaggio farsesco come Trump (citofonare però ai cittadini americani che lo hanno votato) non va a vedere la puntata di Erdogan, corretto solo in parte dagli apparati USA. Tra il tradire i Curdi e lasciare che la Turchia si avvicini ulteriormente alla Russia l'amministrazione USA resta interdetta, come la debole Europa.
Forse, però, il gioco è ancora più sottile: non è detto che l'esercito turco abbia vita facile, i curdi vivono da anni nella guerra e sono bene armati. Erdogan potrebbe incontrare difficoltà e indebolirsi. Forse un nuovo sistema per cercare di mandarlo a casa. Una Turchia più debole potrebbe far piacere a molti, forse Russia compresa. Gli Stati Uniti hanno lanciato messaggi contradditori ma non hanno di fatto smobilitato. Vedremo.
Mentre si gioca a questi scacchi che non conosco le persone muoiono. D'altra parte, muoiono molte più persone e da tempo in tanti altri luoghi del mondo. E' tanto forte la sensazione che tutto questo sia immensamente sbagliato e che si rivolterà alla fine contro tutti noi, abbiamo una idea vecchia del pianeta e dell'umanità ma non abbiamo idee nuove, e se le avessimo non avremmo la forza di promuoverle.
Se milioni di giovani scendono in piazza ecco in arrivo, oltre a documenti di scienziati prezzolati, un nuovo vocabolo, il gretinismo. Un po' di gretinismo per la pace, con decine di milioni di persone in piazza a sostenerlo, potrebbe essere qualcosa. Ma, ho paura, siamo troppo cretini (con la c...
