12-02-2020, 09:03 PM
"To be precise, there was a 90 per cent chance of increasing endurance performance somewhere between three and 17 per cent" -> numeri abbastanza importanti, che ok magari a livello di professionismo saranno probabilmente piu' bassi, ma fino a prova contraria..
D'accordissimo con Melo soprattutto su quest'ultima parte. Sembra chiaro anche dall'articolo che c'e' ancora un sacco da scoprire, non vorrei che accelerando i tempi nel ciclismo non si creino si vantaggi sul corto periodo, ma danni sul lungo.
Citazione:Piuttosto controversa la questione, come si conviene per una qualsiasi sostanza in cui il numero di studi è esiguo. Sono state proposte un bel po' di spiegazioni diverse, ma finché qualcuno non decide di investirci tempo e risorse (magari l'UCI o la WADA se li volessero abolire) c'è poco da discutere. In ogni caso se riuscissero a dimostrare con studi epidemiologici, difficili da riprodurre a quanto scritto, i vantaggi apportati dall'assunzione di chetoni, il meccanismo d'azione può passare in secondo piano, perlomeno per quel che può servire a un ciclista/fondista o sportivo in generale. Quel che forse preoccupa è che essendo un integratore non deve passare gli stretti controlli di un farmaco e quindi manca tutta una fase di monitoraggio sugli effetti di un'assunzione cronica, speriamo che non si ritrovino a fare da cavie questi che li prendono.
D'accordissimo con Melo soprattutto su quest'ultima parte. Sembra chiaro anche dall'articolo che c'e' ancora un sacco da scoprire, non vorrei che accelerando i tempi nel ciclismo non si creino si vantaggi sul corto periodo, ma danni sul lungo.