08-02-2021, 10:07 AM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 08-02-2021, 10:08 AM da Morris.)
Davide Cassani da quando è diventato CT, è (dire rappresenta, è sbagliato) la parte dinamica della FCI. Trova risorse, organizza il movimento, è il referente ben aldilà degli aspetti meramente tecnici e stila ogni programma. Lo sanno tutti nell’osservatorio, salvo uno, che ce l’ha con lui, oltre ogni limite di…….positività. Poco importa, ovviamente. Miglior paratutto per “l’iper vetusto siamese alla presidenza”, non ci poteva essere. Ora, se il nuovo presidente che uscirà dalla ormai vicina Assemblea Elettiva sarà, come mi auguro, Silvio Martinello, e costui dovesse mettere molta mano sul S.T.N., Davide se ne andrà ad assumere incarico primario, alla RCS.
Come dire…..gran parte del ciclismo italiano degli ultimi lustri, ha conosciuto il protagonismo di Cassani.
Cosa ne penso?
I mali del ciclismo non stanno in Davide, anche se non gli perdonerò mai (da commentatore) di aver frantumato gli zebedei con la storia del peso sulle salite e non solo, scatenando gli zambottini sull’unica visione del ciclista anoressico che, per la salute e la vita, è mooooolto peggio dell’EPO, rendendo pure il pedale delle corse a tappe , quasi sempre una noia scaccia spettatori.
Come dire…..gran parte del ciclismo italiano degli ultimi lustri, ha conosciuto il protagonismo di Cassani.
Cosa ne penso?
I mali del ciclismo non stanno in Davide, anche se non gli perdonerò mai (da commentatore) di aver frantumato gli zebedei con la storia del peso sulle salite e non solo, scatenando gli zambottini sull’unica visione del ciclista anoressico che, per la salute e la vita, è mooooolto peggio dell’EPO, rendendo pure il pedale delle corse a tappe , quasi sempre una noia scaccia spettatori.