17-04-2021, 10:45 AM
Le classiche in circuito corrono sempre il rischio di vivere a lungo sulla monotonia, in più dobbiamo aggiungere che l’ultimo giro dell’Amstel di domani, sarà più facile dei precedenti e la lunghezza totale della prova troppo simile alle classiche sfregiate dall’orripilante tragedia ciclistica che si chiama UCI: soli 218 km. Comprendo i motivi che hanno spinto gli organizzatori a questa scelta, anche se non mi sarebbe dispiaciuto uno spostamento in autunno. In ogni caso, mai come questa volta ci dobbiamo affidare allo spessore dei partecipanti e a quel detto che recita: la corsa la fanno sempre i corridori. Il cast pare buono, anche se l’assenza di Mattieu Van der Poel è pesante e non è compensata dall’ingresso fra i partenti di qualche corridore da GT. Come Jussi ho l’impressione che alla fine sarà un bel gruppetto a giocarsi il traguardo e questo potrebbe favorire Wout Van Aert se sarà coi primi e se la volata sarà lunga e veloce. Il belga mi è comunque sembrato un po’ appannato nella Freccia del Brabante, forse non aveva ancora recuperato lo sforzo per restare con Matthieu e Asgreen al Fiandre. In ogni caso, avendo a sua disposizione una squadra più forte rispetto a Ronde e Freccia, è il maggior favorito. Primoz Roglic, invece, potrebbe essere la “scheggia impazzita” della corsa. La può vincere, d’altronde lo ha già dimostrato.