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Il Galibier e i suoi Angeli
#7
Antonin Magne (Fra)

[Immagine: 16400335651325Magne,Antonin4.jpg]
1° sul Galibier, il 9 luglio 1927 - tappa del Tour: Briancon-Evian
Nato a Ytrac il 15 febbraio 1904, deceduto a Archacon l'8 settembre 1982. Professionista dal 1926 al 1941 con 42 vittorie all’attivo.
Antonin il saggio ed il taciturno, fratello di Pierre, fu un eccellente passista e un ottimo scalatore. Campione davvero popolarissimo in Francia, di cui è stato icona in vita e faro di ricordi.
Dieci anni dopo il suo debutto tra i professionisti, nel 1936, coronò con un trionfo la sua già illustre la carriera, conquistando la Maglia Iridata sul circuito svizzero di Berna, quel giorno reso durissimo dalla pioggia e dal freddo invernale. Fu uno dei Mondiali più belli della storia, corso senza tatticismi, in una vera e propria battaglia di sopravvivenza. Alla fine Magne emerse solitario, con quasi 10 minuti di vantaggio sull'italiano Bini. Nel palmares di Antonin c’erano già 2 Tour de France, nel 1931 e 1934, colti col portamento e la sicurezza del fuoriclasse, nonché 3 consecutivi GP delle Nazioni, nel 1934, ‘35 e ’36, praticamente il mondiale a cronometro di quell’epoca e di tante successive.
A queste vittorie, vanno aggiunte le note della Parigi-Saint Quentin (’26), del GP Wolber (’27), della  Parigi-Limoges (‘27-‘29) e della Pa-rigi-Vichy (’30). Al Tour de France, dove si segnalò alla prima partecipazione nel ’27, col passaggio solitario sul Galibier, la vittoria nella frazione di Toulon ed il 6° posto finale, ha vinto nel complesso 10 tappe su 10 partecipazioni (9 concluse), ed ha indossato la Maglia Gialla 39 volte. Finita la carriera, nel dopoguerra salì sull'ammiraglia, divenendo simbolo e maestro della Mercier, forgiando e guidando campioni come Louison Bobet, Van Steenbergen, Impanis, De Bruyne, Poulidor. Nel ruolo di direttore sportivo, fu chiamato “l’uomo dal camice bianco”, per l’abitudine di indossare, nella mansione, questa “divisa”. Antonin Magne, ha ricevuto la Legion d'Onore.  

August Verdyck (Bel)
[Immagine: 16395879961325Verdyck,Auguste2.jpg]
1° sul Galibier, il 6 luglio 1928 - tappa del Tour: Grenoble-Evian
Nato a Schoten l’8 febbraio 1902, dececeduto a Merksem il 14 febbraio 1988. Professionista dal 1924 al 1936 con 9 vittorie all’attivo.I suoi esordi furono da campione ed a lungo si pensò a lui come ad un futuro vincitore del Tour de France. Non è stato così, ed i motivi sono per una parte spiegabili, mentre l’altra fa parte di quella sfera di “perché” e di richiami perso-nali che ogni atleta di ogni epoca si porta presso e che non sempre l’osservatorio ha l’accortezza di non invadere.
Di sicuro, August Verdyck non possedeva un grande recupero e lo ha dimostrato non sorreggendo con la continuità, spesso anche nella singola giornata, gli acuti partoriti dal suo estro. Non è un caso, infatti, che nelle tappe di quella Grande Boucle, che doveva essere il suo palcoscenico ideale, sia passato solitario in testa su grandi montagne come l’Allos (1925) e sul leggendario Galibier (1928), senza poi vincere quelle frazioni, ma andando addirittura incontro a cotte notevoli.  Eppure, agli esordi nell'elite, a 22 anni, nel 1924, si dimostrò forte, volitivo e grintoso, vincendo la Parigi Nantes con 29’ sul secondo, ed il Giro del Belgio degli indipendenti. L’anno seguente fu ancora più bravo, rivincendo la Parigi-Nantes, il Giro a tappe dei Paesi Baschi ed una frazione dello stesso, una tappa del Giro del Belgio che chiuse 3°, finendo poi 2° nel Campionato Nazionale e 4° nella Parigi Bruxelles. Al Tour il suo ruolino d’esordio fu davvero da grande speranza: chiuse 8° a Parigi, dopo una decina di piazzamenti di tappa, fra i quali il migliore fu il posto d’onore nella frazione di Bayonne, battuto in volata da Bottecchia. Poi, dal 1926, iniziò il declino, nonostante i successi a Zwijndrecht nel ’28, nel GP Timbre Vert nel ’29 e a Wilrijk nel ’31, nonché qualche piazzamento di nota come il 5° posto nella Liegi Bastogne Liegi del ’32.

Gaston Rebry (Bel)

[Immagine: 16364749601325Rebry,Gaston7.jpg]
1° sul Galibier, il 20 luglio 1929 - tappa del Tour: Grenoble-Evian
Nato a Rollegem-Kapelle il 29 gennaio 1905, deceduto a Wevelgem il 13 luglio 1953. Professionista dal 1925 al 1938 con 16 vittorie all’attivo. Ad incidere sulle risultanze di una carriera ci sono sempre, con imponenza, le convinzioni e le volontà individuali.
Gaston Rebry, era nato in mezzo al pavé, aveva le corse belghe nel DNA, eppure, il richiamo del Tour de France, lo ha lungamente spinto verso sforzi e fatiche per le quali non era adattissimo.
Col sogno di vincere la Grande Boucle, ha passato i primi 8 anni da professionista, si è applicato con attenzione nelle sei partecipazioni, vincendo 4 belle tappe, indossando la Maglia Gialla per un giorno e passando in testa su mitici colli, su tutti il Galibier nel 1929, ma non è mai stato realmente in lotta per la vittoria. Protagonista sempre, ma possibile al podio nemmeno nel 1931, quando chiuse 4°. In altre parole, nelle corse a tappe era un ottimo corridore, non un campione, mentre nelle classiche era un fuoriclasse. Quando si convinse ad indirizzarsi particolarmente verso questo versante del ciclismo, i risultati giunsero vistosi. La Parigi-Roubaix fu il suo terreno d’elezione, quella che più di ogni altra gli forgiò il soprannome di “bulldog”, sia per l'espressione del suo volto, che per l'aggressività mostrata in corsa. Vinse quella classica per ben 3 volte, nel 1931, ‘34 e ‘35, piazzandosi 3° nel ‘26 e nel ‘36. Ma questo grande corridore belga non si fermò qui: s'impose anche nel Giro delle Fiandre del ’34 e, nella medesima stagione, vinse la Parigi-Nizza, unica corsa a tappe del suo palmares. Le altre sue vittorie: Parigi Nantes e Lione Belfort nel 1926, GP di Bissegem e GP Oostkam nel ’32, GP Tiekt e GP La Panne nel ’33, GP Bruges ‘35. I successi di tappa al Tour, invece, furono la Cherbourg-Dinan nel ’28, la Nizza Grenoble nel ’29 e la Charleville-Malo les Bains nel ’31 e ’32.  

Pierre Magne (Fra)
[Immagine: 16349681191325Magne,Pierre.jpg]
1° ex equo sul Galibier, il 21 luglio 1930 - tappa del Tour: Grenoble-Evian
Nato a Livry-Gargan il 9 novembre del 1906, deceduto a Clichy il 14 novembre 1980. Professionista dal 1927 al 1939 con 14 vittorie. Un buon corridore, abbastanza completo tra l’altro, in grado di ottenere tangibilità sincroniche a quanto posseduto.Essendo però il fratello più giovane di una grande figura come Antonin, scelse la strada della saggezza e divenne del congiunto una spalla preziosa, quasi la sua ombra. Alla fine, la carriera di Pierre è stata ugualmente discreta, ed ha potuto toccare strade di sicurezza che, da solo, forse, non sarebbero arrivate. Ma è sbagliato considerare il minore dei Magne come una appendice dell’imponente figura di “Tonin il saggio”, perché di qualità ne aveva e mai i suoi successi furono  regalati. Anche sulle grandi montagne era degno e non solo perché seppe passare primo ex equo una vetta come il Galibier. Che poi fosse considerato e, spesso nominato, con un semplice “Frère Tonin”, era purtroppo una variabile della sua silenziosità e della leggenda che il fratello stava costruendosi. Pierre, si segnalò ventunenne vincendo il GP Wolber per équipes nel 1927, ma già l’anno dopo, a dimostrazione di un certo spessore, vinse la tappa Evian Pontarlier al Tour de France e chiuse 10° la grande corsa. Il tutto a 21 anni e mezzo! Nel ’29 vinse il Tour de Correze e finì 9° la Grande Boucle. Dopo una stagione di intensi piazzamenti e di tanto gregariato, tornò al successo personale nel ‘31, facendo suo il Criterium d’Auvergne, il GP de Villeneuve-sur-Lot, ed i circuiti di Gers e Perpignan. Nel ’32 vinse il GP de l’Echo d’Alger ed una tappa dello stesso, mentre nella stagione seguente trionfò in una frazione e nella Classifica del Circuit de Cantal, nonché nel Circuit de Béarn. Nel ’33 s’aggiudicò il Criterium Mazamet. Sempre più ombra di Antonin, recitò il suo “canto del cigno” nella 12° tappa del Tour de Maroc, nel ‘39.

Benoit Fauré (Fra)

[Immagine: 15959495211325Faure,Benoit.jpg]
1° ex equo sul Galibier, il 21 luglio 1930 - tappa del Tour: Grenoble-Evian
Nato a Saint-Marcellin-en-Forez l’11 di gennaio 1900, deceduto a Montbrison il 16 giugno 1980. Professionista dal 1925 al 1951 con 40 vittorie. Nella storia del ciclismo, ci sono personaggi puntualmente dimenticati o sottostimati, che fa un grande piacere riportare un poco all’attenzione. Benoit Fauré, è certamente uno di costoro. Un atleta valoroso, fra i più longevi in assoluto, originale e con grandi doti di scalatore. Nato in una famiglia di ciclisti - suo padre Antoine vinse una tappa al Tour del 1904, mentre suo fratello Eugene, di due anni più giovane, fu anch’egli professionista - Benoit, fece della bici una ragione di vita. Dopo l’interminabile carriera da ciclista, infatti, divenne costruttore e meccanico. Noto per un 2° posto ad un Campionato francese all'età di 43 anni, ed aver partecipato 2 volte alla Parigi-Brest-Parigi, quando aveva già compiuto i 48 e i 51 anni (dove fu autore di una fuga di quasi 500 km), Faurè, seppe vincere il Tour de France per “isolati” sia nel ’29 (15° assoluto) che nel ’30 (8°), risultando evidente ad ogni partecipazione, perché anche quando non tagliava per primo il traguardo, ed accadde una sola volta nella tappa Cannes-Nizza del ’29, praticamente tutte le grandi montagne dei suoi anni, lo han visto, almeno in una occasione, superare in testa la cima. Su tutte: il Tourmalet e l’Allos (2 volte), l’Aubisque e il mitico Galibier (a spalla con Pierre Magne). Fra i suoi successi, inoltre, sono da segnalare: la Vichy-Nevers-Vichy e la Lyon-Genève-Lyon nel ’30; la Parigi Caen nel ’32, il Tour de Corrèze e la Bourg-Genève-Bourg nel ’34; 3 tappe del Tour de Suisse ’35; la Parigi Nantes ’36, la Parigi Angers ’37, la Marseille-Toulon-Marseille e la St. Etienne-Lyon nel ’39; il Critérium National (zone libere) nel ’41; la Valence-Annecy nel ’43, nonché il GP de Gueugnon nel ’51, a 51 anni! Lo chiamavano “La souris”, per la piccola statura e per la velocità con la quale si muoveva.

Jef Demuysere (Bel)
[Immagine: 16410386641325Demuyzere,Jeff3.jpg]
1° sul Galibier, il 19 luglio 1931 - tappa del Tour: Grenoble-Aix les Bains
Nato a Wervik, in Belgio, il 26 giugno 1907, deceduto ad Anversa il 30 aprile 1969. Professionista dal 1928 al 1939 con 13 vittorie.Chi crede di conoscere i valori del pedale, fidandosi ciecamente degli albi d’oro, prende sovente delle clamorose stecche. Jef Demuysere, con 11 vittorie da prof e 2 nella anticamera degli indipendenti, secondo la logica dei contasuccessi, è stato solo un buon corridore. La realtà è diversa, perché Jeff era un campione, che ha avuto la sfortuna di scontrarsi con avversari eccezionali, quali Binda e Antonin Magne. E lui si destinava troppo, questo sì, alle grandi corse a tappe, quando poteva spendersi di più sulle classiche. Soprannominato la "Locomotiva del Belgio", era forte sul passo ed in salita, ma gli mancava lo sprint. La sua perla di carriera è stata la Milano-Sanremo del '34, ma fra il '29 e il '33, fu protagonista di primario al Tour de France prima e al Giro d'Italia poi. Nel '29 gli sfuggì il successo al Tour, per una penalizzazione inflittagli da Henri Desgrange (fu 3°). L'anno successivo si classificò 4° assoluto. Miglior prestazione nel '31, quando chiuse 2° dietro Antonin Magne, dopo aver fatto sue la Nizza-Gap e la Aix-les-Bains-Evian, ed essere passato solo su grandi vette come Galibier e Tourmalet. Nel ’32 finì soltanto 8° al Tour, ma in compenso chiuse 2° il Giro vinto da Pesenti. Stesso risultato anche nel '33, quando Binda si impose per la 5a volta nella corsa rosa e, proprio il varesino, fu l'unico a batterlo sui 62 km a crono da Bologna a Ferrara. Gli altri successi di Demuysère furono: la Parigi Arras e il Giro delle Fiandre fra gli Indipendenti nel ’28; la Parigi-Longwy, il GP Lille e il Criterium Wervik nel ’29; il Circuit du Morbihan nel ’30; il Giro delle Regioni Fiamminghe nel ’31; il Campionato belga di Ciclocross nel ’32; una tappa del “Catalogna” nel ’33 e il Criterium Poperinge nel ’35.

Francesco Camusso (Ita)

[Immagine: 16398145751325Camusso,Francesco6.jpg]
1° sul Galibier, il 23 luglio 1932 - tappa del Tour: Grenoble-Aix les Bains
Nato a Burdini di Cumiana il 9 marzo 1908, deceduto a Torino il 23 giugno 1995. Professionista dal 1929 al 1938, con 14 vittorie.Detto "Cichìn, il camoscio di Cumiana", Camuso fu uno scalatore agilissimo, ed uno dei più forti corridori italiani degli anni '30. Passò prof a fine 1929, in tempo per giungere 2° nella Coppa Val Maira. Le vittorie arrivarono già nel ‘30, quando conquistò la Coppa “Martini & Rossi” e la  Milano-Savona.
Il suo passo in salita però, non tardò a farsi sentire a livelli di vertice e, nel ‘31, si impose nel Giro d'Italia. La svolta, nella frazione del Colle del Sestriere, da Cuneo a Torino, quando piantò tutti, conquistando la maglia rosa. Nell’anno, vinse pure una tappa del Giro di Campania. Nel ’32, dopo aver lasciato il Giro alla 7a tappa, puntò tutto sul Tour de France, risultando sempre tra i più forti in salita – passò solo su grandi montagne come il Galibier – e vinse in solitudine la 10a tappa, Cannes-Nizza, dopo aver superato il Braus e il Castillon. Chiuse il Tour al 3° posto, dietro Leducq e Stoepel. Sfortunato il suo 1933: costretto all’abbandono sia al Giro che al Tour, vinse la 6a tappa della Parigi-Nizza e il GP di Chieri. Nel '34, dopo il 3° posto alla “Sanremo”, fece sua la tappa di Torino al Giro e chiuse 2° a Milano a soli 51" da Guerra. Partecipò al Tour de Suisse, dove conquistò una frazione, la Classifica del GPM e il 3° posto finale. Anche nel ’35 fu costretto al ritiro nelle grandi corse a tappe, ma in Francia, prima dell’abbandono, conquistò la Aix les Bains-Grenoble. Nel ’36 iniziò a fungere da spalla a Bartali e nel 37, al debutto di Gino al Tour, lo scortò nella vittoriosa tappa di Grenoble. Indi, dopo il ritiro del capitano, conquistò la frazione di Narbonne, ed a Parigi chiuse 4°. Nel corso dell’anno, fece suo anche il GP Nizza. Nel ‘38 l’ultimo acuto, col successo nella classica Nizza-Mont Agel.  

Vicente Trueba (Esp)
[Immagine: 16357913041325Trueba,Vicente.jpg]
1° sul Galibier, il 4 luglio 1933 - tappa del Tour: Aix les Bains- Grenoble
Nato a Sierrapando de Torrelavega il 16 ottobre 1905, deceduto a Riotuerto il 10 novembre 1986. Professionista dal ‘28 al ‘39 con 9 vittorie.
Così piccolo, da essere chiamato “la pulce di Torrelavega”, poi, grazie alle cime del Tour de France, divenne la famosa “Pulce dei Pirenei”. Su di lui ogni storico ha aperto un capitolo e non certo per le sue rare e sconosciute vittorie. Un personaggio, alla cui elevazione contribuì il suo stesso modo di affrontare le montagne: tanto imprendibile nelle ascese, quanto disastroso in discesa.
Le migliori performance le fece registrare al Tour del 1933, quando fu spettacolare sulle vette – passò solo su Galibier, Aspin, Aubisque, Lautaret, Vars e Tourmalet – aggiudicandosi così la prima Classifica dei Gran Premi della Montagna, istituita proprio in quella edizione e chiudendo 6° nella Generale. In precedenza, aveva vinto nel ‘28 il duro Circuito Ribera del Jalon, il GP di Pamplona nel ’31, il GP Terjara e la Subida a Ecudo, nel ’32. Il suo primo Tour de France lo corse nel ’30, ma non emerse: 24°. Su ripresentò nel ’32, unico iberico in gara. Nella 5a tappa, da Pau a Luchon, era previsto il terribile Aubisque, sterrato ed inasprito da pioggia, vento e neve. Su quei tornanti, iniziò la leggenda di Trueba che passò solo in vetta, ma al traguardo si piazzò in ritardo: troppa discesa! Chiuse il Tour 27°. Nel ’33, fu il primo spagnolo a correre il Giro d'Italia, ma fu incolore: 43°. In Spagna invece, colse la 6a tappa del “Catalogna” e il Circuito di Saragozza. Si ripresentò al Tour de France nel ’34 finendo 10° e si ritirò nel ’35, per la morte del compagno Cepeda, caduto lungo la discesa del Galibier. In quell’anno, gli ultimi successi: il GP d’Eibar e la Subda ad Aranzau. Trueba ebbe tre fratelli ciclisti: José, Victoriano e Firmin, il più famoso, che fu Campione di Spagna nel ‘38.

Maurizio Ricci detto Morris

- continua -
 
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Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 22-02-2024, 09:36 AM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 22-02-2024, 05:15 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 22-02-2024, 07:19 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 23-02-2024, 09:56 AM
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RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 23-02-2024, 06:21 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 23-02-2024, 07:31 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 24-02-2024, 09:42 AM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 24-02-2024, 10:58 AM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 25-02-2024, 09:10 AM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 25-02-2024, 11:12 AM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 25-02-2024, 12:51 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 25-02-2024, 03:29 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Andy Schleck - 25-02-2024, 11:01 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Andy Schleck - 02-03-2024, 09:31 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Morris - 04-03-2024, 12:52 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da Andy Schleck - 04-03-2024, 01:15 PM
RE: Il Galibier e i suoi Angeli - da hasser - 05-03-2024, 02:49 PM

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