25-02-2012, 01:37 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 25-02-2012, 01:40 PM da Andy Schleck.)
Ciclismo, Andy Schleck: “Tour de France 2012 perfetto per me”
Vincere insegna a vincere, aiuta a vincere di nuovo. Chissà se questo è vero anche per i successi ottenuti a tavolino, come il suo – recente: ha solo due settimane… – al Tour de France 2010 arrivato dopo la squalifica per doping di Alberto Contador, ma resta il fatto che – oggi – con possiamo far altro che prendere atto della nuova consapevolezza affacciatasi nelle parole di Andy Schleck, 26enne lussemburghese capitano del team RadioShack-Nissan per il Tour de France 2012, corsa rispetto alla quale il giovane talento sembra essere già concentrato e molto, molto determinato.
In particolare, Andy Schleck ha invitato – nel corso di un’intervista rilanciata da Wort – i giornalisti a prendere in considerazione un nuovo aspetto della Grande Boucle, sin qui ritenuta troppo poco difficile per avvantaggiarlo quanto densa di quell’esercizio (le prove a cronometro) universalmente riconosciuto come suo “Tallone d’Achille”. Andy Schleck, infatti, è ben consapevole del fatto che a cronometro può perdere anche alcuni minuti, ma dice di essere intento nel miglioramento delle proprie prestazioni
“Anche se l’aiuto del nuovo team manager, Johan Bruyneel, che pure è un indiscusso punto di riferimento nell’allenamento per questa disciplina, mi può migliorare al massimo del 2%, non certo del 10 che mi servirebbe per colmare il gap con i migliori”
e valuta positivamente il resto del percorso del Tour de France, molto vallonato e dunque adatto alle qualità del ragazzo:
“Le tappe dove c’è spazio per inventarsi qualcosa arrivano prima rispetto al disegno del 2011, e questo mi può favorire, anche perché sono un’atleta capace di rimanere in fuga per 40 o 50km senza perdere terreno come ho dimostrato alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2009; in questo senso, il Tour del 2012 è perfetto per me: sarà come correre una Classica ogni giorno”.
Sembra davvero che il ragazzino, che abbiamo visto conversare amabilmente con il proprio rivale Contador dando la sensazione di aver deposto le armi ancor prima di cominciare a combattere, sia oggi un uomo ben consapevole delle proprie possibilità. La concorrenza si ritenga avvisata…
sportevai.it
e io ribadisco il concetto, "il ragazzo" di fondo ne ha, le tappe in cui si può partire da lontano sono 4 contro le 3 dell'anno scorso, mentre le tappe in cui si possono fare di stacchi in salita sono 5 contro le 4 dell'anno scorso.
Secondo quanto dice, dovrebbe perdere 1/5 in meno rispetto all'anno scorso a crono, che non è mica male considerando che Evans non dovrebbe ripetere prestazioni simili... visto che Andy comunque neanche col tempo di Contador (in buona giornata) avrebbe salvato il Tour
Andiamoooooooooooooooooooooooooooo
PS: ma alla Liegi 2009 partì a 21km dall'arrivo, semmai l'ha dimostrato quest'anno
Vincere insegna a vincere, aiuta a vincere di nuovo. Chissà se questo è vero anche per i successi ottenuti a tavolino, come il suo – recente: ha solo due settimane… – al Tour de France 2010 arrivato dopo la squalifica per doping di Alberto Contador, ma resta il fatto che – oggi – con possiamo far altro che prendere atto della nuova consapevolezza affacciatasi nelle parole di Andy Schleck, 26enne lussemburghese capitano del team RadioShack-Nissan per il Tour de France 2012, corsa rispetto alla quale il giovane talento sembra essere già concentrato e molto, molto determinato.
In particolare, Andy Schleck ha invitato – nel corso di un’intervista rilanciata da Wort – i giornalisti a prendere in considerazione un nuovo aspetto della Grande Boucle, sin qui ritenuta troppo poco difficile per avvantaggiarlo quanto densa di quell’esercizio (le prove a cronometro) universalmente riconosciuto come suo “Tallone d’Achille”. Andy Schleck, infatti, è ben consapevole del fatto che a cronometro può perdere anche alcuni minuti, ma dice di essere intento nel miglioramento delle proprie prestazioni
“Anche se l’aiuto del nuovo team manager, Johan Bruyneel, che pure è un indiscusso punto di riferimento nell’allenamento per questa disciplina, mi può migliorare al massimo del 2%, non certo del 10 che mi servirebbe per colmare il gap con i migliori”
e valuta positivamente il resto del percorso del Tour de France, molto vallonato e dunque adatto alle qualità del ragazzo:
“Le tappe dove c’è spazio per inventarsi qualcosa arrivano prima rispetto al disegno del 2011, e questo mi può favorire, anche perché sono un’atleta capace di rimanere in fuga per 40 o 50km senza perdere terreno come ho dimostrato alla Liegi-Bastogne-Liegi del 2009; in questo senso, il Tour del 2012 è perfetto per me: sarà come correre una Classica ogni giorno”.
Sembra davvero che il ragazzino, che abbiamo visto conversare amabilmente con il proprio rivale Contador dando la sensazione di aver deposto le armi ancor prima di cominciare a combattere, sia oggi un uomo ben consapevole delle proprie possibilità. La concorrenza si ritenga avvisata…
sportevai.it
e io ribadisco il concetto, "il ragazzo" di fondo ne ha, le tappe in cui si può partire da lontano sono 4 contro le 3 dell'anno scorso, mentre le tappe in cui si possono fare di stacchi in salita sono 5 contro le 4 dell'anno scorso.
Secondo quanto dice, dovrebbe perdere 1/5 in meno rispetto all'anno scorso a crono, che non è mica male considerando che Evans non dovrebbe ripetere prestazioni simili... visto che Andy comunque neanche col tempo di Contador (in buona giornata) avrebbe salvato il Tour

Andiamoooooooooooooooooooooooooooo

PS: ma alla Liegi 2009 partì a 21km dall'arrivo, semmai l'ha dimostrato quest'anno
