22-04-2013, 11:28 AM
bah... appunto che non era in buoni rapporti con Grillo non si può dire che era il candidato di Grillo...
faceva male eleggere un presidente garante e incorruttibile, con l'accordo delle forze politiche PD 5stelle (2 dei 3 partiti più grandi del Parlamento-Paese)
che poi l'ho scritto... non sarebbe passato comunque ma almeno far finta di provarci...
in Friuli quanto prenderà Grillo? 102% ?
passi il golpe (che è una stronzata detto e ridetto) e volendo i modi ma in queste elezioni del PdR impeccabili i 5stelle altro che cazzi
stessa cosa dicasi di Vendola
(e di tutti quelli che si sono tirati subito indietro nel PD)
tutti gli altri inciucari spero finiscano male
Bersani che vota scheda bianca invece che Prodi, Casini
12M (???) di persone hanno votato il PD del no all'inciucio, del ma pensate che posso fare politica con Brunetta, dello smacchiamento del giaguaro... l'hanno preso in quel posto....
in tutto ciò se in questo momento la merda è Grillo non vi capisco... tenetevi sto Governissimo... che vediamo cosa s'inventa.... sono curioso di vedere cosa farà per questo paese... sono curioso di vedere che legge elettorare possono fare PDL e PD insieme (ah già possono sempre cercare di farne una per limitare i danni alle prossime elezioni nei confronti di Grillo LOL )
dalla controrisposta di Scalfari
perfetto... un governo che permetta a B. di sfancularlo quando più gli converrà come fatto con Monti per andare ad elezioni quando più gli converrà e magari quando avrà non dico la maggioranza ma quasi voglio vedere che PdR eleggerà lui
faceva male eleggere un presidente garante e incorruttibile, con l'accordo delle forze politiche PD 5stelle (2 dei 3 partiti più grandi del Parlamento-Paese)
che poi l'ho scritto... non sarebbe passato comunque ma almeno far finta di provarci...
in Friuli quanto prenderà Grillo? 102% ?

passi il golpe (che è una stronzata detto e ridetto) e volendo i modi ma in queste elezioni del PdR impeccabili i 5stelle altro che cazzi
stessa cosa dicasi di Vendola

tutti gli altri inciucari spero finiscano male
Bersani che vota scheda bianca invece che Prodi, Casini

12M (???) di persone hanno votato il PD del no all'inciucio, del ma pensate che posso fare politica con Brunetta, dello smacchiamento del giaguaro... l'hanno preso in quel posto....
in tutto ciò se in questo momento la merda è Grillo non vi capisco... tenetevi sto Governissimo... che vediamo cosa s'inventa.... sono curioso di vedere cosa farà per questo paese... sono curioso di vedere che legge elettorare possono fare PDL e PD insieme (ah già possono sempre cercare di farne una per limitare i danni alle prossime elezioni nei confronti di Grillo LOL )
Citazione: Sono e resto un uomo di sinistra - di STEFANO RODOTA'
Repubblica.it
CARO direttore, non è mia abitudine replicare a chi critica le mie scelte o quel che scrivo. Ma l'articolo di ieri di Eugenio Scalfari esige alcune precisazioni, per ristabilire la verità dei fatti. E, soprattutto, per cogliere il senso di quel che è accaduto negli ultimi giorni. Si irride alla mia sottolineatura del fatto che nessuno del Pd mi abbia cercato in occasione della candidatura alla presidenza della Repubblica (non ho parlato di amici che, insieme a tanti altri, mi stanno sommergendo con migliaia di messaggi). E allora: perché avrebbe dovuto chiamarmi Bersani? Per la stessa ragione per cui, con grande sensibilità, mi ha chiamato dal Mali Romano Prodi, al quale voglio qui confermare tutta la mia stima. Quando si determinano conflitti personali o politici all'interno del suo mondo, un vero dirigente politico non scappa, non dice "non c'è problema ", non gira la testa dall'altra parte. Affronta il problema, altrimenti è lui a venir travolto dalla sua inconsapevolezza o pavidità. E sappiamo com'è andata concretamente a finire.
La mia candidatura era inaccettabile perché proposta da Grillo? E allora bisogna parlare seriamente di molte cose, che qui posso solo accennare. È infantile, in primo luogo, adottare questo criterio, che denota in un partito l'esistenza di un soggetto fragile, insicuro, timoroso di perdere una identità peraltro mai conquistata. Nella drammatica giornata seguita all'assassinio di Giovanni Falcone, l'esigenza di una risposta istituzionale rapida chiedeva l'immediata elezione del presidente della Repubblica, che si trascinava da una quindicina di votazioni. Di fronte alla candidatura di Oscar Luigi Scalfaro, più d'uno nel Pds osservava che non si poteva votare il candidato "imposto da Pannella". Mi adoperai con successo, insieme ad altri, per mostrare l'infantilismo politico di quella reazione, sì che poi il Pds votò compatto e senza esitazioni, contribuendo a legittimare sé e il Parlamento di fronte al Paese.
Incostituzionale il Movimento 5Stelle? Ma, se vogliamo fare l'esame del sangue di costituzionalità, dobbiamo partire dai partiti che saranno nell'imminente governo o maggioranza. Che dire della Lega, con le minacce di secessione, di valligiani armati, di usi impropri della bandiera, con il rifiuto della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, con le sue concrete politiche razziste e omofobe? È folklore o agire in sé incostituzionale? E tutto quello che ha documentato Repubblica
nel corso di tanti anni sull'intrinseca e istituzionale incostituzionalità dell'agire dei diversi partiti berlusconiani? Di chi è la responsabilità del nostro andare a votare con una legge elettorale viziata di incostituzionalità, come ci ha appena ricordato lo stesso presidente della Corte costituzionale? Le dichiarazioni di appartenenti al Movimento 5Stelle non si sono mai tradotte in atti che possano essere ritenuti incostituzionali, e il loro essere nel luogo costituzionale per eccellenza, il Parlamento, e il confronto e la dialettica che ciò comporta, dovrebbero essere da tutti considerati con serietà nella ardua fase di transizione politica e istituzionale che stiamo vivendo.
Peraltro, una analisi seria del modo in cui si è arrivati alla mia candidatura, che poteva essere anche quella di Gustavo Zagrebelsky o di Gian Carlo Caselli o di Emma Bonino o di Romano Prodi, smentisce la tesi di una candidatura studiata a tavolino e usata strumentalmente da Grillo, se appena si ha nozione dell'iter che l'ha preceduta e del fatto che da mesi, e non soltanto in rete, vi erano appelli per una mia candidatura. Piuttosto ci si dovrebbe chiedere come mai persone storicamente appartenenti all'area della sinistra italiana siano state snobbate dall'ultima sua incarnazione e abbiano, invece, sollecitato l'attenzione del Movimento 5Stelle. L'analisi politica dovrebbe essere sempre questa, lontana da malumori o anatemi.
Aggiungo che proprio questa vicenda ha smentito l'immagine di un Movimento tutto autoreferenziale, arroccato. Ha pubblicamente e ripetutamente dichiarato che non ero il candidato del Movimento, ma una personalità (bontà loro) nella quale si riconoscevano per la sua vita e la sua storia, mostrando così di voler aprire un dialogo con una società più larga. La prova è nel fatto che, con sempre maggiore chiarezza, i responsabili parlamentari e lo stesso Grillo hanno esplicitamente detto che la mia elezione li avrebbe resi pienamente disponibili per un via libera a un governo. Questo fatto politico, nuovo rispetto alle posizioni di qualche settimana fa, è stato ignorato, perché disturbava la strategia rovinosa, per sé e per la democrazia italiana, scelta dal Pd. E ora, libero della mia ingombrante presenza, forse il Pd dovrebbe seriamente interrogarsi su che cosa sia successo in questi giorni nella società italiana, senza giustificare la sua distrazione con l'alibi del Movimento 5Stelle e con il fantasma della Rete.
Non contesto il diritto di Scalfari di dire che mai avrebbe pensato a me di fronte a Napolitano. Forse poteva dirlo in modo meno sprezzante. E può darsi che, scrivendo di non trovare alcun altro nome al posto di Napolitano, non abbia considerato che, così facendo, poneva una pietra tombale sull'intero Pd, ritenuto incapace di esprimere qualsiasi nome per la presidenza della Repubblica.
Per conto mio, rimango quello che sono stato, sono e cercherò di rimanere: un uomo della sinistra italiana, che ha sempre voluto lavorare per essa, convinto che la cultura politica della sinistra debba essere proiettata verso il futuro. E alla politica continuerò a guardare come allo strumento che deve tramutare le traversie in opportunità.
dalla controrisposta di Scalfari
Citazione:4. Resta il fatto che il governo che sta per nascere non deriva da una concertazione tra i partiti che lo appoggiano. Sarà un governo del Presidente e i voti per fiduciarlo verranno dati a quel governo. Un tempo si chiamavano "convergenze parallele" e questa credo sarà la natura politica del governo stesso, né più né meno come il governo Monti quando nacque nel novembre 2011.
perfetto... un governo che permetta a B. di sfancularlo quando più gli converrà come fatto con Monti per andare ad elezioni quando più gli converrà e magari quando avrà non dico la maggioranza ma quasi voglio vedere che PdR eleggerà lui
